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Approfondimenti

Amministrative: i risultati

Comune per Comune voti, percentuali e seggi dei sindaci eletti e degli sconfitti

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(clicca sul nome dei paesi per i dettagli)


ALESSANO


Francesca Torsello (Città Democratica)- 1870 voti – 45,17% (8 seggi)


 


Francesca Torsello

Francesca Torsello


 


Marcello Trenta (Ripartire per crescere) – 1780 voti – 43% (3 seggi)


 


Jessica Torsello (MoVimento 5 Stelle)- 489 voti – 11,81% (1 seggio)


 


ALLISTE


Renato Rizzo

Renato Rizzo


Renato Rizzo (Progetto Città)- 3292 voti – 87,66% (8 seggi)


 


Claudio Liviello (L’Ancora) – 463 – 12,33% (4 seggi)


 


 


CANNOLE


Leandro Rubichi (Ripartiamo)- 696 voti – 54,71% (7 seggi)


Leandro Rubichi

Leandro Rubichi


 


Francesco Giovanni Russo (AttivaMente) – 576 voti – 45,28% (3 seggi)


 


 


CAPRARICA


Paolo Greco (Caprarica Viva)- 1197 voti – 67,74% (7 seggi)


CapraricaGrecoFotoNuova

Paolo Greco


 


Maria Fedela Vantaggiato (Facciamo Centro)- 570 voti – 32,25% (3 seggi)


 


 


CASTRIGNANO DEL CAPO 


Santo Papa (Oltre) – 1410 voti – 39,72% (8 seggi)


Santo Papa

Santo Papa


 


 


Francesco Petracca (Progetto Futuro) – 1234 voti – 34,77% (2 seggi)


 


Anna Maria Rosafio (Città Insieme)- 905 voti – 25,50% (2 seggi)


 


CAVALLINO


Bruno Ciccarese (Lista Gorgoni) – 3965 voti – 52,55% (11 seggi)


 


Carla Maria Grazia Rugge (Futuro e Democrazia) – 2533 voti – 33,57% (4 seggi)


 


Giampaolo Falco (Movimento 5 Stelle) – 1046 voti – 13,86% (1 seggio)


 


COLLEPASSO


Paolo Menozzi

Paolo Menozzi


Paolo Menozzi (Alleanza per Collepasso)- 1651 voti – 40,97% (8 seggi)


 


Salvatore Perrone (Forza Collepasso)- 1012 voti – 25,11% (2 seggi)


 


Tonino Gianfreda (Insieme ai Cittadini) – 967 voti – 24% – (2 seggi)


 


Pantaleo Gianfreda (Bene in Comune) – 362 voti – 8,98%


 


Antonio Lucio Russo (Collepasso Nuova) – 37 voti – 0,91%


 


CUTROFIANO 


Oriele Rolli

Oriele Rolli


Oriele Rolli (Città per Tutti) – 3287 voti – 58,33% (8 seggi)


 


Irene Stefanizzi (Trasparenza e partecipazione) – 2348 voti – 41,66% (4 seggi)


 


 


DISO


Antonella Carrozzo

Antonella Carrozzo


Antonella Carrozzo (Insieme si può) – 1002 voti – 47,71% (8 seggi)


 


 


Giuseppe Greco (Risveglio Comune) – 743 voti – 35,38% (3 seggi)


 


Vitale Nuzzo (Cambiavento) – 355 voti – 16,90% (1 seggio)


 


 

MELISSANO


Alessandro Conte (Insieme per Melissano) – 2597 voti – 56,05% (8 seggi)


Alessandro Conte

Alessandro Conte


 


 


Luigi Ricchello (Democratici per Melissano) – 1322 voti – 28,53% (3 seggi)


 


Giuseppe Macrì (L’Alternativa) – 714 voti – 15,41% (1 seggio)


 


 


NOCIGLIA


Massimo Martella

Massimo Martella


Massimo Martella (In Movimento)- 954 voti – 58,31% (7 seggi)


 


Salvatore Falco (Insieme) – 682 voti – 41,68% (3 seggi)


 


 


PATÙ


Gabriele Abaterusso (Centopietre)- 832 voti – 66,61% (7 seggi)


Gabriele Abaterusso

Gabriele Abaterusso


 


 


Maria Luisa Cucinelli (Scegliere Liberamente)- 417 voti – 33,38% (3 seggi)


 


 


POGGIARDO


Giuseppe Luciano Colafati (Responsabilmente Avanti)- 1894 voti – 47,06% (8 seggi)


