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Cronaca

Muro…della droga

Doppio arresto nelle campagne di Muro Leccese per spaccio di sostanze stupefacenti

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Arresto per spaccio nella tarda serata di ieri in una campagna di Muro Leccese.


Il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Maglie, ha stretto le manette per flagranza di reato di spaccio di sostanze stupefacenti, attorno ai polsi di Paolo Merico, 31enne di Poggiardo, e a quelli di Vittorio Tunno34enne di Muro Leccese.


Vittorio Tunno

Vittorio Tunno


Negli ultimi giorni Merico e Tunno, già noti perché già arrestati nel 2014 sempre per spaccio, erano stati notati spostarsi, in più occasioni e sempre allo stesso orario, verso le campagne di Muro.


I militari, insospettiti, hanno pertanto cominciato a pedinarli. Dopo una decina di giorni di osservazioni, i carabinieri hanno individuato la campagna nella quale i due si recavano quasi tutte le sere.


Come sempre, anche ieri sera i due  giovani sono arrivati puntuali ed hanno iniziato a rimuovere alcune pietre da un muretto a secco, estraendo alcuni involucri nascosti.

Paolo Merico

Paolo Merico


Immediatamente bloccati e sottoposti ad una perquisizione personale, sono stati trovati in possesso di un barattolo in vetro contenente 55 grammi di cocaina e 40 grammi di sostanza da taglio, con materiale per il confezionamento delle dosi.


Nel prosieguo della perquisizione, nel nascondiglio ricavato tra le pietre, molto in profondità, sono stati trovati anche 17 grammi di eroina. Per non farsi mancare nulla, Tunno aveva addosso anche un panetto di hashish che verosimilmente era stato preso dall’altro nascondiglio dove successivamente, a pochi metri, sono stati trovati ben 6 kg di hashish suddivisi in panetti da 100 grammi l’uno.


Sempre nelle vicinanze vi era un terzo nascondiglio con un barattolo contenente 4 involucri di cocaina del peso complessivo di 20 grammi. Infine sono stati trovati  3 bilancini elettronici di precisione e materiale per il confezionamento, ciascuno in ogni nascondiglio. Un duro colpo al mercato dello spaccio visto che la vendita di tutto il materiale sequestrato avrebbe fruttato agli spacciatori alcune decine di migliaia di euro.


Gli arrestati sono stati associati alla Casa Circondariale di Lecce a disposizione del pm Donatina Buffelli.


Cronaca

La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina

Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…

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I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.

La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.

Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.

L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.

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Cronaca

Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali

Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…

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“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.

È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.

“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.

Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.

Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.

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Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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