Attualità
L’Ordine dei Medici: «Lockdown totale in tutto il Paese»
Sistema sanitario alle corde: «In questa settimana abbiamo avuto una media di mille ricoverati al giorno; ciò significa che, se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l’Immacolata, avremo altri 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali»

Mentre l’Ordine dei Medici chiede il lockdown totale in tutto il Paese oggi si riunirà la cabina di regia per l’emergenza Covid che potrebbe cambiare il colore di alcune regioni italiane (Campania, Veneto e Toscana le indiziate a diventare rosse) e decidere per il lockdown a breve «in certe aree metropolitane».
La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo) con un post del suo presidente Filippo Anelli lancia un appello sulla pagina facebook della Federazione per chiedere la chiusura totale.
«O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci», ha detto il presidente Anelli, «perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene ed anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale».
Anelli è conscio che si tratti di «una richiesta forte, ma da più parti del Paese arrivano segnali molto preoccupanti. La situazione sembra sempre di più evidenziare un Sistema sanitario nazionale alle corde. In questa settimana abbiamo avuto una media di mille ricoverati al giorno; ciò significa che, se il trend non cambia, nei prossimi 30 giorni, per l’Immacolata, avremo altri 30mila ricoverati che si aggiungeranno ai 26mila attuali».
Sempre in questa settimana, secondo i numeri dei vari bollettini, «abbiamo inoltre avuto una media di 116 ricoverati al giorno in terapia intensiva, quindi fra 30 giorni, sempre a trend invariato, avremo altre 3mila persone nelle Rianimazioni, per un totale di oltre 5mila pazienti in questi reparti. Ma circa 5mila era la dotazione massima di posti letto disponibili nelle terapie intensive a marzo scorso, e se e’ vero che il governo ha aumentato il numero di posti letti a circa 11mila è però anche vero che oggi non abbiamo abbastanza medici e infermieri per gestire tali posti aggiuntivi».
Secondo il il presidente dell’Ordine dei Medici «la situazione potrebbe diventare drammatica anche come numero di vittime, con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi».
Attualità
Papa Leone XIV
Il nuovo Pontefice è Robert Prevost, primo americano a salire sul Soglio di Pietro

Il nuovo Papa è l’americano Robert Prevost, si chiamerà Leone XIV.
Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Prevost era considerato come un papabile “di compromesso”, tra quelli che potrebbero riuscire nel difficile compito di unire le diverse e spesso contrastanti anime di una Chiesa cattolica che sta attraversando grandi cambiamenti.
La sua carriera inizia ufficialmente nel 1977, quando è entrato nel noviziato dell’Ordine di Sant’Agostino, nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio, nella città di Saint Louis (Missouri).
I voti solenni arrivano il 29 agosto 1981.
Studente presso la Catholic Theological Union di Chicago, si è diplomato in Teologia.
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Alle 18,08, le campane di tutte le chiese suonano a festa: è arrivata la fumata bianca!
Il Conclave al secondo giorno e alla quarta votazione ha scelto il nuovo Papa.
Piazza San Pietro è in festa mentre cresce l’attesa per l’annuncio del nome del Pontefice.
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Attualità
Sentenza pro OLC, il sindaco di Tricase: «Non faremo ricorso»
«Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi»

Dopo la pubblicazione della sentenza del Tribunale amministrativo che ha bocciato il parere negativo del Comune di Tricase rispetto la riconversione dell’ex complesso industriale Adelchi ad opera della OLC, abbiamo rintracciato telefonicamente il sindaco Antonio De Donno.
Il primo cittadino a specifica domanda risponde: «Non faremo ricorso».
E aggiunge: «Chiederemo un incontro agli imprenditori e ragioneremo sulla fattibilità dell’intervento. Insieme, vedremo il da farsi».
Il primo cittadino infine precisa: «La sentenza non autorizza in automatico tutte le richieste dell’azienda, ha comunque rimandato il pallino al Comune di Tricase che, ovviamente, stando alla decisione dei giudici, non potrà negare l’autorizzazione per i motivi che hanno portato al ricorso Tar».
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