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Attualità

Siamo tutti colpevoli

Non voltiamoci dall’altra parte, aiutiamo chi ci tende la mano. Soccorriamo senza calcoli beffardi, infelici paragoni ammantati da una pietà pelosa…

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di Luigi Zito


Oggi, come un bagliore sulla calvizie terrestre insanguinando il fermento delle folle, nel cielo è l’intera Europa in fiamme appesa come un lampadario”.


Questi versi premonitori che raccontano le follie delle guerre del novecento combaciano con quanto accade in questo inenarrabile oggi, e se pensiamo che a generarli, un secolo fa, è stato Vladimir Majakovskij, poeta del Futurismo russo, il cuore sanguina ancor di più e non trova pace.


Febbraio 2022: immaginate una mattina qualunque, la primavera è alle porte, la vita vi passa davanti, precede ogni vostro passo, paga la caparra del vostro futuro.


Immaginate che anche quella mattina ogni vostro vezzo prenda il sopravvento: soliti passabili problemi, gli affetti sempre accanto custodiscono il vostro cammino, la scuola, il lavoro, il bar, l’officina, l’ufficio, le cicliche correzioni di errori che si accomodano, una vita (spesso) da noi etichettata come problematica, ma che si trascina, scorre e defluisce tranquilla, ritmata, come il sangue nelle vene. Stop.


Ora chiudete gli occhi, fate un respiro profondo, stringete a due mani quel foglio della vostra esistenza, accartocciatelo, appallottolatelo e, senza un motivo plausibile, gettatelo nel cestino. Stop.


Mi è difficile spiegare la cronistoria di tanta povera gente che in un amen, senza motivo, senza spiegazioni, senza preparazione, senza soldi, senza pace, senza colpe, senza un perché si ritrova a vivere un girone infernale della sua esistenza, ma mi inquieta e ci provo.


Intervistati alcuni ucraini sfuggiti alla guerra, e bevuto solo una infinitesimale parte del loro dolore (sgomento), ho cercato di immedesimarmi, di stare al loro passo, di camminare al loro fianco, ad ogni singulto che nasceva da quello che ascoltavo cercavo di infondere loro coraggio, di trovare una parola santa che desse conforto, sollievo, pace, ma non ci sono riuscito.

Ogni qual volta azzardavo paragoni con la mia esistenza, la mia vita mi presentava il conto, quella caparra anticipata per il mio futuro mi rideva dietro; ad ogni analogia la loro storia sbeffeggiava il mio ego, annegava ogni volta il mio perbenismo che annaspava e non riusciva a trovare valide giustificazioni, soccombeva davanti a tanta angoscia, a tanto orrore, e non riusciva a farsene una ragione.


Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo”, mi ridevano dietro Quasimodo e la mia mente, “T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri…”.


Sono, siamo, tutti consapevolmente colpevoli, chi accampa scuse per nascondere colpe che sa di avere, lo è di più.


Non possiamo correggere il mondo, fermarlo, cambiarlo, modellarlo a nostro piacimento, ma prendere atto di ciò che passa sotto il naso, sì! Aiutare chi ci tende la mano, anche! Soccorrere sì, senza calcoli beffardi, infelici paragoni ammantati da una pietà pelosa.


In fondo la sinossi della nostra vita può cambiare: basta un po’ di buona volontà, pochi minuti e tanta carità cristiana, solo così possiamo cambiare quella mattina e sperare di non avere né rimorsi né rimproveri di coscienza.


Con la causale: Sostegno popolazione ucraina si può inviare denaro a Caritas Ugento-S. Maria di Leuca; Iban: IT39O0526280130CC0470004029  (offerta non detraibile fiscalmente),

oppure a Fondazione Mons. De Grisantis Iban: IT61R0526280110CC0210722013 (offerta detraibile fiscalmente).


Attualità

Tricase: dopo l’annuncio del candidato sindaco, Minonne lascia il PD

Il consigliere comunale eletto con il Partito democratico: «Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, ma si è arrivati alla sua nomina con un percorso non condiviso»

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Dopo il comunicato con cui Partito democratico, Sinistra italiana e Cantiere civico hanno annunciato la candidatura a sindaco di Vincenzo Chiuri, arrivano la defezione e l’annuncio di dimissioni dal PD del consigliere comunale Francesco Minonne.

