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Alessano

SS 275: tutti contro Tricase

Secondo lotto: in attesa dell’incontro al Ministero, i sindaci del Capo di Leuca ribadiscono la loro contrarietà al passaggio ad Est di Tricase dalla cosiddetta “Cosimina”

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di Giuseppe Cerfeda


Sul secondo lotto dei lavori di adeguamento e ammodernamento della Maglie – Leuca verrà presa una decisione definitiva (forse) nell’incontro che si terrà presso intorno al tavolo ministeriale a Roma.


È quanto emerso dopo il tavolo tecnico tenutosi in Regione e nel corso del quale il sindaco di Tricase Carlo Chiuri ha confermato quanto deliberato dal Consiglio comunale (CLICCA QUI), cioè che la città predilige il passaggio ad Est che coinvolgerebbe la S.P. 335, la tangenziale detta “Cosimina”.


Nella stessa occasione i sindaci degli altri Comuni interessati dal secondo lotto (Tiggiano, Castrignano del Capo, CorsanoGagliano del CapoMiggiano, Specchia e Alessano) hanno ribadito la loro contrarietà a tale ipotesi e caldeggiato nuovamente il tracciato che passerebbe ad ovest di Tricase (Lucugnano).


Come da verbale della Regione Puglia, al termine della riunione tenutasi a Bari, l’ing. Nicola Marzi per Anas (dopo aver fatto presente che in ossequio alla richiesta contenuta nel parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, sono in corso le misurazioni dei flussi di traffico ad oggi e che i dati saranno disponibili entro la fine del mese), ha annunciato che in futuro saranno verificati i flussi di traffico e l’entità del consumo di suolo anche per il secondo lotto.


L’assessore Giannini, preso atto delle dichiarazioni dei sindaci intervenuti alla riunione e del rappresentante della Provincia di Lecce, nonché di quelle di Anas, ha chiesto alla stessa Anas di fornire alla Regione entro la fine del mese i dati dei flussi di traffico relativi al primo lotto riservandosi, all’esito dell’invio dei predetti dati, di formulare una richiesta di incontro al Ministro delle infrastrutture e dei lavori pubblici presso la sede del Ministero al fine di discutere ed eventualmente definire la soluzione della vicenda.


Ha chiesto inoltre, nell’ambito delle attività progettuali del secondo lotto, di valutare l’incidenza della realizzazione della galleria (tracciato Est) sul costo dell’opera.


Nel frattempo, come riporta il verbale della Regione Puglia, l’assessore regionale ha chiesto ad Anas un’analisi comparativa dei costi trsa la prosecuzione della strada ad Est e quella ad Ovest.


Il sindaco di Tiggiano Ippazio Morciano: “Dicano chiaramente che non vogliono il secondo lotto


Passaggio ad Est (“Cosimina) o ad Ovest (Lucugnano) di Tricase? La questione pare far perdere la pazienza al sindaco di Tiggiano Ippazio Morciano che senza giri di parole tuona: “Toglietevi di dosso per un attimo la tricasinità e smettetela di fare gli ambientalisti solo per convenienza. Se si vuole essere ambientalisti occorre esserlo a 360° e non soltanto in casa propria. Sarebbe il primo caso nella storia e diventeremmo un caso nazionale se su un territorio pianeggiante facessimo realizzare una galleria di 600 metri solo per volontà del Comune di Tricase. Scegliere la strada ad Est significherebbe realizzare all’interno del territorio di Tiggiano (Zona Pennina, a ridosso del centro abitato, nei pressi della rotatoria al termine della tangenziale e all’ingresso del paese) un traforo lungo 600 metri in zone tra l’altro individuate nel nuovo Pug come possibili zone archeologiche (lì sorgeva l’antico paese). Tricase tutto questo non lo considera? Il consumo di suolo esiste esclusivamente sul suo territorio? Sono ambientalisti solo a Tricase?”.


Lei ritiene dunque che passando ad ovest l’opera sia molto meno impattante?


