Attualità
Lucugnano e la carica dei 601
La raccolta firme della frazione di Tricase che difende il suo diritto alla salute dopo la diaspora dei medici di base
Riceviamo e pubblichiamo la lettera a firma di Salvatore Ponzetta.
Lo scorso 6 ottobre abbiamo parlato della preoccupazione nella frazione tricasina di Lucugnano, rimasta con un numero inadeguato di medici di base come accade anche in altre piccole comunità del Capo di Leuca.
In queste ore, si vuole tornare sull’argomento per portare all’attenzione delle Autorità preposte, rimaste silenti ed indifferenti al problema che “la carica dei 601 (con richiamo alla famosa carica dei cento e uno film, d’animazione del 1961 diretto da Wolfgang Reitherman, Hamilton Luske e Clyde Geronimi che parlava di 101 cuccioli di dalmata) si è mobilitata civilmente per la richiesta di ottenere un sacrosanto diritto, quello di usufruire di un servizio sanitario.
Quindi oggi la carica dei 601 partita da Lucugnano parla di un diritto sancito dalla Costituzione, cioè quello del diritto alla salute, per questo attraverso una raccolta firme, che verrà indirizzata dal COMITATO CITTADINO promotore agli organi Sanitari competenti nonché alle Autorità Locali, che verranno invitate alla risoluzione del problema, e di non rimanere silenziosi e distanti dai problemi che affliggono i propri cittadini, altresì il titolo scelto “LUCUGNANO E LA SUA CARICA DEI 601” (anche se le firme raccolte in questi giorni sono nel frattempo arrivate a 605), vuole essere di sprono a tutte quelle piccole o medie comunità, che oggi purtroppo in modo silenzioso convivono insieme alla comunità di Lucugnano con l’assenza del medico di famiglia, vedendosi privati di poter usufruire di un servizio sanitario in loco.
Servizio sanitario che dovrebbe essere garantito ad ogni singolo cittadino, ma soprattutto ad ogni singola persona colpita da fragilità, che risente di più di tale assenza.
Assenza che porta qualsiasi cittadino a spostarsi obbligatoriamente dalla propria frazione, (oggi chiamate comunità rurali), presso il centro della propria Città di appartenenza per poter raggiungere l’ambulatorio dove presta l’opera il proprio medico, perché ormai oggi quasi alla soglia dell’anno 2030, i piccoli ambulatori presenti all’interno delle piccole comunità, vanno pian piano scomparendo, creando non pochi disagi che si vanno a scontrare con una disparità con gli altri cittadinini che vivono all’interno dello stesso Comune, vedendosi non tutelati di un diritto alla salute che dovrebbe essere garantito come servizio fondamentale e primario per tutti, come è stato dettato dai valori fondativi della legge 833/78 e smi e della Costituzione Italiana che attraverso l’artico 32 sancisce che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
-
Attualità1 settimana faTricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
-
Attualità7 giorni faLuca Abete: “Il figlio di Capitan Findus è a Tricase Porto”
-
Cronaca1 settimana faColtelli, furti e inseguimenti: di notte con i carabinieri
-
Cronaca3 settimane faBrutto scontro all’incrocio: due auto ko a Tricase
-
Attualità2 settimane faTricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco
-
Attualità3 settimane faA Tiggiano 60 anni dopo
-
Cronaca3 settimane faDoppio furto d’auto, tre arresti
-
Attualità2 settimane faMinerva tira le orecchie al PD di Tricase: “Scelta di Chiuri errore politico”

