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Salento tra natura, cultura ed arte: i weekend di Racale
Mostre, presentazione di libri, escursioni alla scoperta del territorio e reading letterari animeranno il fine settimana del 25 e 26 settembre. Altre iniziative per il weekend successivo
È “Salento tra natura, cultura ed arte” la novità per il mese di settembre che punta a promuovere, attraverso diverse iniziative, le ricchezze del territorio.
Gli appuntamenti, ideati dalla ProLoco Torre Suda – Racale (e impreziositi dalle collaborazioni con InDisciplinati, RacaleCAM, Studio di consulenza archeologica-ambientale e Granelli di Sabbia Onlus), riguarderanno due fine settimana, quello del 25 e 26 settembre e il successivo del 2 e 3 ottobre.
“Salento tra natura, cultura ed arte”, programma finanziato con l’avviso anno 2020 per l’erogazione di contributi alle associazioni turistiche ProLoco, intende perfezionare le conoscenze relative patrimonio storico, culturale, naturalistico, ambientale, artistico ed enogastronomico di Racale, permettendo, inoltre, di condividere emozioni e nozioni coi turisti ancora presenti sul territorio, destagionalizzando l’offerta.
Il programma delle attività del primo fine settimana è molto variegato. Mostre, presentazione di libri, escursioni alla scoperta del territorio e reading letterari animeranno il primo weekend di “Salento tra natura, cultura ed arte”.
sabato 25 settembre, dalle 19,30 alle 22,30, nel piazzale della Stazione FSE Racale, in viale Garibaldi, si alterneranno diversi workshop con attività di valorizzazione del patrimonio paesaggistico e naturalistico del Salento. Saranno le piante di ulivo le protagoniste della serata attraverso la presentazione del libro “Titani. Olivi monumentali del Salento” di Roberto Gennaio (edito da Grifo, di Cavallino).
Nello stesso piazzale saranno presenti (e accessibili per tutta la durata della serata) tre installazioni artistiche a cura dell’APS RacaleCam: Re-birth-Trauma as a performative process, di Roberta Di Cosmo; Lost Roots, mostra fotografica di Filippo Ferraro; We_mould di Violetta Barba.
Domenica 26, a partire dalle 9, ai Giardini del Sole (in piazza Beltrano, foto in alto), Stefano Casto (guida turistica abilitata dello Studio di consulenza archeologica-ambientale) accompagnerà i partecipanti per un’escursione di trekking alla (ri)scoperta del patrimonio locale. Abbigliamento comodo, sorriso e voglia di conoscere sono le credenziali per vivere al meglio la passeggiata che condurrà il gruppo dalle serre salentine alle specchie, passando per le torri di avvistamento costiere. Il tutto è arricchito da una degustazione prodotti tipici locali.
Sempre domenica 26, alle 20,30 al Binario2, piazzale Stazione FSE Racale, viale Garibaldi, la cooperativa InDisciplinati curerà la performance artistica teatrale “In un concerto di voci amiche“, il reading letterario sugli autori salentini il quale, per l’occasione, omaggerà il Prof. Donato Valli, scomparso nel 2017. La regia è di Liliana Putino (voce recitante nello spettacolo) mentre le incursioni musicali sono curate da Gioele Nuzzo.
«È un percorso che incentiva la mobilità lenta e, allo stesso tempo, mette in relazione l’essere umano con la propria terra, le proprie origini e la propria storia, capace di affrontare il passato per vivere meglio, con consapevolezza, il presente e il futuro», ha tenuto a precisare il presidente della ProLoco Torre Suda-Racale, Roberto D’Alessandro, «siamo riusciti ad intrecciare diverse competenze ed eccellenze del nostro territorio con attività diverse tra loro ma complementari».
ProLoco TorreSuda-Racale sottolinea che la partecipazione alle attività è totalmente gratuita ma è necessaria la prenotazione (clicca qui) oppure scrivendo su WhatsApp al numero 3500051004.
Per partecipare è richiesto il green pass come da normative vigenti.

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Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità a Patù
Ospiti Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia
Patù si prepara a ospitare un momento di confronto culturale di grande prestigio.
Domani, venerdì 12 dicembre, nella Sala Consiliare del Comune, si terrà l’incontro dal titolo “Dialoghi sulla Giustizia e sulla Legalità”.
La serata vedrà protagonisti due magistrati di spicco, la cui fama non si limita al contesto salentino.
Gli ospiti saranno Francesco Mandoi, già Procuratore Nazionale Antimafia Aggiunto, con un’esperienza trentennale nel contrasto alla criminalità organizzata, e Roberto Tanisi, già Presidente del Tribunale di Lecce e autore di numerose pubblicazioni sui temi del diritto e della giustizia.
Al centro dell’incontro ci saranno anche le loro ultime pubblicazioni.
Né eroe né guerriero, ricordi e sfide di un magistrato di Mandoi, edito da Besa con prefazione del giudice Nino Di Matteo, racconta le sfide e le esperienze di una carriera nella magistratura.