Giuseppe Colafati

Giuseppe Colafati


 


 


Oronzo Borgia (La Città di Tutti) – 1891 voti – 46,99% (4 seggi)


 


Giuseppe Pintaudi (MoVimento 5 Stelle) – 239 voti – 5,93%


 


 


Totò Sales

Totò Sales


SANARICA


Totò Sales (Sanarica Bene Comune)- 812 voti – 100%


 


 


SOGLIANO CAVOUR


Paolo Solito (Si Amo Sogliano) – 1570 voti – 55,14% (8 seggi)


 


Giuseppe Lorenzo Congedo (Il Bene in Comune) – 1043 voti – 36,63% (4 seggi)


 


Fabio Vantaggiato (Sogliano ai cittadini) – 234 voti – 8,21%


 


TAURISANO


Raffaele Stasi

Raffaele Stasi


Raffaele Stasi (Noi per Taurisano)- 3041 voti – 42,45% (11 seggi)


 


William Maruccia (Democratici per Taurisano)- 2688 voti – 37,52% (4 seggi)


 


Vittorio Ciurlia (MoVimento 5 Stelle) – 1023 voti – 14,28% (1 seggi)


 


Antonio Bitonti (Progetto Comune) – 411 voti – 5,73%


 


 


TAVIANO


Giuseppe Tanisi

Giuseppe Tanisi


Giuseppe Tanisi ( Taviano Insieme) – 4127 voti – 54,14% (11 seggi)


 


Carlo Portaccio (Taviano Libera) – 2909 voti – 38,16% (4 seggi)


 


Salvatore Trisolino (MoVimento 5 Stelle) – 586 voti – 7,68% (1 seggio)


 


UGENTO


Massimo Lecci (Cittadini Protagonisti) – 4295 voti – 56.84% (11 seggi)


Massimo Lecci

Massimo Lecci


 


 


Mario Paiano (La Città che vogliamo) – 2799 voti – 37,04% (5 seggi)


 


Gianpaolo Citignola (Movimento 5 Stelle) – 462 voti – 6,11%


Alliste

Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze

Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….

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Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.

Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.

Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.

Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.

Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.

A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.

Stesso discorso per Castrignano del Capo, Giuliano di Lecce, Salignano.

In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.

Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.

L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.

A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.

Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.

La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.

Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.

La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.

Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.

Questa la situazione in provincia,  almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…

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Approfondimenti

“Per grazia ricevuta”: Piemontese, assessore sanità Puglia, crea d’emblée 2mila posti di lavoro

Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager…

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di Luigi Zito

Quello che non succede in 5 anni, a volte, si sa, può accadere a pochi giorni dalle elezioni: siano esse comunali (alzi la mano chi non si fatto dare “una liccata di asfalto”, davanti casa poco prima del voto); provinciali, quando Presidente o Assessori, come la Madonna, si appalesano in città e chiedono una “citazione” nelle urne: e giù a concedere, promettere, santificare e beatificare, tutta Grazia sprecata o mal riposta, perché sanno che non è deificata, ma solo vanagloria.

E fin qui siamo nell’ordine naturale delle elezioni.

Quello che supera il livello di indignazione e tracima nella vergogna assoluta, ai limiti della sconcezza, e chiede vendetta, è quanto sta accadendo per le nostre elezioni regionali.

Nonostante cinque aziende sanitarie da 17 giorni siano senza direttore generale e non si veda alba, la Regione si prepara a lanciare tre concorsoni: due dei quali saranno gestiti proprio da Asl senza un manager.

Mille posti ciascuno per infermieri e Oss, mentre la terza procedura darà il via alla mobilità intraregionale per permettere spostamenti tra le varie aziende.

Ricapitolando: 2mila posti di lavoro creati d’emblée, come infermieri e Oss, dei quali un terzo (circa 700) saranno su Foggia, città del Vicepresidente e assessore alla Sanità e Benessere animale, Sport per tutti, Raffaele Piemontese, prodigo di carità e col vizio delle buone azioni.

Questi concorsi erano attesi almeno da maggio, ora una circolare del dipartimento Salute conferma che la pubblicazione è «imminente», e dunque la scadenza delle domande potrebbe arrivare proprio a ridosso della tornata elettorale del 23 e 24 novembre prossimi, anche se le prove si svolgeranno non prima di aprile-maggio.

Quando si dice avere una “faccia di tolla”, ma qualcun altro asserirà che “in politica la menzogna è una componente imprescindibile”.

