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Attualità

Anche New York balla la pizzica

Regione Puglia per la prima volta al Columbus Day. Emiliano: grande occasione di promozione turistica raddoppiati gli arrivi dagli Usa

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La Notte della Taranta ha fatto ballare New York City. Oltre un milione di persone hanno assistito, sulla Fifth Avenue, alla Columbus Day Parade che per la prima volta quest’anno ha visto sfilare la Regione Puglia.


Guidata dal presidente Michele Emiliano la delegazione istituzionale composta dall’assessore Raffaele Piemontese, Luca Scandale (coordinatore del Piano strategico del Turismo Puglia365), Bernardo Notarangelo (responsabile delle Politiche internazionali della Regione), Massimo Manera (presidente della Fondazione La Notte della Taranta) ha sfilato nella prima parte del corteo, insieme a una rappresentanza dei Pugliesi nel Mondo di New York e di America.


Il governatore Michele Emiliano a New York


Una grande occasione di promozione turistica della Puglia negli Stati Uniti d’America”, ha dichiarato il governatore Emiliano, “partecipare al Columbus Day ci ha consentito di raggiungere non solo i tantissimi visitatori presenti alla parata ma anche milioni di americani che seguono l’evento in diretta televisiva. La Puglia ha avuto enorme visibilità, la musica e i balli della Notte della Taranta hanno coinvolto un pubblico enorme. La missione adesso proseguirà con incontri istituzionali di grande rilievo e con il mondo dell’impresa”.


I musicisti e i ballerini dell’Orchestra Popolare, dopo il successo alle Olimpiadi invernali di Seoul e alla festa dei cittadini del presidente della Repubblica federale tedesca, sono sbarcati per la prima volta al Columbus Day.


Icona culturale perfetta per celebrare la rinascita della Puglia, dei luoghi incontaminati, dell’arte e dell’innovazione, La Notte della Taranta, per festeggiare il compleanno dell’America ha proposto uno spettacolo ricco di emozioni con le potenti ed esplosive pizziche della tradizione salentina che hanno ormai varcato i confini nazionali conquistando il pubblico e i turisti.


Diretti dal maestro Daniele Durante voleranno a New York il trombettista Frank Nemola, Roberto Chiga (tamburello) Antonio Amato (voce e tamburello) e Nico Berardi (fiati).


Una marching band accompagnata dai danzatori Laura Boccadamo, Lavinia Ottolini, Cristina Frassanito, Andrea Caracuta, Marco Martano e Fabrizio Nigro. I tamburelli colorati con le zagareddrhe tricolore  e la t-shirt con scritto  I Love Puglia e #WeAreinPuglia hanno lanciato un messaggio di condivisione della bellezza di una regione pronta ad accogliere i turisti americani.


Il governatore Michele Emiliano a New York

È motivo di grande orgoglio rappresentare la cultura pugliese”, spiega Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta, “un’iniziativa speciale che, grazie alla Regione Puglia, offre la possibilità di promuovere l’attrattiva culturale della musica popolare  all’estero e per lo sviluppo del turismo verso la Puglia, consolidando la competitività del Salento nell’autorevole palcoscenico internazionale”.


L’hashtag ufficiale #WeAreInPuglia su due grandi striscioni ha accompagnato la delegazione pugliese nel corso di tutta la parata, per indirizzare in maniera efficace e mirata il grande pubblico sui canali social di promozione della Puglia.


Uno degli scopi della missione infatti è quello di promuovere la Puglia in America come meta turistica, avendo la possibilità di raggiungere un pubblico così ampio.


Gli Stati Uniti, insieme al Canada, rappresentano un mercato di grande interesse per la Puglia; un mercato che è cresciuto moltissimo negli ultimi anni, con un vero e proprio raddoppio negli arrivi dal 2010 a oggi (+ 108% gli arrivi e + 85% le presenze). Nella top ten delle presenze turistiche, gli Usa sono al settimo posto e rappresentano il terzo mercato che cresce di più nei primi sette mesi del 2018, dopo Paesi Bassi e Polonia.


Grande è l’interesse dei buyer USA di cui è prevista un’ampia partecipazione anche alla edizione del Buy Puglia 2018. E, oltre ai numeri, si riscontra sui media americani più prestigiosi una grande attenzione per la Puglia: le sue masserie/resort, il cibo pugliese, i paesaggi rurali, i borghi e le cattedrali, le tradizioni.


Le potenzialità sono straordinarie per la Puglia. Per il mercato USA la regione rappresenta un luogo di relax, capace di coniugare mare, attività ed eventi sportivi (golf, equitazione, orienteering, sport acquatici, trekking etc.) e itinerari artistici e culturali, con un ventaglio di proposte che spaziano dall’enogastronomia, al wellness, all’escursionismo. Ed è il clima mite uno dei principali fattori di attrazione, come dimostra l’andamento mensile degli arrivi che si concentrano da maggio a settembre.




Attualità

La precisazione dell’Ordine dei Medici sulle certificazioni d’invalidità e il pagamento

In particolare, l’articolo 54 stabilisce che il compenso per le prestazioni professionali debba essere equo e proporzionato alla complessità dell’atto, ai mezzi impiegati e al tempo necessario per l’esecuzione…

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Riceviamo e Pubblichiamo

Certificazioni di invalidità civile – Precisazioni dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce

In relazione alle recenti prese di posizione della Cgil e della Fp Cgil di Lecce, in merito al rilascio dei certificati di invalidità civile, l’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce ritiene opportuno fornire chiarimenti utili a garantire una corretta informazione ai cittadini e a ricondurre il confronto nell’ambito delle norme vigenti e dei principi deontologici.

