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A Castrignano dei Greci, per Kascignana festival, i Radiodervish e Capossela

Saranno la voce di Nabil Salameh e le note del gruppo Radiodervish le protagoniste del terzo appuntamento del Kascignana Festival 2025, la famosa rassegna culturale organizzata e promossa dal Comune di Castrignano de’ Greci, con Borgo del contemporaneo e Arci Lecce Solidarietà cooperativa sociale…

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Uno degli eventi più attesi per il terzo appuntamento a Castrignano de’ Greci: il nuovo spettacolo dei Radiodervish 


Saranno la voce di Nabil Salameh e le note del gruppo Radiodervish le protagoniste del terzo appuntamento del Kascignana Festival 2025, la famosa rassegna culturale organizzata e promossa dal Comune di Castrignano de’ Greci, con Borgo del contemporaneo e Arci Lecce Solidarietà cooperativa sociale (col patrocinio e il sostegno, tra gli altri dell’Unione europea, del Ministero della cultura, dell’Unione dei Comuni della Grecia Salentina).


Si resta nel solco del tema del “lontano” tanto “vicino”, che caratterizza l’edizione 2025, anche nell’appuntamento di venerdì venerdì 8 agosto, quando è previsto il nuovo spettacolo dei Radiodervish. Si intitola infatti “Cuore meridiano” il viaggio musicale che, attraverso il Mediterraneo, parlerà di suoni e di umanità. Con una nuova poetica per raccontare la vicinanza al popolo di Gaza, vittima di una aggressione senza precedenti da parte del governo israeliano. Un concerto, gratuito come tutti gli altri del festival, che intreccia i brani inediti e le reinterpretazioni del nuovo album con le canzoni più celebri del repertorio della band, per dare voce a una narrazione che attraversa il tempo e le culture. In un periodo segnato da conflitti e ingiustizie, la musica diventa strumento di resistenza e di memoria. “Cuore meridiano” è un omaggio ai maestri che hanno ispirato il cammino artistico dei Radiodervish: dagli Area con la loro denuncia politica in “Luglio, agosto, settembre (nero)”, al raffinato lirismo di Georges Moustaki, dalla profondità filosofica di Franco Battiato alla potenza evocativa di Idir e della tradizione berbera.


Ogni brano riletto e reinterpretato si fa specchio del nostro presente, con arrangiamenti inediti capaci di esaltare la carica poetica e musicale di queste grandi opere. Accanto a questi tributi, lo spettacolo presenta anche “Giorni senza memoria”, un brano inedito che affronta il tema dei genocidi dimenticati, unendo il respiro della ballata alla forza del rock. La voce di Nabil Salameh e le sonorità del gruppo costruiscono un ponte tra passato e presente, richiamando alla necessità di custodire la memoria come atto di giustizia e consapevolezza. Il concerto diventa così un’esperienza immersiva, un incontro tra orizzonti musicali e storie umane, dove il Mediterraneo si rivela non solo come luogo geografico, ma come dimensione culturale, come crocevia di identità e di resistenze. 


“Cuore Meridiano” è un invito a riconnettersi alle radici profonde di un mare che unisce, anziché dividere, che accoglie invece di escludere, che racconta invece di cancellare. Sul palco, Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro Pipino e Pippo D’Ambrosio ci accompagneranno in un viaggio sonoro, tra nuove melodie e classici indimenticabili, per celebrare la bellezza e la forza della musica nel resistere alle ingiustizie e nel dare voce a chi non vuole essere dimenticato. L’appuntamento, gratuito e senza prenotazione, è per le 22 in Piazza Enrico Berlinguer, a Castrignano de’ Greci. 


