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Attualità

Con la valigia sempre pronta

Salentini emigranti, oggi come allora. Fenomeno in continua crescita, e tale che il Salento, ancora oggi, debba essere considerato terra di emigrazione: Casarano ha il 14,12% della popolazione iscritta all’Anagrafe degli Italiani all’Estero, Gallipoli il 17,47%, Presicce il 15,66%, Tuglie il 36,66%, Salve addirittura il 42,70%, vale a dire 2.035.

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Attraverso i dati dell’Aire (Anagrafe degli Italiani all’Estero) apprendiamo come tanti salentini siano ancora costretti a lasciare la propria casa la propria terra d’origine per cercare lavoro e tentare di regalarsi una vita dignitosa.


emigranti 2Casarano ha il 14,12 % della popolazione iscritta all’AIRE, Gallipoli il 17,47 %,  Presicce il 15,66 %, Tuglie il 36,66 %, Salve addirittura il 42,70 %, vale a dire 2.035 abitanti emigranti su 4.765. Nel complesso il Salento nel 2013 ha registrato 94.666 iscritti all’AIRE, cioè l’11,62 % della popolazione. Nel 2008 erano 88.718 e nel 2011 erano arrivati a 91.429. Il fenomeno, quindi, è in continua crescita, e tale che il Salento, ancora oggi debba essere considerato terra di emigrazione. Il Calendario tavianese, con l’annata 2014 è giunto alla sua 9° edizione. Pubblicato dall’ASCO (Associazione Salentina per i Servizi sociali, culturali e organizzativi), ha affrontato il secolare e complesso fenomeno dell’emigrazione. “L’argomento dell’emigrazione è visto attraverso le testimonianze dei nostri emigranti”,  ci spiega il prof. Giuseppe Cassini ex dirigente scolastico e  presidente dell’ASCO, “che si sono rivelate molto utili per affrontare alcuni aspetti significativi di un fenomeno che ha condizionato e tuttora condiziona la nostra esistenza. Il lavoro nel suo complesso fa capire tante cose, fa capire soprattutto come, in un tempo non molto lontano, gli albanesi di turno fossimo noi. Un fenomeno, questo, che non si può giustificare con la globalizzazione, in quanto il l’Italia nel suo complesso fa registrare un saldo molto negativo tra i giovani laureati che vanno via e quelli degli altri Paesi che vengono da noi (che pure ci sono)”. Oggi, infatti, nessuno sa con precisione quanti nostri giovani (cervelli, ricercatori specialisti di vari settori, manodopera semplice) sono costretti dalle gravi contingenze economiche a lavorare all’estero. Già solo i dati ufficiali, come visto, sono impietosi. “All’AIRE”, spiega ancora il prof. Cassini, “sono iscritti 983 cittadini di Taviano, senza contare quelli che non si sono mai registrati. Un numero importante ma non eccessivo se si considerano solo i dati ufficiali: circa 1.000 abitanti su circa 12.700, l’8% della popolazione complessiva lavora all’estero. Ma tutto questo è poca cosa se si pensa alla situazione complessiva del Salento ed a quella di Comuni con percentuali molto più alte”.  “Gli innumerevoli miserrimi elementi di un fenomeno sostenibile”, come dice il grande sociologo polacco Zygmunt Bauman,: nessuno può fermare chi va disperatamente alla ricerca del pane. E poi i luoghi, meta di flussi migratori sono quei Paesi che di fatto hanno bisogno di manodopera o di energie demografiche nuove. Come quelli dell’Europa Centro-Settentrionale (Belgio, Germania, Svizzera, Olanda, Danimarca) o quelli del Sud America (Argentina, Brasile). Meta di emigranti anche le lontane Australia e Nuova Zelanda.  Studi autorevoli, i più recenti del settore, sostengono che la popolazione dell’Unione europea, nei prossimi 50 anni, passerà da 400 a 240 milioni di abitanti. Per affrontare questo evento negativo l’Europa ha bisogno, nei prossimi 20 – 30 anni, di accogliere almeno 30 milioni di abitanti.

Giuseppe Aquila


Attualità

Il Mezzogiorno inizia a Tricase

Presentato il nuovo libro di Uli Weber, fotografo internazionale che firma con questo volume un intenso omaggio al Sud Italia. Accompagnano le immagini, i testi della Premio Oscar e salentina d’adozione, Helen Mirren. e di Denis Curti, storico e critico della fotografia. Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere le attività di Save the Olives

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Un viaggio per immagini che si snoda dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo, restituendo la forza dei contrasti che rendono unico il Mezzogiorno.

Scorci di armonia assoluta convivono con segni di disarmonia e abbandono; paesaggi naturali incontaminati si alternano a tracce antropiche e urbane.

È in questo equilibrio precario e affascinante che Weber trova la sua cifra poetica, capace di trasformare il paesaggio in emozione e di rivelarne la dimensione simbolica.

La sua fotografia si muove al di là dei cliché turistici per restituire un Grand Tour contemporaneo, un racconto iconografico che invita a guardare oltre la superficie, a cogliere il legame profondo fra l’uomo e il suo ambiente. Protagonista assoluta è la luce, che ora incide la realtà con precisione chirurgica, ora avvolge i luoghi in atmosfere sognanti.

