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Tricase, Tiggiano e Corsano: il volo d’angelo può partire

Potenziamento di turismo lento, sostenibile e di qualità. In arrivo 3 milioni 300mila euro. Via libera al Parco Avventure sul territorio dei tre ComuniUn milione e 340mila euro per Tricase Porto

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«Oggi ci godiamo l’euforia, dal giorno della sottoscrizione ci metteremo a lavorare. Una cosa è certa: insieme si va lontano!».


A parlare è il sindaco di Tiggiano, Giacomo Cazzato, commentando la notizia del finanziamento del progetto di potenziamento di un turismo lento, sostenibile e di qualità che punti alla destagionalizzazione dei flussi nei Comuni di Tiggiano, Tricase e Corsano, finanziato per oltre 3 milioni di euro nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce-Costa Adriatica.


Per i tre Comuni del Capo di Leuca, dunque, raggiunto il traguardo del finanziamento utile alla realizzazione di un vero e proprio Parco avventure che interesserà il tratto costiero: vie ferrate, percorsi bike e trekking, ponti tibetani e l’ormai famoso Volo dell’Angelo sul mare saranno le attrazioni che consentiranno di attrarre sempre più i turisti che cercano nuove occasioni ed esperienze da vivere.


«L’attività di predisposizione del progetto ci ha visto lavorare insieme. Tre amministrazioni, tre comunità, cittadini, associazioni. Il lavoro di squadra è il valore aggiunto del progetto. È stata premiata una visione strategica, una visione capace di osare» ha aggiunto Francesco Caracciolo, vicesindaco di Corsano.


«Sostenibilità, opportunità sociali ed economiche, turismo e destagionalizzazione: siamo felici che tutto questo si stia avverando. A noi il compito che questa opportunità sia una vera occasione di crescita. Ma sono certo che sarà così, visto il lavoro messo in campo già nelle fasi precedenti» ha concluso Cazzato.


«Rigenereremo Tricase Porto»


«Per sua natura, il CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo), tiene conto delle esigenze del territorio in ambito sociale, culturale e turistico e serve ad accelerare la realizzazione di grandi infrastrutture ritenute strategiche, aventi la natura di grandi progetti o di investimenti articolati in singoli interventi tra loro funzionalmente connessi.


Siamo felici che fra gli interventi immediatamente cantierabili e finanziati ci siano interventi strategici come la rigenerazione paesaggistica di Tricase Porto e il potenziamento delle infrastrutture turistiche del tratto costiero di Marina Serra». Così il sindaco di Tricase Antonio De Donno, ha commentato la notizia dell’avvenuto finanziamento delle opere candidate dal Comune di Tricase nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo denominato “Brindisi-Lecce-Costa Adriatica.


«Attendevamo da tempo la pubblicazione dei risultati» ha chiarito il sindaco, secondo cui «Tricase aveva colto la sfida e, grazie al contributo fondamentale degli Uffici e dei tecnici progettisti, era stato presentato un vero e proprio masterplan per la rigenerazione della qualità urbana, ambientale e paesaggistica del patrimonio costiero e subcostiero, puntando al potenziamento del sistema delle attrattività culturali, turistiche della città».


Nello specifico, un milione e 340mila euro serviranno a completare in via definitiva la rigenerazione di Tricase Porto, con interventi come la demolizione di pavimentazione esistente, scavi di sbancamento per la posa di pavimentazioni drenanti e /o in pietra locale, la posa in opera di murature a secco, l’interramento della linea elettrica e la conseguente sostituzione dei corpi illuminanti, la rinaturalizzazione del suolo con opere a verde.


Previsto anche un vero e proprio “parco sul mare” nei pressi di Punta Cannone, con la previsione di percorsi per la mobilità dolce e punti di osservazione della costa.


Diverso il sistema di fruizione turistica immaginato a Marina Serra, dove insieme ai Comuni di Tiggiano e Corsano, si è voluto progettare un vero e proprio Parco avventure che interesserà il tratto costiero: vie ferrate, percorsi bike e trekking, ponti tibetani e l’ormai famoso Volo dell’Angelo sul mare saranno le attrazioni che consentiranno di richiamare sempre più i turisti che cercano nuove occasioni ed esperienze da vivere.


«Un’occasione di sviluppo importante, per cui abbiamo lavorato e ci abbiamo creduto» ha aggiunto Andrea Ciardo, assessore al turismo del Comune di Tricase, «il turismo in Salento è sempre stato caratterizzato da una forte stagionalità. Oggi siamo in grado di invertire la rotta, dimostrando quanto la nostra terra sia attraente anche oltre l’estate. Basti pensare ai numeri registrati in altre realtà, dove questo segmento turistico è interessato da una crescita esponenziale».