Il Sillabario minimo della giustizia di Tanisi, pubblicato da Chiriatti, offre una riflessione sintetica e originale sui principi e il funzionamento del diritto.
La serata si aprirà con i saluti del sindaco Gabriele Abaterusso e del dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo SalveMorciano Patù, Gianni Sergi.
Nell’occasione, l’amministrazione comunale donerà una copia della Costituzione italiana a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno compiuto 18 anni, un gesto simbolico che lega l’evento alla formazione civica delle nuove generazioni.
La Libreria Idrusa di Alessano curerà il banchetto dei libri.
Coordinerà l’incontro la giornalista Luana Prontera, che negli anni ha approfondito i temi legati alla legalità, all’antimafia sociale e alla comunicazione di prossimità.
Il dialogo si snoderà tra le esperienze dei magistrati e le questioni del presente, mettendo in luce oltre al contenuto dei libri anche le esperienze e i percorsi umani e sociali che li attraversano.
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Archivi della Memoria orale: tra tracce e narrazioni
Nel pomeriggio al Centro di Documentazione delle Musiche Popolari di Palazzo Marchesale a Melpignano, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio
Un viaggio nel cuore pulsante della memoria del Mezzogiorno, tra storie, voci e visioni che continuano a trasformare il presente.
Questo pomeriggio, alle ore 17,30, il Palazzo Marchesale di Melpignano, che ospita il Centro di Documentazione delle Musiche Popolari, apre le sue porte a “Archivi della Memoria orale: tracce e narrazioni”, un convegno che invita a scoprire il valore profondo degli archivi e il loro ruolo nel custodire l’identità di un territorio.
Un’occasione unica per esplorare il prezioso Fondo Luigi Chiriatti e confrontarsi sulle sfide – umane, culturali e tecnologiche – che accompagnano la gestione degli archivi orali.
Dopo i saluti della sindaca Valentina Avantaggiato interverranno voci autorevoli del panorama archivistico e culturale nazionale.
Donato Pasculli, Direttore dell’Archivio di Stato di Lecce, offrirà una riflessione sul ruolo dell’archivistica pubblica nella tutela della memoria collettiva. Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima, il più importante festival italiano dedicato agli archivi, porterà l’esperienza del racconto culturale attraverso nuovi linguaggi.
Giovanni Chiriatti, editore e anima di Kurumuny Edizioni, racconterà la visione che ha guidato la costruzione del Fondo Chiriatti.
Massimiliano Morabito, etnomusicologo e musicista, condividerà esperienze sul campo e prospettive di ricerca dopo aver dedicato un volume alla figura di Alan Lomax.
Chiara Marola, giornalista, musicista e direttrice del festival Scalero, offrirà uno sguardo interdisciplinare sul rapporto tra voce, territorio e contemporaneità.
A moderare, la giornalista Giorgia Salicandro, da anni impegnata nella divulgazione culturale nel Salento.
Il convegno rappresenta il secondo appuntamento del programma di attività nato attorno al Centro di Documentazione Musiche Popolari, inaugurato il 22 ottobre: un progetto visionario con cui Melpignano dà voce ai patrimoni materiali e immateriali del territorio. Grazie ai fondi PNRR (M1C3 – Investimento 2.1, Attrattività dei Borghi – Linea B), l’Amministrazione ha potuto acquisire e rendere pubblico l’immenso Archivio di Luigi Chiriatti, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca e oggi consultabile sul portale centrodocumentazionemelpignano.it.
Più di 4 terabyte di registrazioni, fotografie, interviste e documenti etnografici, organizzati in otto grandi aree tematiche grazie al lavoro specialistico di Emanuela Candido (Imago Cooperativa Sociale di Lecce) e catalogati sulla piattaforma Archiui.
Ma il Centro è molto più di un archivio: è un luogo che si attraversa, uno spazio che vibra. Due installazioni immersive, nate da un progetto sostenuto dalla Regione Puglia e firmate dall’artista internazionale Massimiliano Siccardi e dall’architetta salentina Raffaela Zizzari, trasformano documenti e luoghi storici in esperienze emozionanti.
Una è dedicata all’Archivio Chiriatti; l’altra, site-specific, restituisce voce alle scritte dei detenuti delle antiche prigioni di Melpignano, trasformando un luogo di dolore in un potente esercizio di memoria condivisa. Il Centro diventa così una soglia: un ponte tra passato e futuro, un laboratorio in cui comunità, culture e narrazioni continuano a rigenerarsi.
Come ricorda la sindaca Avantaggiato: «Un archivio non è solo conservazione, è un corpo vivo che costruisce futuro». Melpignano dà a studiosi, appassionati e viaggiatori curiosi l’opportunità di ascoltare la voce dei suoi archivi.
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Fam(m)i d’Amore
Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce
Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.
Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.
Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.
Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.
Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.
Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.
Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.
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