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Attualità

Tricase, stampella a Chiuri dai 5 Stelle: «Fiducia a tempo e PUG»

Francesca Sodero: «Entro sei mesi almeno l’adozione in consiglio comunale del Piano Urbanistico Generale. Altrimenti tutti a casa!»

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Una stampella inaspettata dal Movimento 5 Stelle per il sindaco Carlo Chiuri.


Sarebbe questa la sintesi giornalistica di quanto sta avvenendo a Tricase in attesa del 23 ottobre, giorno della dead line per il sindaco e termine ultimo per ratificare o ritirare le dimissioni protocollate lo scorso 3 ottobre (clicca qui).


Per non fare un torto alla consigliera Francesca Sodero è giusto, però, approfondire il discorso e rifarsi a quanto la stessa Sodero ha postato sulla sua pagina Facebook in un intervento che ha titolato “Puntiamo tutto su Tricase!”.


«Il giorno 3 ottobre il Sindaco Chiuri ha rassegnato le dimissioni, lamentando ingerenze esterne sulla sua maggioranza che ne ostacolano il sereno operare», scrive la consigliera pentastellata, «non siamo rimasti indifferenti, come molti cittadini e molti consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione; abbiamo cercato di comprendere più a fondo la situazione. Tricase non merita l’indifferenza generale! Abbiamo compreso che gli scontri erano e sono di un livello molto basso per la politica e che si nutrono di assenza di obiettivi grandi per la nostra città, mentre si sguazza nei pettegolezzi, nei personalismi e nei protagonismi pericolosi per la salute pubblica. Pericolosi anche perché ci stanno trascinando verso un appuntamento elettorale che vedrà sovrapporsi le elezioni comunali a quelle regionali. Un disastro per una comunità in preda all’apatia diffusa e alla mancanza di partecipazione, ad un dibattito pubblico asfittico, in cui il massimo livello di coinvolgimento è stato raggiunto sui parcheggi di corso Roma, a destra o a sinistra!»


Fin qui la premessa e poi la spiegazione: «Abbiamo cercato la strada per tirare fuori il meglio per Tricase dalla crisi amministrativa in atto e nei nostri incontri è emerso come ci fosse un solo percorso che potevamo provare ad intraprendere per il bene della città: rimettere al centro della politica nelle istituzioni il Piano Urbanistico Generale. L’approvazione del PUG ve l’hanno promessa tutti in campagna elettorale. Hanno fatto a gara a chi indicava il periodo più breve per approvarlo: un anno, vi dicevano! Ebbene, documentandoci, abbiamo scoperto che a due anni e mezzo dall’insediamento della nuova amministrazione, manca ancora almeno un altro anno per arrivare all’approvazione definitiva, andando pure a passo spedito».


«In questo percorso che abbiamo iniziato ad immaginare, abbiamo cercato di coinvolgere i colleghi delle minoranze, al netto di coloro che non riteniamo in questo momento interlocutori credibili ed affidabili», punzecchia la Sodero, «da una parte, abbiamo avuto feroce conferma di quanti interessi di bottega e di partito si celino e si covino intorno a questo fondamentale atto di pianificazione territoriale. Fra l’impegno per l’approvazione del PUG e l’indifferenza si frappongono mille ostacoli: interessi speculativi, ambizioni a disseminare incarichi a tecnici di partito, aut aut rispetto al “colore politico” dell’amministrazione comunale: in Regione se non hai il tesserino con l’acronimo verde, bianco e rosso, conti meno di zero!

Dall’altra, abbiamo trovato una morbida posizione di distacco, dettata da una lettura impietosa delle dinamiche della crisi amministrativa: “è tutta una farsa, le dimissioni rientreranno e non vale la pena di preoccuparsi”…. sì, ma preoccuparsi per cosa? Non siamo di certo preoccupati solo che si sciolga il consiglio comunale, siamo preoccupati anche che possa andare avanti senza darsi una scossa verso grandi obiettivi!».


Alla fine «passati il mal di testa e la nausea per tutte le nefandezze ascoltate, è rimasto miracolosamente in piedi il nostro entusiasmo rispetto alla prospettiva di poter dare un contributo per portare il dibattito e l’impegno politico ad un livello più alto, verso un atto di pianificazione che non può più essere rimandato, se vogliamo che il paese progredisca. Dal PUG dipende lo sviluppo, la vivibilità urbana, la trasparenza e la legalità delle attività edilizie, la dignità dei cittadini e dei professionisti, specie di quelli della professione tecnica. Se lavoriamo con le mani libere sul PUG, aprendo immediatamente alla cittadinanza il dibattito, per arrivare convintamente alla sua approvazione, non ci saranno soddisfazioni più grandi che potranno segnare il nostro impegno nella politica locale.

