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Popoli e culture in festa a Ruffano

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Torna a Ruffano la Festa dei Popoli e delle Culture, un contenitore multiculturale di musiche, saperi e sapori dal mondo.





L’evento, ideato e promosso dall’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Ruffano Angela Rita Bruno e realizzato con Pari Associazione Culturale, giunge alla quarta edizione. L’appuntamento è per sabato 6 luglio, presso la splendida cornice dell’antico Palazzo Vergaro di via Umberto I.









Una grande festa in cui le comunità dal mondo che popolano Ruffano diventano protagoniste di un momento di scambio e convivialità. 





Il programma









Alle ore 20 l’inaugurazione dell’evento con il taglio del nastro. Ad accogliere il pubblico la splendida voce di Meli Haidelaj, con i versi e le note dei canti tradizionali albanesi.





Si parte poi con il dialogo dal titolo “Popoli, culture e solidarietà per un mondo di Pace”, alle 20e30. Interverranno: Antonio Cavallo, Sindaco di Ruffano; Ndeye Awa Thiam, mediatrice linguistico-culturale, titolare di Nawa Wax – Bari; NajwaHamidallah, avvocata Studio Linklaters; Sara Colonna, progetto Italea Puglia, turismo delle radici; Mariana Bobadilla, progetto Italea, “Dall’Argentina alla Puglia: il racconto di una donna italo-discendente”.





Seguirà il reading teatrale sulla donazione degli organi IPPON,ispirato alla storia vera di una giovane sportiva italo-marocchina deceduta prematuramente. Un momento a cura di Aido Lecce, con Liliana Putino, Gioele Nuzzo ed Alessandro Ferrari.




Si entra poi nel vivo della festa, con l’esplosione di una serie di eventi nell’evento.





Le comunità protagoniste della serata quest’anno sono Argentina, Marocco, Brasile e Sri Lanka. Ciascuna di loro preparerà una degustazione di piatti tipici della propria tradizione, che affiancherà le immancabili proposte della tradizione culinaria italiana locale.





Vi saranno una serie di iniziative in ricordo di Satnam Singh, il bracciante di origine indiana deceduto a causa di un incidente sul lavoro nel Lazio, pochi giorni fa, in circostanze tragiche che hanno scosso l’intero Paese.





Tra le varie attività, previste anche una mostra di abiti e oggetti della tradizione africana a cura di Nawa Wax, il new concept store di Bari che ha portato in Puglia gli abiti tradizionali made in Africa; la mostra fotografica “Io sono diaspora”, a cura di Alberto Passaseo e Noemi De Vitis, e la presenza di tanti banchetti solidali.





Non mancherà la musica dal mondo, dai brani della tradizione argentina a cura di Silvia Boccadamo e Carla Canitano, assieme ad un’imperdibile esibizione di tango argentino, sino ad una coinvolgente performance di ballerine di samba direttamente dal Brasile.





Prenderanno parte alla realizzazione della serata i seguenti partner: la Consulta Giovanile del Comune di Ruffano, la Commissione Pari Opportunità del Comune di Ruffano, il Corso di Laura Magistrale in Governance Euromediterranea di Unisalento, Aido Lecce, Made in Soap, Indisciplinati coop. sociale ed Italea Puglia.





L’assessora alle Politiche Sociali Angela Rita Bruno commenta così l’avvicinamento all’appuntamento: “Stiamo preparando una festa sorprendente, colorata, gioiosa e memorabile. Come già negli anni passati, abbiamo scelto una nuova location, per regalare a chi prenderà parte a questo evento un’esperienza unica e nuova, dove l’unico elemento ricorrente sarà la meraviglia della multiculturalità del nostro paese”.





