Attualità
Inquinamento elettromagnetico: allarme a Parabita
Superati limiti imposti dalla legge: l’associazione Italia Nostra chiede alle istituzioni di allontanare i ripetitori dalle case per salvaguardare la salute pubblica
Una piaga, certo non nuova, affligge Parabita: l’inquinamento elettromagnetico.
Recenti misurazioni, effettuate nel mese di settembre scorso dalle società Towersud e Mediadus, hanno rilevato un abbondante superamento dei limiti del “valore di attenzione” di 6 V/M imposto dalle normative in materia, in località “Terrisi”.
Qui, secondo i dati forniti dalle suddette società, la media è superiori agli 8 V/M, con picchi di 10,5.
In una lettera indirizzata ad Alfredo Cacciapaglia (sindaco del Comune di Parabita), a Giuseppe Petruzzi (Dirigente SUAP del Comune di Parabita), ai Capigruppo consiliari del Comune di Parabita, a Claudio Palomba (Prefetto di Lecce), ad Antonio Gabellone (Presidente della Provincia di Lecce), a Paolo Menozzi (Sindaco di Collepasso), a Giovanni De Filippis (Dirigente Dipartimento prevenzione ASL – Lecce) ed all’ingegner Roberto Bucci (di ARPA-Puglia / DAP Lecce), l’associazione nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione, Italia Nostra, segnala la situazione di pericolo per la salute dei cittadini, indicando le possibili cause nella delocalizzazione di alcuni ripetitori radiofonici e televisivi, invitando a modificare così le distanze degli impianti dal suolo e dalle abitazioni.
“Al fine di prevenire ogni forma di inquinamento ambientale ed eventuali effetti di carattere sanitario sulle popolazioni”, scrivono dall’associazione, “chiediamo, ad ognuno per le proprie competenze, di voler riscontrare tempestivamente i dati forniti dalle suddette società, nonché di ricognire la situazione circa la ubicazione degli impianti sui tralicci presenti in Località “Terrisi” e il loro funzionamento secondo i parametri stabiliti dalle normative e dai regolamenti in materia”.
Nel contempo l’associazione propone al Comune di Parabita la convocazione di un apposito Tavolo tra i diversi soggetti istituzionali, economici e sociali competenti e interessati perché la situazione possa essere conosciuta e valutata sotto ogni punto di vista anche per concordare eventuali azioni da adottare.
La normativa
In Italia, la normativa sull’inquinamento elettromagnetico prevede (legge quadro 36/01) per le intensità dei campi un limite di esposizione; un valore di attenzione ed un obiettivo di qualità.
Il limite di esposizione è il valore che non deve mai essere superato per le persone non professionalmente esposte (quindi il pubblico). Il valore di attenzione si applica, in pratica, agli ambienti residenziali e lavorativi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere. Vi rientrano quindi gli ambienti abitativi quali balconi, terrazze e cortili, esclusi i lastrici solari. Mentre ne sono escluse, ad esempio, strade e piazze. Qui, il livello da non superare è pari a 6 V/m, valore che è molto più alto di quelli previsti in molte altre nazioni. Talvolta addirittura doppio, come accade nei confronti del limite imposto nel canton Ticino (in Svizzera) dove il valore da rispettare è di 3 V/m alla base dell’antenna. Nonostante le garanzie della normativa italiana a tutela della salute delle persone siano già di per sé deboli, a Parabita sono quindi anche quotidianamente infrante.
L. Z.
foto (da Youtube) di Danilo Blanco
Attualità
Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”
Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.
Attualità
Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”
Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo
“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.
Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon
Attualità
Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…
Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.
Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.
Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.
Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.
“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.
“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.
“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.
Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.
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