Lecce
Siglato accordo tra Università del Salento e Scuola di Cavalleria
Il protocollo d’Intesa prevede un’intensa cooperazione in iniziative condivise di ricerca, innovazione e formazione per lo sviluppo del progetto “Caserme Verdi”
Sottoscritto a Lecce presso il Centro Ippico Militare della Scuola di Cavalleria, dal Rettore Fabio Pollice e il Generale di Brigata Claudio Dei, un protocollo d’intesa tra l’Università del Salento e la Scuola di Cavalleria.
Nell’ambito del progetto di realizzazione di Grandi Infrastrutture dell’Esercito denominato “Caserme Verdi“, in merito alla cooperazione con il mondo accademico e della scienza, e con riferimento all’ideazione, alla progettazione e alla realizzazione di caserme moderne con poli abitativi e infrastrutture a basso impatto ambientale, l’Istituto di Specializzazione dell’Esercito ha stipulato un accordo quadro con UniSalento, avente ad oggetto la collaborazione tecnico-scientifica su temi di reciproco interesse nel campo della ricerca e della formazione.
L’Accordo Quadro tra UniSalento e Scuola di Cavalleria sarà incentrato su temi specifici volti ad accrescere la capacità delle strutture del demanio militare di intervenire in supporto della collettività e ad aprire le strutture socio-ricreative e sportive militari anche alla cittadinanza locale. In particolare sono previsti:
- progetti di interesse congiunto per l’innovazione tecnologica, la ricerca scientifica e la formazione;
- l’individuazione di strutture in uso per la definizione di programmi di qualificazione/riqualificazione, anche in una prospettiva di utilizzo inter-istituzionale;
- la definizione di programmi a carattere scientifico e di ricerca per la riqualificazione urbana degli ambiti militari e demaniali in aree urbane, ai fini del miglioramento della qualità dell’ambiente costruito e del vivere collettivo.
Inoltre, nell’ambito delle attività didattiche previste dall’accordo, la possibilità per gli studenti di UniSalento, dello svolgimento di tesi, progetti ed elaborati di laurea, organizzazione di visite e stage didattici e/o svolgimento di esercitazioni di laboratorio; corsi integrativi, di aggiornamento e riqualificazione professionale rivolti a personale civile e militare; la progettazione e organizzazione di corsi, mostre, conferenze, dibattiti e seminari, anche in sinergia con altre istituzioni locali e nazionali.
Arrivo del Rettore al Centro Ippico Militare
Il momento della firma accordo
Consegna crest Scuola di Cavalleria
Cronaca
Disvelata l’epigrafe dedicata a Vittorio Aymone
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera…
È stata disvelata questa mattina, sabato 13 dicembre 2025, presso la dimora natale, sita in Largo Sant’Angelo, a Tricase, un’epigrafe dedicata all’avvocato Vittorio Aymone.
Dopo il convegno, tenutosi sempre a Tricase, presso la Sala del Trono, di palazzo Gallone, dove sono intervenuti: il sindaco di Tricase, Antonio De Donno, a far gli onori di casa; il professor Hervè Cavallera, docente dell’Università del Salento e presidente dell’erigenda epigrafe; Antonio De Mauro, presidente dell’ordine degli avvocati di Lecce; l’avvocata Viola Messa, vicepresidente del consiglio distrettuale di disciplina; e il magistrato Vittorio Raeli, di Tricase, presidente della Corte dei Conti in Emilia-Romagna.
Presenti anche, oltre ad stuolo di avvocati amici e parenti, il sindaco di Matino, Giorgio Salvatore Toma e il senatore Rosario Giorgio Costa, sempre di Matino.
Nell’epigrafe dedicata al compianto avvocato, si legge: “Maestro nella scienza del Diritto espresse nell’oratoria forense. Nell’impegno politico ed in quello accademico l’immagine classica del vir bonus acque dicendi peritus dando lustro a Tricase, al Salento, all’Italia”.
Appuntamenti
Fam(m)i d’Amore
Due facce della stessa medaglia: anoressia e bulimia. Da un’idea di Vincenza De Rinaldis, “Borgo in Scena” presenta la prima assoluta. Domani, dalle 19, all’auditorium del Museo Castromediano di Lecce
Due giovani donne, si incontrano in uno spazio sospeso tra realtà e memoria.
Ognuna racconta la propria storia, il proprio rapporto con il cibo e con lo specchio, la propria “fame” d’amore e di riconoscimento.
Una cerca il controllo negando il cibo, l’altra tenta di riempire un vuoto interiore attraverso di esso: due facce della stessa medaglia — anoressia e bulimia.
Attraverso parole, gesti e immagini evocative, le due protagoniste danno voce a un disagio profondo ma anche alla possibilità di cambiamento.
Nel dialogo emergono la fragilità dell’adolescenza, la ricerca d’identità, il bisogno di ascolto e la speranza che nasce quando si impara a guardarsi con occhi nuovi.
Lo spettacolo, a cura della compagnia Finibus Terrae Teatro, in programma domani, venerdì 12 dicembre (sipario alle 19) presso l’auditorium del Museo Castromediano di Lecce, non si limita a raccontare il dolore, ma apre alla consapevolezza e alla rinascita: l’amore più importante, quello che salva, è l’amore per sé stessi.
Drammaturgia di Francesca Danese; in scena Vincenza De Rinaldis e Francesca Danese; regia di Fabio Rubino.
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Attualità
Tricase e Lecce fra i migliori ospedali, secondo l’Agenas
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse. Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti…
Su 1117 ospedali pubblici e privati, valutati su 6 aeree cliniche, 15 hanno raggiunto dei risultati e livello “alto” e “molto alto” ed è migliorata, secondo l’Agenas (agenzia nazionale servizi sanitari), l’assistenza negli ospedali italiani nel 2024.
Migliorano certo, ma evidenziano anche una forte discrepanza fra Nord e Sud.
Dal 2012, AGENAS sviluppa il Pne, finalizzato alla valutazione degli esiti delle prestazioni assistenziali e delle procedure medico-chirurgiche nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.
Tale osservatorio, il Pne, regolamenta gli standard relativi all’assistenza ospedaliera e, per tale valutazione, quest’anno ha utilizzato 218 indicatori: 189 per l’assistenza ospedaliera (67 di esito/processo, 101 di volume e 21 di ospedalizzazione); 29 per l’assistenza territoriale, valutata in termini di evitata ospedalizzazione, esiti a lungo termine e accessi impropri al Pronto Soccorso.
Sono stati analizzati separatamente otto ambiti clinici: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologico, gravidanza e parto e classificati gli standard di qualità in alto/molto alto, medio, basso/molto basso.
Per il meridione è sconfortante notare come ci sia un “deserto” di nosocomi che raggiungono valutazioni basse o molto basse.
Fra le altre, però, vogliamo evidenziare le due strutture in provincia uscite a pieni voti.
La prima, fra le strutture citate in ambito cardiocircolatorio, per gli interventi su valvole cardiache, spicca come un livello molto alto, la Casa di Cura Città di Lecce.
La seconda, con un’altra importante valutazione fra gli ospedali salentini, come migliore ospedale per i tumori rientra, con un livello molto alto, l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase.
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