«Considerati gli ultimi sviluppi politici che hanno portato il Partito Democratico di Tricase alla candidatura a sindaco del Dott. Vincenzo Chiuri, persona di elevata professionalità e meritevole di stima, con un percorso non condiviso», il consigliere Minonne, comunica di «valutare le dimissioni da consigliere comunale del PD e di non rinnovare la tessera di partito».

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Attualità

Acido cianidrico nei Sapori Amaretti alle mandorle della Colussi

Sono stati rilevati valori troppo alti di acido cianidrico. Non possono essere esclusi seri rischi per la salute. Sconsigliato il consumo

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Colussi SpA Milano ha emesso un richiamo dei suoi Sapori Amaretti alle mandorle in confezioni da 175 g con date di scadenza 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

L’azienda afferma che negli amaretti sono stati riscontrati livelli elevati di acido cianidrico e non possono essere esclusi rischi per la salute.

Nello specifico si tratta di due lotti delle confezioni da 175 gr Lotto L355122 1 e L355237 1 con scadenza rispettivamente del 2 maggio 2026 e 25 agosto 2026.

Le altre date di scadenza e gli altri prodotti del marchio “Sapori”, non sono interessati dal richiamo.

Gli amaretti interessati dal richiamo sono prodotti da Colussi S.p.A. con sede legale in via G. Spadolini n° 5, nella città metropolitana di Milano.

L’acido cianidrico (HCN) o cianuro di idrogeno, chiamato anche acido prussico, è una tossina naturale con elevata tossicità acuta, caratterizzata dall’inibizione della respirazione cellulare.

Ciò può causare un’intossicazione acuta con sintomi quali convulsioni, vomito e mancanza di respiro, che possono portare a paralisi respiratoria fatale.

Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” di Lecce, raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto incriminato, di non consumare gli articoli interessati e di restituirli, non aperti o anche già aperti, al rispettivo punto vendita.

Il prezzo di acquisto verrà rimborsato, anche in assenza di scontrino.

Chi abbia assunto questa sostanza e successivamente manifesti sintomi gravi o persistenti dovrà consultare un medico.

Non è consigliabile, invece, un trattamento medico preventivo in assenza di sintomi.

 

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Attualità

“Campagna pubblicitaria…stonata”: la segnalazione da Ruffano

Un nostro lettore commenta un manifesto apparso in queste settimane in paese: “Uso improprio del volto femminile, per di più estrapolato da un film drammatico che narra di una patologia”

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Riceviamo e pubblichiamo la lettera giunta in Redazione da un nostro lettore di Ruffano che segnala un uso improprio del volto femminile su una campagna pubblicitaria che solleva, quantomeno, delle perplessità.

Segnalo la comparsa, più o meno dal 10 novembre scorso, di un manifesto pubblicitario affisso nei pressi del parco di via Torino, sulla strada che collega Ruffano a Montesano.

Tale manifesto pubblicitario dovrebbe riguardare la vista con conseguente controllo e acquisto di occhiali ma il claim, “vedere è un piacere”, viene associato ad un’immagine di una donna in evidente stato di godimento sessuale quindi l’associazione con il vedere e la vista in generale viene messo in secondo piano.

A parte l’azzardo di tale associazione, la donna presente sul manifesto fa parte a sua volta di un manifesto cinematografico, relativo al film “Nymphomaniac” del regista Lars von Trier, ed è l’attrice anglo-francese Charlotte Gainsbourg.

Si tratta di un film dal taglio drammatico che tratta di una patologia seria di cui soffre la protagonista. Non so se l’agenzia pubblicitaria si è resa conto dell’accostamento di tale immagine ma rimane il fatto che si è fatto un uso improprio del volto femminile in questione con un’espressione intima e chiaramente sessuale.

Si sarebbero potute usare molte altre metafore per esprimere l’importanza della vista e dei controlli periodici.

Inoltre, vorrei sottolineare la scorrettezza dell’allusione, escludendo dall’ipotetico piacere ad esempio i non vedenti. Il responsabile della ditta pubblicizzata (che non è di Ruffano, NdR), cui ho personalmente rivolto le mie perplessità, ha affermato, udite udite, che la “modella” non è uguale all’attrice del film. Giudicate voi (seguono foto).

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