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Attualità

Tricase: antichi granai e grossa cisterna sotto la piazza

La scoperta durante i lavori per il rifacimento del basolato. L’ing. Ferramosca sulla cisterna: “Profonda 8, lunga 5 e larga 2,5 mt. Interamente scavata a mano e rivestita in coccio pesto come si faceva all’epoca. Viste le dimensioni probabilmente veniva utilizzata per la raccolta d’acqua di una vasta zona del centro”

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Gli operai incaricati stavano effettuando i lavori per i rifacimento del basolato in piazza don Tonino Bello, proprio di fronte all’ingresso della Chiesa della Natività, quando si sono imbattuti in due antiche stanze, probabilmente  due granai di cui non si aveva memoria.


A pochi metri di distanza un’altra ampia stanza, con ogni probabilità una  cisterna, risalente ad almeno due, trecento anni fa, ispezionata dai tecnici con l’aiuto dei  vigili del fuoco del distaccamento di Tricase coordinati dal caposquadra esperto Cosimo Monsellato, che hanno provveduto alla sicurezza di coloro che sono scesi per il primo sopralluogo.


Ovviamente sono subito stati fermati i lavori e, sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono subito arrivati l’assessore Sonia Sabato, l’ingegnere capo del Comune Vito Ferramosca, il geometra comunale Francesco Cassiano, il parroco della Chiesa Madre, don Flavio Ferraro.


Abbiamo raggiunto l’ingegnere comunale Vito Ferramosca che ha spiegato: “Non è una situazione del tutto inattesa non è il primo ritrovamento del genere che avviene nel centro di Tricase. Dovrebbe trattarsi di due granai e di una cisterna. Quest’ultima profonda 8, lunga 5 e larga 2,5 metri. Interamente scavata a mano e rivestita in coccio pesto come si faceva all’epoca. Viste le dimensioni probabilmente veniva utilizzata per la raccolta d’acqua di una vasta zona del centro”.


Sulla data esatta in cui è stata realizzata l’ingegnere del Comune non si sbilancia: “Stiamo valutando, prima di sbilanciarci aspettiamo il sopralluogo della Soprintendenza”.


Lo stesso vale anche per i prossimi interventi: “L’idea è quella di mettere in coda alla pavimentazione gli elementi lapidei ritrovati e magari con una grata lasciare visibili cisterna e granai. Prima, però, è necessario il parere della soprintendenza”.






 


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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