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Attualità

Leo Shoes, Champion 2019

La srl casaranese è la prima azienda italiana per incremento medio annuo del fatturato pasando dai 2,5 milioni del 2006 ai 6,2 del 2017

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Nei primi mesi di ogni anno, capita spesso, sfogliando le riviste di economia specializzate, di imbattersi in quelle classifiche che mettono in fila gli imprenditori o le aziende dalle più virtuose e ricche in giù.


Per noi salentini è giusto un esercizio di pura curiosità perché tanto, trovare tra le prime aziende d’Italia una salentina, solitamente, è pura utopia.


Il 2019 invece porta con se una novità a cui non siamo abituati: l’indagine Champion 2019 realizzata dal Centro Studi ItalyPost, con il sostegno del Gruppo Crédit Agricole e la partecipazione di Auxiell, Glasford International ed Equinox e riportata dall’inserto Economia del Corriere della Sera del 15 marzo scorso, indica la Leo Shoes di Casarano quale prima azienda italiana per incremento medio annuo del fatturato nei sei anni precedenti.


Praticamente, in questi pochi anni, il fatturato è passato dai 2 milioni e mezzo del 2011 ai 6 milioni e 200 mila con cui ha chiuso il 2017, facendo registrare quindi un portentoso + 70%.


Numeri indubbiamente straordinari soprattutto se rapportati nella realtà di un sud Italia che vede solo 4 aziende fra le prime 110 sul territorio nazionale.


Si gode il clamoroso l’amministratore della società, Antonio Sergio Filograna (figlio di quel mescio Uccio, al cui ricordo i casaranesi sono fortemente legati) che, prescindendo dalla pesante eredità morale oltre che economica, è stato in grado di creare tutto ciò solo a distanza di un decennio da quando la famiglia Filograna chiudeva mestamente i battenti dell’impero Filanto.

Questi numeri, ancorché entusiasmanti, hanno anche il risvolto, forse l’unico, che davvero interessa al territorio: la ricaduta occupazionale per ricominciare a respirare dopo anni di sacrifici trascorsi quasi in apnea. Nel 2017 vi lavoravano 377 operai; nel 2018, da fonti interne alla Leo Shoes, risulta un incremento di oltre il 40% senza contare gli oltre 500 lavoratori, impiegati in quell’indotto che era l’ossatura della zona industriale Casaranese e che ora cerca di ricostituirsi.


Il grande merito di tutto questo deve essere riconosciuto all’imprenditore Antonio Sergio Filograna che con grande sacrificio, caparbietà e amore per il nostro territorio ha affrontato con coraggio i duri anni della crisi del calzaturiero”, ha dichiarato il sindaco Gianni Stefáno, “un imprenditore che proviene da una grande tradizione industriale, che ha segnato lo sviluppo economico della nostra città e del Salento e, che nel momento della crisi ha saputo riconvertire la produzione e dare nuove prospettive. Un imprenditore che ha creduto sulla manodopera e sulle professionalità del Salento, sui prodotti made in Italy, basando la crescita della propria azienda sulla produzione di qualità. Questi risultati”, conclude il primo cittadino, “non possono che farci piacere e darci buone prospettive per il futuro in termini di crescita economica”.


L’eccellenza di Leo Shoes è riconosciuta ed apprezzata a livello internazionale.


Numerosi sono i riconoscimenti nazionali ed internazionali che la Leo Shoes ha ottenuto da quando è stata fondata, frutto di un’attività legata ad una ricerca costante dell’eccellenza e dello spirito visionario del suo presidente, Antonio Filograna Sergio”, leggiamo sul sito internet dell’azienda casaranese, “le scelte aziendali, legate non al raggiungimento di obiettivi di breve periodo ma legate ad una progettualità più ampia nel tempo, hanno in breve tempo rafforzato la posizione della Leo Shoes in un mercato dove le posizioni erano da tempo consolidate. Questo ha portato una modifica degli equilibri in un periodo nel quale stanno cambiando le regole del gioco, non più legate alla vicinanza spaziale, ma alla vicinanza degli approcci lavorativi, portando ad un ampliamento importante della capacità produttiva in pochissimi anni. I premi prestigiosi che hanno sottolineato questa attitudine”, concludono dalla Leo Shoes, “sono vissuti nella Leo Shoes da sprono continuo per migliorarsi in questo percorso virtuoso”.


Antonio Memmi


Attualità

Il sindaco di Maglie revoca la nomina di assessore ad Antonio Fitto

Rottura storica con l’ex primo cittadino magliese con cui Toma ha avuto un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni

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Il sindaco di Maglio Ernesto Toma comunica di aver disposto, con proprio decreto, la revoca della nomina di assessore ad Antonio Fitto, ponendo fine a un rapporto amministrativo e politico durato complessivamente oltre vent’anni.

La spiegazione nelle parole del primo cittadino: “Antonio Fitto ha guidato la città come Sindaco per dieci anni con questa maggioranza e, successivamente, ha ricoperto il ruolo di Assessore nelle Giunte da me presiedute. In questo lungo arco temporale ha partecipato in modo diretto e continuativo a tutte le principali scelte politiche, amministrative e finanziarie del Comune, assumendosene pienamente la responsabilità.

Appare pertanto doveroso ristabilire la verità dei fatti di fronte ai cittadini: le recenti dichiarazioni con cui Antonio Fitto invoca oggi un “rilancio dell’attività amministrativa” risultano politicamente contraddittorie e poco credibili, poiché rivolte contro un’azione di governo che egli stesso ha contribuito a costruire, sostenere e approvare per due decenni. Non più tardi di pochi giorni fa, lo stesso Assessore ha votato in Giunta il Bilancio comunale, condividendone senza riserve contenuti, scelte e indirizzi strategici.

La scelta di candidarsi, senza nemmeno discuterlo con la propria maggioranza, alla carica di Sindaco di Maglie, con un progetto politico alternativo e dichiaratamente in contrapposizione all’attuale Amministrazione rappresenta una legittima ambizione personale, ma segna una rottura politica netta e non più compatibile con il ruolo di Assessore. Non è possibile, soprattutto in una fase pre-elettorale, amministrare una città e al contempo condurre una campagna politica contro l’Amministrazione di cui si fa parte. La revoca del decreto di nomina è quindi un atto di chiarezza politica, di rispetto istituzionale e di correttezza nei confronti dei cittadini, chiamati a scegliere tra progetti alternativi senza ambiguità, doppiezze o operazioni di scarico di responsabilità.

L’Amministrazione comunale continuerà il proprio lavoro fino alla conclusione naturale del mandato con coerenza, serietà e senso delle istituzioni, rivendicando con orgoglio il percorso compiuto e rimettendo, come è giusto che sia, il giudizio finale agli elettori”.

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Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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