Non dipende però soltanto da noi, per questo obiettivo è necessario che la maggioranza rimasta faccia i conti con se stessa, abbracci convintamente questo traguardo, insieme a chi nella minoranza può dar fondo alla sua volontà disinteressata di far bene per la città, al di là dei giochi da politicanti e di partito
».


«Quello che noi possiamo fare», il punto cruciale del post della consigliera del M5S, « è concedere una tregua a tempo, abbandonare il rigore sui numeri nel Consiglio Comunale e spostarlo sulle scadenze del PUG: entro sei mesi almeno l’adozione in Consiglio Comunale, altrimenti tutti a casa! Non abbandoniamo Tricase senza averci provato, sebbene la sfida sia ambiziosa e ad alto rischio».

Francesca Sodero alla fine precisa: «Questa la ricostruzione dei fatti che vi dovevamo. Questi i fatti come vanno davvero letti dal cittadino che non li filtri per trasformarli in pettegolezzi: non la “Sodero che sostiene Carlo Chiuri”, ma il m5s che sostiene e punta tutto su Tricase!».


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Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

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I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

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Con le donne, per le donne a Salve: Salento in Rosa

Da oggi la mostra organizzata dall’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù che sarà intitolato a Renata Fonte. Venerdì 5 convegno con la rettrice di UniSalento Maria Antonietta Aiello, il Commissario della Polizia di Taurisano Federica Mele, l’imprenditrice Tina De Francesco e Viviana Matrangola (figlia di Renata Fonte)

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Il convegnoSalento in rosa: Donne di Coraggio” è l’iniziativa che l’Istituto comprensivo Salve Morciano Patù organizza nell’ambito della staffetta promossa dalla rete de Il Veliero parlanteDonne coraggio”, nata per celebrare storie di donne visionarie e rivoluzionarie.

Nella Scuola Secondaria di via Rosenberg, oggi si inaugura una mostra (aperta al pubblico fino al 5 dicembre) che presenterà storie, esempi di passione civile e di sfida ai pregiudizi: un’occasione per mettere al centro le donne non solo nella giornata del 25 novembre.

Al termine della mostra, alle ore 10 di venerdì 5 dicembre, quattro figure femminili che si sono distinte nel panorama socio-culturale ed istituzionale si confronteranno e si racconteranno.

Tenacia, talento e impegno nella loro cassetta degli attrezzi, a testimoniare un duro lavoro e anche un bagaglio di esperienze da trasmettere alle nuove generazioni.

Interverranno Maria Antonietta Aiello, (Rettrice dell’Università del Salento), Federica Mele (nuovo Commissario capo di Polizia a Taurisano), l’imprenditrice Tina De Francesco (dell’azienda DFV) e Viviana Matrangola, figlia di Renata Fonte.

A quest’ultima, prima donna vittima di mafia, assassinata più di 40 anni fa per aver difeso quel meraviglioso lembo di costa che grazie a lei oggi è il Parco Regionale di Porto Selvaggio, sarà denominato l’Istituto comprensivo Salve, Morciano Patù.

La conferma arriva dal dirigente scolastico Gianni Sergi: «Intitoleremo la scuola ad una donna salentina che ha pagato col sangue l’amore per la propria terra. La nostra scuola continuerà nel solco del suo esempio a educare al rispetto delle persone, dell’ambiente e della legalità».

Per le nuove generazioni che si affacciano in un mondo sempre più complesso, il convegno, la mostra, il confronto con donne che ce l’hanno fatta possono rappresentare un modello, un faro puntato sui diritti necessari e non negoziabili, che la scuola vuol tenere sempre acceso.

Come sottolinea il Dirigente, «oggi la scuola non può e non deve rimanere neutrale di fronte a queste tematiche. Il nostro Istituto è impegnato quotidianamente non solo nell’istruzione ma anche nell’educazione dei suoi allievi alla cittadinanza attiva, al rispetto e al riconoscimento del valore inestimabile del contributo femminile in ogni ambito della società. Il coraggio di cui parliamo è la forza quotidiana di resistere, di studiare, di lavorare e di credere nei propri sogni».

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Aldo, Giovanni e Giacomo hanno un messaggio per Tricase

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Un simpatico video destinato a Tricase da parte del mitico trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.

Il messaggio, indirizzato ai tricasini in vista del film Attitudini, in uscita al cinema, è stato recapitato al sindaco De Donno dalla regista della pellicola, Sophie Chiarello, passaporto francese, corsanese d’origine.

Ecco il video in cui il trio ironizza sul nome di Tricase e confida di essere…”culo e camicia” col primo cittadino.

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