Cronaca
Tricase: altro tentato furto a scuola
Questa volta obiettivo la sede centrale dell’Istityuto comprensivo di via Apulia. Obiettivo dei malviventi la macchina di distribuzione di bevande e snack. Il ladro se ne è andato a mani vuote lasciando dietro i soliti danni dopo l’effrazione. INtanto in città cresce il senso di insicurezza…
Ennesima visita notturna presso la scuola di via Apulia a Tricase.
E sono 10! Tante infatti sono le volte che da fine estate ad oggi i “soliti” ignoti (o il “solito” ignoto) hanno (ha) fatto visita alla sede centrale dell’Istituto comprensivo.
Questo, governato dalle restrizioni anticontagio (zona arancio, gialla o rossa che sia), è un periodo particolare per Tricase troppo spesso scenario di furti avvenuti con una frequenza sino ad oggi sconosciuta.
Le scuole del posto, così come macellerie, pasticcerie, pescherie e chi più ne ha più ne metta, oltre ad alcune abitazioni, sono stati oggetti di sgradita visita.
E, nella maggior parte dei casi, più del furto vero e proprio, a pesare sono i danni causati da chi fa irruzione.
Per il malvivente pochi euro o addirittura pochi spiccioli ma, quando va via, lascia porte o finestre danneggiate oltre a danni collaterali di diversa natura.
Tornando alle scuole, dopo la Pascoli “visitata” sette volte nell’ultimo mese, dopo il “Comi” è ritoccato, quasi fosse un itinerario studiato a tavolino, alla sede dell’Istituto Comprensivo di via Apulia.
Obiettivo principale del malviventi a conferma della loro natura di delinquenti di piccolo cabotaggio, il distributore di caffè, bevande e snack.
Distributore che, complice anche la recente chiusura per un caso di positività al covid (la scuola riapriva oggi) era vuoto di monete, così agli intrusi, non è restato altro che cercare altrove, forzando porte e armadi per ricavare nulla e andarsene a mani vuote.
Quel che resta, però, sono i danni e un crescente senso di insicurezza che ormai pare aver avvinghiato tutta la città.
Intanto i carabinieri indagano e il sindaco Antonio De Donno ha già allertato il Prefetto e promesso di prendere dei provvedimenti.
Cronaca
Tragica viglia di Natale per un ottantenne
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne, non ha riportato ferite gravi…
Tragica vigilia di Natale a Leverano. Uno scontro tra due auto a causato il decesso di un uomo del posto di 80 anni.
Le auto coinvolte sono Mercedes e una Opel Corsa, sulla quale viaggiava un uomo di 80 anni.
Una volta arrivati i mezzi di soccorso del 118 e i Vigili del Fuoco, hanno tentato invano di rianimare l’uomo ma hanno dovuto constatarne il decesso.
Il conducente dell’altra auto coinvolta, un 19enne di Leverano, non ha riportato ferite gravi, anche se è rimasto scioccato da quanto accaduto.
I Carabinieri del luogo sono intervenuti per accertare le cause e capire la dinamica dell’impatto.
Cronaca
La GdF dona duecento capi contraffatti alla Caritas idruntina
Accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza…
I finanzieri i Lecce hanno donato, alla sede magliese della Caritas diocesana Idruntina, oltre 200 capi di abbigliamento e accessori, facenti parte di un sequestro di merce contraffatta ad opera dei militari della Compagnia di Maglie, in occasione dei servizi posti in essere durante le recenti tradizionali fiere di paese.
La competente Autorità Giudiziaria, valutata positiva l’iniziativa avanzata dalla Guardia di Finanza, e accertate le condizioni e la corretta custodia della merce che era destinata alla distruzione, ha autorizzato la devoluzione in beneficenza ai cittadini più bisognosi della comunità.
Al termine delle operazioni di consegna, avvenute presso la sede della Compagnia Guardia di Finanza di Maglie, il Presidente ha espresso parole di vivo apprezzamento e sincera gratitudine verso le Fiamme Gialle per l’importante iniziativa solidale.
L’attività si inserisce in un più ampio clima di solidarietà, esprimendo la forte vocazione sociale delle istituzioni e la volontà di essere vicini, con gesti concreti, ai cittadini più disagiati, anche attraverso il compimento di iniziative che rafforzano la coesione mediante la condivisione dei propri valori fondanti.
Cronaca
Caccia illegale nel parco, segnalazione ai carabinieri forestali
Presenti centinaia di bossoli. A rischio uno scrigno di biodiversità…
“Un tappeto di cartucce da caccia nel cuore del Parco Naturale Regionale “Litorale di Ugento”. Centinaia di bossoli. Una vergogna inaccettabile, non solo per l’inquinamento provocato ma perché è assolutamente vietato praticare la caccia all’interno di un parco o di un’area protetta”.
È la denuncia che arriva dal Coordinamento a tutela del lupo e della fauna nel Salento, che ha mostrato sui social, tramite un video e delle fotografie, la massiccia presenza di bossoli all’interno del parco protetto, che lascia immaginare l’attività di caccia illegale all’interno dell’area. Non un luogo qualsiasi il litorale di Ugento, un vero e proprio scrigno di biodiversità.
“Il litorale di Ugento costituisce un complesso ecologico di grande interesse faunistico, in particolare come punto di transito e sosta sulle rotte migratorie, sia per quanto riguarda lo svernamento sia per la nidificazione degli uccelli acquatici – prosegue il commento del Coordinamento – pensiamo all’airone bianco maggiore, l’airone rosso, il germano reale, il martin pescatore, il cigno reale, e di notevole importanza conservazionistica la presenza della moretta tabaccata, specie inserita nella lista rossa delle specie in pericolo di estinzione.
Sono solo alcune delle specie presenti, che rendono questo luogo uno scrigno di biodiversità che dovrebbe essere inviolabile. Così, evidentemente, non è. Qui sono presenti uccelli protetti assolutamente non cacciabili e la notevole presenza, all’interno del parco, di cartucce di fucili da caccia evidenzia una condotta assolutamente illegale.
Ricordiamo, inoltre, che la presenza di bacini e aree umide espone a una forte contaminazione da piombo, sostanza altamente tossica, sia le acque e sia la fauna presente, con rischi di carattere ambientale e sanitario. Facciamo un appello alle istituzioni, al presidente del Parco – conclude il Coordinamento nella sua nota – e faremo una segnalazione ai Carabinieri Forestali, affinché aumentino i controlli all’interno di quest’area”.
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