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Cronaca

Padre Pino ha il covid. Chiuso Santuario di Parabita

Il rettore del santuario, padre Francesco: ««I nostri tamponi sono risultati negativi. Osserviamo la quarantena ringraziandovi per la vostra vicinanza. Vi chiedo di pregare per il nostro confratello p. Pino. In questo momento siamo preoccupati per la sua salute»

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La positività al covid di Padre Pino uno dei religiosi della basilica santuario Maria santissima della Coltura, a Parabita ha indotto il rettore del santuario, padre Francesco alla chiusura al pubblico.


È stato lo stesso rettore ad annunciare la chiusura con un avviso urgente rivolto alla comunità locale.


«Cari fedeli, mi corre l’obbligo di avvisarvi che domani il santuario resterà chiuso per una sanificazione completa», ha postato ieri rettore della basilica santuario «e comunque fino a esito negativo del tampone di tutti i frati. Purtroppo è di poco fa la notizia che padre Pino è ricoverato all’ospedale di Tricase per una polmonite da Covid. Vi invito tutti a pregare per la sua salute già gravemente compromessa. Certo che l’esito del tampone ci consentirà di riaprire presto, affido la nostra comunità alla vostra preghiera».


La notizia è stata ripresa anche dal quotidiano nazionale di ispirazione cattolica, “L’Avvenire”.

Oggi l’aggiornamento, sempre sul sito internet e sulla pagina facebook della basilica santuario. Prima la buona notizia: «I nostri tamponi sono risultati negativi. Osserviamo la quarantena ringraziandovi per la vostra vicinanza». Poi l’invito ai fedeli: «Vi chiedo di pregare per il nostro confratello p. Pino. In questo momento siamo preoccupati per la sua salute. Preghiamo uniti per lui».


Ricordiamo il santuario della Madonna della Coltura, luogo di culto molto amato dalla comunità locale, fu elevato a basilica minore nel novembre del 1999 da papa Giovanni Paolo II.


Cronaca

Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati

Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…

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Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.

I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie. 

Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.

Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente. 

Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci

e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.

Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.

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Cronaca

Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…

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Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.

Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.

Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.

Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.

Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.

Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.

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Cronaca

Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase

Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…

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Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.

Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.

Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.

Questi i video di quanto accaduto:

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