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Tricase: la notte bianca del Liceo Classico

Teatro, letture animate, concerti, mostre, degustazionio, conferenze, dibattiti, incontri con gli autori e tanto altro giovedì 15

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È la scuola più antica d’Italia, da generazioni e generazioni forma le classi dirigenti e le principali “teste” del Paese, ma oggi più che mai è sotto accusa. “Il Liceo Classico è inutile e inadeguato alle esigenze del mondo moderno”, dicono da più parti quelli che lo vorrebbero morto.


Invece è vivo e, per dimostrare che è anche vegeto, dall’anno scorso più di duecento sue sedi in tutta Italia aprono le proprie porte al pubblico, dando vita a La Notte Nazionale del Liceo Classico, con eventi, rappresentazioni teatrali, letture animate, concerti, performance, mostre fotografiche e di arti visive, degustazioni ispirate al mondo antico, conferenze, dibattiti, incontri con gli autori, presentazioni di volumi e letture di poesie. Una notte bianca il cui scopo è valorizzare la cultura classica e restituire dignità ad una delle poche scuole in Europa che su di essa continua a scommettere.


Quest’anno ricorre la II edizione e all’appuntamento di venerdì 15 gennaio partecipa anche il Liceo “Giuseppe Stampacchia” di Tricase, punto di riferimento per tutto il territorio del sud Salento.


Alle ore 18 presso la sede del Liceo Classico, sulla Strada Provinciale per Lucugnano, una cerimonia darà inizio all’evento, con i saluti del dirigente scolastico Mauro Polimeno e un salto nell’antica Roma, con la rappresentazione della processione delle vestali e la suggestiva accensione del fuoco sacro. Seguirà una tavola rotonda sul tema Liceo Classico: un’occasione per parlarne”: Nello Wrona, giornalista presso “Voci del Salento”, modererà il dibattito cui prenderanno parte il D.S. Mauro Polimeno, Giovanni Laudizi docente dell’Università del Salento, Luigina Marzotta insegnante di latino e greco presso il Liceo, Fernando Musio dell’Avvocatura dello Stato, Antonio Coppola, sindaco del Comune di Tricase, che patrocinia l’evento, e Antonio Del Vino Capo Gabinetto della Provincia di Lecce.


Alle 19,15 avrà luogo il dialogo con Alberto Colangiulo, autore de “Il tesoro di Sant’Ippazio” e “Teresa ha gli occhi secchi”. A seguire prenderanno il via le manifestazioni artistiche ad opera degli studenti del Liceo: dai monologhi di teatro classico, alla riproposizione di un Simposio con degustazione di prodotti tipici greci, da un percorso su Ulisse alle letture di poesie, per finire alle rappresentazioni musicali.


Da non perdere, alle 20,30, un vero e proprio processo al Liceo Classico, presieduto dall’Avv. Fernando Musio e avente come giudici a latere gli avvocati Gianna Cogli e Carlo Errico. Interessanti saranno gli spunti di riflessione che il processo-spettacolo offrirà: si tratta, infatti, di un esperimento già avvenuto nel 2011 al Teatro Carignano di Torino su iniziativa della Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo, del Miur e del Mulino. In quel caso ad accusare e a difendere il modello educativo del Liceo Classico furono rispettivamente l’economista Andrea Ichino e lo scrittore e semiologo Umberto Eco. Il Classico fu assolto. Quale sarà l’esito del processo questa volta?

Nella notte dedicata alla cultura umanistica non poteva mancare una rassegna poetica incentrata sul tema del notturno: dalle 21 gli studenti daranno voce ai poeti di ogni tempo e spazio che, rapiti dal fascino della luna, hanno scritto versi indimenticabili.  La ciliegina sulla torta sarà il concerto dei Maremoto Cioccolata, a cui è affidata la chiusura dell’evento. È vero che, rispetto a vent’anni fa, si sono dimezzati gli studenti che scelgono di continuare il proprio percorso di studi al Classico ed è vero che il mondo globalizzato presenta dinamiche del tutto nuove rispetto al passato, ma questo non deve intimorire.


La cultura classica non è antitetica al progresso e alla modernità, ma ne rappresenta le fondamenta. La legge non scritta dell’utile e del ritorno economico, col pretesto delle competenze professionali richieste dal libero mercato, cerca di affossare questa scuola, presentandola come irrimediabilmente legata al passato; ma il Liceo Classico oltre che le competenze, offre la chiave di comprensione del presente e del futuro.


Lo ha scritto Plutarco: “I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere”.


Alessandro Amico


(III A Liceo Classico)


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Da Chicago a Leuca a suon di Jazz

Un fuoriclasse chiuderà la rassegna internazionale I concerti del Faro, promossa da Lampus di Paolo Insalata: il batterista americano Paul Wertico sarà ospite d’onore del Riccardo Arrighini Trio

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Unica tappa in Salento per un appuntamento di Alta Musica con un progetto nuovo, raffinato ed elegante proposto dall’associazione culturale Lampus di Paolo Insalata, per la presentazione di 1989, l’album di composizioni originali firmate da Riccardo Arrighini, pianista e compositore tra i  più talentuosi nel panorama jazzistico italiano.