Certo! E non lo dico solo io. Non voglio andare ad invadere le competenze di altri Comuni, la mia è solo una riflessione dal punto di vista dell’ambiente e della logica. Se uno mi dice che è contrario alla strada deve avere il coraggio di dirlo per tutta l’opera, non mettere a disposizione neanche un metro del proprio territorio e farla fermare al Mercatone Uno. Che dicano a chiare lettere di non volere usufruire della nuova strada! Se la volontà è quella di non far costruire il secondo lotto hanno fatto male i conti: non si può escludere una popolazione di 70mila abitanti solo per volontà di Tricase”.


L’idea della Cosimina”, insiste Morciano, “verrà bocciata perché è improponibile. Mai e poi mai il Ministero darà il lasciapassare per un’idea così strampalata: ha un impatto assai elevato ed in più non porta a un nessun risparmio perché solo la galleria verrebbe a costare una ventina di milioni. Vien da pensare sia soltanto un escamotage per bloccare l’opera. E noi non ci stiamo! Nel caso vorremmo che Tricase dicesse in maniera molto chiara che non vuole che l’opera sia realizzata”.


Perché allora rinviare il tutto ad un incontro a Roma? “Per confermare il finanziamento: mentre noi litighiamo c’è qualcuno che agisce dietro le quinte affinché quei soldi vengano destinati altrove”.


Il sindaco di Tiggiano non si dice convinto neanche del ricalcolo dei flussi del traffico: “Secondo voi dopo 20 anni il numero delle auto che circolano è diminuito o aumentato? Se quella strada era fondamentale 20-30 anni, fa oggi non lo è ancor di più? È inutile che ci prendiamo in giro: se usiamo il cervello e non ci facciamo prendere dal campanilismo, sappiamo bene che la strada andrà fatta e dovrà passare ad ovest di Tricase. Stanno discutendo di metri quadri di terreni agricoli inutilizzati per confutare una soluzione che si allontana dal centro abitato, producendo meno inquinamento, solo perché si sono incaponiti per una scelta fuori da ogni logica. Lo sa il sindaco di Tricase che, utilizzando il tracciato ad Est, priverebbe di fatto Tricase di una tangenziale? Ne sono sempre più convinto”, conclude il sindaco di Tiggiano, “è una scelta che nasconde la volontà di Tricase di non far realizzare l’opera”.


La sindaca di Alessano Francesca Torsello: “Opzione ovest per limitare i danni


Ho sempre posto la questione del consumo del territorio e del rispetto della delicata situazione ambientale”, la premessa della sindaca di Alessano Francesca Torsello, “ed ho seguito questa strada Anas nel momento in cui si è trattato di considerare le evidenze archeologiche e gli aspetti più delicati del territorio dal punto di visto paesaggistico. Anas si è detta disponibile ad interpretare il tracciato ad ovest come noi avevamo chiesto dall’inizio: due corsie a raso, senza gallerie e senza altri elementi impattanti“.


La soluzione ad ovest”, secondo la Torsello, “è accettabile, quella ad est no, perché prevede una galleria bella lunga e poi, almeno da quanto prospettatoci da Anas, è più lunga e quindi il consumo del territorio sarebbe maggiore”.


La sindaca di Alessano sottolinea come il tracciato ad est, quello che coinvolgerebbe la tangenziale di Tricase sia, “più vicino alla zona costiera e non passi per l’interno, quindi le conseguenze dal punto di vista ambientale sarebbero sicuramente maggiori.


Questa strada, comunque la metti, è purtroppo un’opera impattante: cerchiamo almeno di limitare i danni.


Nel tragitto ad Est non si riuscirebbe ad evitare differenze di altezza che bisognerebbe colmare con un’opera altamente impattante come la galleria in prossimità del confine tra Tiggiano e Tricase. Quindi”, conclude, “se proprio questa strada va fatta la si faccia passando ad ovest di Tricase”.


Il sindaco di Miggiano, Giovanni Damiano: “Evitare lo spettro della galleria a Tiggiano


Il sindaco Giovanni Damiano, spiega la posizione di Miggiano:Non abbiamo mai voluto prescindere da due impellenti richiami di questo nostro tempo, vale a dire ambiente e sicurezza“.


Per questo“, prosegue il primo cittadino, “abbiamo fortemente voluto il primo lotto“.


Per quanto riguarda il tratto, quello da Montesano Salentino fino a Leuca“, dichiara il sindaco Damiano, “preferiamo la direttrice ovest“.

