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Cronaca

Incendio in hotel, Gotti salva la vita a Corvino

Così scrive Tuttosport: “Nella notte un fulmine ha colpito il resort dove soggiornavano e proprio il tempestivo intervento di Gotti, che ha bussato con forza alla porta della stanza dove dormiva il dirigente, ha permesso al dg leccese di accorgersi che il pianerottolo dell’hotel stava andando a fuoco e di mettersi in salvo”

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Una notizia incredibile che riguarda allenatore ed un dirigente dell’U.S. Lecce filtra dalle colonne di Tuttosport.





Secondo quanto riferisce il quotidiano sportivo di Torino, l’allenatore Luca Gotti avrebbe salvato la vita al direttore sportivo Pantaleo Corvino in seguito allo scoppio di un incendio all’interno dell’hotel in cui i due alloggiavano per questioni di lavoro.

I due erano a Vittorio Veneto (Treviso) per una convention e ne hanno approfitato per concludere la trattativa per il rinnovo del contratto.


Nella notte del 9 giugno un fulmine ha colpito il resort dove soggiornavano e proprio il tempestivo intervento di Gotti, che ha bussato con forza alla porta della stanza dove dormiva il dirigente, ha permesso al direttore generale leccese di accorgersi che il pianerottolo dell’hotel stava andando a fuoco e di mettersi in salvo.

Tuttosport scrive: “Numerosi allenatori e dirigenti erano a Vittorio Veneto per una convention. Tra i presenti c’erano anche Pantaleo Corvino e Luca Gotti in trattativa per il rinnovo del contratto. Nella notte un fulmine ha colpito il resort dove soggiornavano e proprio il tempestivo intervento di Gotti, che ha bussato con forza alla porta della stanza dove dormiva il dirigente, ha permesso al dg leccese di accorgersi che il pianerottolo dell’hotel stava andando a fuoco e di mettersi in salvo. Un gesto eroico che vale molto di più di un prolungamento fino al 2026 (soddisfatte le richieste del tecnico) e annunciato ieri all’indomani del pericolo scampato”.


I due poi hanno trovato l’accordo per il rinnovo come annunciato dal Lecce: “’U.S. Lecce comunica che, a seguito dell’incontro avvenuto nei giorni scorsi tra il Presidente Saverio Sticchi Damiani e il Direttore dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino per definire il budget e le linee guida della prossima stagione, il Direttore Corvino si è incontrato con mister Luca Gotti, al quale è stato prolungato insieme al suo staff il contratto in essere fino al 30 giugno 2026“.




Cronaca

Ordigno di sabato sera in pieno centro

La bomba artigianale con oltre un chilo di polvere pirica era stata piazzata in uno dei luoghi più frequentati della vita notturna leccese. La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime. Già individuato colui che l’ha piazzata, un 31enne di Melendugno che è stato arrestato

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Poteva finire davvero male vista la dimensione dell’ordigno, con oltre un chilo di miscela pirica piazzato nel centro dei luoghi di vita notturna di Lecce.

Per quell’esplosivo è finito nei guai un 31nne di Melendugno che è stato arrestato dalla polizia.

Ora è indagato per porto abusivo di armi e tentata pubblica intimidazione.

L’attività investigativa della Digos della Questura di Lecce ha preso avvio dopo l’allarme scattato lo scorso 16 novembre in piazzetta Santa Chiara, dove gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico erano intervenuti per il ritrovamento di un ordigno artigianale inesploso.

Grazie alle immagini della videosorveglianza dell’intero centro cittadino, alle testimonianze di alcuni presenti e al riconoscimento diretto degli investigatori degli avventori della zona, gli investigatori hanno tempestivamente ricostruito la vicenda, giungendo all’individuazione e all’identificazione del responsabile.

Gli artificieri della Polizia di Stato, dopo aver messo in sicurezza l’area, hanno accertato che il manufatto conteneva oltre un chilo di miscela pirica.

La mancata esplosione ha evitato conseguenze che avrebbero potuto essere gravissime, considerando l’elevata affluenza della zona nelle ore serali, specie di sabato sera.

