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Casarano

Casarano: sanità e mediocrità

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Molto spesso sui giornali, soprattutto quelli del sud, si usa e si abusa di termini e di luoghi comuni come ad esempio “malasanità”. Le generalizzazioni però, si sa, non portano mai con sè la verità, per cui oggi ci limiteremo a riferire solo alcuni fatti, cercando di trovare magari solo alla fine del racconto il termine esatto che riassuma la vicenda. Siamo al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Casarano ed in una tarda serata invernale una coppia di nonnini che ha superato gli 80, accompagnata dal loro figliolo, chiede soccorso perché la signora, con il cuore che da qualche anno fa i capricci, avverte un malessere che necessita di intervento.


La famiglia viene accolta con cordialità e con disponibilità sincera da parte del personale infermieristico di turno quella sera; la signora continua ovviamente ad avvertire il proprio malessere, ma dopo qualche minuto, che magari le sarà sembrato interminabile, arriva il medico di turno. Con un fare frastornato e sonnacchioso, il dottore non chiede alla donna neanche il suo nome, anzi nemmeno la guarda e, armato di penna, invece che di stetoscopio, si precipita a firmare uno dei tanti moduli indispensabili per la sanità italiana e, senza poi scomporsi più di tanto, annuncia la sua terapia che si può così riassumere: qui non ci sono posti, si faccia curare all’Ospedale di Gagliano. Il marito della signora fa però presente che sarebbe forse il caso di intervenire in qualche modo, magari con un elettrocardiogramma o con una terapia tampone che  potesse consentire alla donna di superare la notte ed essere ricoverata a Gagliano all’indomani.


Prima però di riferire della reazione del medico, è importante descrivere un po’ il marito della signora che nella sua vita ha fatto il giornalista, l’informatore scientifico per una multinazionale e non da ultimo il segretario provinciale di un grande partito (e questo non per dare maggiore valenza ai fatti che poi ha pubblicamente denunciato, ma solo per evitare di cadere nell’altro luogo comune che vede tutti i pazienti del Pronto Soccorso sempre pronti a venire alle mani con i medici o avvezzi quantomeno ad alzar la voce). Sin qui, quindi, i fatti certi. Da qui in poi le versioni si differenziano, con il marito della signora che asserisce che il medico a questo punto avrebbe perso la pazienza cominciando ad urlare ed inveire nei confronti dei parenti che, piuttosto a malo modo, sono stati poi fatti uscire dalla stanza ed il tutto perché stanco di sentirsi suggerire, se non addirittura imporre, prognosi e terapie, per non parlare poi di una frase inqualificabile che il medico avrebbe senza ritegno pronunciato in presenza della signora, ormai rimasta sola nella stanza.

La versione del medico, sentito qualche giorno dopo dal vice direttore sanitario, dr Giovanni De Marco, nell’ambito di un’inchiesta interna, è ovviamente diversa e parla di un’insistenza del marito a far ricoverare a tutti i costi la propria moglie anche in assenza di letti. La struttura sanitaria ha fatto subito quadrato intorno al medico e di colpo nessuno ha più visto o sentito nulla di sconveniente ed ancora una volta le dichiarazioni ufficiali parlano di situazioni al limite in cui si trovano ad operare i sanitari (come se Casarano fosse Beirut) e con questa motivazione viene archiviato l’ennesimo episodio. Noi non c’eravamo quella sera e quindi non possiamo certo prender posizione ed al termine del racconto non possiamo neanche attribuire al fatto il timbro di “malasanità”. Ma c’è un altro termine che identifica la nostra sanità (o almeno parte di essa) ed è “mediocrità”; la mediocrità di tanti medici che ogni giorno ottemperano formalmente alla burocrazia ed alle sue procedure, ma che di certo hanno scordato il motivo per il quale un giorno si iscrissero a Medicina: l’amore per il prossimo.


