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Attualità

Ruffano presenta il nuovo PUG

Piano Urbanistico Generale rinnovato dopo 41 anni; la vicesindaco ci introduce alla novità

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Dopo 41 anni, Ruffano si appresta ad accogliere un nuovo Piano Urbanistico Generale. La sua presentazione alla cittadinanza è fissata per oggi 5 febbraio alle ore 18 presso la sala consiliare del Comune.


Una vera svolta per il paese che si lascerà alle spalle il vecchio strumento urbanistico, datato 1975, e le sue anacronistiche mancanze. La novità rappresenta la scelta di Ruffano di guardare al futuro, potendo interpretare e regolare dinamiche di trasformazione e sviluppo più complessive e generali di quelle di un tempo, relative non più esclusivamente alle dinamiche locali, ma collegate a quelle di tutto il territorio del basso Salento.


Maria Rosaria Orlando, vicesindaco di Ruffano

Maria Rosaria Orlando, vicesindaco di Ruffano


L’identità di Ruffano”, ci spiega il vicesindaco, con delega all’Urbanistica, Maria Rosaria Orlando, “dovrà emergere, attraverso il PUG, in una dimensione sovralocale che in questo momento solo pochi centri, su scala provinciale, possono vantare”. Un cambiamento che esprima quindi un momento di consapevolezza da parte della comunità ruffanese e dia vita alle basi per progettare il futuro della stessa. Un mezzo quindi “per poter catturare i flussi economici attuali e i sistemi produttivi in grado di generare ricchezza in termini di valore aggiunto, e tali da consentire”, prosegue la vicesindaco, “il salto di qualità necessario per garantire un duraturo e stabile sviluppo”.


Quelli intercorsi tra il 1975 ed oggi non sono stati infatti anni di stasi. Nei decenni il territorio di Ruffano, e più in generale in quello salentino, sono stati interessati da numerosi cambiamenti: l’economia del territorio ha subìto trasformazioni notevoli; la struttura sociale dei residenti si è sensibilmente modificata; processi di sviluppo e processi di degrado, a volte fortemente interrelati, si sono manifestati quasi sempre in maniera spontanea e al di fuori di un condiviso sistema di regole, norme e leggi. Dinamiche di crescita, spesso mal gestite e fuori controllo, che hanno reso anche Ruffano vittima di contraddittori e passivi fenomeni di industrializzazione e di tumultuosi processi di trasformazione legati al turismo. Sotto quest’ultimo aspetto, inoltre, il territorio ruffanese ha goduto di ripercussioni positive solo in maniera marginale, lasciando negli anni la fetta più grande, vuoi per allocazione, vuoi per capacità propositiva, ad altri centri della provincia.

Il Piano dovrà infatti”, spiega la Orlando, “individuare strategicamente gli strumenti ed i percorsi più opportuni per produrre ricchezza, in termini di iniziativa privata e di benefici collettivi”. Percorsi che convoglino, in altre parole, in unico flusso indirizzato all’ottimizzazione delle risorse territoriali e urbane, tutte quelle iniziative che in passato hanno risposto a singole necessità. Anche i numeri, in questo senso, parlano chiaro. Nel quarantennio 1975-2015 si sono sprecate le licenze edilizie ed i permessi a costruire: il Comune di Ruffano ne ha rilasciati 5mila e 56. Una cadenza media di una autorizzazione ogni tre giorni circa. Il tutto in mancanza di un progetto strategico per la città e solo in parziale coerenza con le istanze di sviluppo e di crescita espresse su scala regionale e provinciale.


