Casarano
Trofeo Caroli Hotels Under 14, trionfa la Juve
Al “Capozza” di Casarano i bianconeri hanno superato in finale il Milan (2-1) e si sono aggiudicati la ventesima edizione del torneo giovanile che si disputa in Salento
La Juventus si aggiudica il 20° Trofeo Caroli Hotels Under 14.
Terzo successo per i bianconeri che non vincevano il prestigioso torneo, riferimento nazionale e internazionale per la categoria, dal 2004.
Gara intensa e combattuta tra le due squadre nello splendido scenario dello stadio “Giuseppe Capozza” di Casarano, gremito di spettatori.
Il Milan passa dopo un giro di lancette con Kateete, poi Balbo pareggia in pieno recupero.
Dopo un secondo tempo con il portiere milanese protagonista, si va ai supplementari.
Al 3′ la Juve ribalta i rossoneri con una bellissima rete di Mosso.
I bianconeri controllano il match sfiorando anche la terza rete nonostante gli sforzi del Milan.
Il Milan, dopo la qualificazione nei gironi da prima davanti al Rimini, aveva eliminato in sequenza Monteruscello, Virtus Francavilla, Roma e Monza (in semifinale) mentre la Juve (seconda nel girone dietro il Cagliari) aveva superato Rimini, Bayer Leverkusen, Benfica e Bologna.
Questi tutti i premi: Premi Stelle del Torneo Ab Stilcasa, Cristal Vetri, Muriccio, Mervm Enoteca, De Pascalis Impianti, Finora Consulting, Marss Mahosy, De Lorenzis Group, Fg Dol (9 premi): Arturs Jevdokimovs (Riga); Lorenzo Matera (Sassuolo); Owen Deffo (Bologna); Gabriel Minutillo (Bayer Leverkusen); Pietro Salvai (Juventus); Alessandro Ghiotto (Juventus); Daniel Chiffi (Monza); Leandro Dos Santos Braga (Roma); Hashim Kateete (Milan); Premio Best Player Tap Trans Adriatic Pipeline: Francisco Wang (Benfica); Premio Squadra Rivelazione Lavamama-Lavanderie Self & Industry: Tor Tre Teste; Premio Fair Play Relais Ena Gallipoli: Pasquale Foggia; Premio Miglior Allenatore Taktifol: Andrea De Martini; Premio Miglior Pubblico Panacea Gallipoli: Roma; Premio Terna Arbitrale: Federico Troisi, Giorgio Candido, Riccardo Bruno della sezione AIA di Casarano.
Sono state ben quaranta le squadre partecipanti divise in 10 gironi: tra le big estere Benfica, Bayer Leverkusen e Riga oltre Inter, Milan, Juventus, Monza, Cagliari, Sassuolo, Rimini, Lecce, Toripletta Tokyo, Torino, Spal, Fiorentina, Piacenza, Bologna, Virtus Francavilla e Bari. Diciannove i comuni coinvolti: Castrignano del Capo, Gallipoli, Poggiardo, Castrignano de’ Greci, Collepasso, Galatone, Leverano, Melpignano, Ruffano, San Donato di Lecce, Parabita (Heffort Sport Village), Nardò (Centro Europa Sport), Casarano (Centro New Building e Stadio “Giuseppe Capozza”), Cavallino (Kick Off Sport Center), Copertino, Matino, Otranto, Tricase, Racale.
La finale sarà trasmessa in differita su Sportitalia giovedì 15 febbraio alle 21.
L’evento rientra nel network dei Trofei Caroli Hotels organizzato dall’Asd Capo di Leuca e dal noto gruppo alberghiero capeggiato dal direttore generale Attilio Caroli Caputo. Soddisfatti della riuscita della manifestazione, non solo dal punto di vista sportivo ma anche e soprattutto turistico, i componenti della segreteria organizzativa Mario Caputo e Daniele Pisacane.
Tabellino
Milan – Juve 1-2 dts (1-1)
Milan: Galimberti, Ambrosoli, Bacuzzi, Bernabé, Borsa, Carbone, Cogliati, Esposti, Ghislini, Kateete, Marasco A disp.: Bossi Begmetyuk, Bettinelli, Colombo, Ferrario, Moshlovitz, Romano, Visca, Marchini All Merlo
Juventus: Brostic, Samà, Balbo, Mosso, Ghiotto, Pioli, Scarnato, Salvai, Mazzotta, Scaglia, Rolando. A disp.: Cerboneschi, Cento, Vidzlvashets, Cotrone, Bonetti, Madeddu, Castagneri All. De Martini
Arbitro: Troisi di Casarano
Reti: pt. 1′ Kateete, 26′ Balbo; pts. 3′ Mosso
Note: serata nuvolosa, terreno in buone condizioni; spettatori 1.200 circa
Attualità
Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro
Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
di Antonio Memmi
Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti.
Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.
In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!
I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.
L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).
Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi.
Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.
Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.
Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.
Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.
L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.
E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.
Attualità
Consorzio di bonifica e gli inutili sprechi
Pagliaro: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò…”
Anche Paolo Pagliaro, consigliere regionale di FdI, si scaglia contro l’obolo del Consorzio di Bonifica: “Per gli agricoltori una brutta sorpresa sotto l’albero di Natale: le ingiunzioni di pagamento del famigerato tributo 630. Un chiaro tentativo di fare cassa a spese dei consorziati, nonostante le opere di bonifica continuino a restare ferme. E intanto, si allunga il bollettino degli sprechi del Consorzio, che ho piu volte denunciato nella passata legislatura.
L’ho fatto per evidenziare l’ingiustizia della pretesa del tributo 630, a fronte di interventi di bonifica fermi anche da anni. Dal governo regionale si è alzato un muro alle mie reiterate richieste di sospendere le cartelle, che continuano a piovere a raffica benché non dovute. Sono stati respinti i miei emendamenti, e sono stati umiliati gli agricoltori che nell’aula del Consiglio regionale hanno manifestato la loro rabbia per questo vero e proprio sopruso. Durante la campagna elettorale per le regionali il Pd, campione di testacoda, ha messo nero su bianco nel suo programma l’azzeramento del tributo 630. L’ennesimo inganno, l’ennesima bugia che ho smascherato fin da subito e di cui chiederò conto al neo presidente Antonio Decaro e al futuro assessore all’agricoltura, non appena partirà la nuova legislatura”.
E condanna alcune scelte del consorzio: “Ma intanto, veniamo a sapere che il Consorzio di bonifica spenderà quasi un milione e mezzo di euro in 48 mesi per noleggiare 98 Panda ibride. Una inutile flotta di auto gialle, ferme in un parcheggio a Nardò. Questo è solo l’ultimo spreco di una lunga serie: continuano le consulenze pagate a peso d’oro, gli affidamenti di incarichi legali per contenziosi spesso perdenti, le nomine illegittime come quella di un biologo marino come responsabile dell’area agraria,.senza le necessarie competenze, guarda caso ex consulente Arif.
E qui tornano le storture dei vasi comunicanti tra Arif e Consorzio, figlie del conflitto d’interessi del commissario Francesco Ferraro, al tempo stesso direttore Arif. Due ruoli dirigenziali accentrati nelle mani di una sola persona, cosa che abbiamo denunciato senza mai ricevere risposta. Intanto, però, Ferraro viene condannato per una consulenza inutile all’ex sub commissario, e dovrà risarcire per 140mila euro”.
E chiude con: “Sugli sprechi e sulla mala gestione del Consorzio di bonifica faremo un’opposizione ancora più dura, perché questo bubbone venga finalmente affrontato, e si riparta con le bonifiche del territorio agricolo in abbandono. Solo allora, a fronte di benefici effettivi, ad agricoltori e cittadini potrà essere richiesto il tributo 630. Su questo continueremo a batterci“.
Casarano
Il 1° febbraio si vota per l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale…
È indetta per domenica 1 febbraio 2026 l’elezione del Presidente della Provincia di Lecce.
Nella giornata di oggi il presidente facente funzioni della Provincia Fabio Tarantino ha firmato il decreto di indizione della tornata elettorale.
Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 8 alle ore 20, nei due seggi che saranno costituiti presso la sala consiliare e la sala delle Commissioni consiliari della Provincia di Lecce, al 2° piano del Palazzo dei Celestini, in via Umberto I, n.13, a Lecce.
Potranno votare i Sindaci ed i Consiglieri comunali in carica dei Comuni ricompresi nel territorio della provincia di Lecce, in carica alla data dell’1 febbraio.
L’elezione del Presidente della Provincia avviene con voto diretto, libero e segreto sulla base di candidature sottoscritte da almeno il 15% degli aventi diritto al voto. L’elettore può esprimere un voto di preferenza per un solo candidato alla carica di Presidente della Provincia.
Il voto è ponderato ai sensi dei commi 32, 33 e 34 dell’art. 1 della L.n. 56/2014. In caso di parità di voti, è eletto il candidato più giovane.
Le candidature alla carica di Presidente devono essere presentate presso l’Ufficio Elettorale, costituito presso la sede della Provincia di Lecce, dalle 8 alle 20 di domenica 11 gennaio 2026, e dalle 8 alle 12 di lunedì 12 gennaio 2026.
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