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Calcio, Promozione: il Carovigno beffa il Tricase
Gara dominata dai rossoblù che dopo il vantaggio di Pellegrino, mancano più volte il raddoppio e nel finale arriva la beffa. La squadra brindisina, raggiunge il Tricase al 95′ con un gol di Cisternino sugli sviluppi di un corner. I tricasini danno definitivamente l’addio a tutte le speranze per i Play Off.
La gara di oggi può essere vista come l’icona dell’intera stagione del Tricase. Una stagione, ricca di occasioni mancate, dove spesso in campo non si è concretizzato quanto creato e dove a fine gara si subisce la beffa. D’altronde tutto questo era già successo alla prima di campionato nella sfida casalinga contro il Fasano, quando i brindisini sul punteggio di 0-0 siglarono il gol vittoria al 93′, dopo una gara gestita in tutto e per tutto dal Tricase. Quello che pensavamo fosse un semplice episodio negativo, in realtà si sta rivelando un vero e proprio biglietto da visita di quello che sarebbe stato il campionato dei rossoblù.
All’undicesima giornata di ritorno è ancora un club brindisino (questa volta il Carovigno) a beffare il Tricase, negli ultimi istanti di una gara dominata dai padroni di casa, già in vantaggio dal 15′ del primo tempo e in superiorità numerica nell’ultimo quarto d’ora di partita.
Gara preceduta da un minuto di silenzio in memoria dell’ex tecnico del Carovigno Scarongella, deceduto lo scorso 25 marzo. Il mister brindisino era molto conosciuto nell’ambiente calcistico pugliese ed era anche il padre di un giocatore della squadra rossoblù brindisina.
Ritmi di partita inizialmente bassi, per i primi dieci minuti infatti non si registra nessuna occasione interessante e nessuna azione degna di nota. Ma ad avere in mano il pallino del gioco è il Tricase che in ogni caso prova a guadagnare metri e a spingere nella metà campo avversaria. Al 15′ sugli sviluppi di un corner, battuto con un passaggio corto, Pellegrino si impossessa della sfera e lascia partire un tiro angolato che finisce in porta, realizzando il gol del vantaggio tricasino. Per il centrocampista tricasino, si tratta del secondo gol in campionato, il primo fra le mura amiche dopo il rigore trasformato a Fragagnano.
Il vantaggio galvanizza i padroni di casa, che col passare dei minuti spingono sempre di più ed entrano più volte nell’area avversaria nel tentativo di raddoppiare.
Al 16′ ci prova Botrugno, con un bel tiro da fuori area che però finisce a lato, mentre al 24′ è ancora Pellegrino a rendersi pericoloso dopo aver raccolto un assist rasoterra di D’Amico con un tiro dal limite che finisce alto di poco fuori sfiorando l’incrocio dei pali.
Al 25′ De Braco, deve abbandonare il campo, per problemi muscolari e mister Branà è costretto ad effettuare il primo cambio, inserendo Urso, esattamente come nella sfida contro l’Alberobello.
Al 30′ altro angolo per il Tricase, altra occasione per il raddoppio: cross alto, respinto dalla difesa del Carovigno, palla raccolta da D’Amico che dal limite lascia partire un tiro insidioso ma impreciso.
Nella ripresa, i ritmi si alzano, il Tricase continua a spingere e il Carovigno, prova a sorprendere in contropiede, ripartendo in velocità sulle fasce.
Al 48′ ci prova nuovamente Botrugno con un tiro potente ma centrale che l’ex portiere tricasino Laghezza blocca con presa sicura. Lo stesso Botrugno al 51′ guadagna una punizione nei pressi del vertice alto dell’area brindisina, della battuta si incarica Striano che lascia partire un cross morbido che De Benendictis di testa manda alto di poco.
Al 54′ occasionissima per il Tricase con Pellegrino che lascia partire un tiro dal limite, respinto da Laghezza che però non riesce a bloccare il pallone che rimane così nei pressi della porta brindisina, ma quando sta per arrivare D’Amico c’è l’intervento provvidenziale di Cosimo Urso che manda sul fondo evitando il raddoppio tricasino.
Al 63′ si fa vedere il Carovigno nella metà campo tricasina, con un lancio lungo per le vie centrali per Prodi che prova, l’ncursione in area, ma Romano gli nega l’accesso con un intervento in scivolata, dalla quale nasce un contropiede tricasino con protagonisti principali Botrugno e D’Amico. I due si passano continuamente il pallone fino all’ingresso della metà campo avversaria, quando D’Amico si invola da solo in area ma Valente lo costringe ad angolarsi e il tiro del numero nove tricasino è troppo debole per impensierire Laghezza che blocca senza problemi.