Il presidente dell’Ordine, Antonio Giovanni De Maria, richiama innanzitutto quanto previsto dal Codice di deontologia medica. In particolare, l’articolo 54 stabilisce che il compenso per le prestazioni professionali debba essere equo e proporzionato alla complessità dell’atto, ai mezzi impiegati e al tempo necessario per l’esecuzione, e che lo stesso debba essere comunicato preventivamente all’assistito.

La normativa deontologica consente inoltre al medico di prestare gratuitamente la propria opera, qualora le condizioni lo permettano, a condizione che ciò non configuri concorrenza sleale o indebito accaparramento di clientela.

Il presidente evidenzia, inoltre, che la legislazione nazionale vigente non attribuisce agli Ordini professionali alcun potere di determinare o imporre tariffe, né minime né massime.

L’abolizione delle tariffe professionali, sancita dall’articolo 9 del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1, impedisce qualsiasi fissazione vincolante dei compensi da parte degli Ordini. In tale quadro, eventuali accordi sottoscritti a livello territoriale con le organizzazioni sindacali devono intendersi esclusivamente come indicazioni orientative, prive di efficacia cogente.

Con riferimento alla certificazione di invalidità civile, De Maria sottolinea che essa rientra a pieno titolo nell’ambito della libera professione medica e comporta un’assunzione diretta di responsabilità da parte del medico certificatore.

Il professionista, infatti, è chiamato a condividere e attestare il contenuto diagnostico della documentazione clinica allegata, quali diagnosi specialistiche o certificazioni di dimissione ospedaliera, assumendone piena responsabilità sotto il profilo professionale e deontologico. In questo contesto, l’eventuale variazione dei compensi richiesti da alcuni professionisti è da ricondurre all’aumentata complessità dell’atto certificativo e al maggiore tempo necessario per la sua compilazione rispetto al passato.

È fondamentale, precisa il presidente, evitare che si diffonda l’idea di una contrapposizione tra medici e cittadini o che i professionisti della salute possano essere percepiti come un ostacolo al riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità. L’azione del medico è orientata alla tutela della salute e dei diritti dell’assistito, nel rispetto delle regole e della responsabilità professionale.

L’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Lecce ribadisce infine la propria disponibilità al confronto istituzionale e alla collaborazione con tutte le parti coinvolte, con l’obiettivo di garantire chiarezza, uniformità di informazione e tutela dei cittadini, in particolare di quelli in condizioni di maggiore fragilità.

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Tre ragazzi dalle mani d’oro: miniature e presepi rifulgono nei dettagli

Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro…

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Dalla passione condivisa di tre amici nasce RKR, una realtà artistica tutta salentina che sta conquistando pubblico e addetti ai lavori grazie a un linguaggio originale, capace di fondere tradizione, innovazione e narrazione visiva.

Roberta Esposito e Roberto Memmi, entrambi di Casarano, insieme a Katia Luzio di Serrano, hanno trasformato il loro amore per la bellezza e l’artigianato in un progetto creativo che parla al cuore attraverso opere minuziose e altamente evocative.

La maestria di questi ragazzi si distingue per la capacità di muoversi con naturalezza tra diverse forme d’arte: dalle miniature, dove la precisione della piccola scala diventa espressione di grande bravura, alla presepistica, reinterpretata con realismo ed emozione, fino ai diorami, veri e propri mondi immersivi in grado di raccontare storie complesse in pochi centimetri. Ogni creazione nasce sempre ed interamente a mano, utilizzando materiali autentici, ed è arricchita da una progettazione 3D estremamente accurata, che consente di raggiungere livelli di dettaglio altrimenti impossibili.

La tecnologia però non sostituisce certo l’anima artigianale, ma la valorizza. Le opere vengono dipinte a mano con grande cura, per dare profondità e carattere a ogni figura, mentre la stampa 3D permette di realizzare miniature e soggetti altamente personalizzabili. È così che prende forma un’“arte fatta su misura”, in cui ogni lavoro diventa unico e irripetibile.

Uno degli aspetti più apprezzati del progetto è infatti la possibilità di personalizzazione dei personaggi, sapendo realizzare ritratti miniaturizzati che immortalano persone reali, familiari o figure significative, trasformandole in protagonisti di presepi e diorami o in opere da esporre in qualsiasi contesto. Un modo originale e intimo di rendere l’arte parte della propria storia personale.

Le opere di “RKR” sono attualmente esposte in diverse mostre locali, a testimonianza di un percorso in costante crescita.

A Casarano, presso Palazzo D’Elia, e a Matino, nel suggestivo Frantoio ipogeo all’interno del Presepe Vivente, le installazioni sono visitabili nei fine settimana e nei giorni festivi.

A Ugento, il Museo Diocesano ospita alcune creazioni del collettivo, mentre a Cannole, presso Masseria Torcito e partecipando al Presepe Vivente allestito nel Parco di Torcito, visitabile il  4, 5 e 6 gennaio 2026, dalle 17:00 alle 20:00.

Un traguardo particolarmente significativo è arrivato poi con la selezione di due opere per la storica Mostra d’Arte Presepiale “Città di Salerno”, giunta alla sua XXXI edizione e capace di attirare ogni anno decine di migliaia di visitatori. Un riconoscimento importante non solo per l’impegno di questi ragazzi ma per l’intera arte presepiale salentina, accolta con entusiasmo in una delle capitali italiane di questa tradizione (e, siccome nessuno è profeta in patria, fra i mille complimenti, attestazioni ed interessamenti è mancato purtroppo proprio quello della propria cittadina).

Il successo ottenuto ha già però posto le basi per nuove e più ampie collaborazioni fuori regione, aprendo scenari promettenti per il futuro. Un percorso che conferma come il presepe salentino possa ritagliarsi un ruolo di primo piano nel panorama artistico nazionale, continuando a rinnovarsi senza perdere la propria identità.

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Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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