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Attualità

Tricase e la sua “eterna” cattedrale nel deserto

Il palazzetto dello sport realizzato 35 anni fa resta un inno allo spreco ed un potenziale pericolo. Nunzio Dell’Abate: «Con le risorse del PNRR o altri finanziamenti, se si consolida nell’elaborando P.U.G. l’indirizzo di destinare la zona denominata “Campoverde” a servizi sportivi e di intrattenimento, si potrebbe pensare ad un grande teatro/anfiteatro, anche all’aperto se si vogliono contenere i costi…»

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Nel corso degli anni abbiamo riportato più volte le nostre rimostranze, nella speranza che quella che, a Tricase, è un’autentica cattedrale nel deserto, un inno alle spreco, potesse non essere più tale.


È ormai ridotto ad un rudere: nelle intenzioni, sarebbe dovuto diventare un grande palazzetto dello sport e, allo stesso modo, costituisce un serio pericolo per l’incolumità personale di curiosi e passanti, perchè privo del benché minimo accorgimento di sicurezza (segnaletica, barriere protettive o altro), e per la stessa salute perché disseminato di lastre di eternit e di rifiuti di ogni tipo.


Ci riferiamo, ovviamente, alla costruzione allo stato rustico attigua al palazzetto dello sport (conosciuto come il “palazzetto piccolo”) e piscina comunali.


«Un’opera per la quale il Comune contrasse un mutuo di 1 miliardo e 240 milioni delle vecchie lire nel lontano 1987», ricorda l’ex amministratore comunale e provinciale Nunzio Dell’Abate, «ma con i lavori che si bloccarono nel 1989 pare per la presenza di un traliccio che non ne consentiva la prosecuzione. Dopo una lunga diatriba si pervenne alla sottoscrizione nel febbraio del 1990 di un verbale di ripresa dei lavori, accettato però con riserva dall’impresa aggiudicataria dell’opera che non venne sostanzialmente più portata avanti. Nel 1995 giunse la delibera comunale che denunciava l’inosservanza degli obblighi contrattuali e la conseguente rescissione del contratto con una spesa ammontante a circa 500 milioni di lire».


La presenza ed operatività delle due vicine strutture sportive risaltano ancor più lo stato di degrado ed abbandono in cui versa la costruzione. «Ora le chance che giungono dalla assegnazione ai Comuni delle ingenti risorse del PNRR e delle altre misure di finanziamento regionali e statali», evidenzia Dell’Abate, «impongono una seria riflessione sul futuro di questa struttura. Se si consolida nell’elaborando P.U.G. l’indirizzo di destinare la zona denominata “Campoverde” a servizi sportivi e di intrattenimento», suggerisce agli attuali amministratori, «si potrebbe pensare ad un grande teatro/anfiteatro, anche all’aperto se si vogliono contenere i costi».

In questo modo Tricase avrebbe una location adeguata e ben posizionata per celebrare eventi e ricorrenze. Nel contempo si recupererebbe, dal punto di vista ambientale e dei servizi pubblici in genere (viabilità, illuminazione, parcheggi, ecc), un’area e dei terreni comunali oggi non fruiti e tenuti in cattivo stato di manutenzione.


«Ovviamente questa è una riflessione a voce alta», conclude Nunzio Dell’Abate, «ma una chance va data».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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