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Attualità

Giudice di Pace: Casarano corre ai ripari

Promessa disattesa: i Comuni limitrofi dovevano metterci il personale ma non l’hanno mai fatto. L’assessore Parrotta: “Non possiamo permetterci la chiusura, sarebbe un danno per tutto il territorio”

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C’è stato un tempo in cui Casarano ha vissuto i suoi fasti, in cui era di sicuro il punto di riferimento per tutti i paesi vicinii e sembrava addirittura lanciato verso ancor maggiori posizioni di prestigio.


Laura Parrotta

Laura Parrotta


Sfruttando anche la propria posizione geograficamente centrale, in quello stesso periodo una semplice Pretura si trasformò nell’unica sezione distaccata del tribunale di Lecce, divenendo garanzia della cosiddetta giustizia di prossimità che altro non è che dare la possibilità, anche a chi è di Tricase o di Gagliano, di avere il diritto alla giustizia senza ogni volta dover arrivare fino a Lecce. Ma quei tempi passarono… ad uno ad uno Casarano ha visto sparire tutte le peculiarità che lo rendevano “importante” ed anche in tema di giustizia le cose son cambiate molto. I sempre più impietosi tagli delle risorse avrebbero dovuto far perdere anche gli uffici del Giudice di Pace se nonché, con un’iniziativa… stranamente intelligente, attuata dai Sindaci di un certo numero di comuni limitrofi (Matino, Melissano, Racale, Ruffano, Supersano e Taviano) si prese reciprocamente l’impegno di fornire il personale necessario prelevandolo dal proprio personale dipendente; Casarano avrebbe messo i locali ed i costi a loro connessi. Sembrava la soluzione ad ogni problema ma in realtà (meno stranamente di prima) i Comuni non hanno mantenuto la promessa e non hanno inviato il proprio personale a garantire il funzionamento degli uffici di giustizia. Il risultato è che il Giudice di Pace coordinatore ha scritto svariate note, minacciando ovviamente la chiusura perché ormai non ha più collaboratori e tra un po’ sarà costretto a farsi da solo anche le fotocopie ed aprire il cancello al mattino. Da qui la decisione unilaterale dell’Amministrazione comunale di Casarano di bandire, tra il personale interno, una selezione per reperire le unità lavorative necessarie per garantire il funzionamento degli uffici giudiziari. A dire il vero i sindaci che son venuti meno alla promessa si sono nuovamente riuniti ma, oltre che prendere gioiosamente insieme un caffè,  non hanno fatto altro e, evidentemente, non sono riusciti a trovare la quadratura del cerchio e quindi, ancorché la convenzione prevedesse, come detto, per Casarano l’assicurare la sola funzionalità degli uffici, si sta assicurando anche il personale. Sull’argomento è intervenuta l’assessora Laura Parrotta: “Siamo fiduciosi che i Comuni aderenti alla convenzione possano risolvere in tempi brevi i loro problemi organizzativi legati al personale da destinare, ma non possiamo permetterci di far chiudere l’Ufficio del Giudice di Pace lasciando provocare così  un grave danno per tutto il territorio. Oltretutto il cosiddetto decreto “milleproroghe” ha esteso i termini per quelle sedi che non avevano ancora inoltrato domanda al Ministero”, conclude Parrotta, “e questo conferma l’essenzialità di questo servizio per il territorio; noi siamo stati tra i primi a presentare tale domanda e quindi sarebbe ancora più un peccato dover chiudere un servizio ormai storico per la città”.  

Antonio Memmi


Attualità

Scuola Smart al Comprensivo “Pascoli” di Tricase: “Più dinamici e inclusivi”

Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale.