Per il sindaco Antonio Cavallo, “Ruffano, da decenni, si è connotato come uno dei paesi più accoglienti dell’intero Salento. Questo ha fatto sì che il nostro divenisse un centro di riferimento per le comunità migranti provenienti da diverse parti del mondo. Sono così germogliati, nel tempo, importanti tratti di integrazione tra la comunità locale e la comunità migrante, che non possiamo che celebrare in tutta la loro bellezza con eventi come questo”.


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“Incontri” a Spongano: arriva il procuratore De Lucia

Figura di grande rilievo nella magistratura italiana, Maurizio De Lucia è da decenni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata

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La comunità di Spongano si prepara ad accogliere una figura di altissimo rilievo istituzionale: il Procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia, ospite della rassegna culturale “Incontri”.

L’appuntamento è fissato per domenica 2 novembre alle ore 18.30 presso il Centro di Aggregazione Giovanile.

Nel corso della serata, il magistrato dialogherà con il dott. Andrea Apollonio, collega e amico, sul volume “La cattura. I misteri di Matteo Messina Denaro e la mafia che cambia” (Feltrinelli), scritto insieme al giornalista Salvo Palazzolo.

Il libro racconta le indagini e la lunga attività investigativa che hanno condotto, nel gennaio 2023, alla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, ponendo fine a una delle più lunghe e complesse latitanze della storia mafiosa italiana.

Figura di grande rilievo nella magistratura italiana, Maurizio De Lucia è da decenni in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata. Già alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo e successivamente Procuratore a Messina, ha sempre unito rigore giuridico e sensibilità umana, contribuendo a rafforzare il senso dello Stato e la fiducia dei cittadini nella giustizia.

“Accogliere chi ha guidato uno dei capitoli più significativi della storia recente della lotta alla mafia è un onore per la nostra comunità,” dichiara il Vicesindaco Giancarlo Marti, curatore della rassegna. “In un tempo che spesso smarrisce il senso dell’impegno civile, la sua presenza ci invita a credere ancora nella forza delle istituzioni e nella dignità della verità.”

Durante l’incontro, il dott. De Lucia offrirà una riflessione sul significato dell’arresto di Messina Denaro e sulle nuove sfide poste dalla mafia contemporanea, che – come egli stesso ha più volte ricordato – “non è solo violenza, ma anche potere economico e sociale che si insinua dove c’è silenzio e indifferenza”.

L’evento è promosso dal Comune di Spongano in collaborazione con Associazione Culturale NarrAzioni, Libreria Idrusa e Ultimi Fuochi Teatro, nell’ambito della rassegna “Incontri”, nata per creare spazi di dialogo tra istituzioni, cittadini e cultura.

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Dalla prima Papessa a Maria d’Enghien

Segreti, volontà, pensieri di queste donne eretiche ritenute da molti le prime femministe e il filo rosso che le lega con il Salento. Giovedì 30 ottobre, a partire dalle 17,30, alla casa degli artisti di Gallipoli il primo appuntamento dedicato alla prima Papessa della storia

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Un riconoscimento a tre donne ancora poco conosciute che hanno marcato la storia del loro tempo fino ai giorni nostri. Il ricercatore culturale Raimondo Rodia vuole dedicare loro un premio, presso la Casa degli Artisti in via Lepanto 1, a Gallipoli, giovedì 30 ottobre, a partire dalle 17,30.

Tra le opere di Giorgio De Cesario e nella sua galleria permanente, il relatore Raimondo Rodia svelerà la figura di queste donne.

La prima Maria D’Enghien (nella foto in alto un suo ritratto) contessa di Lecce, committente insieme al primo marito dello splendido scrigno della basilica di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto a Galatina, poi regina di Napoli con il secondo marito Ladislao di Durazzo.

Maria D’Enghien nasconde un itinerario di conoscenza nascosto nelle pieghe degli affreschi di tre luoghi di cui lei era la committente.

Grazie a questo, Rodia ha scoperto la storia segreta delle altre due donne vissute tra la fine del XIII e gli albori del XIV secolo.

