Connect with us

Sport

Calcio: impattano Nardò e Copertino

In Eccellenza, l’ultimo turno infrasettimanale della stagione non porta nessuna vittoria alle compagini salentine: pareggiano Nardò e Copertino, così come il Sogliano contro il forte Trani. Nelle zone basse della classifica, il Taurisano si fa riacciuffare a Cerignola. Perdono, restando inguaiate, Tricase e Maglie (sfortunato il ritorno in panchina di Karel Zeman).

Pubblicato

il

La capolista si morde le mani. Nel posticipo della 23^ giornata, fra le mura amiche, il Nardò sperpera ben due gol di vantaggio e si fa raggiungere dal Bisceglie, caparbio nell’imporre il 2-2 finale. I granata vedono così avvicinarsi il Liberty Molfetta in classifica (ora sono due le lunghezze di vantaggio), nonostante un avvio sprint coinciso con le reti di Di Rito (all’11’) e Marini (al 17′). Poi la repentina rimonta degli ospiti, con i gol di Ruggiero al 28′ e Bufi al 37′. Nella ripresa vani gli attacchi degli uomini di Longo, costretti ad accontentarsi del pareggio.


Il Copertino dunque non va oltre il pari a Castellana e conferma di non attraversare un buon periodo (non vince da tre gare). Eppure le cose si mettono bene per la squadra di Castrignanò, che passa in vantaggio al 29′ con Carlà, ma nel secondo tempo c’è la reazione dei padroni di casa, che prima pareggiano al 57′ grazie a Laporta e poi si portano sul 2-1 al 70′ con Abbrescia. Ci pensa, però, Corallo, al 78′, ad evitare al Copertino la beffa.


L’argentino Pighin illude un buon Sogliano in casa del forte Trani. Trovato il vantaggio al 22’, i leccesi amministrano bene la gara, anche dopo l’espulsione per somma di ammonizioni di Mita al 70. Ma il veleno è nella coda e porta la firma di Ragno, che al 91’ regala ai locali un ormai insperato pareggio, lasciando l’amaro in bocca ai rossoneri salentini, che già pregustavano il sapore dell’impresa.


Il Taurisano torna da Cerignola con un punto, ma anche con tanto rammarico, per una vittoria sfumata solamente al 91′. La sfida si sblocca al 75′, quando Foglia porta in vantaggio i salentini, poi riacciuffati in extremis dal gol di Grieco, ariete foggiano che nega i tre punti ai granata in quello che era un importante scontro diretto in chiave salvezza. Brutto infortunio a Brigante: distorsione al ginocchio destro.


La sconfitta dell’Atletico Tricase a Molfetta contro la vice capolista matura alla mezz’ora del primo tempo, quando il giovanissimo Caselli (un under) realizza una bella rete e condanna i rossoblu di Ciullo, che comunque non sfigurano e provano a farsi pericolosi con Ferrante (su papera del portiere Sakho) al 44′ e nella ripresa con Striano al 63′ e con Mastria al 69′.


Sagra delle emozioni a Maglie, ma il ritorno in panchina di Karel Zeman è sfortunato, nonostante una prova accettabile della sua squadra. Al “Tamborino Frisari” tanti gol, episodi contestati, numerosi cartellini (cinque ammonizioni e tre espulsioni) ed alla fine una sconfitta che complica ulteriormente la posizione dei giallorossi. L’avvio del Corato è bruciante: i baresi passano due volte nel giro di un minuto (12′ Cesareo, 13′ Porcelluzzi) e sembrano aver ipotecato la contesa, ma la reazione del Maglie è furiosa a cavallo dei due tempi. Al 40′  Biasco accorcia trasformando un rigore ed al 55′ Tommasi concretizza la parità. Cinque minuti dopo, però, Cezza si fa espellere (fallo di mano in area) ed il penalty tocca anche agli ospiti: lo realizza Picciariello. A nulla serve il forcing finale dei padroni di casa. Da segnalare altre due espulsioni al 71′, entrambe dalla panchina: Reho del Maglie e Lotito del Corato.


