VivaidelSud10_25

Attualità
In cerca di lavoro
17° Report Arpal Puglia: oltre 800 posizioni aperte nel Leccese e recruiting day settore telecomunicazioni a Maglie e a Casarano

Mille candidati, cento aziende presenti e oltre duemila colloqui svolti in tre giorni: sono i numeri di Puglia Jobs, il Recruiting day organizzato dalla Regione Puglia attraverso la sua agenzia Arpal Puglia nell’ambito della prima edizione pugliese di Job&Orienta, evento che dal 14 al 16 maggio ha affollato i padiglioni della Fiera del Levante.
Si aprirà adesso la seconda fase della selezione, con oltre 100 colloqui da remoto prenotati da altre regioni d’Italia e dall’estero, grazie alla strategia Mare a Sinistra della Regione Puglia.
Nei prossimi giorni, invece, sono in programma altri due recruiting rivolti ad operatori call center nella provincia di Lecce.
Martedì 20 maggio, dalle 14 alle 17, il Centro per l’Impiego di Maglie ospiterà un recruiting dayorganizzato da Gi Group, dedicato alla selezione di 25 operatori call center inbound. L’appuntamento è negli uffici di via Gallipoli 57.
Chi è interessato può candidarsi entro il 19 maggio 2025, rispondendo all’offerta 7080/2025 disponibile sul portale lavoroperte.regione.puglia.it.
Per maggiori informazioni è possibile contattare il CPI di Maglie al numero 0836/1909044 o scrivere a ido.maglie@arpal.regione.puglia.it.
Giovedì 29 maggio, dalle ore 14,30 alle 16,30, presso il Centro per l’Impiego di Casarano (in Via San Giuseppe n.14), avrà luogo un Recruiting Day organizzato da Covisian Credit Management S.p.A., azienda alla ricerca di 50 impiegati telefonici per attività di recupero crediti.
Per candidarsi ufficialmente, è necessario rispondere all’offerta 6759/2025 sul portale lavoroperte.regione.puglia.it entro il 29 maggio.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il CPI di Casarano al numero 0833/1699001 o scrivere a ido.casarano@arpal.regione.puglia.it.
Numerose altre offerte sono contenute nel 17° Report settimanale di ARPAL Puglia che conta 204 annunci e 802 posizioni lavorative attualmente disponibili nell’Ambito di Lecce.
Il panorama occupazionale si conferma dinamico e articolato, con offerte che attraversano numerosi comparti produttivi del territorio. A guidare la domanda di lavoro è ancora una volta il settore turistico con 189 opportunità attive, confermandosi motore strategico dell’economia locale.
Al secondo posto si colloca il comparto delle pulizie con 145 posizioni aperte, seguito dal settore delle costruzioni, in forte crescita, che registra 117 posti disponibili.
Mostra un andamento positivo anche il settore delle telecomunicazioni che conta 95 offerte di lavoro, mentre il comparto della sanità e dei servizi alla persona mette a disposizione 67 opportunità.
Nel commercio sono presenti 60 posizioni vacanti, mentre il settore dei trasporti e della riparazione di veicoli ne offre 32.
Il settore agroalimentare conta 21 posti aperti, seguito dal Tessile, Abbigliamento e Calzature (TAC) con 13 opportunità, dal comparto amministrativo e informatico con undici e da quello della bellezza e benessere con nove.
Infine, il settore metalmeccanico registra otto posizioni attive, mentre i comparti dello spettacolo e organizzazione eventi e pedagogico/istruzione contano tre opportunità ciascuno.
A completare il panorama occupazionale vi sono 22 posizioni riservate agli iscritti alle categorie protette secondo la legge 68/99 e altre nove destinate a persone con disabilità. Il report segnala inoltre sei tirocini formativi attivi e una serie di proposte di lavoro e formazione all’estero, promosse attraverso la rete EURES, che sostiene la mobilità professionale a livello europeo.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
PER CONSULTARE IL 17° REPORT ARPAL CLICCA QUI
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Cronaca
Sigilli alla cava
Operazione “Stone Waste”, forestali sequestrano 20 ettari di un’area estrattiva