L’operazione rientra nel piano di rafforzamento dei controlli disposto dal Questore di Lecce, volto a garantire maggiore sicurezza nei luoghi più frequentati della vita notturna.

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Cronaca

Quattro deferimenti per il nuovo parcheggio privato di Tricase Porto

L’intervento dei carabinieri sarebbe stato realizzato in violazione a quanto previsto dalla concessione comunale e dalle leggi paesaggistiche

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Ne avevamo già parlato sulle colonne del nostro giornale prima dell’estate. In città non si parlava d’altro, tanto da spingere il sindaco Antonio De Donno, a rilasciare, sempre su il Gallo, alcune note sulla situazione parcheggi a Tricase Porto.

Oggi il sequel di quelle puntate: la Guardia forestale ha denunciato 4 persone per aver estirpato alberi e arbusti in zona vincolata, sempre al Porto, nell’area che sorge a due passi dalla chiesa di San Nicola.

Quattro persone: il proprietario dell’area, il direttore dei lavori e due imprenditori titolari della ditta esecutrice, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Lecce per abusi nei lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico nella marina di Tricase Porto.

 

Nel caso in specie, la realizzazione di un parcheggio pubblico, per decongestionare la viabilità litoranea dai massicci afflussi di turismo balneare durante la stagione estiva.

Proprio per il carattere temporaneo (stagionale) di tali opere, è previsto però che non venga modificato lo stato dei luoghi, tanto più se in modo permanente, e che al termine del periodo vengano ripristinate le condizioni iniziali.

Così, evidentemente, non avrebbe potuto essere per il parcheggio pubblico di Tricase Porto, dove, invece, era stato realizzato un grande piazzale con la posa ed il livellamento, su terreno agricolo, di materiale litoide stabilizzato, previa estirpazione della vegetazione, alberi ed arbusti della macchia mediterranea, con delimitazione delle piazzole di sosta.

Quest’ intervento dei Carabinieri Forestali si inserisce nella più ampia azione di contrasto, denominata “Operazione Another Brick”, che, anche con l’ ausilio di droni ed elicottero, mira ad accertare e sanzionare tutte quelle situazioni di abusi edilizi e di violazioni alle normative di tutela paesaggistica e delle aree naturali, che si sono rilevate numerose in tutto il Basso Salento.

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Cronaca

Assalti ai bancomat, ANCI Puglia: «Ministro dell’Interno intervenga»

Dopo i tanti episodi verificatisi anche in Salento: «Attivare strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale e azione straordinaria e immediata per rafforzare presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini»

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La Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio, ha scritto al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, per sollecitare un intervento urgente sul fenomeno degli assalti ai bancomat, sempre più frequenti e diffusi sul territorio regionale.

Dopo quanto avvenuto due giorni fa a San Ferdinando di Puglia, nella notte scorsa si è verificato un nuovo atto criminoso a Veglie, solo l’ultimo degli episodi verificatisi in Salento, l’ennesimo di una lunga serie che ormai interessa in maniera sistematica l’intero territorio.

Questi episodi generano un diffuso senso di insicurezza nelle comunità locali, provocano gravi danni materiali alle attività economiche e agli enti coinvolti e comportano disservizi e disagi che colpiscono soprattutto le categorie più fragili della popolazione, come anziani, donne e persone con disabilità.

I sindaci, «pur collaborando con le Prefetture e apprezzando l’impegno delle Forze dell’Ordine» sottolineano la «grave carenza di risorse e strumenti a disposizione dei Comuni per fronteggiare un fenomeno che ormai costituisce una vera e propria emergenza».

ANCI Puglia chiede al Ministero dell’Interno di attivare: una strategia coordinata di contrasto e prevenzione del fenomeno su scala regionale; un’azione straordinaria e immediata per rafforzare la presenza dello Stato sul territorio e garantire sicurezza reale ai cittadini.

Per la Presidente di ANCI Puglia, Fiorenza Pascazio«È fondamentale assicurare alle comunità pugliesi la percezione concreta della legalità e della presenza dello Stato, oggi più che mai necessarie per ristabilire la fiducia, la sicurezza e la tutela dei cittadini e delle istituzioni locali».

 

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