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A Melpignano – Meridiano Salento, grandi ospiti nel Salento

Dal 20 luglio all’11 agosto il comune salentino ospita una nuova manifestazione capace di spaziare tra diversi generi e discipline artistiche con esperienze nazionali e internazionali. Tra l’arena di piazza Antonio Avvantaggiato e il giardino del Palazzo Marchesale si esibiranno Goran Bregovic & Wedding and Funeral Band, Stewart Copeland con Vittorio Cosma, Radiodervish, Ares Tavolazzi e Giancarlo Parisi, Drusilla Foer, Pink Floyd Legend, New York Ska-Jazz Ensemble, Gianrico Carofiglio, Venerus, Noa e altri ospiti. Info e programma www.amelpignano.com. Biglietti disponibili su TicketOne.

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Concerti, spettacoli, incontri nel cuore della Grecìa Salentina: dal 20 luglio all’11 agosto appuntamento da non perdere per gli amanti della musica e della cultura con A Melpignano – Meridiano Salento.


Nel centro del comune salentino, capitale mondiale della musica grazie a festival come La Notte della Taranta e Melpignano Rock, nasce infatti una nuova manifestazione capace di spaziare tra diversi generi e discipline artistiche con esperienze nazionali e internazionali.


ra l’arena di Piazza Antonio Avvantaggiato e il giardino del Palazzo Marchesale si esibiranno Stewart Copeland con Vittorio CosmaRadiodervishAres TavolazziGiancarlo Parisi e altri artisti, per la serata inaugurale del Locomotive Jazz Festival (giovedì 20 luglio), Drusilla Foer con lo spettacolo Eleganzissima (mercoledì 26 luglio), i Pink Floyd Legend con The dark side of the moon (sabato 29 luglio), Gianrico Carofiglio con “L’arte di guardarsi attorno i personaggi del romanzo di investigazione” (venerdì 4 agosto), il cantautore, polistrumentista e producer Venerus, per il Tagghiate Urban Fest (domenica 6 agosto), la cantante israeliana Noa (lunedì 7 agosto), Goran Bregovic & Wedding and Funeral Band New York Ska-Jazz Ensemble per il SEI Festival di Coolclub (venerdì 11 agosto).


Non mancheranno, però, altre sorprese.


Ideato e organizzato da Ratzmaz Live, azienda milanese che si occupa della produzione e della promozione di spettacoli teatrali, concerti e festival,


A Melpignano – Meridiano Salento nasce grazie alla collaborazione con numerose realtà salentine e alla fondamentale sinergia con il Comune di Melpignano.


«È un progetto nuovo quello che parte quest’anno, in linea con l’identità politica e musicale del nostro comune, costruita nel tempo, e che mira a rendere Melpignano una sorta di “teatro a cielo aperto”, in cui i singoli spazi, attrezzati, diventano luogo di cultura e fruizione musicale», sottolinea Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano, «questa è la sfida che guida il progetto nato con Meridiano Salento, che accoglierà diversi festival del territorio, in un’ottica di contaminazione e condivisione. Una partnership pubblico/privato, che apre un percorso nuovo e sinergico e intreccia anche il progetto comunale finanziato all’interno dei progetti speciali del bando FUS per il 2023».


A Melpignano prenderà il via giovedì 20 luglio (ore 22:00 – ingresso 12) con la serata inaugurale di Time is back, diciottesima edizione del Locomotive Jazz Festival. Il musicista e compositore statunitense Stewart Copeland, batterista e fondatore dei Police, Maestro Concertatore della Notte della Taranta 2003 e cittadino onorario di Melpignano, tornerà nel comune grico per un inedito e imperdibile concerto con Vittorio Cosma, Radiodervish, Ares Tavolazzi, Giancarlo Parisi e molti altri artisti.


Mercoledì 26 luglio (ore 21:15 – ingresso 29/39/49 euro) spazio a Drusilla Foer e al suo Eleganzissima. Un successo clamoroso e consolidato, ma mai uguale a sé stesso, lo spettacolo è un viaggio fra gli aneddoti tratti dalla vita sorprendente di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Un recital, ricco di musica e canzoni dal vivo, fra racconti confidenziali e unici e ricordi eccezionali e dal valore universale. Il pubblico si trova coinvolto in un viaggio nella realtà poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in un’alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall’intensità commovente. In scena Drusilla Foer, autrice e interprete, è affiancata da Loris Di Leo al piano e Nico Gori al sax e clarinetto, ai quali si unisce in alcuni momenti alla chitarra classica il suo manager e produttore Franco Godi.

