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Dai Comuni

Stemma capovolto a Tricase. L’architetto Ruberto: “Vi racconto come è andata”

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Dopo la notizia ripresa ieri da un post spuntato sui social, in merito alla realizzazione di un’opera scolastica a Tricase con lo stemma del paese incredibilmente a testa giù, interviene uno dei diretti interessati a far chiarezza sulla questione. È l’architetto Vincenzo Ruberto, sotto la cui direzione furono eseguiti i lavori in questione la bellezza di 25 anni fa.





“Non trovo imbarazzo a dire che l'”opera” è stata realizzata sotto la mia direzione dei lavori, circa 25 anni fa.
L’intervento generale prevedeva la messa in sicurezza del plesso scolastico (impianto antincendio, segnaletica,
vie di uscita, ecc.). La struttura in argomento rappresenta la perimetrazione di una scala antincendio, interamente in cemento armato, presente in un cortile destinato anche ad attività fisica”.





“I soldi previsti per l’intervento non erano, come al solito, tantissimi, da utilizzare solo per le opere necessarie a garantire un minimo di sicurezza, come da relative norme, e senza la minima disponibilità per la realizzazione, a tergo, di piccole opere di svago e/o per il gioco, in virtù del fatto che l’istituto scolastico era ed è destinato ai
bambini delle elementari”.





“Da architetto, ma ancor prima da genitore, mi chiedevo cosa si potesse fare per poter ingannare l’occhio su siffatta struttura, necessaria per legge, sicuramente, ma invadente e priva di alcun pregio architettonico”.




Ebbene, prima della gettata di cemento prevista, mi sono prodigato a realizzare, a mie spese, dei profili in polistirolo che disegnavano la figura dei numeri decimali, i quali, d’accordo con la Ditta appaltatrice (in quanto opere di particolare difficoltà di applicazione, non previste nell’elenco dei lavori da realizzare e quindi escluse
dal contratto, non messe a bando e dunque non remunerate) dovevano essere collocate, pur nella loro non semplice posa in opera, internamente alle pareti in legno costituenti l’involucro della gettata in cemento”.





Decisi anche, all’ultimo momento, di aggiungere il disegno del nostro emblema araldico, da applicare sulla superficie che vedete in foto.
Pur invitando gli addetti ai lavori a porre la massima attenzione (il tutto andava eseguito in fase di gettata e ad una particolare altezza da terra, come si evince dalla foto), purtroppo, a lavori eseguiti, constatavo che, erroneamente, gli elementi in polistirolo che rappresentavano il nostro stemma, ad eccezione di quelli con il numero, erano stati collocati in maniera inversa“.





A questo punto due erano le soluzioni: 1) coprire il tutto con cemento (faccio presente che tali opere di lavoro non erano previste in contratto e, dunque, non soggette ad eventuale contestazione); 2) lasciarlo a vista, con l’auspicio che l’errore potesse rappresentare per gli insegnanti, motivo di evidenza dello stesso ai loro alunni e
propedeutico per l’avvio di uno studio sul disegno originale dell’emblema e sul significato dello stesso.
Decisione, quest’ultima, assunta anche con la direttrice didattica dell’epoca”.


Attualità

Fazenda – Una terra, due sogni. A Torrepaduli si gira

Progetto cinematografico che racconta la forza di chi parte e sceglie di tornare. Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 nella frazione di Ruffano. Il produttore Piero Melissano: «Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva»

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Il progetto cinematografico “Fazenda – Una terra, due sogni” è un emozionante viaggio di due giovani sposi, alla ricerca di speranza e di un futuro migliore.

La storia racconta le vicissitudini di una coppia che, dopo aver lasciato la loro terra d’origine, si affida alla fede e parte in cerca di fortuna.

Lontani dalle proprie radici, ma con la speranza di un domani più luminoso, i protagonisti si troveranno di fronte alle difficoltà di un nuovo inizio in un paese straniero, dove i sogni possono diventare realtà o infrangersi.

Attraverso una narrazione che esplora il legame profondo con la propria terra, il film segue il ritorno dei protagonisti alle proprie origini, quando, con coraggio e determinazione, acquistano una fattoria: “La Fazenda”.