Sono Guglielma di Milano, conosciuta anche come Guglielma di Boemia, regina, santa, incarnazione terrena dello Spirito Santo, ma considerata eretica dall’inquisizione.

Le sue spoglie, per impedire che fossero meta di pellegrinaggi, furono bruciate al rogo decenni dopo la sua morte.

L’altra protagonista è Maifreda da Pirovano, suora, imparentata con i Visconti, erede del culto guglielmita e prima vera Papessa della storia, avendo officiato una messa nella Pasqua del 1300. Anche lei dopo questo gesto sacrilego per l’inquisizione di Bonifacio VIII finì al rogo insieme ad Andrea Saramita, ideologo del culto guglielmita e fautore dell’apertura della nuova era dello Spirito Santo predetta da Giovanni da Fiore.

Un trama che conduce fino al Salento, con i dipinti della basilica di Santa Caterina a Galatina, quelli criptici di Santo Stefano a Soleto e nella cripta di Ortelle voluti da Maria D’Enghien Brienne.

Segreti, volontà, pensieri di queste donne eretiche ritenute da molti le prime femministe.

Con questa relazione si vuole cancellare l’oblio della storia intorno a queste figure di donne che volevano il ritorno del matriarcato nella chiesa.

Un sottile filo rosso poi porta la vicenda fino ai giorni nostri con l’incredibile storia di Raffaele Mattioli, il banchiere umanista.

Un trittico che inizierà il 30 ottobre con la storia della prima Papessa della storia per continuare il 25 novembre con i protagonisti degli affreschi della basilica di Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto ed i suoi segreti esoterici.

Infine, il 30 dicembre, con un percorso di conoscenza dei simboli esoterici ed alchemici.

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Paolo Di Stefano, storica penna del Corriere della Sera, a Tricase

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𝐃𝐨𝐦𝐞𝐧𝐢𝐜𝐚 𝟐𝟔 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐂𝐢𝐭𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐓𝐫𝐢𝐜𝐚𝐬𝐞 𝐨𝐬𝐩𝐢𝐭𝐞𝐫𝐚̀ 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐃𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐨 presso le Scuderie di Palazzo Gallone, alle ore 19 e con ingresso libero.

Paolo Di Stefano è una voce autorevole nel panorama culturale italiano: 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐥𝐢𝐬𝐭𝐚, 𝐬𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐯𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐫𝐫𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐞𝐫𝐚, ha al suo attivo una produzione letteraria fatta di romanzi, saggi e racconti, ed ha ricevuto riconoscimenti letterari per la sua capacità di fondere sensibilità narrativa e analisi culturale, su temi letterari, sociali e culturali.

Presenterà 𝑼𝒏𝒂 𝒈𝒊𝒐𝒓𝒏𝒂𝒕𝒂 𝒎𝒆𝒓𝒂𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒐𝒔𝒂, un lavoro che indaga la straordinarietà che può nascondersi nel quotidiano.

Con delicatezza e profondità, Di Stefano invita a 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐥𝐞 𝐩𝐢𝐞𝐠𝐡𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 che scorre, cogliendo come il racconto possa trasformare l’istante in memoria e rivelazione.

Questa iniziativa rientra negli appuntamenti della rassegna 𝑨𝒍𝒕𝒓𝒊𝒕𝒖𝒅𝒊𝒏𝒊, realizzata da 𝑷𝒂𝒓𝒊 𝑨𝑷𝑺 e promossa dal Comune di Tricase con 𝑻𝒓𝒊𝒄𝒂𝒔𝒆 𝑬𝒎𝒐𝒛𝒊𝒐𝒏𝒊 𝒂 𝑳𝒆𝒗𝒂𝒏𝒕𝒆.

Importante è la collaborazione con il 𝐋𝐢𝐜𝐞𝐨 “𝐆. 𝐒𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚” di Tricase, che sostiene e arricchisce l’evento con il coinvolgimento della comunità scolastica.

In locandina le info sugli interventi.

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