Cronaca
“Multato per aver soccorso il mio cane con l’acqua della fontana”
Dalla piazza alla piazza, da quella reale a quella digitale. Finisce su Facebook l’episodio verificatosi domenica a Spiaggiabella e che vede protagonisti un cane, il suo proprietario e la polizia locale.
Un uomo infatti ha raccontato con sdegno di esser stato destinatario di un verbale per aver fatto rinfrescare la sua cagnolina con l’acqua di una fontana pubblica.
“Oggi – domenica 2 Agosto – alle ore 16:17 in località Spiaggiabella, mi è stata fatta una multa perché, con 40° gradi all’ombra, ho soccorso la mia non più giovane cagnolina a seguito di un malore. Ebbene sì – continua il proprietario – il comune di Lecce esige da me ben 100 euro sol perché, una volta accostatomi nei pressi di una fontana pubblica, ho bagnato il musetto e la testa all’ “animale” che, come già specificato, un po’ per l’età un po’ per il caldo, era in crisi respiratoria”.
“La vigilessa in questione – aggiunge– non si è neanche presa la briga di rilevare il numero di microchip che per legge i nostri amici a 4 zampe devono avere. Infine voglio ricordare come con l’accordo del 6 febbraio 2003 firmato tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, si estende la definizione di animale da compagnia coperto dai diritti includendo “ogni animale tenuto, o destinato ad essere tenuto, dall’uomo, per compagnia o affezione senza fini produttivi od alimentari” e definisce con più precisione le responsabilità del detentore, che è responsabile della sua salute e del suo benessere; all’animale da compagnia vanno infatti garantiti cibo e acqua in maniera tempestiva, cure sanitarie, possibilità di esercizio fisico e una dimora pulita”.
La polizia, dal canto suo, nel verbale, avrebbe specificato che utilizzava l’acqua pubblica per lavare il proprio cane, continuando anche all’arrivo dei vigili. Una versione non accolta dal proprietario che – si evince dal verbale di accertamento della violazione – ha sin da subito dichiarato l’intento di rinfrescare il cane.
Cronaca
Notte di follia a Matino
Trentasettenne lancia una bombola di gas dalle scale del condominio e fugge sui tetti. Arrestato dai carabinieri.
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Una notte di terrore e tensione quella che si è nel cuore di Matino, dove un 37nne, già sottoposto alla misura restrittiva della detenzione domiciliare, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, estorsione, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori il tutto sarebbe iniziato quando la madre e il fratello dell’uomo, conviventi, hanno composto il numero unico di emergenza 112 in preda alla paura.
L’uomo, in forte stato di agitazione, avrebbe richiesto loro del denaro da destinare all’acquisto di sostanze stupefacenti.
Al rifiuto dei familiari la situazione sarebbe precipitata.
In un crescendo di violenza, l’uomo avrebbe cominciato a lanciare oggetti dal balcone e verso i propri congiunti tra cui anche una roncola e persino una bombola di gas facendola rotolare giù per le scale del condominio, gesto che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.
All’arrivo dei militari della Stazione di Matino, supportati dai colleghi del Nucleo Radiomobile di Casarano, l’uomo ha tentato una disperata fuga sui tetti delle abitazioni vicine, muovendosi tra le tegole nel buio della notte e rischiando anche di rimanere ferito.
Dopo un inseguimento rocambolesco i militari sono riusciti a bloccarlo in strada dove è stato arrestato.
Durante le concitate fasi dell’arresto, l’uomo ha reagito con violenza, provocando lievi escoriazioni ad uno dei militari e dolori all’addome a un altro
Immobilizzato è stato ammanettato e condotto in caserma per le operazioni di rito.
Al termine delle stesse, come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere delle gravi accuse a suo carico.
Casarano
Coltiva marijuana in casa, denunciato 36nne
Sul lastricato di un casaranese una pianta di marijuana alta quasi due metri con infiorescenze, coltivata in vaso all’interno di una serra artigianale. Rinvenuto anche un vero e proprio laboratorio per il confezionamento della droga
La Polizia di Stato durante l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti ha proceduto alla denuncia di un 36nne di Casarano, trovato con quasi 5 kg di marijuana in casa.
Gli agenti del Commissariato di Taurisano avevano appreso che l’uomo aveva avviato un’attività di coltivazione presso la propria abitazione.
Hanno effettuato, così, una perquisizione domiciliare a carico del 36nne che ha consentito di rinvenire una pianta di marijuana alta quasi due metri con infiorescenze, coltivata in vaso sul lastrico solare all’interno di una serra artigianale.
All’interno di una pertinenza del lastrico è stato scoperto un vero e proprio laboratorio per il confezionamento dello stupefacente, con numerosi barattoli all’interno dei quali in alcuni erano contenute le infiorescenze già essiccate, in uno le foglie essiccate e in un altro la polvere ricavata dalla macinatura delle infiorescenze, nonché un bilancino di precisione e il materiale per il confezionamento.
In totale sono stati rinvenuti oltre 4,7 kg di marijuana.
Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro e l’uomo deferito all’autorità giudiziaria per detenzione illecita di sostanza stupefacente.
Cronaca
Spacciava da casa della compagna, arrestato pregiudicato
Fermato 51nne galatinese già in affidamento in prova al servizio sociale. Aveva con sé cocaina, hashish e marijuana già suddivise in dosi e tutto l’occorrente per lo spaccio
La Polizia di Stato ha dato esecuzione al decreto di carcerazione emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di Lecce a carico di un uomo di 51 anni residente a Galatina, pluripregiudicato, già in affidamento in prova al servizio sociale.
Il 4 novembre, il 51nne era stato sorpreso dagli agenti del Commissariato di Galatina presso il proprio domicilio nell’abitazione della sua attuale compagna.
Durante la perquisizione è stato trovato in possesso, seppur in modica quantità, di cocaina, hashish e marijuana, già suddivise in dosi, materiale per il confezionamento e tre bilancini elettronici.
Vista la suddivisione della droga, probabilmente destinata alla cessione a terzi, è stato deferito di libertà alla competente A.G. in concorso con la sua compagna per detenzione e spaccio.
Così, gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Galatina hanno eseguito il decreto di carcerazione, emesso dal Tribunale di Sorveglianza, con il quale è stata disposta la sospensione della misura alternativa, cui l’uomo risultava già sottoposto dal mese di giugno, e ne ordinata la sua traduzione in carcere.
Ultimate formalità l’uomo è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Lecce – “Borgo San Nicola” – a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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