Come possiamo difenderci: quando nel segreto dell’urna dovremo apporre quella “citazione”, per non ricevere un’altra villania del genere, dobbiamo saper distinguere il “grano dalla pula”, il bianco dal nero, le “facce di tolla” da quelle linde, correte, sincere e leali.

Ricordiamocene.

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Approfondimenti

L’ambasciatore Cristina: “Ho conosciuto Putin e il Dalai Lama, che esperienze”

«Il Salento, è la terra di mia nonna, è la terra dove venivo d’estate a Tricase, per le vacanze, dove avevo dei carissimi amici che sfortunatamente non ci sono più è la terra dei miei antenati alla quale mi sento di appartenere”…

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di Ercole Morciano

Cristina Funes-Noppen è ambasciatore onorario del Belgio (lei stessa preferisce l’appellativo di ambasciatore a quello di ambasciatrice essendo quest’ultimo usato per indicare la moglie dell’ambasciatore, NdR), e da un po’ di tempo vive buona parte dell’anno in Salento, a Tricase, dove ha comprato un’antica dimora, quasi attaccata alla chiesa matrice, adattandola ai suoi bisogni,

Figlia di ambasciatore ha seguito le orme paterne e dopo gli studi accademici a carattere diplomatico ha percorso la sua carriera come ambasciatore del Belgio in numerosi Paesi nei vari continenti tra cui Zambia, Kenya, India, Tailandia, Marocco, Austria e Argentina, senza dimenticare che in tutte le sue destinazioni, come ambasciatore residente, copriva anche larghe giurisdizioni riguardanti altri vari Paesi.

È stata anche coordinatore di tre direzioni al ministero degli affari esteri: Diritti dell’Uomo, Nazioni Unite e Disarmo.

Ha ricoperto inoltre le funzioni di rappresentante permanente presso l’O.N.U e di commissario speciale per la cooperazione e lo sviluppo.

Dopo aver seguito le orme paterne in ambito professionale, l’ambasciatore segue ancora oggi le inclinazioni della madre, Maria Noppen De Matteis, pittrice e “star mondiale del surrealismo anche se poco conosciuta in Puglia” (bari.repubblica.it > cronaca 2022/12/19 news).

Nata nel 1921 nel castello baronale dei Sauli di Tiggiano, cui apparteneva la madre, dove le è stato allestito un museo permanente delle sue opere, Maria Noppen De Matteis, verso la fine degli anni ’50 e i primi ’60, d’estate villeggiava col marito e la figlia Cristina a Tricase-Porto, nella casa di Angelico Ferrarese, posta in una splendida posizione panoramica e vicina al villino di Gaetano Sauli, suo parente.

La giovanissima Cristina (Cri-Cri per le amiche e gli amici) era bionda, solare, molto bella, vivace, dal sorriso incantevole che “faceva girare la testa” ai giovanissimi rampolli delle famiglie-bene di Tricase-Porto in quel periodo caratterizzato dalla spensieratezza e dalla gioia di vivere.

La vena artistica di Cristina Funes-Noppen ne fa un personaggio veramente eclettico e sorprendente perché, oltre a dipingere, ella scrive con successo, in francese, romanzi e saggi storico-letterari dai quali traspare la sua speciale cultura maturata a diretto contatto con i popoli delle nazioni dove ha esercitato il ruolo diplomatico.

Gli ultimi suoi due romanzi, editi nel 2023 e nel 2025, si intitolano “Ils étaient six” e l’altro “Équivoques”. Il primo, narra la vicenda dei criminali nazisti che alla fine della II guerra mondiale si nascosero in Argentina.

La trama si svolge a sud delle Ande, in piena cultura “quechua” e consente al lettore, in filigrana, di seguire l’evoluzione politica dell’Argentina negli anni 1945-1983.

L’ultimo, contiene quattro romanzi gialli che danno informazioni su diversi Paesi, Kenia, India, Thailandia e un dialogo spiritoso sulla morte.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA

Perché il Salento e Tricase?

«Il Salento è la terra di mia nonna, è la terra dove venivo d’estate per le vacanze, dove avevo dei carissimi amici che sfortunatamente non ci sono più – ma ci sono i miei cugini, è la terra dei miei antenati alla quale mi sento di appartenere malgrado le mie molte peregrinazioni nel mondo, è infine la terra dove mi sento a casa. Nonostante la mia nazionalità belga sono rimasta profondamente salentina».

È soddisfatta della sua scelta? Ombre e luci?

«Se consideriamo il tipo di vita che si ha qui rispetto a quello di altri Paesi, occorre riconoscere che qui la qualità della vita è più umana. E poi, il patrimonio naturalistico, architettonico, storico, e culturale, nell’insieme, è di alta qualità e ampiamente godibile».

