Attualità
Nardò, da lunedì pronto il centro vaccinale
Disponibile per i residenti nei comuni del distretto di Nardò (quindi Copertino, Galatone, Leverano, Nardò, Porto Cesareo e Seclì)

DA LUNEDÌ ATTIVO UN ALTRO CENTRO VACCINALE ALLA ZONA INDUSTRIALE
Si inizia con i nati tra il 1942 e il 1951. Il Comune di Nardò allestisce il servizio di trasporto
A partire da lunedì 12 aprile i cittadini residenti nei comuni del distretto sociosanitario di Nardò (quindi Copertino, Galatone, Leverano, Nardò, Porto Cesareo e Seclì), nati tra il 1° gennaio 1942 e il 31 dicembre 1951 e già in possesso di un appuntamento per la somministrazione del vaccino anti-Covid19, potranno essere vaccinati nel centro allestito in un immobile nella zona industriale di Nardò, in via Ernesto Che Guevara, angolo con viale Almerigo Grilz.
L’immobile adibito a centro vaccinale, dotato di otto postazioni, è di proprietà della ditta Terry Ricami srl (che lo ha messo a disposizione gratuitamente) ed è stato individuato dall’amministrazione comunale di concerto con le autorità sanitarie. Per alleviare qualunque tipo di disagio, il Comune di Nardò in queste ore ha allestito un servizio di trasporto riservato ai cittadini neretini, attivabile su richiesta e completamente gratuito.
Il servizio sarà garantito da Salento Open Tour e sarà attivo già a partire da lunedì. Chi ha problemi a raggiungere in maniera autonoma il centro vaccinale, può quindi contattare il numero di telefono 327 7513787, tutti i giorni, dalle ore 8 alle 20, e concordare con il gestore il trasferimento, coerentemente al giorno e all’orario del proprio appuntamento. I richiedenti verranno prelevati dal proprio domicilio, accompagnati al centro e poi naturalmente riportati a casa.
“Credo sia sacrosanto“, dichiara il sindaco Pippi Mellone “garantire senza disagi a tutti la possibilità di raggiungere il centro vaccinale. Penso che solo i vaccini, unitamente allo spirito di abnegazione dei medici, degli infermieri e di tutto il personale sanitario, ci consentiranno di superare una delle pagine più buie e dolorose della nostra storia. Fin dall’inizio della pandemia io e la mia squadra abbiamo dato il massimo per la comunità, in stretta collaborazione con la Asl e con i vertici regionali, e sono onorato di questo ennesimo contributo che la nostra città sta offrendo al Salento. Come sempre siamo stati in prima linea e tutt’ora siamo al lavoro ogni giorno e su tutti i fronti. Uniti ce la faremo!”.
Attualità
La “Bike economy” a Lecce e provincia: una filiera diffusa
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio)…