ASPETTANDO IL GRAN FINALE: IL LIVE DI VINICIO CAPOSSELA 


Infine, nella serata del 9 agosto, al Parco Alan Kurdi, il gran finale del Kascignana. Il super ospite sarà infatti Vinicio Capossela con lo spettacolo “Sirene. Richiami, emergenze e affioramenti”. La simbologia della creatura mitologica come richiamo alla natura duplice e ambigua.  Per chi le sa ascoltare, in questi tempi infausti le segnalazioni di pericolo si sono moltiplicate.

Tra guerre, riarmi, sopraffazioni e ingiustizie sociali, l’Occidente sembra quasi aver smarrito la rotta e di essere sul punto di inabissarsi con un moto di accelerazione repentina del suo destino di caduta, di tramonto sotto la linea dell’orizzonte. Sirene intende allora ascoltare questi richiami, decifrarli, guardarli diritti negli occhi e così percorrere un periplo negli abissi delle emergenze attuali, necessario a poter affiorare alla luce per ritrovare il respiro e la luce. Un percorso mosso dalla ferma speranza che all’immersione segua l’emersione, e dalla convinzione che in un momento partecipato come un concerto, la bellezza e la giustizia ricongiunte nel canto possano essere una guida per tornare a riveder le stelle.


 Ad anticipare il live di Vinicio Capossela, sarà un altro, imperdibile concerto, quello di Rachele Andrioli e Coro a Coro con una performance itinerante a cura di Ogni Altro Suono. Alle 20, infatti, la rassegna promossa da Ramdom “Ogni altro suono”, in collaborazione con Kascignana Festival, Borgo del Contemporaneo e Kora – Centro del Contemporaneo e il Comune di Castrignano de’ Greci, presenta una speciale performance musicale itinerante: Rachele Andrioli e Coro a Coro daranno vita a un evento che unisce canto, territorio e partecipazione. Il percorso prenderà il via dallo storico Palazzo Baronale De Gualtieriis, sede di Kora, per attraversare le vie del borgo e approdare sul palco del Kascignana Festival, dove il concerto si concluderà poco prima dell’atteso live di Vinicio Capossela. Protagonista dell’evento sarà Coro a Coro, un progetto ideato e diretto da Rachele Andrioli.


Nato come laboratorio di canto polifonico dedicato a donne che amano cantare, Coro a Coro si è evoluto in una forma scenica viva e dinamica che mantiene intatta la dimensione dell’ascolto e dell’apprendimento. Attraverso un repertorio che spazia tra musiche popolari e d’autore provenienti da tutto il mondo, il coro esplora le possibilità terapeutiche del canto come strumento di condivisione, accoglienza e consapevolezza, valorizzando la pluralità delle voci femminili e la ricchezza della multiculturalità. In un tempo segnato da fragilità e disconnessione, Coro a Coro si propone come un luogo sonoro capace di costruire ponti, ricucire distanze e creare comunità attraverso la forza della musica.


Le dichiarazioni del Comune di Castrignano de’ Greci e Arci Lecce Solidarietà


“Sono particolarmente orgoglioso che il Kascignana Festival, giunto alla sua ottava edizione, confermi il suo ruolo centrale nel panorama culturale del nostro territorio. Dal 6 al 9 agosto, Castrignano dei Greci diventerà nuovamente punto di incontro tra arti performative, musica e artigianato, con artisti di livello nazionale e internazionale e laboratori aperti a tutte e a tutti. Il Kascignana Festival è ormai un riferimento stabile per la comunità e per il territorio: un grande momento di festa che è fatto di condivisione e di costruzione di senso comune, in cui teatro e musica diventano strumenti per fare comunità e riaffermare valori universali come pace, fratellanza e accoglienza, proprio mentre il mondo sembra andare in direzioni opposte”, dichiara il sindaco di Castrignano de’ Greci, Roberto Casaluci. 


