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Attualità

Tricase: “Più soldati meno generali”

L’opposizione attacca sul nuovo vice comandante di Polizia Locale: “Un nuovo Istruttore Direttivo part time sfiorerà i 20.000 euro annui; con la stessa cifra si potrebbe assumere un Agente a tempo pieno!”

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I Consiglieri comunali di opposizione Nunzio Dell’Abate, Pasquale Scarascia, Gianluigi Forte e Vito Zocco hanno presentato un’interrogazione al Sindaco avente ad oggetto: “Istruttore Direttivo di Vigilanza cat.D Settore Polizia Locale”. Gli scriventi ritengono “apprezzabili gli intenti dall’Amministrazione di garantire un potenziamento strutturale dell’organico della Polizia Locale, in continuità con quanto è stato fatto dalla Giunta Comunale precedente che ha bandito e condotto a termine il concorso pubblico per Comandante”. Secondo loro però, “ se utile appare l’assunzione di nuovi Operatori di Polizia Locale, non altrettanto necessario può ritenersi l’impiego di importanti risorse economiche per il reclutamento di un Istruttore Direttivo (Vice Comandante), figura intermedia che nulla aggiunge sotto il profilo del servizio assicurato in strada per la comunità”.


Il cd. “fabbisogno di personale” è un atto di programmazione di natura politica con il quale la Giunta Comunale stabilisce, per il triennio a venire, le unità di personale da destinare agli uffici nell’ottica di un efficace, efficiente ed economico perseguimento dell’interesse pubblico, colmando eventuali vacanze di organico.


Con la Delibera n. 68 del 15/03/13, la Giunta ha deciso, fra l’altro, di assumere entro l’anno due Agenti di Polizia Locale a tempo pieno ed un Istruttore Direttivo (un altro funzionario di cat. D) a part time.

Tale programmazione”, speiga Nunzio Dell’Abate, “appare irrazionale in quanto si destinano delle preziose risorse per assumere un altro funzionario (Vice  Comandante) che non svolge il servizio quotidiano in strada al servizio della comunità, che è invece quello che effettivamente serve a Tricase per la sicurezza urbana e dei cittadini. Ma è anche insoddisfacente rispetto alle effettive esigenze del Corpo di Polizia Locale di Tricase che, da qui ai prossimi 24-36 mesi, vedrà il collocamento a riposo di ben 3 Operatori di cat. C dei 16 attualmente in servizio (oltre il Comandante)”.


Inoltre”, precisa il Consigliere d’opposizione, “è nello spirito del vigente Regolamento comunale di Polizia Locale valorizzare i Sottufficiali più anziani attualmente in servizio e di prossimo collocamento a riposo, i quali, attraverso il riconoscimento dell’incarico di “Vice Comandante Aggiunto”, possono esercitare al meglio proprio quelle funzioni vicarie che il nuovo “Istruttore Direttivo” dovrebbe assicurare, come nei fatti già avviene con evidente risparmio di spesa. Attualmente, in caso di assenza per ferie o malattia del Comandante, le funzioni vicarie organizzative e di coordinamento del Corpo di Polizia Locale vengono espletate da un Maresciallo con oltre trent’anni di servizio, mentre l’eventuale adozione di atti urgenti, che impegnano l’Ente verso l’esterno, vengono garantite dalla Vice Segretaria; il tutto a costo zero per le casse comunali. Un nuovo Istruttore Direttivo part time”, rincara la dose Dell’Abate, “sfiorerà i 20.000 euro annui; con la stessa cifra si potrebbe assumere un Agente a tempo pieno!  Ma vi è di più. Ai sensi dell’art. 6 comma 3 lett. A) della L.R. n.37 del 2011, approvata dall’Amministrazione regionale, dello stesso colore politico di quella comunale, gli Enti locali devono garantire una “previsione di almeno una unità operativa per ogni settecento abitanti o frazione superiore a quattrocento abitanti, ovvero di almeno una unità per ogni cinquecento abitanti per i comuni capoluogo di provincia o a vocazione turistica…”. Quindi a Tricase per legge ci devono essere almeno 25 Operatori, a voler negare la vocazione turistica che il nostro territorio certamente ha. Ecco la ragione della nostra interrogazione consiliare”, conclude il Consigliere Dell’Abate, “che vuol invitare l’Esecutivo a riflettere se non sia il caso di impiegare quelle risorse per assumere meglio un altro Agente di Polizia Locale”.


Attualità

La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

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A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.

Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.

Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.

«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.

Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».

“Bike economy” a Lecce e provincia Imprese attive Localizzazioni Addetti
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) 1 1 1
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di  biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita 3 3 1
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) 38 39 38
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) 10 15 13
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse  biciclette con pedalata elettrica assistita  15 30 23
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) 23 24 27
totale 90 112 103
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Attualità

Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

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Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.

A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.

Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.

Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.

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Alessano

Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

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Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio. 

Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.

Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa. 

Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.

Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.

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