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Cronaca

Emergenze educative: il ruolo inderogabile della scuola

Grido di allarme della Dirigente del Liceo Comi di Tricase: “La scuola invece di concentrarsi sulle prestazioni di pochi dei quali far mostra e intorno a cui costruire valore misurabile in astratto, dovrebbe spendersi ed impegnarsi  con passione sulla sana formazione di tutti”.

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L’intervento della dirigente scolastica del Liceo “Comi” di Tricase Antonella Cazzato che sottolinea quale dovrebbe essere il ruolo della Scuola in una quotidianità costellata di fatti di cronaca che riguardano proprio i ragazzi


La dirigente scolastica Antonella Cazzato


È  anche cronaca di questi giorni ma emergenza da mesi che su tutto il territorio nazionale si moltiplichino e diventino sempre più gravi e incomprensibili  gli episodi di violenza giovanile.


Baby-gang nei quartieri periferici delle città in azione contro coetanei inermi cui rapinare uno smartphone, oppure, per gioco, la spinta all’anziano sulla scogliera, ad opera di due ragazzotti o, ancora peggio, episodi suicidari di giovani oggetto di becero cyberbullismo via web fino al climax di  efferati femminicidi ad opera di giovanissimi.


Solo alcuni eclatanti esempi di quella che sembra essere una vera emergenza cui, a parte la rilevanza mediatica di una giornata, poi nessuno presta più attenzione, quasi tutto fosse nell’ordine ineluttabile delle cose.


A tacere, ritratto su se stesso e ripiegato su diffusa (ma non totale) autoreferenzialità, sopra tutti, il mondo della scuola. Che spesso non si esprime. Anzi, ogni tanto parla, sovente per denunciare episodi di violenza su docenti o dirigenti, offesi e umiliati da ragazzetti fuori controllo, educatori vilipesi e picchiati talvolta in modo così grave da finire in ospedale.


Qualche vescovo si indigna, qualche pedagogista individua possibili cause, i sociologi nei talk shaw fanno analisi, e intanto la deriva non si arresta ma cresce e sconcerta.

La scuola, che è luogo della formazione per antonomasia, rimane sostanzialmente  sola e quotidianamente tenta come può di sostituirsi a famiglie la cui funzione educativa primaria appare ,e certamente è in molti casi, compromessa.


Deresponsabilizzati e soli, tanti ragazzi oppressi dalla noia ed entusiasti di nulla sono lì a inventarsi qualcosa in cui convogliare l’energia, il bisogno di adrenalina e la ricerca di una identità riconoscibile. Alcune subculture giovanili e i danni di social network  invasivi, uniti ad una sostanziale disattenzione degli adulti di riferimento fanno il resto. E chi appare più debole ne fa le spese


Occorre, dunque, che la scuola divenga anzitutto il luogo dell’incontro  con l’altro e della guida verso la valorialità, la responsabilità e la consapevolezza di sé e di come va il mondo.


Invece di concentrarsi sulle prestazioni di pochi dei quali far mostra e intorno a cui costruire valore misurabile in astratto, dovrebbe spendersi ed impegnarsi con passione sulla sana formazione di tutti.


Occorre una seria e comune riflessione che induca tutti gli operatori della scuola e i Dirigenti in primis a presidiare gli esiti formativi dei propri studenti in termini più complessi di quanto oggi si faccia e finalmente più vicini alla complessità che viviamo. Che richiede pensiero critico ed etico, maturità di approccio, competenze di cittadinanza consapevole, per la costruzione di una Weltanshauung , una Visione del mondo, davvero e compiutamente adeguata, matura e moderna”.


Prof.ssa Antonella Cazzato (Preside Liceo Statale “Girolamo Comi”)


Cronaca

Droga, due arresti

Dopo il blitz di ieri con il duro colpo inferto alla criminalità organizzata i carabinieri operano altri due arresti sempre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti

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A distanza di poche ore della maxioperazione di ieri contro un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti operante nella parte ionica del Salento, i carabinieri del Comando Provinciale di Lecce perseguono la loro azione di prevenzione e contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.

Nelle ultime ore, infatti, due distinte attività investigative dei Carabinieri hanno portato all’arresto in flagranza di reato di altrettante persone, ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

A Lecce, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno tratto in arresto un ventiquattrenne del posto, già noto alle Forze dell’Ordine, trovato in possesso di due dosi di marijuana del peso complessivo di circa 8 grammi.

La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare ulteriori 850 grammi di marijuana, suddivisi in tre buste, insieme a un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento.

Espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce “Borgo San Nicola”, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

Analogo risultato è stato conseguito a Leverano, dove i militari della locale Stazione Carabinieri, durante un servizio di perlustrazione, hanno proceduto al controllo di un uomo che, nel tentativo di eludere l’ispezione, ha opposto resistenza colpendo con calci i Carabinieri operanti.

L’immediata reazione dei militari dell’Arma ha consentito di bloccare l’individuo, un quarantaquattrenne del posto e di rinvenire in suo possesso 22 dosi di cocaina, per un peso complessivo di circa 8 grammi, oltre a 70 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio.

Nel corso dell’intervento, i due carabinieri hanno riportato lievi lesioni, mentre l’arrestato è risultato positivo all’assunzione di cocaina e cannabinoidi.

Le sostanze stupefacenti, il denaro e il materiale rinvenuto sono stati sequestrati e debitamente custoditi in attesa di essere versati presso l’Ufficio Corpi di Reato.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini.

L’attività rientra nel più ampio dispositivo di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, volto al contrasto capillare delle piazze di spaccio e alla tutela della sicurezza pubblica.

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Cronaca

NON “Chiamate gli uffici Cuup”

Truffa via SMS. Se vi arriva un messaggio che invita a contattare l’Asl non digitate quel numero che inizia con 899

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La truffa corre… di telefonino in telefonino.

Email, messaggi whatsapp e sms: ogni giorno se ne inventano una nuova e spesso, purtroppo, fanno centro, riuscendo a raggirare gli ignari utenti.

L’ultima allerta in ordine di tempo contro le truffe via sms è relativa al messaggio testuale “Chiamate gli uffici Cuup“.

Attenti, il mittente non è l’Asl.

Tecnicamente si chiama “smishing” e indica una forma di truffa che utilizza messaggi di testo fraudolenti per indurre le malcapitate vittime a divulgare informazioni personali e dati sensibili, a cliccare su link dannosi o a chiamare numeri telefonici per poi cadere nella… rete.

C’è infatti chi sta ricevendo messaggi sms a nome di fantomatici “Uffici Cuup” che invitano a chiamare un numero di telefono (che inizia con 899).

L’azienda sanitaria, come detto, non c’entra nulla.

È, invece, l’ennesima truffa che in questi giorni sta prendendo di mira tanti italiani, anche in provincia di Lecce.

Si tratta di falsi numeri attivati al fine di sottrarre denaro a chi malauguratamente dovesse contattarli. Si tratta di un’efficacie allerta che per può evitarci molti grattacapi.

«Nel caso siate comunque incappati in una frode di questo tipo», rilancia Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, «potrete rivolgervi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti (info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org) per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi».

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Cronaca

Dal Salento alla Basilicata, intensificata vigilanza in mare

Nell’estate appena trascorsa la Guardia di Finanza ha rafforzato il dispositivo di controllo del litorale jonico-lucano mediante il rischieramento di una motovedetta. Le operazioni effettuate

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Nel periodo compreso tra giugno e settembre, la Guardia di Finanza ha rafforzato il dispositivo di controllo del litorale jonico-lucano mediante il rischieramento di una motovedetta, impiegata, alternativamente tra le unità navali delle classi 2000, 800 e 7000, in dotazione alle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza di Taranto e Gallipoli.

L’attività si è concretizzata in 75 crociere navali, condotte nell’ambito delle operazioni di polizia del mare, finalizzate a garantire il rispetto delle normative in materia di ordine e sicurezza pubblica, tutela del demanio marittimo e contrasto alle attività economiche irregolari legate al turismo nautico.

Durante i controlli effettuati in mare, le Fiamme Gialle hanno accertato casi di noleggio nautico abusivo, riscontrando al contempo un comportamento sospetto da parte di un’associazione di Policoro che avrebbe occultato attività di natura commerciale.

Dalle verifiche è emerso che l’associazione, formalmente priva di scopo di lucro, avrebbe in realtà organizzato escursioni in mare a pagamento, servendosi dei mezzi nautici intestati ad una società a responsabilità limitata.

L’intervento si inserisce nei 131 controlli di polizia in mare, effettuati in stretta sinergia tra i Reparti Navali e la Compagnia di Policoro, nel periodo estivo, e finalizzati a contrastare le condotte illecite nel settore della nautica da diporto, a salvaguardare i diritti degli operatori regolari, nell’ambito del piano operativo coordinato dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari.

Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 26mila euro, con particolare riferimento a violazioni in materia di sicurezza della navigazione, autorizzazioni per attività di noleggio nonché ad altri ambiti istituzionali.

L’operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nel presidio del mare e nella tutela della legalità economico-finanziaria, anche nel comparto turistico e ricreativo.

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