Qui, immersi nella natura e nelle tradizioni, ricostruiranno le loro vite e i loro sogni, tra sentimenti, speranze e le sfide quotidiane della vita rurale.

Le riprese si terranno dal 5 all’8 febbraio 2026 a Torrepaduli, luogo ricco di storia e tradizione, che si presterà come set ideale per raccontare il ritorno alle radici.

Fazenda – Una terra, due sogni” vuole trasmettere un messaggio di speranza, resistenza e fede, in un mondo in cui, a volte, il cammino verso il successo è segnato anche dalle difficoltà, ma sempre guidato dalla luce della speranza e dall’amore.

Il film unisce il sentimento di una terra che accoglie e la speranza che non abbandona mai, raccontando un viaggio che parte dalla sofferenza per giungere alla realizzazione dei sogni, anche grazie alla forza di credere in sé stessi e nel proprio destino.

«Siamo entusiasti di poter annunciare questo progetto», dichiara il produttore, Piero Melissano, «siamo certi che il pubblico saprà apprezzare il valore umano e universale che “Fazenda” vuole trasmettere. Il film sarà un inno all’amore e alla riscoperta delle proprie radici. Vedrà anche la partecipazione di abitanti di Torrepaduli come comparse, rendendo il progetto una vera opera collettiva. La colonna sonora, firmata da Alfredo Gilè», conclude Melissano, «accompagnerà il viaggio interiore dei protagonisti, tra malinconia e sogni».

«Ho voluto raccontare la realtà di tante famiglie del sud che hanno conosciuto la povertà e l’emigrazione, ma non hanno mai smesso di credere in un futuro migliore. Fazenda è la storia di chi non si arrende, di chi torna per ricostruire», spiega la sceneggiatrice Francesca Currieri.

«Interpretare questi ruoli, per noi, sarà un viaggio profondo», aggiungono i protagonisti Antonella Salvucci e Fausto Morciano, «Fazenda parla di amore, memoria e coraggio, sentimenti che non appartengono a tutti».

Per il regista Andrea Milici, «Fazenda nasce dal bisogno di raccontare e mettere in scena chi parte con le tasche vuote ma il cuore pieno di sogni, con la consapevolezza che il ritorno non è la fine di un viaggio, ma il suo vero inizio».

il produttore, Piero Melissano, infine ritiene «doveroso da parte mia, ringraziare tutti coloro che, a vario titolo e professionalità, contribuiranno alla realizzazione del progetto, in particolare agli altri attori presenti: Matteo Tosi, Giuseppe Molonia e Fabio Foglino».

F.C.

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Appuntamenti

Fisichella al Grand Prix del Salento

L’ex pilota di Formula 1 taglierà il nastro della manifestazione venerdì 7 novembre a Leuca, dando il via ufficiale all’atteso evento motoristico targato Ferrari

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Annunciata la presenza di una leggenda dell’automobilismo italiano al Grand Prix del Salento: Giancarlo Fisichella.

L’ex pilota di Formula 1 sarà l’ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione dell’evento, che si terrà la mattina di venerdì 7 novembre a Santa Maria di Leuca.

La presenza di Fisichella, protagonista di oltre 200 Gran Premi in Formula 1 con scuderie di vertice come Benetton, Jordan, Renault (con cui ha conquistato vittorie memorabili) e Ferrari, conferisce un prestigio eccezionale a questa edizione del Grand Prix del Salento.

Fisico parteciperà al taglio del nastro e darà il via ufficiale alla manifestazione in programma a Leuca, salutando il pubblico, i team e gli appassionati. Sarà un’occasione unica per tutti i presenti per incontrare da vicino un campione che ha portato i colori italiani ai vertici del motorsport mondiale.

«Siamo profondamente onorati di avere Giancarlo Fisichella con noi per dare il via al Grand Prix del Salento», ha dichiarato, orgoglioso, il promoter Pino Frascaro, dopo che domenica scorsa al Mugello ha conquistato un piazzamento prestigioso, classificandosi sul terzo gradino del podio nelle finali mondiali Ferrari-Coppa Shell.