Sabato 29 luglio (ore 21:15 – ingresso 29/35/46 euro) sul palco i Pink Floyd Legend celebreranno il cinquantesimo anniversario dell’uscita di The dark side of the moon. Nelle due ore di concerto, oltre all’esecuzione integrale del capolavoro del 1973, i Legend, riconosciuti da critica e pubblico come i migliori interpreti dei capolavori dei Pink Floyd, riproporranno tutti i più grandi successi della band inglese, avvalendosi di un nuovo disegno luci e laser e di sorprendenti effetti scenografici che, uniti alla fedeltà degli arrangiamenti, ai video dell’epoca proiettati su schermo circolare di cinque metri, agli oggetti di scena, ricreano quel senso di spettacolo totale per vivere un’indimenticabile “Floyd Experience”.


Venerdì 4 agosto (ore 21:30 – ingresso 6,50 euro) sempre nel giardino del Palazzo Marchesale, lo scrittore Gianrico Carofiglio con “L’arte di guardarsi attorno i personaggi del romanzo di investigazione”. Prima magistrato, poi appassionato politico e rappresentante dei cittadini in Parlamento e oggi uno degli scrittori più apprezzati del panorama italiano, Carofiglio è il padre di alcuni dei personaggi più amati dei romanzi di investigazione italiani che si leggono oggi (l’avvocato Guerrieri, il Maresciallo Fenoglio, Penelope Spada….), ma anche un efficace saggista attento al mondo delle parole e della contemporaneità. Da sempre, quella dei suoi romanzi, è una narrativa di investigazione, piuttosto che di genere giallo, poliziesco, noir. Le sue storie parlano di sete di conoscenza, di ricerca di verità e arrivano a scavare molto più in profondità di quanto ci si aspetti, spingendosi nel sottobosco filosofico delle domande più importanti dell’uomo. È questa, per l’autore, l’arte di investigare, di capire il come e il perché delle cose, partendo dall’idea che la verità sia sempre un concetto sfuggente. «Il bravo investigatore, come il bravo combattente, è quello capace di adattarsi alle situazioni, piuttosto che opporsi ad esse. La metafora che preferisco, sul punto, è quella dell’acqua, che prende la forma del recipiente, che può fluire o travolgere» – racconta.


Venerus


Lunedì 6 agosto (ore 22:00 – ingresso 28 euro) A Melpignano il Tagghiate Urban Fest ospita l’inconfondibile sound di Venerus in tour per presentare il suo nuovo lavoro discografico “Il Segreto”, appena uscito per Sony. Dopo il fortunato album d’esordio “Magica musica”, l’ambizioso show “L’estasi degli angeli”, un rito collettivo alla ricerca di una dimensione altra e quasi spirituale, la tournée europea di “Piano Soltanto”, Venerus torna a incantare le platee dei principali festival estivi italiani con uno show totalmente inedito.


È un’anima libera dalle etichette del genere, cantautore, polistrumentista e producer che sa unire sound soul e R&B all’elettronica, con uno stile unico che ridefinisce le regole e confini della musica pop, esplorando dimensioni del suono senza porsi limiti, e unendo parole e sonorità in una miscela originalissima che brilla nel panorama contemporaneo. Il Tour Segreto sarà una nuova occasione per entrare nel mondo dell’artista che live si rivela al suo pubblico coinvolgendolo in un’esperienza sempre diversa.