Una soluzione“, spiega, “che consentirebbe la realizzazione dell’opera con meno spese ed un consumo minore di territorio. Ed eviterebbe“, conclude il sindaco di Miggiano, “lo spauracchio della galleria sulla Cosimina”.


Il sindaco di Specchia, Rocco Pagliara: “Ad ovest meno spese e consumo di territorio


Il primo cittadino di Specchia, Rocco Pagliara, premette che “il territorio di Specchia, è interessato solo marginalmente dalla realizzazione del nuovo percorso della 275”.


Il sindaco chiarisce che “l’amministrazione di Specchia vuole, come e anche più degli altri, la messa in sicurezza della 275, da Maglie e sino a Leuca”.


Per quanto ci riguarda il percorso da preferire”, arriva al punto il primo cittadino specchiese, “è quello ad Ovest (Lucugnano) perché, sulla base degli studi tecnici e finanziari esposti circa un anno fa, da parte di ANAS, costerebbe di meno e comporterebbe minore consumo del territorio”.


Secondo Pagliara “in presenza di risorse finanziarie appena sufficienti, dobbiamo orientarci verso il percorso più economico e meno impattante, che ci porti alla realizzazione di un’opera strategica per lo sviluppo dell’intero territorio del Capo di Leuca”.


Il sindaco di Corsano, Biagio Martella: “Opzione ad Est improponibile


Non ha dubbi neanche il sindaco di CorsanoBiagio Martella: “Dal punto di vista ambientale e del consumo del suolo ritengo che la soluzione ad ovest sia la più condivisibile”.


Il sindaco di Corsano ritiene inoltre che “dal punto di vista tecnico e finanziario il passaggio ad est sia improponibile: la “Cosimina” non può essere recuperata così come è, dovrebbe essere completamente smembrata e rifatta con la previsione della di una galleria all’altezza di Tiggiano, quindi con un maggiore impegno economico”.


Il sindaco di Gagliano, Carlo Nesca: “Passaggio ad ovest molto meno invasivo


Più a sud il sindaco di Gagliano del Capo, Carlo Nesca, fa sapere di ritenere “l’ipotesi progettuale, che prevede il passaggio della nuova 275 ad ovest di Tricase, sia quella più coerente con i principi rappresentati su diversi tavoli, anche regionali, all’uopo convocati”.


Secondo Nesca, infatti, “la soluzione del passaggio ovest si presenta certamente meno invasiva di quella del passaggio ad Est, atteso che quest’ultimo prevede, tra Tiggiano e Tricase, la realizzazione di una galleria di oltre 500 metri, i cui costi potrebbero peraltro assorbire gran parte delle risorse finanziarie destinate al secondo tratto della 275. Il tutto”, conclude il sindaco di Gagliano, “con il concreto rischio di non poter poi completare l’infrastruttura proprio in quella parte di territorio in cui vi è maggior bisogno di “liberare” i centri abitati (“si pensi a Corsano, Tiggiano, Alessano e Gagliano”), dal pericoloso e quotidiano flusso veicolare”.


Roberto Calabrese* (Castrignano del Capo): “Basta ritardi: rischiamo di perdere il finanziamento”


(*Consigliere comunale)


Est o ovest di Tricase? “Per noi non è importante questo”, ha dichiarato Roberto Calabrese, consigliere comunale delegato alla viabilità di Castrignano del Capo, “ma che si realizzi e, soprattutto, che arrivi a Castrignano e Leuca! Se proprio dobbiamo esprimere una posizione in merito alla scelta per il passaggio da Tricase, propendiamo per l’opzione Ovest, perché con gli altri Comuni è già stato trovato un accordo, scaturito da diverse riunioni con i sindaci interessati e condiviso da Anas e Regione”.


Riguardo alla soluzione est “è stato riscontrato che, oltre ai ritardi dovuti alla totale riprogettazione del tratto in questione, ci vorrebbero ulteriori risorse per almeno 20 milioni di euro per la famosa galleria all’altezza di Tiggiano. Per questo noi restiamo molto scettici. Oltretutto”, rincara la dose, “eventuali ulteriori ritardi potrebbero anche portarci a perdere il finanziamento. Per questo chiediamo fortemente al Comune di Tricase di rivedere la propria posizione”.