Al 73′ ennesima entrata tricasina nell’area avversaria con Pellegrino che crossa alto al centro e Garrapa seppur scivolando riesce a tirare di prima intenzione e il suo tiro viene respinto con un braccio da Cosimo Urso e il signor De Vincentis di Taranto decreta il penalty in favore del Tricase e l’espulsione del difensore brindisino. Dal dischetto si presenta lo stesso Garrapa ma il suo tiro è respinto da Laghezza, quindi Garrapa lo ribatte spedendo il pallone clamorosamente alto sopra la traversa.
Al 80′ ci prova Striano, che raccoglie un lancio lungo e si invola in area completamente da solo, ma quando arriva a distanza ravvicinata con il portiere si fa ipnotizzare e manda il pallone sull’esterno della rete.
Nel finale il Tricase controlla e cerca di gestire la gara, accusando anche un po’di stanchezza e al 90′ il direttore di gara assegna cinque minuti di recupero. Al 94′ prova l’assalto finale il Carovigno che con Tony Lanzilotti fa scorrere un brivido freddo sulla schiena di ogni tifoso tricasino presente allo stadio, colpendo il palo con un pallonetto e successivamente il pallone viene mandato in corner da Mele per evitare guai peggiori visto l’arrivo imminente sulla sfera di un brindisino.
Dalla bandierina parte così un cross alto in area tricasina e la difesa del Tricase manda ancora in angolo. Corner nuovamente battuto con un cross alto, palla nuovamente respinta fuori dall’area dai tricasini, ribattuta in area con un cross morbido dai brindisini e il nuovo entrato Cisternino ci mette lo zampino per insaccarla in rete per il pareggio del Carovigno facendo cadere il gelo tra il pubblico del il “via Olimpica”.
La gara riprende per qualche istante, dopodiché il direttore di gara emette il triplice fischio mandando tutti negli spogliatoi, per la gioia del Carovigno che conquista un pareggio che sa di vittoria e per la delusione del Tricase che con questo pareggio dice definitivamente addio ai paly off, dovendo accettare una posizione di classifica da anonimato. Rssoblù, undicesimi in classifica e il distacco dal quinto posto resta di undici punti.
C’è delusione e rabbia negli spogliatoi del Tricase a fine gara e soprattutto c’è tanto rammarico che è il sentimento più adatto per questa stagione… dalle occasioni mancate.
Dopo la pausa per le festività pasquali, il Tricase recupererà la sfida contro il San Vito, giovedì 9 aprile al “via Olimpica” con fischio d’inizio alle ore 16, prima della trasferta di domenica 12 aprile sul campo del Fly team Brindisi.
TRICASE-CAROVIGNO 1-1
TRICASE – Petrarca, Mele, Greco, De Braco (26’ Urso), De Benedictis (66’ Trotta), Romano, Striano (84’ Pirelli), Pellegrino, D’Amico, Botrugno, Garrapa. A disposizione: Baglivo, Marra, Piccinonno, Chiffi. Allenatore: Branà.
CAROVIGNO – Laghezza, Urso Cosimo, Valente, Urso Antonio, Vignola, Lanzilotti Thomas (60’ Cisternino), De Simone, Lanzilotti Pasquale, Lanzilotti Tony, Carlucci, Prodi (83’ Camposeo). A disposizione: Di Giuseppe, Giannoccaro, Lanzilotti Giuseppe, Maldarella. Allenatore: Molla.
Arbitro: De Vincentis di Taranto
Reti: 15’ Pellegrino, 95’ Cisternino.
Note: Al 72’ espulso Urso Cosimo per fallo in area da ultimo uomo.
Valerio Martella
Appuntamenti
Arriva la Fiamma Olimpica
In Salento martedì 30 dicembre. Sarà accolta a Nardò, Gallipoli, Presicce – Acquarica, Maglie, Otranto e, infine, Lecce
Il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è molto più di un rito sportivo: è un’avventura entusiasmante che annuncia l’arrivo dei Giochi nel nostro Paese.
Un itinerario iniziato il 26 novembre a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco e arrivata il 4 dicembre in Italia, a Roma, da dove, due giorni dopo, ha iniziato il suo percorso lungo lo Stivale, prima dell’inizio dei Giochi invernali italiani.