«Questo libro vuole essere il mio omaggio all’Italia, Paese che amo e in cui vivo per buona parte dell’anno, e in particolare a quel Mezzogiorno che mi ha fatto innamorare 20 anni fa quando ho comprato la mia casa pugliese dove tutt’ora risiedo nella stagione estiva», spiega Uli Weber, «un Sud al cui fascino concorrono egualmente “pregi e difetti”, l’armonia assoluta di alcuni scorci e altresì la totale disarmonia di altri, in un contrasto che a mio modo di vedere ne caratterizza l’Unicità. Attraverso le migliaia di chilometri percorse, ho cercato di cogliere con la mia macchina fotografica un Mezzogiorno inedito, e al contempo familiare, in cui ciascuno di noi ritrova tracce di esperienze personali, o visioni inconsuete di posti conosciuti».

Ad accompagnare le immagini, i testi di Helen Mirren, attrice Premio Oscar e impegnata con l’associazione Save the Olives, che in Puglia combatte la devastazione degli ulivi secolari causata dalla Xylella, e di Denis Curti, storico e critico della fotografia, che offre le chiavi di lettura di un’opera sospesa fra poesia e testimonianza.

Parte del ricavato del volume sarà destinato a sostenere proprio le attività di Save the Olives, contribuendo concretamente alla salvaguardia di un patrimonio naturale e culturale unico.

Queste le parole di  Helen Mirren, presente al lancio del libro: «Credo che nessuno possa dimenticare il primo incontro con i monumentali alberi secolari della Puglia. La loro presenza è travolgente. La loro forza immobile nasce dal movimento costante di centinaia, a volte migliaia di anni. Le loro intricate forme scultoree, opera della terra, del vento, del sole, della pioggia e delle mani dell’uomo che si è preso cura di loro nel corso dei secoli, fanno di ciascuno di essi un individuo, una testimonianza del legame tra uomo e natura. E ora questi testimoni della nostra storia sono sotto una terribile minaccia. Un batterio chiamato Xylella si sta diffondendo da circa dieci anni: partito da un piccolo angolo della punta più meridionale della Puglia, prosegue la sua marcia distruggendo tutti gli ulivi sul suo cammino, giovani e antichi. Dobbiamo fare appello alla nostra grande immaginazione umana, alle nostre conoscenze e alla nostra esperienza per salvare questo patrimonio».

«Il mio sentito ringraziamento a Uli Weber», conclude The Queen, «il cui straordinario libro cattura il fascino dell’Italia meridionale attraverso le sue fotografie, portando ulteriore attenzione internazionale alla piaga degli ulivi del Salento».

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Attualità

Tartarughe curate e rimesse in mare

Erano state ripescate lungo la costa di Leuca con problemi di galleggiamento che le mettevano a serio rischio. La reimmissione in natura importante per la conservazione della biodiversità marina

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Due tartarughe marine affette da gravi problemi di galleggiamento, curate presso il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, sono state liberate in località Rivabella, a Gallipoli.

I due esemplari erano stati recuperati lo scorso agosto lungo la costa di Leuca, da un’unità navale del Corpo impegnata in un ordinario servizio di vigilanza e controllo del litorale.

Entrambi gli animali presentavano anomalie nel galleggiamento, che li esponevano a un elevato rischio di collisione con le imbarcazioni in transito.

Il recupero e la gestione delle operazioni sono stati resi possibili anche grazie al prezioso supporto logistico e operativo fornito dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per facilitare le fasi di intervento in mare e garantire il trasporto in sicurezza degli esemplari fino al Centro di Recupero.

Dopo il soccorso, le tartarughe sono state sottoposte a esami diagnostici approfonditi presso il Centro, tra cui indagini radiologiche ed ecografiche, per escludere la presenza di corpi estranei e per valutare lo stato dell’apparato respiratorio.

La reimmissione in natura rappresenta un risultato significativo per la conservazione della biodiversità marina e testimonia l’efficacia della sinergia tra enti scientifici, forze dell’ordine e istituzioni pubbliche, impegnati in prima linea nella difesa dell’ambiente.

L’operazione conferma inoltre il ruolo attivo della Guardia di Finanza nella protezione degli ecosistemi marini, un impegno che si affianca ai compiti di polizia del mare, contribuendo in modo concreto alla tutela della fauna e della flora del nostro territorio costiero.

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Attualità

Consigliere supplente, Blasi non ci sta

Il consigliere regionale salentino: «Sono contrario all’introduzione. Non è in linea con il ridimensionamento dei costi e tentare di portare il numero degli eletti a 58 non sarebbe opportuno»

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Il Consigliere regionale del Partito Democratico Sergio Blasi si schiera contro l’introduzione nell’ordinamento regionale della figura del consigliere supplente:

«Non sosterrò alcuna ipotesi di introduzione del consigliere supplente. Abbiamo trascorso l’ultimo decennio a ridimensionare i costi di funzionamento degli organi politici, raggiungendo un equilibrio sostenibile. Andare ad alterare nuovamente questo equilibrio, con un aumento dei costi della politica non mi pare sia un’urgenza dei pugliesi», sottolinea il consigliere di Melpignano.

«Secondo la norma nazionale, modificata appena un mese fa», prosegue, «saremmo dovuti passare a 40 consiglieri. Restare a 50 è stata, a mio avviso, una scelta positiva, per ragioni di rappresentanza territoriale. Tentare però, oggi, di portare il numero degli eletti a 58 non è opportuno».

«Inoltre», insiste il consigliere regionale salentino, «il fatto che gli assessori regionali conservino le funzioni di consigliere garantisce la loro presenza in Aula e preserva un più solido collegamento tra Giunta, Consiglio e gruppi consiliari di maggioranza. Un distacco, in questo senso, non è auspicabile».

«Dunque», conclude Sergio Blasi, «se dovesse palesarsi in Consiglio un provvedimento per l’introduzione del Consigliere supplente, il mio voto sarà contrario».

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