Casarano
Il Lecce rallenta e (ri)perde il primato
In serie D Nardò sconfitto in casa della capolista. Tricase k.o. a Copertino: ora la salvezza è un rebus. In Promozione, pareggio nel derby tra Casarano e Leverano, con i rossoblù che si ritrovano l’Ostuni a -1.
Si cercava la continuità, ma non la si è trovata. A Portogruaro il Lecce non va oltre lo 0-0. I giallorossi di Toma sono apparsi da subito stanchi e per nulla concreti. Dopo un primo tempo giocato a ritmi bassi, i padroni di casa, rendono la partita vivace nella ripresa e i salentini iniziano a soffrire. Al 34’ un fallo di Tomi regala un calcio di rigore ai padroni di casa, dando loro l’occasione di portarsi in vantaggio. Ma è Benassi, a salvare il risultato, anche se il tiro di Cunico è apparso si da subito troppo debole. Ne approfitta il Trapani, che vince 2-1 in trasferta sul campo del Tritium e torna primo in classifica con 49 punti a +1 sul Lecce. Domenica prossima i siciliani, affronteranno in casa il Como, mentre i giallorossi, giocheranno sabato sera con inizio alle 20, 45 contro il Pavia.
Serie D
Altra sconfitta per il Nardò. Questa volta sul campo difficilissimo della capolista Ischia per 2-1. I granata, nonostante il risultato, non hanno affatto sfigurato, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando hanno costruito diverse occasioni per portarsi in vantaggio. Ma se il Nardò ha costruito tanto è l’Ischia a sfruttare le poche occasioni capitate, portandosi dapprima in vantaggio al 10’ e poi raddoppiando nel minuto di recupero del primo tempo.
Nella ripresa, complice anche il doppio vantaggio, sono prevalse la qualità dell’Ischia e l’impotenza dei granata, di fronte a tanta superiorità tecnica della squadra campana che non a caso è da parecchie giornate, prima in classifica.
Il goal della bandiera per i salentini lo sigla Corvino al 92’.
Ora però, l’appuntamento con la vittoria non è più rinviabile e domenica al “Giovanni Paolo II” arriva il Trani, penultimo della classe…
Eccellenza
Finisce con la vittoria di misura del Copertino il derby tra i rossoverdi e il Tricase. A decidere la vittoria dei padroni di casa un goal di Palmisano al 45’ del primo tempo. Gli uomini di Volturo, si portano a 40 punti in classifica a -4 dalla zona play off che ancora sperano di conquistare. Per il Tricase è una domenica nera, anche per la vittoria del Manduria sull’ormai virtualmente retrocesso Racale,: rossoblù da soli al penultimo posto a -3 dalla terz’ultima. Il calendario delle ultime 4 gare non è per niente favorevole per la squadra di Bruno, che domenica prossima sarà impegnata ancora in trasferta sul difficilissimo campo del Cerignola. In poche parole, la salvezza per il Tricase è divenuta un vero e proprio rebus.
Sconfitte pesanti per Galatina e Gallipoli. I biancostellati perdono 4-0 a San Severo, mentre i giallorossi rimediano un 3-1 a Mola. Gli ionici,continuano ancora a sperare per un posto in zona play off e la sensazione è che potrebbero giocarselo, con il Copertino. Per i biancostellati ormai virtualmente salvi, restano da conquistare almeno altri 4 punti nelle ultime 4 partite per la matematica.
Promozione
La notizia della giornata è che il Casarano non ha vinto. Per i rossoblù, di Longo solo un pari sul campo di un buon Leverano: 1-1 il risultato finale. Al goal di De Benedictis per i casaranesi, risponde Botrugno per i padroni di casa a 5 minuti dal termine. L’Ostuni, regola in casa con un 4-0 il Leporano e si porta a solo un punto di distacco dai salentini, dando un po’ di adrenalina a questo finale di campionato. Il Leverano con 51 punti si conferma quarto in classifica. L’altro derby salentino della giornata, quello tra Toma Maglie e Lorenzo Mariano Scorrano lo vincono i magliesi per 1-0. I giallorossi ora con 35 punti sono quasi salvi, mentre gli scorranesi, dovranno ancora lottare.
Ennesima sconfitta per il San Cesario: 2-1 sul campo del Massafra. Sconfitta pesante se si pensa che la si è rimediata contro la squadra fanalino di coda. Per gli uomini di Oscar Greco urge una svolta.
Buon punto per il Martano, che pareggia 0-0 contro un buon Francavilla e si mantiene saldo in zona salvezza.
Va a valanga l’Otranto che batte 4-1 i Delfini Rosso Blu.
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
Casarano
Il 1° febbraio si vota per l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale…
È indetta per domenica 1 febbraio 2026 l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce.
Nella giornata di oggi il presidente facente funzioni della Provincia Fabio Tarantino ha firmato il decreto di indizione della tornata elettorale.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20, nei due seggi che saranno costituiti presso la sala consiliare e la sala delle Commissioni consiliari della Provincia di Lecce, al 2° piano del Palazzo dei Celestini, in via Umberto I, n.13, a Lecce.
Potranno votare i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia di Lecce, in carica alla data dell’1 febbraio.
L’elezione del Presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto. L’elettore può esprimere un voto di preferenza per un solo candidato alla carica di Presidente della Provincia.
Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della L.n. 56/2014. In caso di parità di voti, è eletto il candidato più giovane.
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale, costituito presso la sede della Provincia di Lecce, dalle 8 alle 20 di domenica 11 gennaio 2026, e dalle 8 alle 12 di lunedì 12 gennaio 2026.
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