Con il passaggio della Fiamma in ogni regione italiana, tutti i cittadini hanno l’opportunità di partecipare alla grande emozione di Milano Cortina 2026 e di condividere i valori olimpici e sportivi attraverso un grande momento collettivo.
Anche una possibilità straordinaria per mostrare al mondo intero la bellezza e la ricchezza storica e culturale nostrana attraverso la staffetta dei tedofori che rappresentano e celebrano lo spirito italiano: una forza vibrante, dinamica e profondamente contemporanea.
La Fiamma Olimpica arriva in Puglia seguendo un percorso che racconta una regione viva, accogliente e profondamente legata ai valori dello sport, grazie anche alla fama e al talento internazionale dell’icona regionale Pietro Mennea, velocista originario di Barletta e Olimpionico nei 200 metri piani.
In particolare, la Fiamma sarà nella nostra provincia, martedì 30 dicembre, quando Nardò, per prima, accoglierà l’emozione dei tedofori.
L’avventura proseguirà a Gallipoli, Presicce-Acquarica, Maglie, Otranto e Lecce (vedi tabella sotto con orari) un’emozione che unirà davvero tutti.
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Casarano
Calabria amara per il Casarano
Poco Casarano allo “Scida” e vittoria tutto sommato agevole per il Crotone. Domenica prossima al “Capozza” arriva l’Altamura, imperativo chiudere bene il girone di andata
CROTONE-CASARANO 2-0
Reti: 27′ Murano, 51′ Zunno
di Giuseppe Lagna
Scialba e infruttuosa prestazione del Casarano in terra di Calabria, nel posticipo del lunedì sera, che chiude la diciottesima
giornata del girone di andata.
Varie le condizioni della squadra, non proprio ideali, a discapito della sconfitta, ma resta il fatto che gli uomini di Di Bari, dopo un paio di occasioni sciupate nei primi venti minuti, sono poi scomparsi o quasi dallo schermo, facilitando oltretutto con due ormai consuete ingenuità ambedue le realizzazioni del Crotone.
Velo pietoso da stendere, inoltre, sull’intero secondo tempo della partita.
Nelle dichiarazioni post-gara il tecnico delle Serpi ha ammesso la deficitaria resa in campo della squadra, indicando fra l’altro un’epidemia influenzale che ha colpito in settimana otto suoi calciatori.
Adesso le aspettative dell’ambiente sono quelle di chiudere il girone di andata domenica prossima con una vittoria al Capozza contro l’Altamura, in modo da virare a ventotto punti, ritenuti un carniere tutto sommato congruo, nonostante qualche rammarico nel percorso finora effettuato.
Si attende, infine, la sosta del campionato per ritemprare le forze e per effettuare le eventuali operazioni utili sul mercato invernale.
Come sempre onore al manipolo di tifosi presenti allo “Scida” di Crotone, non certo dietro l’angolo di casa e in orario molto sconveniente.
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Appuntamenti
A Torre San Giovanni l’Europeo per club di Beach Rugby
Superata la concorrenza della Turchia. Nel Salento l’atto conclusivo del massimo circuito europeo, il torneo che nel prossimo luglio assegnerà i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa per Club. In campo le 12 squadre maschili e 10 squadre femminili qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica
Sarà il Salento ad ospitare la Finale Europea Masters EBRA Series 2026 di Beach Rugby.
La presentazione ufficiale di questo prestigioso traguardo sportivo in Provincia, domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 11,30, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce.
Il Salento entra così ufficialmente nel grande circuito europeo del Beach Rugby.
La European Beach Rugby Association (EBRA) ha assegnato, infatti, all’ASD Salento Rugby la Finale Europea Masters EBRA Series 2026, che si terrà il 18 e 19 luglio 2026 a Torre San Giovanni, marina di Ugento.
Per illustrare tutti i dettagli dell’evento e del percorso che condurrà alla sua realizzazione, interverranno: Fabio Tarantino, presidente della Provincia di Lecce; Fabio Manta, presidente ASD Salento Rugby; sindaco di Ugento Salvatore Chiga e l’assessore comunale allo Sport Vincenzo Ozza; Luigi Renis, delegato Provinciale CONI; Cosimo Urso di Eventi & Sport-Ugento; Giancarlo Stocco, presidente dell’EBRA sarà in collegamento video.
La candidatura salentina ha superato la concorrenza internazionale, in particolare quella della Turchia.
La Finale 2026 rappresenterà l’atto conclusivo del massimo circuito europeo di Beach Rugby e vedrà in campo 12 squadre maschili e 10 squadre femminili, qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica.
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