Connect with us

Cronaca

Acait/3, coro unanime: “Stop a incuria e degrado”

Le reazioni: gli interventi di Nunzio Dell’Abate, Antonio De Donno ed Ernesto Abaterusso, Fernanado Dell’Abate e dell’associazione Prendi Posizione

Pubblicato

il

Nunzio Dell’Abate


Ovviamente tante sono state le reazioni alla notizia del crollo improvviso di una porzione dell’Acait.


Tra le prime reazioni segnaliamo il post su facebook del consigliere d’opposizione Nunzio Dell’Abate: “Questo è il risultato dell’abbandono e degrado di un immobile acquistato nel lontano 2003 con un mutuo che i cittadini stanno ancora pagando… al netto della bomba ecologica di amianto sui tetti della struttura!”.


Antonio De Donno (candidato al Senato alle prossime elezioni politiche) ed Ernesto Abaterusso (Liberi e Uguali) sottolineano come “un pezzo importante dell’identità cittadina di Tricase, simbolo del lavoro difeso a costo della vita con le rivolte del 1935, viene ancora una volta oltraggiata dall’inadeguatezza e la disattenzione pubblica.  Non c’è più tempo da perdere e chiediamo l’intervento immediato della Regione Puglia a tutela di un patrimonio inestimabile dell’intera comunità pugliese”.


Antonio De Donno


E poi lanciano la proposta: “In un’ipotesi di ristrutturazione pubblico- privato non si può trovare una multinazionale del tabacco che contribuisca  facendo dell’Acait un museo della storia della tabacchicoltura del Salento? Philip Morris ha lanciato una sfida a se stessa progettando dei prodotti Smoke free, immaginando un futuro senza fumo. Questa occasione potremmo sottoporla all’attenzione della multinazionale ad esempio come un fattivo contributo al percorso intrapreso, contribuendo alla salvaguardia della più longeva struttura della lavorazione del tabacco del XX secolo in Puglia”.


Fernando Dell’Abate, candidato sindaco alle ultime amministrative ed ora consigliere d’opposizione: “Dopo la rabbia, lo sgomento e la delusione, è stato un piacere leggere i commenti sui social di molti cittadini che hanno iniziato a parlare di questo tragico episodio come un punto di ripartenza, di speranza”.

Fernando Dell’Abate


Poi Dell’Abate attacca: “Ci sono responsabilità politiche, amministrative e culturali che hanno accompagnato la questione Acait da quando è stato effettuato l’acquisto senza un vero progetto di riqualificazione dell’intera area. Ma, per una volta, credo che Tricase e i tricasini possano muoversi nella stessa direzione. Magari abbandonando progetti faraonici o utopistici, magari convocando assemblee pubbliche durante le quali visionare i numerosi progetti già esistenti, confrontandoli, discutendo. Poi spetterà alle istituzioni lavorare affinché si possa realizzare il tutto. È tempo di rimboccarsi le maniche e lavorare tutti insieme”, conclude Dell’Abate, “affinché si possa dare un futuro adeguato a quel pezzo di cuore al centro della nostra Tricase. Le idee non mancano, i progetti pure”.


L’Associazione Prendi Posizione-Tricase, ritiene opportuno “avanzare alcune riflessioni sullo stato d’abbandono decennale del patrimonio artistico e architettonico della nostra città. A tal proposito si ricorda che l’A.C.A.I.T. è un’importante testimonianza di archeologia industriale, nonché una pagina fondamentale della storia della nostra comunità”.


Di fronte a quanto accaduto”, continuano dall’associazione, “ci si chiede come mai un bene pubblico di tale importanza, non sia stato quantomeno oggetto di tutela e di messa in sicurezza dell’esistente. A tal proposito sono condivisibili le tante perplessità emerse sull’istallazione di un impianto fotovoltaico su un bene architettonico già in avanzato stato d’incuria.  Alla luce di quanto accaduto, auspichiamo che l’area interessata dai crolli venga al più presto messa in sicurezza e si avvii un progetto mirato al ripristino dei luoghi e a una destinazione d’uso pubblico e collettivo”.


Prendi Posizione invita tutti ad una “partecipazione attiva e responsabile nelle scelte future, riappropriandosi degli spazi comuni e recuperando la propria memoria storica” e “si rende disponibile a una collaborazione ampia con le altre realtà territoriali, associative e politiche, per iniziare un percorso condiviso al fine di intraprendere buone pratiche di cittadinanza con l’obiettivo di tutelare, valorizzare e promuovere il patrimonio storico, artistico e architettonico della città di Tricase”.