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Grazie ad una donazione dalla Fondazione Pietro De Francesco, l’Istituto Comprensivo Pascoli di Tricase ha allestito un innovativo ambiente collaborativo plurifunzionale. Questo nuovo spazio, già a disposizione di tutte le classi, è stato progettato per trasformare la didattica quotidiana in un’esperienza sempre più dinamica e inclusiva.
L’ambiente è stato dotato di strumenti all’avanguardia:
• Arredi modulari: 24 banchi trapezoidali, un tavolo collaborativo e 25 sedie, pensati per favorire il lavoro di gruppo.
• Tecnologia di ultima generazione: 25 Chromebook con relativo carrello caricatore e un monitor touch interattivo da 65 pollici.
• Formazione: Nei prossimi mesi i nostri docenti parteciperanno a corsi specifici sull’uso dei nuovi dispositivi e sulle metodologie didattiche collaborative digitali.
La Dirigente Annamaria Turco spiega: “La Fondazione con questo dono ha voluto fornire ai nostri alunni gli strumenti necessari per lo sviluppo di competenze digitali, di problem solving e di comunicazione, competenze ormai essenziali per i futuri cittadini europei, come indicato dal quadro di riferimento europeo Digicomp 2.3.
Gli arredi e i dispositivi sono pensati nell’ottica della Classe 4.0, promossa dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e che rappresenta un nuovo modello di ambiente di apprendimento che si discosta dalla tradizionale impostazione trasmissiva per una didattica innovativa, attiva e centrata sullo studente.
I ringraziamenti ufficiali sono stati espressi con profonda gratitudine il 16 dicembre 2025 durante il nostro Recital di Natale alla Dott.ssa Tina De Francesco e alla Dott.ssa Mariangela Martella, rappresentanti della Fondazione, per il loro concreto sostegno alla crescita dei nostri ragazzi. Il nostro plauso va anche alla Prof.ssa Laura Accoto, progettista dell’ambiente collaborativo“.
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Dal Salento spicca il volo “Il sogno di Flip”

Un albo illustrato per parlare ai bambini di inclusività e fiducia in sé, toccando il tema del bullismo

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“Il sogno di Flip” è l’albo illustrato, con testi e disegni di Alessia Urso, illustratrice e grafica di Marittima, pubblicato da Curcio Editore.

Ambientata al Polo Nord, la storia racconta di Flip, un piccolo elfo con una disabilità che sogna di lavorare nella fabbrica di Babbo Natale.
Dopo un episodio di bullismo, grazie alla creatività e all’incontro con un’amica speciale, Flip trova la forza di non arrendersi e costruisce un braccio artificiale che diventa simbolo di riscatto e fiducia in sé. Un racconto dolce e luminoso che parla ai bambini di coraggio, amicizia e inclusione. Disponibile su Amazon

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Presentato il calendario della Polizia locale contro la violenza di genere

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela…

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Lo speciale calendario della Polizia Locale di Nardò per il 2026 è dedicato al tema del contrasto alla violenza di genere.

Ogni mese, attraverso gli scatti di Giacomo Fracella, racconta un valore, un gesto, un simbolo di rispetto e di tutela. Ci sono, tra le altre cose, un paio di scarpette rosse sul suolo di piazza Salandra, una foto di gruppo delle agenti del Comando di via Crispi, la panchina rossa.

Dietro queste immagini c’è il lavoro quotidiano della Polizia Locale, che con dedizione e sensibilità opera per garantire sicurezza e dignità ai cittadini e ovviamente anche a tutte le donne.

Questa mattina il comandante Cosimo Tarantino ha presentato il calendario nella sede di via Crispi, consegnando una copia al consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione e all’assessora con delega alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni. Presenti anche la consigliera Daniela Bove e la vice comandante Simona Bonsegna.

“Questo calendario – ha detto il comandante Cosimo Tarantino – è un messaggio di coraggio e speranza. Pensiamo che ognuno di noi debba fare la propria parte nel contrasto alla violenza di genere, la Polizia Locale ha ritenuto quest’anno di utilizzare il calendario come importante veicolo divulgativo per sensibilizzare tutti. È importante non abbassare mai la guardia”.

“Questo è un tema che interessa singoli, famiglie e istituzioni – ha aggiunto il consigliere delegato alla Polizia Locale Gabriele Mangione – e ognuno deve affrontarlo nei limiti del proprio ruolo e delle proprie possibilità. Questo calendario è uno strumento istituzionale, ma stavolta anche un segno tangibile di vicinanza nei confronti dei cittadini e di tutte le donne”.

“Ringrazio il Corpo di Polizia Locale – ha detto ancora l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni – per questa iniziativa di estrema sensibilità e responsabilità. Avere a casa questo calendario ci ricorda ogni giorno che il contrasto alla violenza di genere non può e non deve essere una battaglia episodica, ma costante e generalizzata”.

Dalla prima edizione del calendario della Polizia Locale di Nardò sono passati ormai 24 anni, dedicata all’epoca alla sicurezza stradale e arricchita dai disegni sul tema degli studenti delle scuole primarie. Questa edizione, invece, arriva nell’anno (il 2026) che celebra i 160 anni della Polizia Locale italiana.

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