Se la nuova 275 non dovesse essere realizzata, per tutto il Capo di Leuca sarebbe l’ennesima chance persa di collegare le proprie località con la rete stradale”, conclude Calabrese, “a danno del turismo, delle imprese locali e di tutti cittadini e studenti che ogni giorno percorrono quella strada, peraltro spesso teatro di incidenti”.


Il sindaco di Tricase Carlo Chiuri: “Sosterrò fino in fondo il volere della città”


Uno contro tutti! Non deve essere una bella sensazione ma il sindaco di Tricase Carlo Chiuri non si lascia intimidire e va avanti per la sua strada, convinto com’è di dover “sostenere il volere della città e del Consiglio comunale che la rappresenta”.


Ci hanno prospettato due opzioni chiedendoci di esprimerci a riguardo e noi lo abbiamo fatto”, spiega il primo cittadino, “prima ascoltando le categorie ed i cittadini negli incontri tenuti, poi con uno studio delle apposite Commissioni e, infine, deliberando in Consiglio comunale”.


Per il sindaco di Tricase la scelta è fin troppo logica: “Meglio utilizzare una strada esistente o farne una completamente nuova? La nostra scelta per il tracciato ad Est”, continua, “si ispira ai principi della riduzione del consumo di suolo e della messa in sicurezza della viabilità esistente. Passando ad Ovest, consumo del suolo e deturpamento del territorio sarebbero sicuramente maggiori”.


Per il primo cittadino questa è la soluzione auspicata anche in considerazione del fatto che, nella programmazione integrata della mobilità sostenibile per il Capo di Leuca, in seno alle Aree Interne Sud Salento, Tricase è stata indicata come hub territoriale di zona per i trasporti su ferro e su gomma con il potenziamento dei collegamenti.


Il passaggio ad Est prevederebbe, però, un traforo lungo 600 metri all’altezza di Tiggiano e per gli altri sindaci questo comporterebbe una spesa ed un impatto ambientale maggiori. “Potrei rispondere che il passaggio ad ovest dividerebbe il territorio di Tricase in due“.


“Mi limito, invece, a ricordare che non siamo noi a redarre i progetti ma Anas”, tuona Chiuri, “lo ribadisco: ci hanno chiesto di scegliere tra due possibilità che ha messo sul tavolo Anas. Prima ci rimproveravano di non decidere, ora vogliono rimettere tutto in gioco… Per quanto mi riguarda quel che dovevamo fare lo abbiamo fatto ora aspettiamo le decisioni che verranno prese sui tavoli romani”.


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Earth Day, anche il Salento Plastic Free

L’onda blu dei volontari ha travolto Spongano, Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino

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Un’onda blu di oltre 10mila volontari che con tenacia e determinazione, sfidando le avversità del meteo, ha dedicato un weekend alla Terra in occasione della 54esima ricorrenza dell’Earth Day indetto dalle Nazioni Unite e quest’anno dedicato alla tematica “Planet vs Plastics”.

L’associazione di volontariato Plastic Free Onlus, impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, è entrata in azione in ben 288 appuntamenti di pulizia ambientale su tutto il territorio nazionale a cui si sono aggiunte, per la prima volta, sei iniziative all’estero.

Grazie all’impegno dei volontari sono stati rimossi complessivamente 121.534 kg di plastica e rifiuti dall’ambiente, ridando vita e splendore a spiagge, parchi, giardini, rive dei fiumi e tante altre aree pubbliche.

Anche la Puglia è stata protagonista con 13 iniziative sul territorio regionale che hanno visto la partecipazione di 730 volontari, i quali hanno rimosso dall’ambiente ben 10.376 chili di plastica e rifiuti.

Nel Salento, in particolare, l’onda blu ha travolto Spongano (vedi foto in alto), Alessano, Gagliano del Capo, Casarano, la marina di Pescoluse a Salve e Taurisano, Cutrofiano, Gallipoli, Veglie e Salice Salentino.