Per questo”, incalza la vicesindaco, “lo scopo prioritario del nuovo Piano dovrà essere quello di far emergere le qualità e l’identità di Ruffano, nell’ambito delle eccellenze salentine e in funzione di corretti principi di complementarietà, collaborazione ma anche di competizione con gli altri centri urbani del territorio con cui si relaziona e interagisce”. Accanto a questi obiettivi strategico-prioritari, che dedicano un occhio di riguardo all’ambito agricolo, dell’artigianato e dell’industria, ed al sistema del turismo e dei servizi, il Piano “garantirà comfort urbano, livelli adeguati di servizi, standard urbanistici commisurati ai livelli di sviluppo socio-economici attuali e di prospettiva. E sosterrà la valorizzazione delle risorse naturalistiche, storiche e monumentali, la tutela delle tradizioni e delle testimonianze antropologico-culturali, la qualità e la bellezza del paesaggio, la appropriatezza costruttiva delle nuove realizzazioni, nell’ambito del delicato rapporto tra passato e futuro, tra storia e innovazione. Tutti i Cittadini, Professionisti, Imprenditori, Associazioni ed Istituzioni, dovranno sentirsi protagonisti di questo processo di rigenerazione che segnerà il futuro e lo sviluppo di Ruffano”.


In sintesi, il PUG, la cui stesura è stata affidata studio F.O.A. dell’architetto Federico Oliva, docente di Urbanistica presso il Politecnico di Milano (“un team progettuale di altissimo profilo in cui riponiamo ampia fiducia”), “dovrà proporre Ruffano quale brand, con una capacità di imposizione della città al grande pubblico, per generare quei processi di attenzione e successo sociale che coincidono, nella nostra contemporaneità, con lo sviluppo economico e la definizione di una qualità della vita collettiva fondata sulla cultura e la lunga durata,  e non su una economia di rapina e senza prospettiva”.


Di seguito è possibile scaricare l’elenco degli interventi che integreranno il nuovo Pug: Integrazioni al PUG


Appuntamenti

Fine mercato tutelato: fermati. Non prendere la scossa!

Dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia: dal 1° luglio il passaggio automatico per milioni di italiani: una fase delicata, nella quale i consumatori avrebbero bisogno di una bussola per capire come comportarsi con i gestori e con le pratiche commerciali aggressive. Questo pomeriggio seminario in CGIL

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Già qualche giorno fa da queste colonne ci eravamo occupati del passaggio dal mercato tutelato al mercato libero dell’energia e dell’iniziativa di Adiconsum per sostenere quegli utenti gabbati dagli eventi.

Bene, oggi vi segnaliamo l’iniziativa delle sezioni provinciali di Federconsumatori, Spi Cgil e Cgil, un seminario, in CGIL, sulla fine del mercato tutelato dell’energia.

Appuntamento questo pomeriggio, dalle 16,30 nella Sala Di Vittorio in via Merine, 33, a Lecce.

Dal 1° luglio il passaggio automatico per milioni di italiani: una fase delicata, nella quale i consumatori avrebbero bisogno di una bussola per capire come comportarsi con i gestori e con le pratiche commerciali aggressive che stanno caratterizzando questa fase.

Per questo motivo le organizzazioni territoriali hanno organizzato un primo seminario di un ciclo che coinvolgerà anche altri comuni della provincia.

Il passaggio del 1° luglio riguarderà le utenze domestiche dell’elettricità e seguirà quello del gas avvenuto il 10 gennaio scorso.

Una fase che avrà un impatto considerevole sulle condizioni economiche di milioni di persone, su cui regna grande confusione anche per le poche (e non sempre chiare) informazioni circolanti riguardo a cosa fare o non fare.

In questo scenario anche le persone più anziani e i fragili, sebbene destinatarie di trattamenti di maggior favore (potranno rimanere o rientrare nel percorso di tutela), rischieranno di compiere scelte a loro sfavorevoli, magari spinti da straordinarie e non sempre corrette campagne commerciali.

Per questa ragione CGIL, SPI e Federconsumatori hanno predisposto una capillare campagna dal titolo “Fine mercato tutelato: fermati. Non prendere la scossa!”, all’interno della quale rientra l’incontro di questo pomeriggio.

L’iniziativa è ovviamente aperta a tutti.

 

 

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Attualità

Whatsapp cambia ancora: le novità

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A pochi giorni dal lancio della nuova interfaccia per le app Android e iOS, e dell’annuncio dei nuovi filtri per le chat non lette e quelle di gruppo, Meta aggiorna anche l’interfaccia di WhatsApp Web, la versione per browser della piattaforma di messaggistica da 2,3 miliardi di utenti.

