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Melpignano

Motoraduno a Melpignano

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Il Moto Club “Melpino” di Melpignano, con il Patrocinio dei Comuni di Melpignano e Maglie della Pro Loco Unpli di Maglie, organizza il “2° Motoraduno d’Epoca – Mostra Scambio” per domenica 2 maggio, con ritrovo alle 8,30 in Piazza San Giorgio – Via Roma a Melpignano per le iscrizioni (10,00 euro) e la colazione offerta dallo stesso Moto Club “Melpino”. Alle 11 la partenza del giro in direzione Maglie, con passaggio da Cursi. Alle 11,30, in Piazza Capace a Maglie, aperitivo offerto dalla Pro Loco Unpli. A mezzogiorno il via per rientrare a Melpignano, dove alle 12,30 ci sarà il sorteggio per riffa, con premi a tutti i partecipanti iscritti e premi speciali per classifica. Alle 13,30 il pranzo (adesioni al 349/6408866 – 338/1598011, prezzo convenzionato 20,00 euro).

Appuntamenti

Appuntamento in Giardino a Melpignano

Un viaggio tra marmellate, storie botaniche, mura antiche, segni incisi e laboratori teatrali. Domani (18,30) visita giardino e degustazione marmellate; domenica (9,30) visita del palazzo Marchesale e della cella carceraria; alle 20, Laboratorio Teatrale

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Il profumo delle zagare, il fascino senza tempo del giardino di un palazzo nobiliare e il gusto sorprendente delle marmellate.

Appuntamento da non perdere a Melpignano sabato 7 e domenica 8 giugno, in occasione dell’iniziativa “Appuntamento in giardino promossa da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia con l’obiettivo di invitare i visitatori a scoprire la ricchezza artistica, botanica e paesaggistica dei più bei giardini italiani. Un racconto che miscela storia e sapori autentici, socialità e artigianalità, letteralmente “spalmato” nelle due giornate.

Un viaggio che inizierà domani alle 18,30 con la visita guidata da Paola Russo nel giardino all’italiana del palazzo Marchesale, un luogo ricco di fascino che, racchiuso da un pergolato di centosessanta colonne, custodisce antiche varietà di alberi da frutto come il pero di San Giovanni, nespoli, noci e un profumatissimo roseto.

I colori vivi, i profumi forti e i giochi di luce rimandano a racconti di lontani pomeriggi e mondi aristocratici scomparsi all’ombra delle facciate di merletto in pietra leccese del Palazzo.

Sarà anche l’occasione per parlare degli agrumi, che sono i veri protagonisti di questo viaggio sensoriale, da cui grazie alla sindaca Valentina Avantaggiato è stata realizzata una linea diMarmellate dal Giardino del Palazzo Marchesale di Melpignano”.

«Sono nate dall’idea di valorizzare i frutti del Palazzo, affinché possano essere occasione di conoscenza del giardino storico per i concittadini e i viaggiatori che arrivano a Melpignano», spiega la sindaca, «così dopo averne distribuita una parte alle scuole del paese, si è pensato di coniugare le ricchezze del Giardino con un progetto sociale che dà al carcere una funzione riabilitante e raccontare così il Palazzo Marchesale attraverso il suo gusto, anche perché i frutti sono assolutamente naturali, senza trattamenti  e quindi un’eccellenza».

Le marmellate in due varietà, una di limoni e una di arance e pompelmi, saranno degustate dopo la visita guidata, abbinate a croccanti friselline di grano, oltre a due dolci speciali e acqua aromatizzata al limone. Biologiche al 100% e caratterizzate da una fragranza inconfondibile, queste marmellate sono state prodotte nel Laboratorio nato nel 2019 all’interno dell’ex carcere minorile di Lecce, in accordo con il Ministero della Giustizia, dalla volontà di Davide De Matteis del 300mila di Lecce, nell’ambito di una proposta di cooperazione per il reinserimento lavorativo dei detenuti della Casa Circondariale di Borgo San Nicola, vicini al termine della pena. Grazie a un iter di formazione di pasticceria e di cucina tenuto dallo chef Marco Silvestro i detenuti possono, una volta fuori, collocarsi nel mondo del lavoro per riprendere con dignità un normale percorso di vita.