Martedì 7 agosto (ore 21:30 – 11,50 euro) A Melpignano sul palco la cittadina onoraria Noa, cantautrice, compositrice e musicista israeliana nota a livello internazionale per aver scritto e interpretato il testo di Beautiful that way. La canzone, colonna sonora del film La vita è bella di Roberto Benigni, vinse il premio Oscar nel 1999. Al suo fianco due straordinari musicisti: il pianista Ruslan Sirota, vincitore del Grammy Award, già al fianco di musicisti come Stanley Clarke, Larry Carlton, Seal, Eyes Black Peas, Chick Corea, Alicia Keys e tanti altri, e Omri Abramov, eclettico sassofonista di origine israeliana ma da anni trapiantato a Berlino, uno dei leader del gruppo iraniano-israeliano Sistanagila. Noa ripercorre i suoi più grandi successi degli ultimi trent’anni con nuovi arrangiamenti e alcuni brani originali scritte per lei da Ruslan Sirota. Nel corso della sua carriera Noa ha pubblicato 15 album internazionali e ha calcato molti dei palchi più importanti del mondo, come la Casa Bianca, e si è esibita per tre papi. Oltre alla sua attività musicale, Noa è considerata la più importante sostenitrice del dialogo in Israele e di diverse organizzazioni per i diritti umani e la pace in Israele e all’estero.


Venerdì 11 agosto (ore 21:15 – ingresso di 28,75 euro) la diciassettesima edizione del SEI, festival salentino ideato, prodotto e promosso da Coolclub, ospita l’atteso concerto di Goran Bregovic, che a undici anni di distanza dall’esperienza come Maestro Concertatore della Notte della Taranta, torna sul palco del comune grico con la sua Wedding and Funeral Band. Lo show che il musicista bosniaco porterà A Melpignano sarà un mix dei suoi storici successi e brani tratti dagli album più recenti, e non mancherà qualche anticipazione sul nuovo progetto che uscirà a breve. Uno spettacolo completo, pieno, forte e divertente che ancora una volta regalerà al pubblico italiano un’esperienza live carica di energia e dinamismo: un concerto tutto da vivere e ballare. L’apertura della serata sarà affidata ai New York Ska-Jazz Ensemble. Una musica che spazia dallo ska al reggae, dalla dance hall al rocksteady: la band statunitense, nata nel 1994 e guidata dalla leggenda della musica in levare Fred “Rocksteady” Reiter, approda per la prima volta nel Salento per proporre i brani storici del suo repertorio e le canzoni degli album più recenti “Break Thru” (2019) e “In the moment” (2022).


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Arriva la Fiamma Olimpica

In Salento martedì 30 dicembre. Sarà accolta a Nardò, Gallipoli, Presicce – Acquarica, Maglie, Otranto e, infine, Lecce

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Il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 è molto più di un rito sportivo: è un’avventura entusiasmante che annuncia l’arrivo dei Giochi nel nostro Paese.

Un itinerario iniziato il 26 novembre a Olimpia, con l’accensione del tradizionale fuoco e arrivata il 4 dicembre in Italia, a Roma, da dove, due giorni dopo, ha iniziato il suo percorso lungo lo Stivale, prima dell’inizio dei Giochi invernali italiani.

Con il passaggio della Fiamma in ogni regione italiana, tutti i cittadini hanno l’opportunità di partecipare alla grande emozione di Milano Cortina 2026 e di condividere i valori olimpici e sportivi attraverso un grande momento collettivo.

Anche una possibilità straordinaria per mostrare al mondo intero la bellezza e la ricchezza storica e culturale nostrana attraverso la staffetta dei tedofori che rappresentano e celebrano lo spirito italiano: una forza vibrante, dinamica e profondamente contemporanea.

La Fiamma Olimpica arriva in Puglia seguendo un percorso che racconta una regione viva, accogliente e profondamente legata ai valori dello sport, grazie anche alla fama e al talento internazionale dell’icona regionale Pietro Mennea, velocista originario di Barletta e Olimpionico nei 200 metri piani.

In particolare, la Fiamma sarà nella nostra provincia, martedì 30 dicembre, quando Nardò, per prima, accoglierà l’emozione dei tedofori.

L’avventura proseguirà a Gallipoli, Presicce-Acquarica, Maglie, Otranto e Lecce (vedi tabella sotto con orari) un’emozione che unirà davvero tutti.

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Disconnettersi per vivere l’autenticità: torna Audaus OffLine

A Gagliano del Capo tante novità per il progetto esperienziale ideato da Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane

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Disconnettersi per riconnettersi a se stessi e agli altri. Il 27 e 28 dicembre 2025, il Chiostrodella Biblioteca Comunale, Vincenzo Ciardo, di Gagliano del Capo ospiterà la quarta edizione di Audaus OffLine, il progetto esperienziale ideato dall’artista e designer Silvio Ippati, che trasforma l’incontro con l’arte in un percorso sensoriale partecipativo, lontano dal caos digitale e vicino all’essenza delle relazioni umane.