 “Anche quest’anno avremo il piacere di organizzare il Kascignana Festival, riallacciandoci a quel filo rosso che partiva dalle politiche di accoglienza di cui il Comune di Castrignano dei Greci è portatore con il progetto Sai, che quindi ci fece nascere. Quel filo rosso che vede al suo interno cultura, solidarietà, territorio e oggi soprattutto ricerca di pace. Il Kascignana Festival si declina in tante attività che vanno dal teatro, alla musica contemporanea, alla musica popolare del territorio, alla scoperta e riscoperta degli artigiani locali e dei prodotti locali”, dichiara Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Solidarietà che, assieme al municipio grico e a “Borgo del contemporaneo”, coordina la rassegna. “Un festival che non vuole essere solo l’ennesima proposta musicale, ma che porta al suo interno un sistema valoriale che intende diffondersi grazie all’unità d’intenti che unisce queste realtà, che nel territorio lavora ogni giorno per garantire determinate scelte politiche culturali ed etiche”, conclude.


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Cutrofiano celebra la ceramica e pinocchio

Otto serate d’artigianato, cultura, tradizione, musica e gastronomia nel cuore di Cutrofiano, Città della Ceramica…

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MOSTRA CERAMICA CUTROFIANO
Dal 9 al 16 agosto il comune griko ospiterà la 53esima Mostra della Ceramica Artigianale,  festa diffusa dell’arte figula nel Salento, organizzata dal Comune di Cutrofiano in collaborazione con Carta Bianca Srls.  È un appuntamento dedicato alla promozione e valorizzazione dell’arte della lavorazione della ceramica di cui il centro salentino è uno dei simboli in Italia. Lo stesso nome “Cutrofiano” dà testimonianza del legame con le lavorazioni in terracotta: kutra in greco vuol dire, appunto, vaso.
Tutte le sere dalle 19 a mezzanotte il centro storico vivrà di eventi, mostre, laboratori e concerti, ospitati nelle piazze e anche in luoghi preziosi in apertura straordinaria, come palazzo Ducale e Museo della Ceramica,

Omaggio a PINOCCHIO

Proprio il Museo della Ceramica accoglierà una serie di mostre.

Tra queste, Carissimo Pinocchio, collettiva d’arte, nata da un’idea di Giovanni Russo, ispirata alla celebre favola del Collodi “Le Avventure di Pinocchio”, con la partecipazione di 18 artisti provenienti da tutta Italia: Donato Colì, Giuseppe Colì, Gianni Matteo, Claudio Vergaro e Giovanni Russo da Cutrofiano; Pietro Coroneo, Corrado Marra, Antonio Surdo, Luigi Serafini (Foglio) da Galatina; Corrado Mangione, Germano Romano e Emanuele Villani da Sogliano Cavour; Stefania Bolognese da Carpignano; Tonio Bisconti da San Pietro in Lama (Br);Viola Leonardo da Cesano Bergama- sco (Bg); Graziano Forti da Brescia; Vincenzo Palaja da Agropoli (Sa), Roberto Zozzoli da Chioggia (Ve).

GLI SCATTI DI CRESCI

Sempre nel Museo della Ceramica verrà ospitata la mostra fotografica «Homo Ludens” di Mario Cresci, nella quale il famoso fotografo rielabora manufatti contenuti nel museo, in particolare i fischietti della tradizione cutrofianese, in opere dal forte impatto emotivo, in un percorso sul gioco e sulla memoria.

IL CAROSELLO GRATUITO

In questa edizione “fiabesca”, anche un’antica giostra in legno, perfettamente funzionante: uno storico Carosello campeggerà tutte le sere in piazza Municipio, con possibilità di giro gratuito per tutti gli ospiti del Museo della Ceramica: visitandolo si riceverà un ticket per un giro sul Carosello.
Da questo angolo del borgo cutrofianese anche le note del pianoforte di Davide Tarantino & Friends, regaleranno un’atmosfera rarefatta e magica. Contestualmente prevista anche degustazione di vini di cantine pugliesi.