«La sua carriera e la sua passione non hanno bisogno di ulteriori presentazioni», ha aggiunto il promoter originario del Salento (precisamente di Supersano) ed emigrato all’età di dieci anni con la famiglia in Svizzera.

«La sua partecipazione al Grand Prix del Salento», continua, «è un regalo per il pubblico e anche un importante riconoscimento per la rilevanza che il nostro evento sta proponendo nel panorama nazionale».

L’inaugurazione con Giancarlo Fisichella sarà aperta al pubblico e alla stampa.

IL GRAND PRIX DEL SALENTO

La competizione internazionale è dedicata alle Ferrari provenienti dal Challenge Ferrari Europe.

Nel fine settimana dal 7 al 9 novembre i piloti si sfideranno sul circuito cittadino di Santa Maria di Leuca.

I piloti con vetture Ferrari correranno lungo un circuito di 2,2 km realizzato utilizzando il lungomare Cristoforo Colombo e la strada parallela che corre alle spalle delle ville moresche.

Il pubblico avrà, così, la possibilità di partecipare ad un evento unico, godere delle evoluzioni dei piloti, ammirare da vicino vetture che normalmente corrono solo su pista, visitare i paddock, sfidare i piloti sui simulatori ed acquistare gadget esclusivi.

L’evento è patrocinato dal Comune di Castrignano del Capo, dalla Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, da Automobilclub Lecce, Camera di Commercio e Cia.

La presentazione ufficiale del Grand Prix del Salento si terrà mercoledì 5 novembre, presso il Municipio del Comune di Castrignano del Capo.

In quella sede verranno svelati tutti i dettagli del programma e le novità di questa edizione.

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Pino Frascaro al Mugello, terzo classificato nelle finali mondiali Ferrari-Coppa Shell

 

 

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Casarano

Quarto ko di fila

Per il Casarano tre sconfitte consecutive (due al “Capozza”) in campionato più l’eliminazione in Coppa Italia di categoria. Di Bari: «Usciamone prima possibile»

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CASARANO-MONOPOLI 1-3

Reti: pt 16′ Chiricò (C); st 20′ (rig.) e 38′ Volpe (M), 40′ Miceli (M)

di Giuseppe Lagna

Sarà pure una semplice coincidenza, ma dall’uscita di Maiello per infortunio, nel corso del primo tempo della partita contro il Foggia, il Casarano ha totalizzato ben tre sconfitte consecutive, due delle quali fra le proprie mura.

Come per un malevolo incanto, la squadra di Vito Di Bari ora ha sul groppone quattro incontri persi, oltre all’uscita dalla Coppa Italia ad opera del Cerignola.

Eppure, si può di certo affermare che non manca assolutamente l’impegno e neanche si tratta di un calo fisico.

Non resta altro che individuare le cause nel calo di peso a centrocampo per l’assenza del metronomo e alcune leggerezze nell’assetto difensivo: una certa perdita di autostima fa da conseguenza.

Inutile nascondere a questo punto la durezza del girone meridionale della categoria, faticosamente raggiunta dopo ventisette anni “di campi polverosi” e che la Società del presidente Antonio Filograna Sergio intende mantenere e consolidare.

Non serve, pertanto, parlare ora di crisi, così come non ci si è esaltati più di tanto, allorquando i Rossoazzurri erano al vertice della classifica, appena quindici giorni fa.

Nella lunga intervista post-gara il tecnico delle Serpi ha sostenuto in più tratti che «occorre recuperare serenità».

«Veniamo da un percorso di tre sconfitte che fa preoccupare», ammette, «ma dal quale dobbiamo uscire prima possibile».

Poi un pensiero ai tifosi, ai quali ha chiesto «di essere tutti uniti in un passaggio importante, dopo aver fatto tanto per essere qui».

Prossimi impegni: sabato 8 novembre, ore 17,30, a Cosenza e sabato 15, ore 14,30, big-match al Capozza, ospite il Catania.

È proprio il caso di rispolverare il sommo poeta: “Casarano, qua si parrà la tua nobilitate!“.

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