Alliste

Diamo i voti ai cimiteri del Salento: criticità, sufficienze ed eccellenze

Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti. Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche….

Pubblicato

il

Con l’avvicinarsi della Festa dei Morti abbiamo voluto verificare la situazione dei luoghi sacri dove tutti ci rechiamo in visita ai nostri cari defunti.
Spesso, per come sono tenuti, nonostante la sacralità del luogo, i cimiteri sono stati oggetto di (giuste) critiche.

Per questo a ridosso del 2 novembre abbiamo fatto un giro (random) in alcuni camposanti della provincia.

Sarà per l’avvicinarsi della ricorrenza, ma la situazione è (quasi) dappertutto decisamente confortante.

Nessun problema ad Alliste, Felline, Matino e Racale.

Negli ultimi due centri abbiamo assistito personalmente ai lavori in corso per la tosatura delle siepi e la sistemazione degli arredi a verde.

A Matino abbiamo anche incontrato il consigliere comunale Aldo De Donatis che ci ha spiegato come da tre anni sia cambiata la gestione dei servizi e la situazione oggi sia decisamente buona.

Stesso discorso per Castrignano del Capo, Giuliano di Lecce, Salignano.

In queste località il servizio è (ben) curato dalla stessa cooperativa che fa capo al 31nne Thomas Chiffi.

Decoro salvo anche a Maglie, dove, in vista delle celebrazioni dei defunti, tutto appare pulito e ordinato. Sembra tutto in ordine anche a Ruffano, sia nella parte “vecchia” che nella nuova ala, sorta all’alba del millennio in corso per accogliere i nuovi defunti.

L’area va via via popolandosi e ha subìto aggiornamenti di anno in anno a seconda delle necessità.

A Tricase resta critica e indecorosa la situazione del vecchio cimitero.

Sebbene non preveda più tumulazioni sin dal 1984, il Monumentale resta comunque meta di tante persone.

La situazione strutturale e di manutenzione degli arredi non è conciliabile con la sacralità del luogo e con il rispetto che si deve a chi va a far visita ai propri cari trapassati.

Non ci sono particolari problemi, invece, al cimitero nuovo anche se, almeno dal punto di vista del decoro si può e si deve fare meglio. Tanti viali non sono protetti dall’asfalto o dal cemento come quello principale e pochi altri e, spesso, si è costretti a mettere i piedi nel fango.

La vegetazione, poco o per nulla curata, invade gli stessi viali, costringendo i visitatori a farsi spazio tra le fronde.

Per evitare che ci siano defunti di serie A e B sarebbe opportuno intervenire presto.

Questa la situazione in provincia,  almeno fino a qualche giorno prima del 2 novembre…

Continua a Leggere

Cronaca

Scaricavano liquami puzzolenti, beccati grazie ai droni

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative…

Pubblicato

il

I DRONI DEI CARABINIERI INDIVIDUANO AUTORE DI SVERSAMENTI ILLECITI A PORTO CESAREO

Grazie all’impiego delle più moderne tecnologie investigative e alla preziosa collaborazione dei cittadini, i Carabinieri di Porto Cesareo hanno individuato e segnalato alla Procura di Lecce, che conduce le indagini, un imprenditore locale ritenuto responsabile di sversamenti illeciti di liquami nella rete fognaria del comune di Porto Cesareo.

Le indagini, avviate a seguito delle segnalazioni pervenute da residenti preoccupati per la presenza di persistenti cattivi odori, hanno permesso di accertare che, nelle prime ore dei giorni scorsi, l’uomo avrebbe effettuato lo scarico di liquami attraverso un autospurgo nei tombini fognari, causando malfunzionamenti alla rete e la diffusione di odori nocivi.

Determinante si è rivelato l’utilizzo dei droni e delle dashcam in dotazione all’Arma dei Carabinieri, che hanno documentato con chiarezza le condotte illecite, fornendo un supporto tecnologico decisivo alle attività investigative.

Il veicolo utilizzato, di proprietà di una società di leasing ma nella disponibilità dell’impresa riconducibile all’indagato, è stato sottoposto ad accertamenti.

L’operazione dei militari dell’Arma rappresenta un chiaro esempio di come innovazione tecnologica e pronta risposta dell’Arma, unita alla collaborazione attiva dei cittadini, possano fare la differenza nella tutela dell’ambiente e del decoro urbano.

IL FILMATO DELL’OPERAZIONE

 

Continua a Leggere

Alezio

Il calendario degli autovelox di novembre in Salento

Occhio alle multe, comune per comune tutte le postazioni…

Pubblicato

il

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti