Cronaca
Ombrelloni e lettini sulla spiaggia libera: fioccano le denunce
A Porto Cesareo nei guai tre persone per occupazione abusiva di suolo demaniale marittimo

A Porto Cesareo nei guai tre persone, due donne (C.I. e D.C.) e un uomo (C.A.), per il reato, previsto dal Codice della Navigazione, di occupazione di suolo demaniale marittimo.
In due casi, i titolari di due alberghi posizionati in prossimità della costa avevano collocato i loro ombrelloni e i loro lettini su un’area demaniale non concessa, libera, così interdicendo la fruizione ai non clienti dell’albergo. In un caso sono stati sequestrati 12 ombrelloni e 24 lettini e in un altro 25 ombrelloni e 55 lettini. La terza denunciata è invece la titolare di un lido. Questo lido, sito in località Punta Prosciutto, sorge su un’area privata e non ha licenza di stabilimento balneare, bensì solo di noleggio ombrelloni e sdraio. Gli ombrelloni e i lettini, però, erano già posizionati sull’arenile. Per quanto riguarda quelli insistenti sulla proprietà privata, è scattata solo la contestazione di un illecito amministrativo. Una parte di essi (esattamente 16 ombrelloni e 32 lettini), invece, erano collocati su area demaniale marittima, e pertanto sono stati sequestrati penalmente. Le indagini sono state svolte dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Campi Salentina e quelli della Stazione di Porto Cesareo, in collaborazione con i militari dell’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cesareo e con la Polizia Municipale di Porto Cesareo. Tutti gli ombrelloni e i lettini sequestrati sono stati affidati in custodia, su disposizione del PM di turno, ai rispettivi proprietari.
Attualità
Tartarughe curate e rimesse in mare
Erano state ripescate lungo la costa di Leuca con problemi di galleggiamento che le mettevano a serio rischio. La reimmissione in natura importante per la conservazione della biodiversità marina

Due tartarughe marine affette da gravi problemi di galleggiamento, curate presso il Centro di Recupero delle Tartarughe Marine del Museo di Storia Naturale del Salento, sono state liberate in località Rivabella, a Gallipoli.
I due esemplari erano stati recuperati lo scorso agosto lungo la costa di Leuca, da un’unità navale del Corpo impegnata in un ordinario servizio di vigilanza e controllo del litorale.
Entrambi gli animali presentavano anomalie nel galleggiamento, che li esponevano a un elevato rischio di collisione con le imbarcazioni in transito.
Il recupero e la gestione delle operazioni sono stati resi possibili anche grazie al prezioso supporto logistico e operativo fornito dalla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Gallipoli, che ha messo a disposizione uomini e mezzi per facilitare le fasi di intervento in mare e garantire il trasporto in sicurezza degli esemplari fino al Centro di Recupero.
Dopo il soccorso, le tartarughe sono state sottoposte a esami diagnostici approfonditi presso il Centro, tra cui indagini radiologiche ed ecografiche, per escludere la presenza di corpi estranei e per valutare lo stato dell’apparato respiratorio.
La reimmissione in natura rappresenta un risultato significativo per la conservazione della biodiversità marina e testimonia l’efficacia della sinergia tra enti scientifici, forze dell’ordine e istituzioni pubbliche, impegnati in prima linea nella difesa dell’ambiente.
L’operazione conferma inoltre il ruolo attivo della Guardia di Finanza nella protezione degli ecosistemi marini, un impegno che si affianca ai compiti di polizia del mare, contribuendo in modo concreto alla tutela della fauna e della flora del nostro territorio costiero.
📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
Cronaca
Infermiere non barelliere: «Assistenza a rischio e demansionamento cronico»
Denuncia del personale infermieristico della U.O. Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero di Galatina e l’intervento della Fp CISL Lecce – Comparto Sanità

