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Agricoltura in ripresa ma prospettive incerte

Aumentano le aziende, gli operai dipendenti e i lavoratori autonomi, in controtendenza con il trend registrato negli anni più bui. Frutti della terra: produzioni in crescita e in calo

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L’agricoltura è in ripresa: aumentano le aziende, gli operai dipendenti e i lavoratori autonomi, in controtendenza con il trend registrato negli anni più bui. Dall’analisi del settore primario nel suo complesso, però, emerge un quadro in chiaroscuro, fatto di luci, ma anche di ombre.


È quanto emerge dallo studio condotto dall’Osservatorio economico, diretto da Davide Stasi, e presentato nel corso dell’assemblea programmatica dei giovani di Confagricoltura al «Tiziano» di Lecce, alla presenza di Emanuele Savona, vicepresidente dell’Associazione nazionale giovani agricoltori (Anga) per l’area Sud e Donato Chieffo, membro del comitato di presidenza di Anga.


In base a questo lavoro, illustrato da Davide Stasi e Carlo Guarini, imprenditore vitivinicolo, alcuni indicatori o performance economiche risultano davvero incoraggianti, altri lo sono meno, tant’è che le prospettive future dell’intero comparto possono apparire, tuttora, incerte.


Per comprendere meglio quali siano le dinamiche di medio – breve periodo che hanno interessato l’agricoltura, sono stati elaborati, a partire dagli ultimi cinque anni, i principali dati relativi alle estensioni delle superfici agricole (espresse in ettari), nonché alle produzioni totali (espresse in quintali), suddivise per coltivazioni. In particolare, sono state misurate le variazioni che hanno riguardato i seminativi, gli ortaggi, la frutta, gli agrumi, l’olivo, la vite.


I fattori che hanno inciso sulla qualità e sulla quantità dei frutti della terra sono molteplici, ma, su tutti, hanno giocato un ruolo determinante le condizioni atmosferiche.


Le anomalie meteo-climatiche, sempre più frequenti, hanno influito, in certi casi pesantemente e negativamente, su alcune importanti filiere. Ma anche la diffusione di parassiti o batteri di vario genere ha ridotto, in termini di volumi, le produzioni agricole.

Riguardo alla produzione, si devono tenere in considerazione fattori climatici (durata della stagione, temperatura, umidità, radiazione solare e acqua); fattori biotici (insetti, malerbe, patogeni, uccelli); fattori legati al suolo (lavorazioni, umidità, fertilità, variabilità, struttura e temperatura); fattori gestionali (scelta della varietà della coltura, tempestività della semina e della raccolta, trattamenti, meccanizzazione).


Alcuni fattori sono stabili, come la fertilità del suolo (o pH), la presenza di malerbe permanenti e i problemi legati al drenaggio; altri, invece, sono più erratici, come il meteo e la diffusione di patogeni.


D’altro canto, va sottolineato che l’aumento della produzione di alcune colture è stata possibile grazie alla crescente meccanizzazione dell’agricoltura, attraverso l’utilizzo di trattori e mietitrebbiatrici, all’uso di moderne tecniche d’irrigazione e di fertilizzanti e antiparassitari chimici, che però possono causare anche fenomeni di inquinamento dei suoli e delle acque. I terreni agricoli risultano molto frammentati (tra strade ed insediamenti urbani in genere) e per tale motivo non presentano caratteri molto estensivi.


In Puglia, risultano, in crescita, le produzioni di cece +160,1 per cento (da 10.360 quintali a 26.950); pomodoro +157,5 per cento (da 365.300 quintali a 940.750); vino +121,4 per cento (da 4.097.000 quintali a 9.070.112); grano tenero +86,8 per cento (da 188.400 quintali a 352.000); clementina +83,5 per cento (da 674.100 quintali a 1.237.275); cavolo cappuccio +59,8 per cento (da 159.250 quintali a 254.450); uva da vino +59,8 per cento (da 8.630.000 quintali a 13.788.000); cipolla +57,3 per cento (da 261mila quintali a 410.500); fichi +54,7 per cento (da 20.200 quintali a 31.250); cavolo verza +38,9 per cento (da 195.400 quintali a 271.500); carota e pastinaca +33,7 per cento (da 233.100 quintali a 311.750); finocchio +27,9 per cento (da 1.054.500 quintali a 1.349.000); grano duro +25,6 per cento (da 7.508.100 quintali a 9.430.000); fava da granella +24,4 per cento (da 81.475 quintali a 101.325); lattuga +18,8 per cento (da 800.100 quintali a 950.370); patata primaticcia +17,6 per cento (da 377.400 quintali a 443.750); indivia (riccia/scarola) +13,6 per cento (da 600.250 quintali a 681.600); mandorle +11,3 per cento (da 247.280 quintali a 275.100); limone +9,1 per cento (da 42.810 quintali a 46.725); cavolfiore e broccolo +8,7 per cento (da 761.000 quintali a 826.900).


Calano, invece, le produzioni di avena -42,1 per cento (da 897.200 quintali a 519.250); orzo -20,3 per cento (da 617.800 quintali a 492.450); olive -19,9 per cento (da 11.332.400 quintali a 9.073.740); carciofo -18,1 per cento (da 1.483.225 quintali a 1.214.750); patata comune -15,7 per cento (da 276.600 quintali a 233.200); uva da tavola -15 per cento (da 6.558.700 quintali a 5.573.700); cavolo altre varietà -13,9 per cento (da 498.200 quintali a 428.800); radicchio o cicoria -11,3 per cento (da 328.400 quintali a 291.300); mandarino -2,4 per cento (da 26.650 quintali a 26mila); pomodoro da industria -1,4 per cento (da 17.398.500 quintali a 17.146.500); arancio -1,0 per cento (da 931.880 quintali a 922.250).


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Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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