«Ringraziamo i cittadini che si sono uniti a noi in questo weekend dedicato alla Terra», dichiara Luigi Schifano, referente regionale Plastic Free, «Vedere tanta gente assieme nel segno dell’amore concreto per la Natura regala gioia e speranza per un futuro sempre più sostenibile e libero dall’eccesso di materiali plastici, che inquinano i nostri ambienti di vita. L’entusiasmo, soprattutto dei più giovani, ci permette di continuare con sempre più determinazione ad impegnarci nella nostra azione di sensibilizzazione che non si ferma e prosegue, ogni settimana, nelle piazze e nelle scuole”.

 

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Senza censura: Matteotti e la “Liberazione” con Mario Gianfrate ad Alessano

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In Rai, ne hanno parlato tutti, certi argomenti (e talune persone non propriamente schierate) sono banditi.

Grazie a Dio però non c’è solo la Rai, rimasta mamma di pochi e non più di tutti gli italiani, e pullulano le iniziative per parlare di quegli argomenti che sono la nostra storia, che siamo noi.

Come quella di Alessano: dopodomani, mercoledì 24 aprile, alle 19, presso il Vescovado, in piazza don Tonino Bello, si terrà un incontro con lo scrittore Mario Gianfrate e la presentazione del suo libroDelitto Matteotti-Il mandante”.

L’incontro organizzato da L’Adelfia – Società Cooperativa, sarà un momento di analisi e dibattito con ospiti del mondo accademico per ricordare l’Uomo e il Politico, Giacomo Matteotti.

La doppia ricorrenza del centenario dalla sua morte avvenuta il 10 giugno del 1924 e della festa della Liberazione, rafforza l’idea di porre la figura di Matteotti come simbolo dell’impegno e della responsabilità civile e politica, anticorpi democratici di ogni deriva liberticida.

In questa cornice Mario Gianfrate e il suo libro forniranno lo spunto per una più attenta disamina e riscoperta prospettiva storica di ciò che fu il prologo e il tragico epilogo della battaglia per la Libertà di Giacomo Matteotti.

Interverranno: Mario Gianfrate – autore del libro; Gabriele Bastianutti – insegnante di filosofia al Liceo G. C. Vanini; Federico Imperato – ricercatore Università Degli Studi di Bari; On. Biagio Marzo – già parlamentare PSI. Modererà Giovanni Bongo, insegnante di filosofia Liceo G. C. Vanini

“Delitto Matteotti-Il mandante”

«Il volume non è soltanto una brillante, lucida analisi dei tragici eventi che aprirono definitivamente la via alla dittatura in Italia, ma anche un’analisi appuntita, meticolosa, accuratissima che consente di verificare come nella trascrizione del resoconto stenografico dei funzionari della Camera siano scomparsi, grazie a una occhiuta e certamente non disinteressata regia, elementi preziosi tra i quali diverse interruzioni (una delle quali dello stesso Mussolini!) che, integralmente qui riportate, consentono una rilettura originale e rivelatrice di quel discorso, restituendoci qualcosa che evidentemente si voleva far scomparire. Dobbiamo dunque alla stampa libera del tempo e all’appassionata ricerca di Gianfrate se oggi abbiamo di quella estrema testimonianza di libertà una ricostruzione più completa, non “emendata” dal regime, non offuscata da filtri ma ricostruita grazie a giornali quali La Giustizia, l’Avanti! e l’Unità, ma anche a un giornale “fascistissimo” quale La Gazzetta di Puglia, la cui cronaca è tuttavia ricca di particolari inediti» (dalla prefazione di Alberto Aghemo).

Mario Gianfrate

Mario Gianfrate

Nato a Locorotondo nel 1950, professore di Lettere, militante e dirigente socialista in Locorotondo, proviene da una famiglia storicamente legata al socialismo pugliese.

Suo nonno Giovanni (1882-1937), giovane barbiere autodidatta, fondatore del Partito socialista di Locorotondo (Bari), agli albori del secolo scorso organizzò le lotte del movimento operaio, dando vita alla Lega di miglioramento tra gli edili e affini promuovendo gli scioperi per il conseguimento di condizioni di vita più umane dei lavoratori. Attiva fu la sua battaglia contro la camorra organizzata del luogo che si contendeva il possesso dello strumento comunale.

Nel 1914 fondò «Il Seme», settimanale socialista, dal quale condusse una vigorosa battaglia contro la guerra. Arrestato per attività antimilitarista e pacifista, fu confinato a Bitonto per un anno, per i primi sei mesi a domicilio coatto e per i restanti in libertà vigilata.