📍 Segui il Gallo
Live News su WhatsApp 👉 clicca qui
La Fp CISL Lecce – Comparto Sanità rende pubblica la vibrante denuncia del personale infermieristico della U.O. Malattie Infettive del Presidio Ospedaliero di Galatina, sezione degenze, in merito a gravi e persistenti criticità organizzative che mettono a rischio la sicurezza dell’assistenza erogata ai pazienti e comportano un sistematico demansionamento della professione infermieristica.
La sigla sindacale sottolinea come la gestione dei trasferimenti interni ed esterni dei pazienti sia da anni completamente disfunzionale, ricadendo interamente sulle spalle degli infermieri di reparto.
«INFERMIERI COSTRETTI A SVOLGERE MANSIONI IMPROPRIE»
Gli infermieri, con una dichiarazione congiunta acquisita integralmente dal sindacato, denunciano di essere sistematicamente costretti a spingere e trasportare barelle con pazienti non autosufficienti, spesso da soli e senza il supporto di figure dedicate (OSS, ausiliari, barellieri), anche per esami diagnostici extra-ospedalieri.
«Questa prassi», afferma Antonio Piccinno, Segretario della Fp CISL Lecce – Comparto Sanità, «comporta un sovraccarico fisico e rischio di infortuni per il personale e rappresenta un chiaro demansionamento professionale, distorcendo il ruolo dell’Infermiere che, per D.M. 739/1994, è responsabile dell’assistenza infermieristica di natura tecnica, relazionale ed educativa, non del trasporto barelle».
«RISCHIO CLINICO E DANNI ALL’ASSISTENZA»
La conseguenza più grave di questa organizzazione, che il sindacato definisce «di ordinaria criticità», è l’inevitabile rischio clinico per i pazienti ricoverati.
«Mentre l’Infermiere è impegnato a spingere barelle per trasferimenti o esami, viene sottratto tempo prezioso e presenza fisica all’assistenza diretta dei pazienti rimasti in reparto, spesso in condizioni precarie o monitorizzati», spiega ancora il segretario provinciale della Fp CISL.
In caso di turno unico o con esiguo personale, infatti, lasciare il reparto per l’accompagnamento programmato mette a repentaglio la sicurezza di tutti gli altri degenti, configurando una potenziale responsabilità professionale impropria sull’Infermiere.
Il sindacato evidenzia come questa situazione comprometta il raggiungimento e la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e violi l’obbligo del datore di lavoro, sancito dal D.Lgs. 81/2008 e dal Codice Deontologico FNOPI, di garantire la sicurezza e un’organizzazione che non comprometta l’assistenza.
LE RICHIESTE «INDEROGABILI» ALLA DIREZIONE SANITARIA
La Fp CISL Lecce – Comparto Sanità, condividendo integralmente la “Dichiarazione di tutela professionale” degli infermieri, chiede un intervento urgente e risolutivo alla direzione sanitaria e al coordinamento infermieristico.
Si esige:
«L’immediata assegnazione di figure di supporto dedicate (OSS, barelliere, ausiliari) per tutti i trasporti intra ed extra-ospedalieri»;
«Il rigoroso rispetto delle competenze professionali dell’Infermiere, eliminando ogni forma di demansionamento»;
«La garanzia che i trasferimenti per esami extra-ospedalieri siano effettuati con personale dedicato al trasporto, non sottraendolo all’assistenza ordinaria di reparto, salvo i casi di accompagnamento di pazienti critici gestiti, comunque, con personale aggiuntivo».
Il sindacato sottolinea che, in assenza di adeguate procedure organizzative, gli infermieri si riservano la legittima facoltà di rifiutare l’accompagnamento a trasferimenti e/o esami extra-ospedalieri programmati, qualora ciò metta a rischio la sicurezza dei pazienti rimasti.
«È dovere dell’Azienda», conclude Antonio Piccinno, «ottimizzare le attività in funzione del personale assegnato. Non possiamo tollerare che la carenza di personale di supporto si scarichi sul personale infermieristico, compromettendo la qualità e la sicurezza delle cure a Galatina. Chiediamo risposte immediate per tutelare la salute dei cittadini e la dignità professionale dei lavoratori».
Cronaca
Hashish, cocaina e marijuana, nei guai 24enne e 42enne
Poche ore dopo, nella notte tra giovedì e venerdì, un secondo intervento si è svolto a…

Ieri mattina a Pisignano, frazione di Vernole i carabinieri di Lecce, con il supporto dell’unità cinofila del Nucleo di Modugno, hanno trovato in casa di un 41enne del post, già noto, circa 90 grammi di cocaina suddivisi in dosi, oltre 430 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e 11.000 euro in contanti.
L’uomo è stato arrestato e condotto nel carcere di Borgo San Nicola, come disposto dal PM di turno della Procura di Lecce.
Hashish, cocaina e marijuana;
Otranto.
Intorno alle 4 del mattino, i Carabinieri di Maglie hanno fermato un giovane di 24 anni a bordo di un monopattino elettrico. Addosso aveva una dose di cocaina e 480 euro in contanti.
La successiva perquisizione della stanza di un B&B, dallo stesso utilizzata, ha permesso di rinvenire circa 35 grammi di hashish, 10 grammi di marijuana e due bilancini elettronici.
Dopo le formalità di rito, il giovane, poiché incensurato, è stato rimesso in libertà.
-
Corsano2 settimane fa
Insieme per celebrare i 40 anni, fra ricordi, battute e risate
-
Attualità1 settimana fa
Incidente in scooter: muore 32enne a Racale
-
Cronaca2 settimane fa
Crack ed eroina: fermata coppia di Gagliano del Capo
-
Cronaca2 settimane fa
Spaccate nella notte a Ruffano: colpi a raffica per pochi spiccioli
-
Attualità2 settimane fa
Aspettando il primo giorno di scuola: «Superiori arrivo»
-
Appuntamenti4 settimane fa
Corsano: la “Classe ’75” festeggia il mezzo secolo
-
Cronaca1 settimana fa
Spari nella notte a Ruffano: 17enne ferito all’addome
-
Attualità4 settimane fa
A Parabita la 14esima “Scalata delle Veneri”