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A Ruffano in scena “Stoc ddò”, vincitore del festival “Le voci dell’anima”

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Per ODV Kairos, in scena a Ruffano “Stoc ddò – Io sto qua”, spettacolo di e con Sara Bevilacqua, Meridiani perduti Teatro. Drammaturgia di Osvaldo Capraro.


Si tratta dello spettacolo vincitore del Festival “Le voci dell’anima”.


In scena domenica 16 aprile presso la Sala Teatro San Francesco di via Napoli 15 a Ruffano

Trama


𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘦 𝘍𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘪𝘶𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘳𝘳𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪 𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘭𝘢𝘯 𝘳𝘪𝘷𝘢𝘭𝘪. 𝘓𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘓𝘦𝘭𝘭𝘢, 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘢, 𝘮𝘶𝘵𝘢 𝘳𝘢𝘥𝘪𝘤𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘎𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰, 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘥𝘳𝘦 𝘧𝘦𝘳𝘪𝘵𝘢, 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘭𝘦 𝘦𝘴𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘢𝘪 𝘤𝘭𝘢𝘯, 𝘥𝘦𝘯𝘶𝘯𝘤𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘵𝘦𝘴𝘵𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘩𝘪 𝘷𝘶𝘰𝘭𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘭𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘪𝘭𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰: 𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘧𝘶𝘨𝘨𝘰, 𝘦 𝘯𝘦𝘮𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘶𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘢: “𝘚𝘵𝘰𝘤 𝘥𝘥𝘰̀”. 𝘋𝘢 𝘥𝘰𝘷𝘦, 𝘓𝘦𝘭𝘭𝘢, 𝘩𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘶𝘦𝘳𝘳𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘭’𝘩𝘢 𝘮𝘢𝘪 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰? 𝘋𝘢𝘭𝘭’𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘶𝘢 𝘮𝘢𝘮𝘮𝘢, 𝘤𝘶𝘮𝘮𝘢’ 𝘕𝘦𝘯𝘦𝘵𝘵𝘦, 𝘥𝘰𝘯𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘥𝘶𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘦. 𝘋𝘢𝘭 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘦𝘨𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘮𝘢𝘳𝘪𝘵𝘰 𝘗𝘪𝘯𝘶𝘤𝘤𝘪𝘰, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘲𝘶𝘢𝘳𝘵𝘪𝘦𝘳𝘦. 𝘔𝘢, 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰, 𝘥𝘢𝘭 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰 𝘮𝘢𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘳𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘔𝘪𝘤𝘩𝘦𝘭𝘦, 𝘪𝘭 𝘨𝘢𝘳𝘻𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦𝘨𝘳𝘰, 𝘭’𝘢𝘯𝘨𝘦𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘉𝘢𝘳𝘪 𝘝𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢. 𝘜𝘯 𝘥𝘪𝘢𝘭𝘰𝘨𝘰, 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘪𝘨𝘭𝘪𝘰, 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯 𝘰𝘴𝘵𝘢𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘳𝘪𝘶𝘴𝘤𝘪𝘳𝘢̀ 𝘮𝘢𝘪 𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘥𝘪𝘳𝘦, 𝘯𝘦𝘮𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦


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Casarano, appuntamenti da non mancare per Natale

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo…

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Anche quest’anno per Natale a Casarano ci sarà da divertirsi. 

Le feste si preannunciano ricche di eventi, tra gli altri, segnaliamo la pista di pattinaggio che sarà installata presso il Parco Campana dal 18 dicembre fino al 6 gennaio.

E poi il Christmas Village, sito nell’ex Mercato coperto, dove il 18 e il 19 dicembre verrà allestito un villaggio pensato per i bambini: animazione, laboratori artistici, scultori di palloncini, trucca bimbi e tanti altri spettacoli.

Un’altra data da segnare sul calendario è quella di sabato 20 dicembre, dove in Piazza indipendenza, alle ore 19,30 , si esibirà il gruppo comico teatrale de i Malfattori.

Ultima, ma non meno importante, è la prima candelina che spegnerà la biblioteca Giambattista Lezzi, della città.

Domenica 21 dicembre, alle ore 16,00, si festeggerà il primo compleanno con la proiezione di un cartone natalizio per i piccini e poi Babbo Natale distribuirà un dono a tutti i presenti.

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Martano, roba da chef: dove il Mare incontra la Memoria

Gli chef Giuseppe Amato e Antonio De Carlo insieme per una cena a 4 mani. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo

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Mentre l’autunno accarezza la campagna salentina e il mare sembra respirare più lentamente, al ristorante Carem di Martano prende vita una serata fatta di luci soffuse, attese e racconti che profumano di antiche gestualità.

Domani sera, in questa atmosfera sospesa, due giovani chef che condividono la stessa radice – il Salento dei ricordi, delle stagioni che cambiano lentamente, delle cucine di famiglia – intrecceranno il loro pensiero gastronomico in una cena a 4 mani che promette emozione e stupore.

Giuseppe Amato, padrone di casa e cuore pulsante di Carem, accoglie Antonio De Carlo, raffinata voce culinaria di Zéphyr Restaurant di Lecce (lafiermontinacollection.com) per un dialogo che unisce la lucidità della tecnica a un sentire profondamente umano, fatto di memorie da proteggere e nuove vie da percorrere.

Entrambi figli di questa terra, cresciuti tra storie familiari e visioni contemporanee, hanno scelto di intrecciare le proprie sensibilità in un menu unico, dove i piatti dell’uno rispondono a quelli dell’altro come onde che si rincorrono. Così la serata si apre con la “Capasanta” Vegetale di De Carlo, un gioco di radici e marinature che introduce il viaggio, mentre Amato porta in tavola la sua Insalata di mare fatta di tuberi, ragù di seppia al nero, erbe mediterranee e alghe marine; poi Normandia, il suo omaggio alle correnti fredde del Nord, con ostrica glassata, beurre blanc alla ponzu, spinacio e uova di aringa.

Nei primi si intrecciano Onde Scure di Amato – fusillone Cavalieri con ragù di maiale e seppia, nero di seppia e canocchie – e i Sapori Antichi di De Carlo, il suo iconico tributo ai Triddhi che, da briciole di tradizione, diventano una pasta mantecata dal carattere contemporaneo.

Nei secondi, De Carlo continua il suo racconto con Punta Palacia, un roll di spigola accompagnato da un consommé profumato e critmo Terra d’Otranto, mentre il finale è firmato a quattro mani con un dessert chiamato Transumanza, un dolce che profuma insieme di pascolo e mare, come un’eco che unisce opposti e li rende armonia. La loro “transumanza marina” è metafora di un movimento incessante: non greggi, ma idee che migrano tra fondali, stagioni, memorie e ingredienti sinceri, per dare vita a creazioni che non imitano il passato ma lo fanno respirare di nuovo.

Amato, con la sua cucina che esplora il mare in ogni sfumatura senza mai cadere nel prevedibile, porta in scena l’eleganza essenziale della sua formazione e la maturità raggiunta attraverso esperienze di altissimo livello; De Carlo, interprete poetico del Sud e custode dei suoi gesti più antichi, reimmagina la tradizione con delicatezza e rigore

In questa serata irripetibile, le loro storie si intrecciano in un viaggio che promette stupore: un racconto costruito a quattro mani, dove tecnica e istinto, radici e slanci, si fondono in equilibrio raro.

Una sola regola: lasciarsi condurre.

Prezzo 75 € bevande escluse.

Info: Ristorante Carem, 351 483 4352.

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Sono figlia del patriarcato, ma non troppo

Martina Pezzulla presenta il suo libro ad Ugento “Sono figlia del patriarcato, ma non troppo”. Appuntamento domani alle 17 presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I

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Nel suo libro d’esordio, Martina Pezzulla affronta in maniera lucida e controcorrente il patriarcato nelle sue molteplici declinazioni, soffermandosi in particolare sui retaggi patriarcali praticati anche dalle donne, sia nei confronti di altre donne sia nei confronti degli uomini, e sulla rimozione culturale e sociale della violenza esercitata dalle donne sugli uomini, tema spesso escluso dal dibattito pubblico.

Il libro affronta inoltre la dimensione politica del patriarcato contemporaneo, il patriarcato islamico, l’ipersessualizzazione estrema del corpo femminile e le contraddizioni di una narrazione della libertà che, in alcuni contesti, finisce per riprodurre le stesse logiche di dominio che dichiara di voler superare.

Martina Pezzulla è nata in Germania e cresciuta ad Ugento.

A diciotto anni si è trasferita nel nord Italia per poi approdare a Roma, città dove vive.

Nel presentare il suo libro, l’autrice sceglie consapevolmente di tornare nella sua città a presentare il suo lavoro, per restituire alla comunità un momento di confronto su una tematica così stringente ed attuale come la violenza di genere.

L’evento organizzato dal Comune di Ugento con la collaborazione di Imago Cooperativa Sociale, si terrà domani, giovedì 18 dicembre, alle ore 17, presso la Biblioteca di Comunità di Corso Umberto I.

Dialogherà con l’autrice la nostra Sefora Cucci.

Un incontro per ascoltare, riflettere e confrontarsi sulla società contemporanea attraverso un’analisi lucida che invita all’esercizio del pensiero critico.

 

 

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