Giorgio Coluccia


I risultati della 23^ giornata:


Trani-Sogliano 1-1  (a Martina Franca, porte chiuse)

Massafra-Manduria 0-2

Maglie-Corato 2-3

Liberty Molfetta-Atletico Tricase 1-0

Castellana-Copertino 2-2

Nardò-Bisceglie 2-2

Lucera-Real Altamura 2-1

Cerignola-Taurisano 1-1

Terlizzi-V. Locorotondo 1-1


Classifica: Nardò 49; Liberty Molfetta 47, Trani 44, Terlizzi 41; Copertino 39; Castellana 37; Lucera 36; Manduria 34; Sogliano, Bisceglie 33; Corato 31; Cerignola, Taurisano 23; Atletico Tricase 18; Massafra 17; V. Locorotondo 16; Maglie 15; Real Altamura 13.

*Maglie 1 punto di penalizzazione.

**Real Altamura 3 punti di penalizzazione.


Il programma della 24^ giornata, domenica 24 gennaio, ore 14,30:


Bisceglie-Maglie

Taurisano-Castellana (a Maruggio, porte chiuse)

Corato-Cerignola

Manduria-Trani (a Laterza, porte chiuse)

V. Locorotondo-Liberty Molfetta

Sogliano-Lucera

Atletico Tricase-Massafra

Real Altamura-Nardò

Copertino-Terlizzi


Casarano

Passerella d’onore per il Casarano

Sconfitta indolore a Gravina per i rossoazzurri già promossi. All’ingresso in campo “pasillo de honor” dei baresi che hanno reso omaggio ai vincitori del campionato. Domenica prossima festa al “Capozza” e poi la poule scudetto

Pubblicato

il

GRAVINA- CASARANO 4-2

Reti: pt 5′ Stauciuc (G), 11′ e 32′ Santoro (G); st 28′ Perez (C), 32′ Santoro (G), 41′ rig. Malcore (C)

Accoglienza d’eccezione per il Casarano, fresco vincitore del girone H e promosso nei professionisti: i calciatori rossoazzurri fanno il loro ingresso in campo fra gli applausi dei gravinesi schierati in due file all’uscita dallo spogliatoio.

Ma, iniziato l’incontro le cose cambiano decisamente: nessun timore reverenziale e pronto e servito un sonoro tre a zero già poco dopo la mezz’ora.

Si spreca l’ironia: Casarano già in vacanza, in ciabatte, reduce dallo champagne.

In realtà, accade che Di Bari, per coerenza con quanto sostenuto circa la vittoria di tutto il gruppo-squadra e per alcune assenze rilevanti, schiera una formazione del tutto inedita e per questo di scarsa intesa.

Poi vengono anche l’ardore e la decisa volontà del Gravina di assicurarsi la salvezza anticipata, traguardo meritato e conseguito.

Mister Di Bari ammette in sala-stampa che “le motivazioni del Gravina erano superiori, avevano più fame”.

Ordunque, non resta altro che prepararsi per bene alla domenica finale del prestigioso percorso, con una prestazione consona alla festa attesa al Capozza, gremito come non mai.

Da non dimenticare, inoltre, le successive fasi della poule scudetto tra le vincitrici dei nove gironi di serie D, cui la Società tiene molto.

Giuseppe Lagna

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Cronaca

Lecce da applausi. Lezione all’Italia pallonara

Sulle linee guida dettate dal presidente Saverio Sticchi Damiani giallorossi campioni di comportamento e stile. Anche nella difficoltà estrema, tra il devastante dolore per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore…

Pubblicato

il

Il lunedì è costume molto italiano discutere delle partite del fine settimana, celebrare la vittoria della propria squadra, sfottere chi tifa per una squadra diversa dalla tua o prendersela con l’arbitro di turno.

Oggi ci accodiamo anche noi, ma l’argomento seppur sempre calcistico, è molto diverso.

Vogliamo rendere onore al Lecce del presidente Saverio Sticchi Damiani.

Il presidente, un Signore, che sicuramente ha poco a che vedere con certi personaggi che gravitano (e comandano) nel mondo del calcio, ha sempre detto che il suo Lecce deve essere portabandiera dell’intero Salento anche nel comportamento e nello stile.

Ed è stato di parola!

Anche nella difficoltà estrema, tra il lutto che devasta per l’improvvisa e tragica scomparsa del fisioterapista Graziano Fiorita e l’imbarazzo di dover andare a giocare una partita con la morte nel cuore.

Morte non certo sportiva, perché anche salvezza e retrocessione sono termini che, davanti alla vita umana, perdono di significato.

Pur nelle difficoltà di cui sopra, il presidente, la società e la squadra hanno messo in piedi un capolavoro.

E non ci riferiamo certo al pareggio di Bergamo, che pure rimane un risultato straordinario.