Antonio Memmi


Casarano

GDF, controlli antidroga. Individuati 46 soggetti: 18 deferiti e 28 segnalati

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato. Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran…

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GDF LECCE: CONTROLLI ANTIDROGA IN TUTTO IL TERRITORIO SALENTINO. OLTRE 40 SOGGETTI SEGNALATI.

Le Fiamme Gialle di Lecce proseguono, in tutto il territorio salentino, nelle attività di prevenzione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito di appositi controlli, coadiuvati anche dai “Baschi Verdi”, che si sono sviluppati lungo le principali strade della provincia, le stazioni ferroviarie e degli autobus, nei porti turistici, nelle discoteche e altri luoghi di intrattenimento, sono stati sequestrati circa 5 kg di sostanze stupefacenti tra hashish, marijuana, eroina e cocaina.

Inoltre, sono sono stati individuati 46 soggetti, di cui 18 deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce per spaccio, e 28 segnalati alla locale Prefettura quali consumatori di sostanze stupefacenti.

Tre soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato.

Particolare rilievo hanno avuto nelle operazioni i cani antidroga Jessica e Goran.

L’attenzione sul fenomeno continuerà durante il periodo estivo per contrastare il mercato illecito e conseguente arricchimento indebito della criminalità.

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Casarano

Motori: Rizzello e Sorano (Salentomotori) ritornano in pista sul Gargano

I piloti salentini (Francesco Rizzello è di Ruffano, Fernando Sorano di Casarano) al 3° Rally Costa del Gargano in attesa del Rally del Salento

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Francesco Rizzello è pronto per rientrare in gara.

Il pilota di Ruffano sarà presente al secondo appuntamento della Coppa Rally di Zona 8 in programma questo weekend a Manfredonia.

Tra le strade garganiche, il portacolori della Scuderia Salentomotori cercherà le prime conferme al volante della Hyundai I20, vettura equipaggiata con pneumatici Pirelli che il driver condividerà con il casaranese Fernando Sorano.

Il 3° Rally Costa del Gargano rappresenta, oltre che un valido test in ottica campionato, anche l’occasione per sviluppare il giusto feeling per il prossimo appuntamento del Rally del Salento.

La gara si svilupperà tra sabato e domenica, con la giornata inaugurale che punterà i riflettori sui chilometri della prova speciale Macchia – Troiano Petroli; il giorno dopo, gli equipaggi si sfideranno sulle ps Mattinata – Monte e Carbonara.

Partenza ed arrivo sono previste nella piazza del Porto Turistico di Manfredonia.

«Sono davvero felice di poter prendere parte a questo rally», ha dichiarato Rizzello, «avevo voglia di tornare ad indossare tuta e casco, e per questo, insieme a Fernando (Sorano) abbiamo deciso di iniziare proprio da questa fantastica gara foggiana, ideale per creare il giusto approccio con la vettura. Cercheremo di fare ancora esperienza per i nostri programmi futuri».

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Appuntamenti

Una cena per Daniela e Paola

Dopo il successo dello scorso anno domenica 28 aprile torna la cena di beneficenza di ApsRacaleCam per sostenere la fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio. Nove chef pugliesi si ritrovano per una cena degustazione unica nel suo genere

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La buona cucina sposa la solidarietà per un momento conviviale volto alla sensibilizzazione su una giusta causa ed anche quest’anno ApsRacaleCam insieme a numerosi professionisti del settore ristorativo hanno deciso di scendere in campo per una nobile causa sostenere la Fondazione Onlus Daniela e Paola.

Domenica 28 aprile, a partire dalle ore 20,30, in un luogo segreto, che sarà svelato solo ai partecipanti della cena, si terrà la quarta edizione della cena di beneficenza a sostegno della fondazione casaranese che si occupa di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Un gruppo di professionisti ma soprattutto amici che per l’occasione insieme realizzeranno un menù unico ed autentico per regalare piacevoli momenti conviviali a tavola e sostenere un progetto che da oltre quindici anni è presente nel nostro territorio.