«Seguiremo gli sviluppi del CIS», ha ripreso il sindaco De Donno, «considerato che il Presidente Minerva ha già chiarito che la Provincia di Lecce», unitamente ai Comuni interessati, «si farà portavoce nelle sedi opportune per giungere al finanziamento dei progetti che, seppur ammissibili al Contratto di Sviluppo, non sono immediatamente finanziabili a causa dell’esaurimento della prima dotazione finanziaria messa a disposizione. Il Ministero ha già chiarito che sulla base di nuove o maggiori risorse che dovessero rendersi disponibili, si proseguirà con lo scorrimento della graduatoria».


Giuseppe Cerfeda






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La Caritas esprime preoccupazione per il nuovo gioco d’azzardo “Win for Italian Team”

Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali…

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Le quattro Fondazioni Antiusura della Puglia, – Fondazione San  Nicola e Santi Medici di Bari, Fondazione Buon Samaritano di Foggia, Fondazione San Giuseppe Lavoratore di Lecce e Fondazione Mons. Vito De Grisantis di Tricase –  e le 19 Caritas della Puglia, condividono la grande preoccupazione della Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II per l’ennesima scelta di introdurre un nuovo gioco d’azzardo “Win for Italia Team”, trasformando ancora una volta la fragilità dei cittadini in una fonte di entrate. È inaccettabile che, di fronte a un’emergenza sociale ormai conclamata, le istituzioni continuino a considerare l’azzardo come una leva fiscale, ignorando deliberatamente le conseguenze devastanti che questo sistema produce nelle famiglie italiane.

Ancora più grave è associare un nuovo gioco d’azzardo all’evento sportivo per eccellenza come le Olimpiadi. Lo sport dovrebbe rappresentare vero divertimento e svago che mette al centro l’impegno individuale e di squadra nel rispetto delle regole e dell’altro, per una crescita personale e collettiva. L’azzardo non ha nulla di tutto questo. Legare il mondo olimpico a un meccanismo che genera povertà significa macchiare un ambito che dovrebbe invece educare, ispirare e dare speranza.

In Italia il gioco d’azzardo ha raggiunto dimensioni allarmanti: la raccolta nazionale ha superato i 157 miliardi di euro, con perdite per i cittadini vicine ai 23 miliardi. Numeri che raccontano un fenomeno trasversale, che compromette anziani, giovani (anche molti minori di età), studenti e le loro famiglie. L’azzardo è oggi una delle principali cause di indebitamento, e troppo spesso l’indebitamento sfocia nell’usura, come dimostrano gli ascolti in costante aumento presso le Fondazioni antiusura, dove ogni giorno arrivano persone che hanno perso tutto: risparmi, relazioni, fiducia, dignità.

Quando lo Stato continua a utilizzare l’azzardo come leva fiscale, i cittadini pagano un prezzo altissimo in termini economici, psicologici e sociali. È una contraddizione che non può più essere ignorata: da un lato si parla di prevenzione dell’azzardopatia o si promuove il cosiddetto gioco responsabile, dall’altro si moltiplicano le offerte di giochi che alimentano dipendenza, povertà e disperazione.

In un momento in cui migliaia di famiglie sono in difficoltà, il Paese avrebbe bisogno di tutt’altro: educazione finanziaria, percorsi di prevenzione dell’indebitamento, strumenti per un accesso al credito più efficaci, politiche di tutela dei più vulnerabili. Non di un nuovo gioco che rischia di diventare l’ennesima porta d’ingresso verso la rovina economica e psicologica.

Le quattro Fondazioni della Puglia condividono, insieme alla Consulta Nazionale Antiusura San Giovanni Paolo II l’ennesimo appello chiaro al Governo: faccia un gesto che risponda al vero spirito delle Olimpiadi rispettando la tregua olimpica, ritirando questa misura. Fermare l’ennesimo gioco d’azzardo significa proteggere le famiglie, difendere la dignità delle persone, restituire allo sport il valore che merita.

La Puglia nel 2024 ha speso quasi 12 miliardi  di euro per il gioco d’azzardo, più di 3mila euro per abitante compresi bambini.

Fondazione Mons. Vito De Grisantis

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La precisazione dell’Ordine dei Medici sulle certificazioni d’invalidità e il pagamento

In particolare, l’articolo 54 stabilisce che il compenso per le prestazioni professionali debba essere equo e proporzionato alla complessità dell’atto, ai mezzi impiegati e al tempo necessario per l’esecuzione…

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Certificazioni di invalidità civile – Precisazioni dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce

In relazione alle recenti prese di posizione della Cgil e della Fp Cgil di Lecce, in merito al rilascio dei certificati di invalidità civile, l’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce ritiene opportuno fornire chiarimenti utili a garantire una corretta informazione ai cittadini e a ricondurre il confronto nell’ambito delle norme vigenti e dei principi deontologici.

Il presidente dell’Ordine, Antonio Giovanni De Maria, richiama innanzitutto quanto previsto dal Codice di deontologia medica. In particolare, l’articolo 54 stabilisce che il compenso per le prestazioni professionali debba essere equo e proporzionato alla complessità dell’atto, ai mezzi impiegati e al tempo necessario per l’esecuzione, e che lo stesso debba essere comunicato preventivamente all’assistito.