Sabato 7 settembre, alle 21, ai piedi del faro di Leuca e al chiarore dell’ultima luna piena dell’estate 2025, Arrighini salirà sul palco con Gianmarco Scaglia al contrabbasso e Paul Wertico: una vera leggenda vivente, definito il poeta della batteria, vincitore di ben 7 Grammy Awards conquistati al fianco di Pat Metheny durante il loro ventennio di collaborazione.

Noto per le sue riletture jazz di Puccini, Morricone e Petrucciani, Arrighini, con questo album sublimato dal suono ritmico di Wertico, propone un album che racconta la nascita del suo universo musicale.

Un concerto-evento potente, lirico e vibrante che saprà unire sensibilità melodica, energia jazz e talento internazionale sotto un cielo infinito.

Con questo appuntamento Lampus chiude la Rassegna Internazionale I Concerti del Faro – Note di luna piena dopo i due entusiasmanti sold out ottenuti dai concerti di luglio e agosto.

Informazioni e biglietteria online: www.oooh.events; whatsapp 347 5169946

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Specchia: la Madonna del Passo restaurata

Presentazione del restauro dell’antichissima icona un manufatto di grande valore storico e devozionale

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Questa sera, al termine della Santa Messa della Novena, presso la cripta della Madonna del Passo, nello spazio esterno adiacente, si svolgerà la presentazione della piccola antichissima tavola, raffigurante la Madonna del Passo, un manufatto di grande valore storico e devozionale.

All’incontro pubblico, previsto per le ore 20, interverranno: don Antonio Riva, parroco di Specchia, che ha ritrovato l’antica tavola, insieme a don Antonio Trande, all’interno della sacrestia della Chiesa Madre; il prof. Giovanni Perdicchia, studioso di storia locale, autore di diverse ricerche che hanno riscritto la storia e l’importante ruolo sul territorio di Specchia; Stefano Tanisi, storico dell’arte, profondo conoscitore della evoluzione della pittura e dei suoi autori nel Salento, nonché membro della Commissione Arte Sacra della Curia di Ugento – Santa Maria di Leuca; la restauratrice Alessandra Muci, con una video presentazione, illustrerà il restauro della piccola tavola.

La preziosa opera rappresenta la più antica immagine conosciuta della Madonna del Passo: di dimensioni contenute (25 x 20 cm), raffigura una Madonna con Bambino benedicente, che secondo l’iconografia bizantina dell’Odigitria, ha come significato “colei che indica la Via” (oof. Giovanni Perdicchia).

Secondo le ricostruzioni storiche, la tavola era originariamente collocata al centro della nicchia ovale dell’altare maggiore della cripta della Madonna del Passo, realizzata in pietra leccese nel tardo Cinquecento.

Nel corso dell’Ottocento, a seguito di interventi di ristrutturazione e decorazione, tra cui il rifacimento neoclassico del prospetto e la realizzazione delle scene del Calvario ad opera del pittore Giuseppe Buttazzo (1821-1890), l’icona fu rimossa e sostituita da un nuovo dipinto su tela, oggi purtroppo trafugato, che riprendeva la composizione originaria, ma con uno stile più aggiornato.

Dopo la rimozione, l’antica immagine lignea fu utilizzata durante le processioni dell’8 settembre, solenne festività della Madonna del Passo, e successivamente come immagine per la raccolta delle offerte, prima di essere accantonata per lungo tempo.

Come scrive Restauro in Opera Rio in un post su Facebook, «Si è trattato di un restauro tanto appassionante quanto impegnativo, che ha richiesto nelle fasi iniziali una serie di indagini diagnostiche, per inquadrare una situazione conservativa pessima, aggravata da pesanti rifacimenti, inoltre è stata effettuata anche l’analisi per la datazione al Carbonio 14, realizzata dal CEDAD di Brindisi, che ha confermato le intuizioni degli storici. Con il restauro si è potuto stabilire che il piccolo dipinto, ha una storia che segue le vicende ed i cambiamenti avvenuti nei secoli nella cripta, che ha origini bizantine. Ogni operazione effettuata sul dipinto è stata studiata per il caso specifico, questo è caratterizzato da una pellicola originale sottile e compromessa dai rifacimenti e dal lungo periodo di abbandono in un ambiente umido e polveroso. Tutte le soluzioni adottate nel restauro hanno mirato a mantenere quanto più possibile inalterato il delicato equilibrio dell’opera».

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Meteo Settembre, sarà caldo e con caratteristiche estive

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali…

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Al Sud, incluse Sicilia e Sardegna, la situazione appare ancora più chiara: tutti i modelli, insieme alle previsioni dell’Aeronautica Militare, tracciano un settembre caldo con caratteristiche pienamente estive.

La vicinanza geografica con il Nord Africa fa sì che queste aree vengano raggiunte con maggiore intensità dalle ondate di aria calda africana, le stesse che dominano le estati italiane di oggi.

Diversa sarebbe stata la situazione con l’anticiclone delle Azzorre, capace di portare correnti più fresche di origine oceanica e frequenti temporali.

Proprio questo tipo di dinamica si intravede solo parzialmente in questi giorni al Nord Italia, mentre altrove l’influenza oceanica è destinata a durare pochissimo.

Chi sceglierà di trascorrere le vacanze a settembre potrà contare su condizioni favorevoli soprattutto nelle regioni centrali e meridionali.

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