Il laboratorio è anche uno spazio dove si creano nuove ricette, così per l’occasione sono nati due dolci squisiti: la Torta del Marchese, un frangipane con marmellata di limoni del Palazzo e Dolce Melpignano, una torta al cacao e vino primitivo con marmellata di arance e pompelmi all’interno, con tanto di QR code per scaricare le ricette e provare a farli a casa.

Domenica 8 giugno ci sarà un doppio appuntamento: alle 9,30 si andrà alla scoperta delle stanze del Palazzo, che con i suoi ambienti racconta la storia del territorio affrescata o incisa su pietra, donando un intimo sguardo sulla società aristocratica del tempo.

Tra gli ambienti più suggestivi sicuramente c’è la cella carceraria che con le sue pareti interamente istoriate, è il muto racconto di tante storie di rassegnazione, di speranza e devozione.

Ogni segno, ogni graffio racconta del pensiero e della mano che lo ha tracciato, restituendone l’umanità nell’affresco della grande storia.

Alle 20 si potrà assistere al finale del Laboratorio TeatraleIl Tempo dei miei Sogni, IV edizione diretta dal maestro Fabio Zullino: sette bambini dai 6 agli 8 anni si esibiranno in un viaggio fatto di quadri comici, assurdi, surreali ispirati dalle barzellette e dalle freddure, rielaborati dalla loro florida immaginazione.

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Appuntamenti

Inquinamento: il “Respiro” del mare

Il documentario di Ilaria Congiu e Lectio Magistralis nell’ambito del Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies. Al palazzo Marchesale DI Melpignano

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Il legame tra l’uomo e il mare, il cambiamento climatico e l’inquinamento marino sono i temi affrontati nel documentario “Breath” di Ilaria Congiu, che sarà protagonista della Lectio Magistralis che si terrà a Melpignano venerdì 23 maggio alle ore 17,30.

All’interno del palazzo Marchesale, sede del Master in Gastronomie Territoriali Sostenibili e Food Policies, di cui il comune di Melpignano è ideatore e promotore nell’ambito di “Melpignano Promuove Cultura’’, sviluppato con l’Università del Salento e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con Slow Food Italia e l’Associazione Està, la giornalista e regista Ilaria Congiu (nella foto in alto) presenterà in anteprima il suo toccante documentario, un’opera intensa e personale che ci guida in un viaggio emozionante attraverso le profondità del cambiamento climatico, dell’inquinamento e depauperamento degli oceani, come conseguenze del consumismo e della pesca industriale.

Nata in Senegal da una famiglia profondamente legata al mare – suo padre dirige un’azienda di esportazione di pesce congelato – Ilaria ha vissuto fin da bambina un rapporto intimo con l’oceano.

Un rapporto che col tempo si incrina, quando l’azzurro familiare si fa muto, svuotato, trasformato da un progresso che spesso dimentica l’equilibrio della natura.

Con uno sguardo critico ma profondamente umano, la regista si interroga sul ruolo della sua famiglia nell’impoverimento degli oceani e decide di intraprendere un viaggio di ricerca, dentro e fuori di sé.

Attraverso le testimonianze di cinque figli del mare”, incontrati tra Italia, Tunisia e Senegal, il documentario diventa un percorso di consapevolezza, un confronto tra generazioni e visioni del mondo, che la porta fino a un dialogo difficile ma necessario con il proprio padre.

Il racconto di Ilaria Congiu costringe a guardare oltre la superficie, a riflettere sulle contraddizioni del consumismo globale e su quanto ognuno sia, in fondo, parte della trasformazione – e della possibile rinascita – del pianeta blu.

La Lectio Magistralis unirà giornalismo, autobiografia e cinema documentario, invitando a riconsiderare il rapporto con il mare e la responsabilità ambientale che riguarda tutti.

«Il cibo è il paradigma di un nuovo modo di sviluppo sano e sostenibile per il territorio e il pianeta intero su cui ragionare insieme», sostiene la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato.

