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Sport

Lecce spento, il Verona lo asfalta: 3-0

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È il momento del fischio d’inizio di Verona-Lecce a margine di un’altra settimana carica di importanti avvenimenti per i giallorossi.


In primis, la dibattuta decisione del prefetto di Verona di limitare l’acquisto dei biglietti per lo stadio ai tifosi ospiti. Di contro, le buone notizie dal calciomercato, con l’arrivo e la presentazione di Saponara.


Saponara che ancora non è tra gli uomini a disposizione di Liverani che manca in campo il seguente 11, riproponendo la difesa a 5 dopo il buon pareggio contro l’Inter e dovendo rinunciare all’ultimo a Petriccione: Gabriel; Rispoli, Dell’Orco, Lucioni, Rossettini, Donati; Tachtsidis, Deiola, Mancosu; Babacar, Lapadula.


Per il Verona invece in campo dall’inizio: Silvestri; Rrahmani, Kumbulla, Dawidowicz; Faraoni, Amrabat, Veloso, Lazovic; Pessina, Verre, Di Carmine.


La partita


Inizia forte il Lecce con una palla recuperata in mezzo al campo e trasformata in occasione gol con Lapadula che scarta il portiere e a porta vuota calcia sul difensore avversario. Il replay svela che però sarebbe stato offside non segnalato.


Al 12esimo Verre conclude una buona azione del Verona con una botta da fuori. Il suo sinistro fischia al lato del palo di Gabriel. Brivido.


Vantaggio Verona. Incornata vincente di Dawidowicz su corner battuto da Miguel Veloso al 19esimo.


Gabriel è costretto a lasciare il campo al minuto 27. Subentra Vigorito.

Al 34esimo il Verona raddoppia approffitando di un Lecce mai pericoloso e reattivo.


Su cross dalla sinistra di Lazovic spunta Pessina che incorna e fa 2a0. Colpevolmente sorpresa la retroguardia ospite.


Nemmeno fortunato il Lecce che allo scadere del primo tempo coglie una traversa con una sassata dal limite dell’area di Majer, appena entrato al posto di Lucioni.


Lecce in 10 uomini al minuto 69. Entrata in netto ritardo di Dell’Orco, già ammonito. Secondo giallo e rosso per lui. Per il Lecce si fa durissima.


Liverani costretto a spendere l’ultimo cambio ancora forzatamente per rimediare all’inferiorità numerica: nonostante il doppio svantaggio fuori una punta per un difensore. Entra Meccariello al posto di Babacar.


La gara si chiude definitivamente a pochi minuti dal 90esimo quando per fallo di Vigorito, Abisso fischia rigore. Dal dischetto Pazzini, subentrato nella ripresa, fa 3-0.


Vittoria pesante per il Verona che spicca definitivamente il volo verso la salvezza, rimasta ormai corsa a 4 per un posto tra Lecce, Genoa, Brescia e Spal.


Foto di Calciolecce.it


Casarano

Calabria amara per il Casarano

Poco Casarano allo “Scida” e vittoria tutto sommato agevole per il Crotone. Domenica prossima al “Capozza” arriva l’Altamura, imperativo chiudere bene il girone di andata

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CROTONE-CASARANO 2-0
Reti: 27′ Murano, 51′ Zunno

di Giuseppe Lagna

Scialba e infruttuosa prestazione del Casarano in terra di Calabria, nel posticipo del lunedì sera, che chiude la diciottesima
giornata del girone di andata.

Varie le condizioni della squadra, non proprio ideali, a discapito della sconfitta, ma resta il fatto che gli uomini di Di Bari, dopo un paio di occasioni sciupate nei primi venti minuti, sono poi scomparsi o quasi dallo schermo, facilitando oltretutto con due ormai consuete ingenuità ambedue le realizzazioni del Crotone.

Velo pietoso da stendere, inoltre, sull’intero secondo tempo della partita.

Nelle dichiarazioni post-gara il tecnico delle Serpi ha ammesso la deficitaria resa in campo della squadra, indicando fra l’altro un’epidemia influenzale che ha colpito in settimana otto suoi calciatori.

Adesso le aspettative dell’ambiente sono quelle di chiudere il girone di andata domenica prossima con una vittoria al Capozza contro l’Altamura, in modo da virare a ventotto punti, ritenuti un carniere tutto sommato congruo, nonostante qualche rammarico nel percorso finora effettuato.

Si attende, infine, la sosta del campionato per ritemprare le forze e per effettuare le eventuali operazioni utili sul mercato invernale.

Come sempre onore al manipolo di tifosi presenti allo “Scida” di Crotone, non certo dietro l’angolo di casa e in orario molto sconveniente.

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Appuntamenti

A Torre San Giovanni l’Europeo per club di Beach Rugby

Superata la concorrenza della Turchia. Nel Salento l’atto conclusivo del massimo circuito europeo, il torneo che nel prossimo luglio assegnerà i titoli di Campionesse e Campioni d’Europa per Club. In campo le 12 squadre maschili e 10 squadre femminili qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica

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Sarà il Salento ad ospitare la Finale Europea Masters EBRA Series 2026 di Beach Rugby.

La presentazione ufficiale di questo prestigioso traguardo sportivo in Provincia, domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 11,30, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno a Lecce.

Il Salento entra così ufficialmente nel grande circuito europeo del Beach Rugby.

La European Beach Rugby Association (EBRA) ha assegnato, infatti, all’ASD Salento Rugby la Finale Europea Masters EBRA Series 2026, che si terrà il 18 e 19 luglio 2026 a Torre San Giovanni, marina di Ugento.

Per illustrare tutti i dettagli dell’evento e del percorso che condurrà alla sua realizzazione, interverranno: Fabio Tarantino, presidente della Provincia di Lecce; Fabio Manta, presidente ASD Salento Rugby; sindaco di Ugento Salvatore Chiga e l’assessore comunale allo Sport Vincenzo Ozza; Luigi Renis, delegato Provinciale CONI; Cosimo Urso di Eventi & Sport-Ugento; Giancarlo Stocco, presidente dell’EBRA sarà in collegamento video.

La candidatura salentina ha superato la concorrenza internazionale, in particolare quella della Turchia.

La Finale 2026 rappresenterà l’atto conclusivo del massimo circuito europeo di Beach Rugby e vedrà in campo 12 squadre maschili e 10 squadre femminili, qualificate attraverso le EBRA Series 2026, insieme ai campioni nazionali in carica.

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Casarano

Serpi con il veleno in coda

Casarano raggiunto all’ultimo minuto di recupero dal Latina. Dopo il goal del “solito” Chiricó padroni di casa non chiudono la gara e subiscono la beffa finale

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CASARANO-LATINA 1-1
Reti: 6′ Chiricò (C), 96′ Gagliano (L)

di Giuseppe Lagna

Accade al Casarano quello che è da temere, allorquando il risultato a favore rimane di corto muso fin quasi al termine: e si parla giustamente di “beffa”.

Viene definito anche “episodio“, a meno che non si ripeta spesso e quindi si tratta di prendere provvedimenti.

Di certo c’è che da qualche tempo a gonfiare la rete avversaria ci sta pensando fortunatamente Mino Chiricò, altrimenti con quella difesa colabrodo (30 reti in 17 incontri) per il Casarano sarebbero alla maniera di Lino Banfi
volatili per diabetici“.

Ordunque, quando mancano ormai soltanto due giornate al termine del girone di andata (a Crotone e l’Altamura in casa) e in vista del ritorno notoriamente più impegnativo, sicuramente la Società potrà e saprà porre rimedio alla situazione sconveniente sopra descritta.

La posizione in classifica dei Rossoazzurri è ancora buona, in piena zona playoff e a nove punti dai temibili playout,
ma occorre guardarsi bene dalla brama di risalita delle squadre in difficoltà, alcune delle quali dimostrano di non stare certo a guardare.

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