CONCERTI TUTTE LE SERE

Si partirà sabato 9 agosto, alle 18,30, con il taglio del nastro alla presenza di rappresentanti istituzionali e con la partecipazione straordinaria dell’Arma dei Carabinieri.
Poi la tappa del Festival La Notte della Taranta 2025, in piazza Municipio, dalle 20,30: si esibirà La Scuola Di Danza a cura dei danzatori della Taranta, cui seguiran- no i concerti di Hiram Salsano e Marcello De Carolis in Fronni d’Alia, e dei salentini Kamafei.

Dal 10 agosto il main stage sarà in piazza Cavallotti dove fino al 15 agosto, dalle ore 19, si alterneran-no Tremulacore, giovanissimi pionieri della tradizione salentina (domenica 10), Jonica Popolare, con stornelli e pizziche (lunedì 11), Fimmine Fimmine, con Serena D’Amato, la Regina della Pizzica (martedì 12), Elettro Mascari-mirì feat. Amine Halin  con Visual By_Kashu (mercoledì 13), La Combriccola, non solo cartoni animati (giovedì 14), Elettro Mascarimirì feat. Pavlo Carta (venerdì 14). Chiusura, sabato 16 agosto, dalle ore 22 in piazza Municipio con la Festa di San Rocco che ospiterà il concerto de Il Giardino dei Semplici.
FOOD, ARTE, INTRATTENIMENTO

Durante le serate della mostra, il food tradizionale in piazza Cavallotti, con stand di prodotti tipici, musica, spettacolo e  intrattenimento.

I GUARDIANI DEL TERRITORIO

Tra i tanti eventi collaterali, in occasione della cerimonia di apertura di sabato 9 agosto, dalle 18 alle 20 circa, un gruppo di volontari Plastic Free percorrerà le strade e le piazze del centro storico con l’aiuto dei cittadini più volenterosi. I guardiani del territorio, muniti di guanti e sacchi, raccoglieranno ogni rifiuto abbandonato e sensibilizzeranno i passanti sulla cattiva abitudine della plastica monouso e sulla inciviltà di chi getta per strada i mozziconi di sigaretta anziché conferirli negli appositi cestini .

I CARABINIERI

Data l’iconica relazione  nel racconto di Collodi più famoso nel mondo, i carabi-nieri omaggeranno la mostra con la loro presenza e sarà proprio uno di loro  ad inaugurare l’evento sabato 9 agosto.

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Tricase prepara la festa al patrono San Vito

Il culto per San Vito a Tricase risale a tempi antichi e culmina con la sua proclamazione ufficiale come patrono nel 1921….