A Lecce e provincia la “Bike economy” è una filiera diffusa che va dalla fabbricazione di biciclette tradizionali oppure elettriche a pedalata assistita fino alla vendita, dalla riparazione e manutenzione fino al noleggio o al leasing.
Nel Salento sono attive 90 imprese che danno lavoro a 103 addetti.
Ancora più alto il numero delle localizzazioni (112) che rappresentano la sede secondaria o l’unità locale (ad esempio laboratorio, officina, stabilimento, negozio) o amministrativo/gestionale (ad esempio ufficio, magazzino, deposito), ubicato in luogo diverso da quello della sede legale.
È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi.
«L’integrazione di dati – spiega Davide Stasi – assieme alla formazione e alla cultura delle due ruote stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo e utilizziamo la bicicletta: permettono di progettare soluzioni innovative per ridurre l’impatto ambientale nelle città, ma soprattutto di promuovere valori etici e sociali nella ciclo della logistica e nei sistemi di delivery. Non si tratta solo del tragitto casa-lavoro dei dipendenti o degli spostamenti per attività di tipo aziendale, ma anche del trasporto, della distribuzione e della vendita di merci.
Tanti aspetti che, messi tutti insieme, sono in grado di operare una piccola rivoluzione green a beneficio di tutti. Al mondo delle due ruote – aggiunge Stasi – guardano con crescente interesse non solo gli addetti ai lavori del settore, quali i produttori di biciclette, componentistica e accessoristica o i commercianti al dettaglio o i noleggiatori ma anche gli appassionati di cicloturismo; i produttori di macchine industriali/tecnologie (ad esempio robot) o strumenti (ad esempio stampi) per la produzione di biciclette o per la produzione di componentistica; e poi ancora, i produttori di servizi e tecnologie intangibili (ad esempio le soluzioni software) al servizio della filiera della bicicletta, le associazioni, gli investitori e i business angels. Fino alla pandemia e nel periodo immediatamente successivo – ricorda Stasi – il mercato è cresciuto grazie alle e-bike. Subito dopo il Covid, in particolare e per oltre un anno, la filiera della “Bike economy” ha registrato un incremento maggiore delle più rosee aspettative. Dopodiché, l’assestamento del mercato e i tempi lunghi di consegna hanno rallentato questa sorprendente crescita. Il mercato oggi continua a soffrire per le piccole dimensioni delle aziende e per una politica ancora poco lungimirante che non incentiva l’utilizzo delle biciclette attraverso, ad esempio, una forte defiscalizzazione».
“Bike economy” a Lecce e provincia | Imprese attive | Localizzazioni | Addetti |
Fabbricazione di biciclette (Ateco 30.92) | 1 | 1 | 1 |
Fabbricazione di biciclette, escluse parti e accessori (Ateco 30.92.1) – fabbricazione di biciclette senza motore, con motore elettrico a propulsione o elettriche a pedalata assistita | 3 | 3 | 1 |
Attività di intermediari del commercio all’ingrosso di biciclette (Ateco 46.18.22) | 38 | 39 | 38 |
Commercio all’ingrosso di biciclette e altre attrezzature e articoli sportivi (Ateco 46.49.4) | 10 | 15 | 13 |
Noleggio e leasing operativo di biciclette (Ateco 77.21.01) – incluse biciclette con pedalata elettrica assistita | 15 | 30 | 23 |
Riparazione e manutenzione di biciclette, articoli sportivi e attrezzature da campeggio (95.29.2) | 23 | 24 | 27 |
totale | 90 | 112 | 103 |
Attualità
Donna scomparsa ritrovata morta dopo un mese vicino alla marmeria del marito

Si è conclusa tragicamente la vicenda di Gina Monaco, la 60enne di Ceglie Messapica scomparsa il 6 aprile scorso. Il corpo della donna è stato ritrovato l’8 maggio in avanzato stato di decomposizione sotto un albero nel boschetto di contrada Moretto, a pochi metri dalla sua abitazione e dalla marmeria del marito.
A fare la drammatica scoperta sono stati alcuni volontari impegnati nelle ricerche. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il medico legale. La Procura di Brindisi ha disposto l’autopsia per chiarire le cause della morte, che, secondo una nota del procuratore reggente Antonio Negro, sembrano non essere imputabili ad altri.
Gina, conosciuta e benvoluta in paese, era uscita di casa la mattina del 6 aprile, dopo aver chiesto al marito di prenotare un ristorante per il pranzo domenicale. Le ultime immagini la mostrano camminare con passo deciso lungo la strada vicino alla marmeria. Uno dei suoi cellulari era stato localizzato proprio nei pressi del bosco dove è poi stata trovata.
Cinque giorni prima della scomparsa, la donna era stata ricoverata in ospedale per un’ingestione di psicofarmaci. Le indagini proseguono per chiarire se si sia trattato di un gesto volontario o meno.
Alessano
Fiocco azzurro per Chiara e Matteo: è il loro decimo figlio
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima…

Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, come anticipavamo a febbraio scorso, erano euforici e felici per l’arrivo che sarebbe dovuto avvenire, a maggio, del loro decimo figlio.
Ebbene, quel momento è arrivato, Achille, questo è il nome scelto per il nascituro, è l’ultimo di dieci figli della coppia alessanese.
Il piccolo è nato ieri, all’ospedale Panico di Tricase e pesa 3,5 chili, lui e la mamma stanno bene, presto potranno rientrare a casa.
Risale a meno di un anno fa la nascita della loro figlia Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Il piccolo è stato accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
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