Come da tradizione, per accedere all’evento sarà richiesto un gesto semplice e simbolico:
lasciare il proprio telefono all’ingresso. Da qui il nome OffLine, un luogo temporaneo in
cui il digitale si spegne per lasciare spazio all’autenticità dell’esperienza da vivere.
Realizzato in collaborazione con il Comune di Gagliano del Capo, il progetto è curato da
Audaus Design & Hospitality con il project management di Elena Emi Gilardi.

Un percorso che evolve: arte, territorio e partecipazione


Dopo il successo della tappa di Tricase, OffLine arricchisce ulteriormente la sua forma.
Anche in questa edizione, Ippati guiderà i visitatori attraverso la mostra delle sue opere
realizzate con la china su legno, in un allestimento che racconta l’evoluzione del suo stile: un linguaggio accessibile e intimo, capace di dialogare con gli spazi storici del Chiostro.
L’artista, inoltre, si esibirà in una nuova sessione di live drawing, durante la quale i
partecipanti potranno osservare da vicino il processo creativo e dialogare con lui.
OffLine non è una semplice mostra: è un ambiente in cui le persone diventano parte attiva dell’esperienza. In ogni edizione, Ippati coinvolge di volta in volta diversi creativi ospiti capaci di ampliare le dimensioni espressive del progetto, offrendo nuove prospettive e stimoli sensoriali.

Le novità della quarta edizione

Questa tappa introduce elementi completamente nuovi:

● la mini-mostra fotografica di Jackson Casagrande, fotografo di eccezione
specializzato nella fotografia istantanea per la restituzione di opere uniche, che
presenterà una selezione di scatti artistici e architettonici dedicati al centro storico di
Gagliano del Capo.
Le immagini realizzate appositamente per OffLine, saranno donate al Comune al
termine dell’evento;
● face painting creativo, grazie alla presenza dell’artista poliedrico Lorenzo Sparascio
che realizzerà dettagli creativi sul volto dei partecipanti che lo desiderano;
● Premio Castel di Salve: i visitatori potranno cimentarsi nel disegno su legno
all’interno dell’area partecipativa. Le opere realizzate concorreranno all’assegnazione
di un premio speciale messo in palio da Castel di Salve.
A conclusione dell’evento, inoltre, ogni partecipante potrà portare con sé un ricordo concreto dell’esperienza: una Polaroid personalizzata, simbolo di un momento vissuto a pieno, senza schermi.

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I fratelli Mancuso e La Foresta chiudono “Ogni altro suono”

A Kora – Centro del Contemporaneo, di Castrignano de’ Greci, si chiude la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro

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Sabato 20, a Kora – Centro del Contemporaneo, si chiude il viaggio di Ogni Altro Suono, la rassegna di arte e musica organizzata da Ramdom con la direzione artistica di Donato Epiro.
Un percorso che, appuntamento dopo appuntamento, ha portato sul palco voci, sperimentazioni e geografie sonore diverse, costruendo una comunità attenta e curiosa. Per l’ultimo incontro, la scena sarà affidata ai Fratelli Mancuso e a Riccardo La Foresta, due approcci differenti ma complementari che sigilleranno questa edizione con un dialogo musicale inedito e profondamente evocativo.

Riccardo La Foresta è un percussionista e sound artist la cui produzione degli ultimi anni ha rivelato una varietà di pratiche differenti legate al suono. Dal 2015 si dedica allo sviluppo del Drummophone, uno strumento aerofono ricavato dal tamburo capace di creare melodie ancestrali e armonie microtonali, mettendo in discussione il ruolo del tamburo come strumento percussivo.

Allo stesso tempo, crea performance site-specific, sculture sonore ed installazioni senza limitare il suo lavoro alle percussioni. Ha suonato musica sperimentale e presentando installazioni sonore in festival come: Unsound, CTM (Berghain), Terraforma, Sonica, OSA, Skanu Mesz, Sacrum Profanum, LisboaSoa, LOST, Robot, AngelicA, Tempo Reale, La Digestion e Romaeuropa tra gli altri.

La Foresta è stato artista di Shape Platform nel 2021. Parallelamente, cura un programma di residenze artistiche presso il Centro Musica di Modena.

