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Attualità

Test precoci: “Efficaci, in particolare sui soggetti asintomatici”

Lo sostiene uno studio dell’Ircss di Bari. Nel 100% dei casi, a test rapido negativo corrisponde tampone negativo, nel 25% dei casi, a test rapido positivo corrisponde tampone positivo. Anche Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani ne sottolinea la validità

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“Efficaci, in particolare sui soggetti asintomatici”: è questa la definizione data ai test precoci dall’Ircss, l’Istituto Tumori Giovanni Paolo di Bari.


Ed anche al TG della Rai, oggi, Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani ne sottolineava la validità.


I test precoci o rapidi, per intenderci sono quelli di cui, burocrazia permettendo, potrebbero presto usufruire gratuitamente Tricase e Lizzanello, grazie alla collaborazione con l’Associazione “Uniti per la Vita” del dott. Mauro Minelli.


Test precoci da utilizzare in prima istanza per Forze dell’Ordine, Medici di Famiglia, Operatori Ecologici, dipendenti dei supermercati ed attività commerciali aperte al pubblico. Successivamente, poi, potrebbero essere utilizzati per le altre categorie professionali.


Alla conclusione riguardo all’efficacia soprattutto sui soggetti asintomatici l’Ircss ci è arrivato al termine di uno studio (“Clinical meanings of rapid serological tests in patients tested for SARS-Co2 rtPCR”), avviato lo scorso 24 marzo, su indicazione della Regione Puglia tramite l’acquisto di kit validati dalla Università di Singapore e autorizzati dal Ministero Italiano della Salute.


Come riporta Baritoday “sono stati eseguiti in tutto 450 test rapidi, 190 dei quali eseguiti su campioni di sangue di pazienti già sottoposti a tampone faringeo e in cui, dunque, era certa la positività o la negatività al virus. I restanti test sono stati eseguiti su campioni di sangue prelevati dal personale in servizio all’Oncologico. Il test rapido, come è noto, utilizza un metodo colorimetrico: è sufficiente un prelievo capillare, con puntura del polpastrello, per rilevare se sono presenti o meno anticorpi anticoronavirus. Il test dura appena 15 minuti”.

I risultati dei test rapidi si sono rilevati concordanti con i risultati del tampone, soprattutto nei soggetti asintomatici: nel 100% dei casi, a test rapido negativo corrisponde tampone negativo, nel 25% dei casi, a test rapido positivo corrisponde tampone positivo.


Si dimostra così l’utilità dei test rapidi per rilevare casi di positività fra la popolazione particolarmente esposta al contagio, come le categorie sopraelencate.


Il direttore generale dell’Oncologico barese, Antonio Delvino, ha sottolineato come il test sia “efficace nel rilevare la presenza di anticorpi, pur con qualche riserva su possibili positività crociate riferite ad altri virus dello stesso gruppo del COVID 19. Può essere utile nei soggetti asintomatici appartenenti alle popolazioni a rischio di contagio, come medici e infermieri, perchè permette di rilevare precocemente eventuali positività, con notevoli vantaggi di rapidità di refertazione e semplicità di esecuzione rispetto al tampone. In particolare, nei soggetti asintomatici la positività del test è molto suggestiva di presenza del virus. Allo stesso modo, un test rapido negativo fornisce forti elementi di probabilità che non ci sia il virus nel muco oro-faringeo; per altro la ripetizione del test ai medesimi soggetti a distanza di sette/dieci giorni minimizza il rischio di errore. Non da ultimo, i test rapidi possono essere certamente utili per verificare il livello di immunità acquisita nella popolazione, nella fase più avanzata dell’epidemia”.


La palla è stata colta la balzo dal presidente della Regione Michele Emiliano che ha già annunciato: “Saranno la Asl di Bari e il Policlinico di Bari a dar vita alle valutazioni sulle popolazioni a rischio medio-alto di contagio rappresentate dal personale sanitario addetto alla cura dei positivi con il supporto per la raccolta dei dati dell’Istituto Oncologico di Bari Giovanni Paolo II”.


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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