«HO CONOSCIUTO PUTIN»

Tra i diversi Capi di Stato o di governo da lei conosciuti, come racconta nel suo libro Chroniques impertinentes… ancora in carica tra gli altri vi è Vladimir Putin.

«Ho conosciuto Vladimir Putin nel 2001 quando è venuto in visita ufficiale in Belgio. Io ero all’epoca commissario speciale e pertanto fui invitata alla cena di gala. Non ci siamo parlati molto, però mi diede l’impressione che ci teneva ad avere buoni rapporti con l’Europa. Non mi sembrò nemmeno che terrorizzasse i suoi collaboratori.

Di fianco a me era seduto il suo consigliere per le questioni nucleari che aveva abusato della “divina bottiglia”, come dicono i francesi, e pertanto cantava in francese durante tutta la cena suscitando l’ilarità dei commensali, compreso Putin.

Cantando a squarciagola, non dava certo l’impressione di temere il suo presidente, il che non succede normalmente nelle cene ufficiali di gala e tanto meno di fronte a quello che è supposto essere un dittatore sanguinario.

Nella mia carriera ho incontrato vari dittatori e posso assicurare che davanti a loro nessuno dei collaboratori al seguito si sarebbe permesso di cantare».

GLI OSTAGGI

Due aneddoti, uno triste e l’altro lieto, nei suoi ricordi di ambasciatore.

«Il primo, andato a buon fine, riguarda due ostaggi di Medici senza Frontiere presi dall’armata di liberazione del Sud Sudan e liberati dopo una trattativa durata 20 giorni in cui i guerriglieri vollero trattare solo con me, al telefono, di notte.

Non ci chiesero nessun riscatto come invece per ripicca accadde dieci giorni dopo, con un altro ostaggio francese, la cui trattativa durò tre mesi e si chiuse con l’esborso di un’ingente somma di denaro. Questo mi fu precisato, ridendo, dal mio collega francese che pretese che era tutta colpa mia se la SPLA si era rifatta sul suo governo! L’aneddoto triste riguarda invece due belgi, un ragazzo che lavorava per le Nazioni Unite e sua moglie.

Erano spariti da 5 anni e i due miei predecessori non erano riusciti ad avere notizie certe.

I genitori speravano e le autorità pretendevano che fossero ancora vivi. È una storia romanzesca che si svolse in Thailandia e in Cambogia. Da quello che finalmente sono riuscita a scoprire seppi che erano stati uccisi dai Khmer Rossi, forse con la complicità dell’esercito thailandese e eventualmente con risvolti riguardanti il traffico di opere d’arte.

Testardamente impegnata, dopo molte peripezie, e dopo aver insistentemente discusso con i due re, Shianouk e Bhumipol, fui messa in contatto con il capo dell’esercito thailandese e con i Khmer Rossi che mi consegnarono le spoglie che io affidai alle famiglie, le quali ebbero almeno la consolazione di sapere cos’era successo ai loro figli e di potere seppellirne i corpi».

IL DALAI LAMA EMETTE UNA ENERGIA POSITIVA

La persona che più ha lasciato traccia nel suo animo durante la lunga carriera diplomatica?

«È stato di certo il Dalai Lama: una persona assolutamente fuori dal comune che emette un’energia positiva straordinaria e trasmette alle persone che incontra una carica di felicità. E ho il privilegio di avere ancora dei contatti sporadici con questo sant’ uomo, grazie al quale la cultura tibetana continua a sopravvivere malgrado l’occupazione della Cina che fa di tutto per eradicarla.

Perciò il Dalai Lama ha deciso che dopo la sua morte non si reincarnerà nel Tibet per evitare che i Cinesi arrestino la sua reincarnazione (che potrebbe essere anche una bambina) e la sostituiscano con una di loro scelta come fecero con il Panchen Lama (figura importante nel buddhismo tibetano).  Il Panchen Lama che si era reincarnato nel Tibet. fu arrestato quando aveva solo 6 anni nel 1995, rimpiazzato con un ragazzino che conveniva alle autorità cinesi e nessuno sa, da allora, dove si trovi il vero Panchen Lama».

Chroniques impertinentes

“…Un libro che si caratterizza per una libertà di spirito, un tono a volte mordace, esotico e cosmopolita. Un libro istruttivo, politicamente scorretto…ma così giusto! Un libro prezioso che deve essere letto da coloro che s’interessano alla diplomazia e agli affari di questo mondo”.

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