Riccardo La Foresta presenta un nuovo set per Drummophone. Da un tamburo a cornice affiorano melodie, arpeggi e voci sommerse. Una musica fragile che spinge i limiti del corpo attraverso l’uso estensivo di respirazione circolare.

E ancora, a completare il mosaico di Ogni Altro Suono, i Fratelli Mancuso. Nelle voci intense e riconoscibilissime di Enzo e Lorenzo risuona il respiro profondo della Sicilia, con le sue stratificazioni culturali, le sue ferite antiche e la sua inesauribile creatività. Dai loro timbri arcaici e modernissimi insieme riaffiora una terra che non smette di generare racconti e memoria. 

Polistrumentisti e compositori, Enzo e Lorenzo Mancuso sono protagonisti di un percorso artistico che ha trasformato la tradizione in un linguaggio personale ed essenziale. Emigrati negli anni Settanta a Londra, lavorano in fabbrica per quasi un decennio prima di affermarsi sulla scena musicale europea con il loro primo album, Nesci Maria (1986). Da allora intrecciano musica, teatro e cinema: collaborano stabilmente con Emma Dante – ottenendo, per Via Castellana Bandiera, candidature al Globo d’Oro e al Nastro d’Argento per la migliore colonna sonora – e firmano musiche per Marco Martinelli, Roberto Andò, Pasquale Scimeca, Leandro Picarella, Victoria Musci e altri registi. Tra i riconoscimenti ricevuti figurano il Premio Lo Straniero e il Premio SoundTrack Stars alla 70ª Mostra del Cinema di Venezia.

Autori di dischi fondamentali come Sutera, Cantu, Requiem e Manzamà – quest’ultimo insignito della Targa Tenco per il migliore disco in dialetto e del Premio Nazionale Città di Loano per la musica tradizionale – hanno condiviso il loro percorso con musicisti quali Franco Battiato, Marco Betta, German Diaz, Ferruccio Spinetti, Giovanni Sollima e molti altri. Continuano a portare nel mondo nuove creazioni: colonne sonore, libri d’arte, concerti, performance. Nel 2024 presentano il loro terzo libro-leporello, Cumu è sula la strata, con disegni di Mimmo Paladino. In equilibrio costante tra poesia e canto, tra memoria arcaica e inquietudini contemporanee, i Fratelli Mancuso rinnovano in ogni opera un antico grido di umanità. Attraverso i loro versi e le loro armonie polivocali, le vicende del nostro tempo trovano un luogo di ascolto, di compassione e di resistenza civile.

Il concerto di sabato 20 affida alla nudità della voce e a una scelta attenta degli strumenti il compito di guidare il pubblico attraverso le tappe più significative del percorso umano e musicale dei Fratelli Mancuso. Canzoni, canti sacri a cappella, narrazioni, poesia, insieme formano l’ordito di una trama dove musica e vita si intrecciano in una armonica figura di espressività e passione. Teatro di questo viaggio, oggi come in passato, è la Sicilia, bussola della loro ricerca continua e ponte tra le opposte sponde del mare Mediterraneo, da cui lanciare lo sguardo su affinità e accordi di poesia e di musica.

Ancora una volta l’isola, l’intima isola, incandescente come un meteorite caduto sul cuore; anche quando lontana fa tremare la voce, si fa sussurrare e gridare e cantare, nelle mille e mille modulazioni di accenti, cadenze, melismi: un alfabeto che risuona e di volta in volta si fa memoria. Si percorrono i suoi sentieri attraversando, con il canto, paesi e lingue: siciliano, arabo, spagnolo, latino, greco, la lingua immaginata dei migranti in viaggio sul Canale di Sicilia, con l’anima sospesa su un barcone, come sul ciglio di un nero precipizio, nella ormai quotidiana lotta della vita contro la morte.

Enzo Mancuso: canto, chitarra. Saz baglama , saz divan, ghironda, violino, sipsy.

Lorenzo Mancuso: canto, chitarra. Harmonuim, percussioni

Ogni Altro Suono, diretta da Donato Epiro e prodotta da Ramdom con il sostegno del Ministero

della Cultura – FNSV, si conferma così come un progetto multidisciplinare di concerti, residenze e performance, un luogo d’incontro di suoni, linguaggi e identità differenti.

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