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Proseguono i festeggiamenti a Tricase in onore del patrono San Vito.
È considerato il santo protettore in particolare dei danzatori e di coloro che soffrono di epilessia e altre malattie (è anche considerato protettore contro il morso di animali velenosi e contro varie malattie).
Il culto per San Vito a Tricase risale a tempi antichi e culmina con la sua proclamazione ufficiale come patrono nel 1921.
In particolare,  ha origini nel XVIII secolo, con l’arciprete don Vincenzo Resci che si impegnò nel promuoverlo, anche a seguito di un miracolo ricevuto. Per molti anni, Tricase ha onorato sia la Madonna Immacolata che San Vito, senza una designazione ufficiale di un unico patrono. Mons. Tommaso Stefanachi, arciprete di Tricase dal 1914 al 1957, presentò una richiesta formale al vescovo di Ugento, Mons. Luigi Pugliese, per fare di San Vito il patrono ufficiale della città.
La documentazione fu trasmessa a Papa Benedetto XV, e dopo alcuni anni, il 13 aprile 1921, San Vito Martire fu ufficialmente proclamato patrono di Tricase.
Nella prima parte delle celebrazioni si è già consumato il 2° Trofeo San Vito Parrocchie in gioco (8 agosto).
Sabato 9 agosto in programma: alle 20 l’apertura degli stand gastronomici e, alle 22, Siroco, il progetto musicale che nasce dalla collaborazione tra Consuelo Alfieri  e Giuseppe Astore e che celebra la ricca tradizione della musica popolare salentina, mescolando antiche melodie e ritmi coinvolgenti con sonorità contemporanee.
Domenica 10, dalle 8,30, la Banda rallegrerà le vie della città.
Alle 10 la santa messa.  Alle 10,30, in piazzetta Codacci – Pisanelli, Matinée con il Concerto Bandistico Città di Lecce.
In programma per le 19 la messa solenne presieduta da monsignor Fermando Panico; al termine, prima il sindaco Antonio De Donno consegnerà le chiavi di Tricase al santo patrono, subito dopo prenderà il via la solenne processione.
Nell’attesa del ritorno del corteo dei fedeli, dalle 21,30, in piazza Pisanelli, si esibirà il Concerto Bandistico Città di Lecce diretto dal Maestro Giancarlo Perrone.
Al rientro della processione in Chiesa Madre, l’esecuzione del responsorio di San Vito a cura del coro parrocchiale della Chiesa della Natività B.V.M.
A mezzanotte l’ormai tradizionale suggestivo incendio del castello, con la cascata di fuochi pirici dalle mura di palazzo Gallone e altre sorprese che il comitato organizzatore non ha voluto spoilerare in anticipo.
Lunedì 11 agosto, in piazza Pisanelli, dalle 20, la Sagra de Santu Vitu; dalle 22,30, divertimento assicurato con il Party Salento, Video Show Live tutto da cantare e ballare.
All’una di notte lo spettacolo pirotecnico con Li Fochi de Santu Vitu.
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Antonio Pascale presenta “Cose umane” a Leuca allo Yacht Club

Nell’ambito dell’edizione 2025 di “Incontri salentini”, rassegna letteraria ideata e diretta da Gabriella Buontempo, l’autore presenterà il suo nuovo romanzo

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Nell’ambito dell’edizione 2025 di “Incontri salentini”, rassegna letteraria ideata e diretta da Gabriella Buontempo, venerdì 8 agosto, alle ore 20, presso lo Yacht Club Leuca, Antonio Pascale presenterà il suo nuovo romanzo “Cose umane” (Einaudi).

Dopo i saluti di Giovanni Arditi di Castelvetere (Presidente dello Yacht Club Leuca), Francesco Petracca (Sindaco di Castrignano del Capo) e Valeria Ferraro (Assessora alla Cultura di Castrignano del Capo), dialogheranno con l’autore Gabriella Buontempo (Presidente della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia) e il filosofo Mario Carparelli (Università del Salento).

IL LIBRO
Quali saranno, al termine del nostro viaggio, le cose degne di essere ricordate? In un agosto che svuota le città e le popola di fantasmi, un figlio tenta di sbrogliare i fili della memoria famigliare, e si trova a riannodare anche quelli della propria vita. Con la sua irresistibile, scanzonata vena malinconica, Antonio Pascale percorre la distanza che ci separa da com’eravamo una volta per misurare chi siamo oggi, raccontando di genitori che invecchiano, di giovinezze sognanti, di amori che iniziano prestissimo, finiscono male o non finiscono mai… Insomma, di cose umane.

L’AUTORE
Antonio Pascale è nato a Napoli nel 1966 e vive a Roma, dove lavora come ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. È scrittore, saggista e autore teatrale.

Per Einaudi ha pubblicato, tra gli altri, La città distratta, Ritorno alla città distratta, La manutenzione degli affetti, Passa la bellezza, Scienza e sentimento, Le attenuanti sentimentali, Le aggravanti sentimentali, La foglia di fico (finalista Premio Campiello 2022) e Cose umane.

Collabora con «Il Mattino», «Il Foglio», per cui dirige il bisettimanale di agricoltura «Agrifoglio», «Rivista Studio», «Link. Idee per la tv», «Mind», «Le Scienze», e ha un blog sul «Post». Si occupa
di divulgazione scientifica.

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