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Appuntamenti

Master in gastronomie territoriali sostenibili a Melpignano

Lo scopo è quello di formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo. Inaugurazione domani (ore 17,30), presso l’Auditorium di Palazzo Marchesale

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Tradizione come rigenerazione.

Si è soliti associare, anche nel settore agroalimentare, la tradizione al passato, l’innovazione al futuro.

Ma è un errore.

In realtà, la tradizione è proprio ciò che sostiene la vita e il suo impulso ad andare avanti, rigenerandosi continuamente.

Proprio per evitare di alimentare una retorica vuota del concetto di tradizione, è necessario non vederla come un passato da conservare ma, piuttosto, come il presente da cui sempre sgorga il futuro.

Questo il tema del dibattito che, nel pomeriggio di domani, venerdì 9 maggio, accompagnerà l’inaugurazione ufficiale del Master universitario di primo livello in “Gastronomie territoriali sostenibili e food policies” di Melpignano. 

Un percorso unico sul territorio che forma i protagonisti del cambiamento nel mondo dell’alimentazione e della sostenibilità, nato da un’idea dell’amministrazione comunale di Melpignano e realizzato in collaborazione con l’Università del Salento, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia e l’associazione Està.

Un’opportunità importante per i 25 partecipanti (laureati di ogni disciplina) che potranno partecipare alla seconda edizione del Master, senza alcun costo, grazie ai finanziamenti ottenuti con il bando Borghi vinto dal Comune di Melpignano insieme ai partner di progetto e si specializzeranno nel settore agroalimentare con un approccio sostenibile, acquisendo le competenze essenziali nella pianificazione e nel management dei sistemi alimentari, utilizzando strumenti di regolamentazione e gestione per creare attività di ristorazione pubblica a filiera corta e promuovendo la cultura gastronomica come leva per una ristorazione di qualità e un turismo sostenibile.

A partire dalle 17,30, presso l’Auditorium del Palazzo Marchesale di Melpignano, dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato, seguiranno quelli del rettore di Unisalento, prof. Fabio Pollice e del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, prof. Nicola Perullo.

A partire dalle 18, poi, si alterneranno gli interventi del direttore del Dipartimento di Scienze Umane e Sociali di Unisalento, prof. Mariano Longo, del direttore del Master, prof. Angelo Salento, del rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Prof. Nicola Perullo: «Il concetto di ‘tradizione’ viene oggi spesso equivocato. Da una parte, la si intende come mera conservazione nostalgica, passatismo ideologico e immobilismo; dall’altra, la si intende come l’opposto dell’innovazione, della spinta all’evoluzione e al cambiamento. Entrambe queste concezioni della tradizione sono sbagliate, perché la tradizione è un processo dinamico. La tradizione è ciò che è stato trasmesso a noi dai predecessori, ma come in una staffetta: noi prendiamo da loro il testimone e lo portiamo avanti, e questo è il meccanismo alla base di ogni ricerca e di ogni innovazione».

Un’impostazione didattica di 296 ore che prevede attività in presenza il venerdì e il sabato. Il programma si articola in tre moduli fondamentali: il primo “Storia, Cultura e Paesaggi dell’Identità Gastronomica Italiana; il secondo su “Prodotti e Filiere di Qualità e il terzo sulla “Progettazione Territoriale e Food Policies, con focus sulla sociologia del turismo sostenibile, i sistemi alimentari urbani e territoriali.

Offre 60 CFU e 1500 ore di formazione, alternando lezioni frontali, laboratori e seminari all’interno del Palazzo Marchesale di Melpignano, stage e viaggi didattici sul territorio con un project work finale. Un’opportunità formativa che garantisce un doppio riconoscimento accademico da parte di UniSalento e UNISG di Pollenzo.

«Si rafforza la collaborazione tra profondo Sud e profondo Nord per investire sulla formazione, sul cibo che è politica, trasformazione del territorio, costruzione di benessere diffuso, di tutela del paesaggio, di pianificazione e governance territoriale e lo si fa creando le migliori alleanze tra comuni ai margini del territorio con università di eccellenza sulla materia», afferma la sindaca di Melpignano Valentina Avantaggiato.

Ed è proprio questa la missione del Master: formare figure professionali capaci di affrontare le grandi sfide del nostro tempo.

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