Si tratta di piccole novità, apparentemente quasi insignificanti, ma che vanno viste alla luce delle altre modifiche già annunciate. Meta, in pratica, ha fatto spazio nell’interfaccia di WhatsApp Web in vista dell’inserimento di altre icone per accedere alle nuove funzioni.

WhatsApp Web, la nuova interfaccia

La novità nell’interfaccia di WhatsApp Web è sostanzialmente una: la barra di navigazione spostata a sinistra, in verticale. Nella barra compaiono ora 8 icone e un separatore, segno che potrebbe non trattarsi della versione definitiva dell’interfaccia e che qualcosa, nelle prossime settimane, potrebbe ancora cambiare. Dall’alto verso il basso, le icone sono:

  • Chat (per accedere a tutte le conversazioni)
  • Stato
  • Canali
  • Archiviate
  • Importanti
  • Impostazioni
  • Profilo

Tra i canali e le chat archiviate c’è il separatore, che al momento è un semplice elemento grafico che non può essere spostato né modificato.

Oltre la barra laterale posta a sinistra, tutto il resto non cambia e resta identico a prima: colonna principale con l’elenco delle chat, dei canali, degli stati, e riquadro a destra con il contenuto delle chat.

Restano anche l’icona per cercare all’interno di tutte le chat e quella per cercare all’interno della chat attualmente aperta. Resta anche il filtro per le chat non lette che, però, molto probabilmente sparirà a breve.

WhatsApp Web cambierà ancora

Alla luce dell’annuncio dei nuovi filtri in arrivo sulle app per smartphone, è molto probabile che questa modifica all’interfaccia di WhatsApp Web sia solo un preparativo per portare i filtri anche sul browser.

Nella colonna a sinistra, infatti, c’è ora moltissimo spazio libero dove inserire nuove icone e c’è anche un separatore che, al momento, non serve a nulla e non ha alcun senso. Lo avrà, invece, quando le icone saranno di più con l’arrivo di quelle per mostrare solo le chat non lette o le chat di gruppo.

WhatsApp e le chat di terze parti

C’è, infine, un’ulteriore novità in arrivo da considerare: le chat con le app di terze parti, che WhatsApp è stata costretta ad accettare in Europa dopo l’entrata in vigore del Digital Markets Act e del Digital Services Act.

Queste chat arriveranno se, e solo se, altre piattaforme decideranno di aderire al sistema di interoperabilità messo in piedi da Meta. Sappiamo già che quasi nessuna delle piattaforme concorrenti è intenzionata a farlo, ma WhatsApp deve permetterlo per legge.

Eventuali chat con utenti provenienti da altre app e piattaforme, quindi, potrebbero essere raggiunte da un’apposita icona posizionata nella barra laterale sinistra di WhatsApp Web. Ciò permetterebbe anche a WhatsApp di mostrare, nella colonna dell’elenco di queste chat, un apposito messaggio sul diverso grado di sicurezza di queste conversazioni.

Sulla sicurezza delle future chat multipiattaforma, infatti, è in corso un acceso dibattito e la maggior parte degli esperti ritiene che esse non potranno essere tanto sicure come quelle tra utenti della stessa piattaforma.

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A Tricase la collezione Scolozzi apre le porte a Cimeetrincee

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Significativo incontro in questi giorni in quel di Tricase.

Il consigliere dell’Associazione Storica Cimeetrincee, Daniele Lissoni, ha fatto visita alla collezione di militaria curata dal tricasino Paolo Scolozzi, rimanendo particolarmente colpito dalla varietà della raccolta di cimeli.

“Ci auguriamo che all’orizzonte si profili un’interessante collaborazione tra le due realtà – Cimeetrincee è un’associazione di ricerca storica, con sede a Venezia e con soci distribuiti su tutto il territorio nazionale, che si occupa di conservare la memoria in relazione ai fatti accaduti durante la Grande Guerra -, che dia risalto anche alla storia passata del nostro territorio salentino”, ha commentato Scolozzi.

Nelle foto alcuni momenti dell’incontro.

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