Sono numerosi gli chef e professionisti del settore che hanno aderito all’iniziativa dove tra i fornelli della cucina ognuno preparerà un proprio piatto.

«I partecipanti avranno modo di gustare un menù unico nel suo genere preparato in esclusiva dagli chef», dice Valentino Interlandi, ideatore e vice presidente di APS RacaleCam, «ogni portata riflette l’estro e la personalità di ogni singolo chef che ha deciso di sostenere la causa. Una cucina che dialoga con la terra ed il mare, un menù semplice e creativo, che vede l’utilizzo di prodotti del territorio con il contributo di realtà locali che hanno deciso di fare rete per sostenere una bellissima realtà nel nostro territorio».

Tutto il ricavato della cena sarà devoluto a favore della Fondazione Daniela e Paola Onlus, impegnata nei progetti a favore dell’infanzia.

Durante la cena sarà proprio il presidente Claudio Bastianutti a raccontare la storia della fondazione, ad illustrare le attività già attivate e quelle in programma, da avviare grazie all’aiuto di tutti i volontari e i benefattori.

Ecco alcuni degli chef e ristoratori che hanno deciso di partecipare all’iniziativa: Samuele TomaSinodia Corigliano D’Otranto; Leonardo D’IngeoFran by Masseria Francescani Torre Chianca; Daniela MontinaroLe Macare Alezio; Antonella De VitisAntico Monastero Felline; Antonio De CarloMasseria Caronte Vernole; Roberto FersinoLe Stanzie Supersano; Rodolfo CaldarazzoVizio Melpignano; Antonio CamilliSantaVoglia Lecce.

«È davvero sorprendente vedere che anche quest’anno abbiamo raggiungo la quota prefissata di 50 commensali», ha dichiarato Robert D’Alessandro, presidente di ApsRacalecam, «il fatto che le prenotazioni siano giunte così rapidamente è un segno tangibile dell’impegno delle persone verso le cause benefiche locali e della loro volontà di fare la differenza».

La cena di beneficenza non è solo un’occasione per gustare prelibatezze culinarie ma anche un momento per riflettere sull’importanza della solidarietà e della condivisione.

Ogni piatto servito è un simbolo di speranza e di sostegno verso coloro che ne hanno bisogno.

L’evento è sold out e l’intero ricavato della cena verra interamente devoluto alla fondazione casaranese.

LA FONDAZIONE

La Fondazione O.N.L.U.S. Daniela e Paola nasce a seguito degli attentati terroristici accaduti in Egitto a Sharm el Sheik il 23 luglio 2005.

In quel tragico episodio hanno perso la vita 90 persone della popolazione civile.

Tra loro c’erano le sorelle Bastianutti, Daniela, 25 anni, e Paola, 22 anni (nella foto grande in alto). Si trovavano lì per un viaggio premio.

Da quel momento i genitori hanno deciso di incanalare le loro forze e le loro energie impegnandosi per i più deboli, per i bambini, futuro della società.

GLI OBIETTIVI

Lo scopo principale della Fondazione è quello di alleviare lo stato di disagio e di emarginazione in cui si trovano numerosi bimbi sul nostro territorio.

Per il perseguimento del proprio scopo, la Fondazione ha realizzato una Casa-famiglia, una comunità educativa, in cui accoglie i minori assicurando un clima domestico e di accoglienza.

L’impegno sociale non finisce qui.

Attraverso la Fondazione, infatti, i componenti si prefiggono di aiutare tutti i bambini, italiani, stranieri ed extracomunitari, che per un qualsiasi motivo si dovessero trovare sul territorio italiano e avessero bisogno di cure.

Si vuole, inoltre, attivare iniziative atte ad incentivare la cultura dell’affido e aiutare genitori e figli nel ritrovare e scoprire il giusto rapporto per la crescita della famiglia.

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