Sul prosieguo delle operazioni “Stone Waste 1 e 2”, rivolte ai contrasto agli abusi nelle attività estrattive, combinati con la gestione illecita dei rifiuti, i Carabinieri Forestali (Nucleo Investigativo-NIPAAF e Nucleo Forestale di Lecce) hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Lecce, apponendo i sigilli ad un’ area estrattiva di circa 20 ettari, in prosecuzione di quanto già effettuato, di iniziativa e nello stesso comprensorio, nel febbraio scorso.
Il sequestro ha interessato una cava posta nella contrada Santa Lucia, in agro di Lecce, al confine con i Comuni di Surbo e Trepuzzi.
Dagli accertamenti scaturiti nell’ informativa presentata dai Carabinieri Forestali è emerso che la ditta titolare aveva tuttora in corso l’esercizio di estrazione di materiale lapideo, sebbene l’ autorizzazione fosse stata revocata dalla Regione Puglia nel 2018, con contestuale provvedimento di sospensione dell’ attività.
Inoltre, i fronti di cava erano stati spinti ben oltre i 10 metri di “franco” di sicurezza dai confini delle particelle catastali, e su alcuni margini non era stata installata la prescritta recinzione; ancora, i Militari hanno stimato un volume di circa 50 metri cubi di deposito incontrollato di rifiuti, costituiti per lo più da scarti della lavorazione della pietra.
Nello scorso febbraio i Forestali avevano già denunciato il titolare della ditta alla Procura della Repubblica di Lecce per gestione di rifiuti non autorizzata ed esercizio abusivo di discarica di rifiuti speciali, sequestrando parte della cava.
Adesso è arrivato il provvedimento del giudice su questa ulteriore, vasta porzione del comprensorio estrattivo, motivato dalla contestazione dei reati, oltre che afferenti al Testo Unico Ambientale per l’aspetto dei rifiuti, al Testo Unico dell’Edilizia ed Urbanistica per interventi in assenza nel prescritto permesso, per le inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per il mancato rispetto delle prescrizioni per la stabilità dei fronti di cava e delle distanze minime.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Cronaca
Santa Maria al Bagno, liquami in mare: disposto divieto di balneazione
Dopo lo sversamento di liquidi da fogna nera. Danno ambientale, il Comune sta verificando se ci sono responsabilità di tipo penale. L’incidente si è verificato sul lungomare ed è stato causato da un mezzo meccanico di una ditta impegnata ad eseguire alcuni lavori sulla rete elettrica per conto di Enel

Come anticipato da questo sito, c’è stato un grosso sversamento di liquidi da fogna nera questa mattina a Santa Maria al Bagno a seguito del danneggiamento di una tubatura della rete.
L’incidente si è verificato sul lungomare neretino, nei pressi delle Quattro Colonne (dopo la rotatoria, direzione Lido Conchiglie, nel tratto compreso tra le vie Brin e Cavalieri Teutonici) ed è stato causato accidentalmente da un mezzo meccanico di una ditta impegnata ad eseguire alcuni lavori sulla rete elettrica per conto di Enel.
Il danno riguarda una condotta premente in acciaio da cui passano i liquidi da fogna nera dell’intero abitato di Santa Maria al Bagno.
Una parte dei liquami ha superato la carreggiata stradale ed è defluita in mare.
Dell’intervento di ripristino si sono fatti carico Enel e Acquedotto Pugliese, quest’ultimo ente che si occupa della gestione e della manutenzione della rete della fogna. La zona è stata messa in sicurezza e lo sversamento è stato interrotto.
Il Comune di Nardò ha effettuato un sopralluogo con l’assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti, con dirigenti e tecnici dell’ente, per coordinare le azioni di ripristino e di bonifica attivate dagli enti coinvolti.
Sono intervenuti anche i tecnici di Arpa Puglia per un campionamento delle acque di balneazione.
A seguito di quanto accaduto, un’ordinanza del sindaco Pippi Mellone ha disposto il divieto di balneazione e di pesca per un raggio di 500 metri dal punto della rottura sino al 22 maggio, salvo proroga in relazione agli accertamenti in corso da parte di Arpa.
Tale provvedimento, naturalmente, per la salvaguardia dell’incolumità e della salute pubblica.
L’amministrazione comunale, inoltre, intende procedere anche a tutela del contesto circostante dai possibili rischi di inquinamento, in una zona a forte vocazione turistica.
Attraverso il proprio ufficio legale, infatti, l’ente sta verificando se l’accadimento possa integrare fattispecie di natura penale rispetto a possibili danni per l’ambiente.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
-
Cronaca4 settimane fa
Dramma a Depressa: medico ritrovato senza vita
-
Cronaca1 settimana fa
Volano gli schiaffi alla consegna delle lauree a Tricase
-
Cronaca4 settimane fa
Scippatori alla fiera di San Marco: razzia di portafogli
-
Attualità3 settimane fa
Le scarpe con cui il Papa è stato sepolto vengono da Miggiano
-
Castrignano del Capo2 settimane fa
Stringe la gola all’arbitro, inibito dirigente del Capo di Leuca
-
Cronaca4 settimane fa
Pasquetta col botto a Ruffano: auto si ribalta in paese
-
Cronaca4 settimane fa
Addio a Donato Metallo: giovedì le esequie
-
Cronaca3 settimane fa
Finanzieri pizzicano tre attività sconosciute al fisco nel Basso Salento