La normativa deontologica consente inoltre al medico di prestare gratuitamente la propria opera, qualora le condizioni lo permettano, a condizione che ciò non configuri concorrenza sleale o indebito accaparramento di clientela.

Il presidente evidenzia, inoltre, che la legislazione nazionale vigente non attribuisce agli Ordini professionali alcun potere di determinare o imporre tariffe, né minime né massime.

L’abolizione delle tariffe professionali, sancita dall’articolo 9 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, impedisce qualsiasi fissazione vincolante dei compensi da parte degli Ordini. In tale quadro, eventuali accordi sottoscritti a livello territoriale con le organizzazioni sindacali devono intendersi esclusivamente come indicazioni orientative, prive di efficacia cogente.

Con riferimento alla certificazione di invalidità civile, De Maria sottolinea che essa rientra a pieno titolo nell’ambito della libera professione medica e comporta un’assunzione diretta di responsabilità da parte del medico certificatore.

Il professionista, infatti, è chiamato a condividere e attestare il contenuto diagnostico della documentazione clinica allegata, quali diagnosi specialistiche o certificazioni di dimissione ospedaliera, assumendone piena responsabilità sotto il profilo professionale e deontologico. In questo contesto, l’eventuale variazione dei compensi richiesti da alcuni professionisti è da ricondurre all’aumentata complessità dell’atto certificativo e al maggiore tempo necessario per la sua compilazione rispetto al passato.

È fondamentale, precisa il presidente, evitare che si diffonda l’idea di una contrapposizione tra medici e cittadini o che i professionisti della salute possano essere percepiti come un ostacolo al riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. L’azione del medico è orientata alla tutela della salute e dei diritti dell’assistito, nel rispetto delle regole e della responsabilità professionale.

L’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce ribadisce infine la propria disponibilità al confronto istituzionale e alla collaborazione con tutte le parti coinvolte, con l’obiettivo di garantire chiarezza, uniformità di informazione e tutela dei cittadini, in particolare di quelli in condizioni di maggiore fragilità.

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Tre ragazzi dalle mani d’oro: miniature e presepi rifulgono nei dettagli

Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro…

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Dalla passione condivisa di tre amici nasce RKR, una realtà artistica tutta salentina che sta conquistando pubblico e addetti ai lavori grazie a un linguaggio originale, capace di fondere tradizione, innovazione e narrazione visiva.

Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative.

La maestria di questi ragazzi si distingue per la capacità di muoversi con naturalezza tra diverse forme d’arte: dalle miniature, dove la precisione della piccola scala diventa espressione di grande bravura, alla presepistica, reinterpretata con realismo ed emozione, fino ai diorami, veri e propri mondi immersivi in grado di raccontare storie complesse in pochi centimetri. Ogni creazione nasce sempre ed interamente a mano, utilizzando materiali autentici, ed è arricchita da una progettazione 3D estremamente accurata, che consente di raggiungere livelli di dettaglio altrimenti impossibili.

La tecnologia però non sostituisce certo l’anima artigianale, ma la valorizza. Le opere vengono dipinte a mano con grande cura, per dare profondità e carattere a ogni figura, mentre la stampa 3D permette di realizzare miniature e soggetti altamente personalizzabili. È così che prende forma un’“arte fatta su misura”, in cui ogni lavoro diventa unico e irripetibile.

Uno degli aspetti più apprezzati del progetto è infatti la possibilità di personalizzazione dei personaggi, sapendo realizzare ritratti miniaturizzati che immortalano persone reali, familiari o figure significative, trasformandole in protagonisti di presepi e diorami o in opere da esporre in qualsiasi contesto. Un modo originale e intimo di rendere l’arte parte della propria storia personale.

Le opere di “RKR” sono attualmente esposte in diverse mostre locali, a testimonianza di un percorso in costante crescita.

A Casarano, presso Palazzo D’Elia, e a Matino, nel suggestivo Frantoio ipogeo all’interno del Presepe Vivente, le installazioni sono visitabili nei fine settimana e nei giorni festivi.

A Ugento, il Museo Diocesano ospita alcune creazioni del collettivo, mentre a Cannole, presso Masseria Torcito e partecipando al Presepe Vivente allestito nel Parco di Torcito, visitabile il  4, 5 e 6 gennaio 2026, dalle 17:00 alle 20:00.

Un traguardo particolarmente significativo è arrivato poi con la selezione di due opere per la storica Mostra d’Arte Presepiale “Città di Salerno”, giunta alla sua XXXI edizione e capace di attirare ogni anno decine di migliaia di visitatori. Un riconoscimento importante non solo per l’impegno di questi ragazzi ma per l’intera arte presepiale salentina, accolta con entusiasmo in una delle capitali italiane di questa tradizione (e, siccome nessuno è profeta in patria, fra i mille complimenti, attestazioni ed interessamenti è mancato purtroppo proprio quello della propria cittadina).

Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro. Un percorso che conferma come il presepe salentino possa ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama artistico nazionale, continuando a rinnovarsi senza perdere la propria identità.

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