Negli anni del biennio rosso organizzò i moti del ’19 contro il rincaro indiscriminato dei prezzi dei beni di prima necessità. Promosse la costituzione di una cooperativa di consumo.

Antifascista, tenne la commemorazione di Giacomo Matteotti assassinato dai fascisti. Arrestato la sera del 31 dicembre del 1928, fu trasferito, insieme ad altri cinque compagni di fede, al carcere di Monopoli.

Significativa la sua attività letteraria: un suo dramma sull’emigrazione, La Patria dei poveri, è conservato presso la Library of Congress degli Stati Uniti.

Mario Gianfrate raccoglie l’eredità ideale e politica di Giovanni dedicandosi anche al recupero di materiale documentario relativo alla storia locale del Partito socialista.

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L’Università del Salento plastic free per la Giornata della Terra

Iniziative sul territorio per celebrare l’evento mondiale e rimuovere plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici

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L’Università del Salento si mobilita per la Giornata della Terra (“Earth Day”) che si celebra il 22 aprile a livello mondiale. Numerose le iniziative in programma: eventi di CleanUp sul territorio con la raccolta dei rifiuti in plastica abbandonati; l’esplorazione di un “Museo virtuale degli ecosistemi per le scuole secondarie di secondo grado; una lezione pubblica aperta e partecipativa nel campus Ecotekne sull’obiettivo “Rifiuti Zero”.

Durante il weekend 19-21 aprile si svolgerà la campagna nazionale “Giornata della Terra” promossa dall’associazione “Plastic Free Odv Onlus”, della quale l’Università del Salento è partner istituzionale.

I volontari in campo rimuoveranno plastica e rifiuti dispersi in spazi pubblici.

In provincia di Lecce dopo l’appuntamento di venerdì 19Spongano (zona Le More, ore 15,30), domenica 21 aprile toccherà a: Casarano (piazzale Madonna della Campana, ore 9), Alessano (autolavaggio self service Planet Wash, via Gonfalone, ore 9), Cutrofiano (passeggiata ecologica, Chiesa Madonna delle Grazie, via Aspromonte 98, ore 9), Gallipoli (Rivabella parcheggio Lido La Bussola, ore 9), Taurisano (parcheggio antistante il cimitero comunale, ore 9,30), Gagliano del Capo (villetta Aldo Moro, ore 9,30), Veglie (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10), Salice Salentino (strada Spartifeudo Veglie-Salice, ore 10); Lecce (Spiaggiabella, via Porto Ercole, ore 10).

Lunedì 22 aprile, nel giorno dell’Earth Day, l’Università del Salento ha organizzato due ulteriori iniziative.

Il primo evento sarà online ed è indirizzato agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. È curato congiuntamente dal Laboratorio di Ecologia dell’Università del Salento (referenti Alberto Basset e Franca Sangiorgio) e dall’Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR (referenti: Mariasilvia Giamberini e Cecilia Noce). Il titolo dell’iniziativa, che si svolgerà il 22 aprile dalle ore 10 alle ore 11, è “Conoscere gli ecosistemi per proteggerli”: gli studenti saranno accompagnati nell’esplorazione di un “Museo virtuale sugli ecosistemi” e potranno seguire i talk di ricercatori esperti in Ecologia, partecipando al gioco “Scelte per la Sostenibilità” (alle scuole iscritte sarà inviato per email il link per partecipare).

Il secondo evento consisterà in una Lezione pubblica, aperta alla partecipazione di studenti, docenti, personale amministrativo, associazioni e cittadini, sul tema “Earth Day e obiettivo Rifiuti Zero: dalle regole legali ai comportamenti reali” (referente Massimo Monteduro). La Lezione si svolgerà il 22 aprile dalle ore 11.30 alle ore 14.30 nell’aula R13 dell’edificio R1 nel campus Ecotekne (Giurisprudenza), con la partecipazione di Chiara Feliziani (Università di Macerata), Eugenio Fidelbo (Università di Bologna), Alessio Martini (Università di Roma Tre), Giovanni Maria Caruso (Università della Calabria) e del referente di “Plastic Free Odv Onlus” per le Regioni Puglia e Basilicata, Luigi Schifano.

 

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