Cronaca
Rapina a Scorrano: si costituisce terzo complice
Braccato dalle forze dell’ordine si consegna ai carabinieri nel barese 24enne di Casarano
Arrestato nel barese il terzo complice della rapina al tabaccaio di Scorrano consumatasi lo scorso 23 gennaio (CLICCA QUI).
A Terlizzi i Carabinieri della sezione operativa del norm della Compagnia di Maglie, in collaborazione con il personale della Compagnia Carabinieri di Molfetta hanno tratto in arresto Mirko Gennaro, 24 anni, di Casarano.
L’uomo, braccato dalle forze dell’ordine, si è presentato spontaneamente presso lo studio del proprio legale di fiducia, del foro di Trani, e si è consegnato ai carabinieri agli operanti. L’arrestato, assolte le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Trani.
Lo scorso 12 aprile erano già stati arrestati gli altri due rapinatori.
Il 23 gennaio scorso due individui travisati, di cui uno armato di pistola e l’altro di una spranga, avevano minacciato la titolare dell’esercizio commerciale per farsi consegnare l’incasso, armando di fronte a lei la pistola; la donna non ha opposto resistenza ed ha indicato il cassetto dove si trovava il denaro ma, mentre i due erano impegnati a rovistarvi è riuscita ad attivare un allarme acustico, costringendoli ad una precipitosa fuga.
I carabinieri hanno subito acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nel tabacchino e nelle vie vicine, ottenendo indizi utili al proseguimento delle indagini e un identikit dei tre malfattori, compreso quello che aveva agito da autista e che era rimasto all’esterno dell’esercizio commerciale con funzioni di controllo.
Hanno accertato, inoltre, che un residente del luogo, nell’immediatezza del fatto, si era messo all’inseguimento dei malviventi ma è stato allontanato sotto la minaccia dell’arma da fuoco.
L’autista che aspettava fuori è stato identificato in Marco Casciaro, 34 anni, di Ugento.
L’uomo messo alle strette dagli inquirenti ha cercato di indirizzare le ricerche verso dei fantomatici uomini di nazionalità bulgara, rilasciando dichiarazioni rivelatesi palesemente false.
Gli investigatori sono riusciti, invece, attraverso i suoi tabulati telefonici e ad un paziente lavoro di ricostruzione delle sue frequentazioni, ad identificare le autovetture utilizzate per la rapina.
Confrontando gli identikit degli altri due complici, si sono orientati su due giovanissimi di Ugento, tra cui, Salvatore De Gaetani, 18 anni.
In questa attività è risultato prezioso il contributo dei carabinieri di Casarano, a cui erano già noti i due delinquenti in erba, già gravati da precedenti specifici per rapina e reati contro il patrimonio.
La prova schiacciante del coinvolgimento dei giovani è arrivata col sequestro, durante la perquisizione effettuata poche ore dopo la tentata rapina, di indumenti e passamontagna rinvenuti presso il domicilio dei due fermati.
Casciaro e De Gaetani sono stati posti agli arresti domiciliari.
Cronaca
Beccati con 400 ricci di mare nel cofano. Multati e segnalati
Gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea…
Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza di Gallipoli ha messo a segno un nuovo intervento a tutela dell’ecosistema marino, intercettando un trasportatore abusivo in località Santa Caterina di Nardò.
I finanzieri hanno notato un’autovettura che, con manovre sospette, tentava di allontanarsi rapidamente dalla costa verso l’entroterra. Una volta fermato il veicolo e identificato il conducente, l’ispezione del bagagliaio ha confermato la presenza di circa 400 ricci di mare, in violazione della Legge Regionale che vieta tassativamente il prelievo, la detenzione e la commercializzazione di questa specie.
Il provvedimento mira a favorire il ripopolamento dei fondali, messi a dura prova dal prelievo indiscriminato, e a scongiurare il rischio di estinzione.
Per il responsabile è scattata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, oltre alla segnalazione all’Autorità Marittima competente.
Fortunatamente, poiché gli esemplari erano ancora in stato vitale, i finanzieri hanno provveduto a reimmetterli immediatamente in mare in un’area idonea, garantendo così la sopravvivenza dei ricci
e il mantenimento dell’equilibrio biologico della zona.
Questa operazione rappresenta solo l’ultimo tassello di un più ampio piano di vigilanza attuato dal Servizio Navale della Guardia di Finanza. Dall’inizio dell’anno, i controlli hanno portato alla liberazione di oltre 3.000 ricci di mare, al sequestro di numerose attrezzature da pesca.
Cronaca
Era una carrozzeria e autolavaggio ma smerciava mitili in pessime condizioni
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano…
Segue senza sosta l’attività di controllo da parte delle forze di polizia presenti sul territorio ed in particolare nella città bella.
Nella mattinata di ieri, è stata portata a termine una operazione congiunta tra la Capitaneria di Porto di Gallipoli ed il Commissariato Polizia che, partendo da una attenta attività info-investigativa di osservazione e appostamenti, ha portato ad individuare un’attività di distribuzione al dettaglio di prodotti ittici, da parte di una ditta multiservizi che spaziava, con unica partita iva, da autocarrozzeria ad autofficina e autolavaggio.
Gli uomini in divisa hanno proceduto pertanto a controllare i locali della suindicata attività individuando, posizionate in un vano attiguo all’autocarrozzeria ove erano stoccati diversi mezzi e pezzi di ricambio (tutti al vaglio di accertamenti circa la loro provenienza) due celle frigo, installate abusivamente ed in pessime condizioni igienico sanitarie al cui interno, appoggiate a terra su una sudicia pedana, 25 kg di mitili contenuti in 6 retini.
Il personale ASL fatto intervenire sul posto ne ha accertato il cattivo stato di conservazione a causa del contatto con le pedane insudiciate da cui l’inidoneità al consumo umano.
Il titolare dell’attività è stato pertanto deferito all’A.G. sia per le violazioni di carattere igienico sanitario ma anche per diverse irregolarità relative all’attività di autolavaggio e autocarrozzeria.
Il prodotto ittico rinvenuto e le celle utilizzate per la loro conservazione sono state poste sotto sequestro e, poiché i mitili risultavano essere ancora vivi, sono stati rigettati a mare.
Cronaca
Auto in fiamme nella zona Draghi a Tricase
Tragedia sfiorata in zona molto popolata, auto va a fuoco…
Un’auto, una Ford che viaggia a gas e benzina, questa mattina è andata a fuoco nella zona Draghi a Tricase.
Dopo lo spavento l’autista è riuscito prontamente a mettersi in salvo ed a chiamare i pompieri.
Gli stessi sono prontamente accorsi e hanno spento l’incendio e messo in sicurezza la zona.
Questi i video di quanto accaduto:
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