Ci riferiamo alla protesta civile messa in atto senza violare le regole, senza sceneggiate ed isterie.

Il Lecce ieri sera ha indossato una maglia bianca senza loghi e con la scritta “Nessun valore. Nessun colore“.

Decisione preannunciata da un comunicato stampa della società che dovrebbe far riflettere tanta gente: «Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio. Giocheremo la partita “dei valori calpestati”», annunciava il Lecce, «ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente».

I ragazzi in campo hanno mostrato orgoglio e umanità, così come anche il pubblico presente, gli ultrà bergamaschi, hanno applaudito a lungo i giallorossi all’arrivo allo stadio, durante la partita e alla fine.

Non hanno esposto striscioni e, per usare un termine in voga in questo periodo, hanno tifato in modo sobrio, per rispetto della vita umana e di chi tutto avrebbe voluto fare tranne che giocare una partita di pallone.

Ieri il calcio doveva fermarsi, doveva chinare la testa, farsi piccolo davanti alla vita vera.

Non si gioca sopra le lacrime, non si corre sopra il cuore spezzato di una squadra che aveva solo voglia di piangere.

Invece, la Lega ha deciso: si è giocato.

Come se il dolore si potesse mettere da parte.

Come se un uomo fosse solo un numero da sostituire.

Ne possono bastare un minuto di silenzio o una fascia nera al braccio.

La gente comune, le tifoserie, gli appassionati di calcio di tutta Italia si sono schierati senza esitazioni al fianco dei giallorossi e contro chi non conosce più il significato di rispetto, di umanità.

La Lega ha mostrato di avere interesse solo per sponsor e televisioni.

Ha perso l’ultimo briciolo di dignità ed ha tradito chi ama il calcio con il cuore.

Attenzione, però!

Anche un amore incondizionato, come quello di noi italiani per il calcio, potrebbe improvvisamente finire.

Giuseppe Cerfeda

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Sport

Il Lecce gioca con maglia “anonima”: “Ingiustizia, ma non violiamo le regole”

Pubblicato

il

Il Lecce prende parola sul match in programma stasera a Bergamo con l’Atalanta e di cui a lungo si è parlato per via della decisione della Lega Calcio di farlo disputare nonostante il grave lutto in casa giallorossa.

La nota

“L’U.S. Lecce ritiene che la decisione della Lega di recuperare la gara con l’Atalanta a poche ore di distanza dalla scomparsa del nostro Graziano Fiorita, sia terribilmente irrispettosa del grave lutto che ha colpito la famiglia del ragazzo, la Società ed i tifosi del Lecce. In altri casi, altrettanto dolorosi, sono state prese decisioni più ragionevoli. Emerge una gerarchia della morte in base al blasone della società colpita, o peggio ancora, in considerazione del ruolo rivestito da chi viene a mancare.

Il “gruppo squadra”, per chi conosce il calcio, rappresenta una bolla fuori dai riflettori dove le figure meno appariscenti possono essere trainanti esempi virtuosi. Era così per il nostro Graziano che per 26 anni ha prestato servizio nel Lecce e che, per quanto ci riguarda, continuerà a farlo, almeno finché ci sarà questa proprietà.

Graziano Fiorita è deceduto mentre era in ritiro con la squadra, lontano da sua moglie e dai suoi 4 figli ed ancora giace a migliaia di chilometri di distanza da casa, in attesa che il magistrato ne autorizzi il ritorno. Questa gara non andava disputata oggi, ma tutti i tentativi di rinviarla sono stati cinicamente rigettati. Si ringrazia il Ministro dello Sport Andrea Abodi che fino all’ultimo, ma senza successo, ha tentato di far disputare la partita in una data più consona. La squadra si presenterà regolarmente in campo nonostante sia partita dal Salento soltanto oggi, nella speranza, fino all’ultimo, di un ripensamento mai arrivato. La memoria di Graziano non si onora non presentandosi in campo o facendo giocare la Primavera.

Ad una grave ingiustizia non si risponde violando platealmente le regole, come se per onorare Graziano si debba intraprendere una gara, tra noi e la Lega, a chi fa peggio.

Giocheremo la partita “dei valori calpestati”, ma lo faremo indossando una anonima casacca bianca, che non ci rappresenta, senza colori, stemmi e loghi. Torneremo a vestire la nostra maglia quando Graziano ritornerà a casa e sarà omaggiato, come merita, dalla sua gente”.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti