Cronaca
Ivan Ciullo: svolta nelle indagini
Dj Navi: la Procura di Lecce avvia la consulenza grafologica sulla lettera “d’addio”; una nuova consulenza informatica svela gli ultimi istanti di vita del giovane di Acquarica del Capo
Proseguono le indagini per accertare cosa sia realmente accaduto a Ivan Ciullo, il giovane trovato impiccato ad un albero di ulivo il 22 giugno del 2015 nelle campagne di Acquarica del Capo.
Il caso fu inizialmente e frettolosamente liquidato come un suicidio sulla base del fatto che nell’auto del ragazzo fu ritrovata una presunta lettera di addio ai genitori.
Un foglio scritto al computer e non firmato, contenuto in una busta sulla quale sono presenti le uniche parole scritte a penna: “x Mamma e Sergio”.
La PM Maria Vallefuoco, accogliendo le istanze dei genitori di Ivan, Rita Bortone e Sergio Martella e dei loro avvocati, Valter Biscotti, Paolo Maci e Chiara Landolfo, questa mattina ha conferito l’incarico per l’accertamento grafologico alla dottoressa Luciana Schirinzi.
Gli avvocati dei familiari di Ivan, contestualmente, hanno nominato il professor Maurizio D’Adamo quale consulente tecnico di parte.
La perizia grafologica dovrà accertare se quelle parole sulla busta siano state scritte da Ivan, dall’indagato, o da altra persona, come ritengono i genitori del ragazzo che non hanno riconosciuto la calligrafia del figlio.
Lo scorso 25 ottobre è stata inoltre depositata presso la Procura di Lecce la consulenza tecnica informatica svolta dall’ing. Luigina Quarta, consulente nominato dai genitori, sui due telefoni cellulari in uso ad Ivan.
40 giga di dati scaricati, 15 mila pagine da cui emergono nuovi importanti elementi investigativi che verranno integrati nella consulenza investigativa del criminologo Roberto Lazzari e che verrà depositata nei prossimi giorni in Procura. Un lavoro accurato, quello svolto dalla Quarta, che ha portato alla luce anche i file cancellati, i registri delle chiamate, in entrata e in uscita e altri dati che erano stati considerati irrecuperabili. Particolarmente significativi, ai fini delle indagini, i dati recuperati risalenti alle ultime ore di vita del giovane.
«Siamo molto soddisfatti per quello che sta accadendo in ordine alle indagini disposte dalla Procura della Repubblica di Lecce», ha dichiarato l’avvocato Valter Biscotti, «nonostante le conclusioni del prof. Introna (medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo di Ivan a maggio 2019 n.d.r.) che nella sua consulenza tecnica conclude per l’ipotesi suicidaria, la Procura non è convinta, come non lo siamo noi. Infatti ha disposto la consulenza grafologica sul presunto biglietto d’addio. Ma c’è di più, abbiamo nuovi elementi che meritano di essere approfonditi. Il lavoro dei nostri consulenti sui cellulari di Ivan ha evidenziato due aspetti importanti: gli ultimi messaggi vocali di Ivan tutto lasciano intendere, meno che uno stato depressivo che possa averlo indotto al suicidio; il telefono di Ivan è stato in attività ben oltre l’orario della morte ipotizzato fino ad ora».
Alessano
Utilitaria si ribalta, feriti due giovani
Il sinistro intorno alle 16 del pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica. Mentre per il ragazzo sono state sufficenti le cure sul posto, per la ragzza è stato necessario il ricovero all’ospedale di Tricase, ma non corre pericolo di vita
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Sinistro stradale nel pomeriggio sulla strada che da Alessano conduce a Presicce – Acquarica.
Una Lancia Ypsilon 10, con a bordo un ragazzo e una ragazza, si è ribaltata lungo la Porvinciale 79 e gli occupanti sono rimasti feriti.
Per cause ancora in corso di accertamento, l’autista dell’utilitaria ne ha perso il controllo e l’auto si è ribaltata.
I primi soccorsi sono arrivati dagli automobilisti di passaggio che hanno anche chiamato il 112.
Così sul posto sono intervenute due ambulanze provenienti dal Punto di primo intervento del presidio territoriale di Gagliano del Capo e dall’ospedale “Ferrari” di Casarano.
Il ragazzo è stato medicato sul posto, mentre per la giovane donna, vittima di fratture e contusioni, sono stati necessari il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale “Cardinale Giovanni Panico” di Tricase e il successivo ricovero.
Secondo quanto si apprende, le sue condizioni non sarebbero gravi ma i medici non hanno sciolto la prognosi e continuerebbero a tenerla sotto osservazione.
Dopo quando avvenuto, erano circa le 16 di questo pomeriggio, la strada è rimasta chiusa la traffico per un’ora.
Cronaca
Marchi contraffatti, sequestro e denunce
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Nel sud Salento due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio di capi riportanti marchi di noti brand di moda
Nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti, i militari della Compagnia della Guardia di finanza di Otranto hanno svolto controlli mirati nei confronti di alcune persone di nazionalità estera dedite alla vendita di capi di abbigliamento contraffatti riportanti marchi di noti brand di moda.
Dalle indagini è risultato che due persone effettuavano un vero e proprio servizio di vendita a domicilio nell’area del sud Salento.
L’intervento ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre alle due autovetture in uso agli indagati, 1.330 prodotti ritenuti contraffatti, tra cui giubbotti, felpe, zaini e altri capi di abbigliamento, riportanti noti marchi come Prada, Louis Vuitton, K-way e Balenciaga.
Se immessi in commercio, i capi di abbigliamento sottoposti a vincolo, avrebbero fruttato migliaia di euro di profitti illeciti, contribuendo ad alimentare l’industria del falso.
I due soggetti, di nazionalità rumena, sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria, per le ipotesi delittuose di contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi, introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e per il reato di ricettazione.
Le indagini proseguiranno con il fine di individuare e disarticolare la catena logistica, organizzativa e strutturale dell’intera filiera, contrastando una condotta illecita che alimenta i circuiti sommersi dell’evasione fiscale, del lavoro nero e della criminalità organizzata.
La contraffazione e il commercio di prodotti non genuini e insicuri danneggiano il mercato, sottraendo opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole.
Attualità
Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi
Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo
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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.
Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.
Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.
Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.
L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.
Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.
Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.
Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.
Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.
Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.
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