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Attualità

La Notte della Taranta a Matera, Napoli e Buenos Aires

A settembre tre prestigiosi appuntamenti per l’Orchestra Popolare. Manera: “Edizione da record, un modello di eccellenza italiana”

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Dopo un’edizione da record ricca di conferme e successi, entra nel vivo il #tarantatour2019 con appuntamenti prestigiosi. Sabato 14 settembre l’Orchestra Popolare La Notte della Taranta sarà a Matera  con i Modena City Ramblers per il grande concerto alla Cava del Sole, il sabato 28 in piazza del Plebiscito a Napoli con Enzo Avitabile  e dal 29 settembre al 5 ottobre in Argentina.


Matera, 13-14 settembre


Il tour della Taranta comincia dalla Capitale della Cultura Europea nell’ambito di Materadio – La Festa di Rai Radio 3. Per tre giorni i principali programmi di Rai Radio 3 si spostano a Matera per trasmettere in diretta gli interventi dei più importanti artisti e intellettuali italiani ed europei, con la partecipazione del pubblico dal vivo.


Domani venerdì 13 settembre i danzatori  del  Corpo di Ballo della Taranta e i tamburellisti dell’Orchestra Popolare, dalle 18 alle 22, in piazza San Giovanni, piazza del Sedile e piazza San Francesco si alterneranno nelle ronde coinvolgendo il pubblico di Matera. Sabato 14 settembre dalle 10,30 alle 13, saranno in piazza Vittorio Veneto e in piazza del Sedile. L’atteso concerto dell’Orchestra Popolare che ospiterà per il gran finale i Modena City Ramblers si terrà alla Cava del Sole alle 21,30 e sarà illuminato dalle bags light, le borse di luci costruite dai cittadini nei laboratori attivati da Matera 2019 durante il Festival della Taranta a Sternatia e Soleto. Ad aprire la serata ci saranno 63 bambine e bambini di Piccola Ronda, il progetto inclusivo che trasmette i codici della danza scherma alle nuove generazioni.


A Matera, diretti dal maestro Daniele Durante, ci saranno: i cantanti Consuelo Alfieri, Antonio Amato, Salvatore Galeanda e Stefania Morciano; i musicisti Giuseppe Astore (violino), Nico Berardi (fiati), Alessandro Chiga (tamburello), Roberto Chiga (tamburello), Leonardo Cordella (organetto), Calo De Pascali (tamburello), Roberto Gemma (fisarmonica), Mario Esposito (basso), Gianluca Longo (mandola), Antonio Marra (batteria), Attilio Turrisi (chitarra battente); i danzatori Mihaela Coluccia, Serena Pellegrino, Lucia Scarabino e Stefano Campagna.


Napoli, 28 settembre


La Notte della Taranta sbarca per la prima volta in piazza del Plebiscito a Napoli sabato 28 settembre per le Giornate dei Servizi Pubblici #EffePiù di CGIL Funzione Pubblica: un appuntamento fatto di confronti, musica e idee che metterà al centro il rapporto tra servizi pubblici e principi della Costituzione.


Enzo Avitabile al Concertone di Melpignano


L’Orchestra Popolare ospiterà Enzo Avitabile per replicare il successo del Concertone nella città partenopea.


Un repertorio ricco di pizziche che incroceranno i suoni di Napoli in una bella festa popolare con accesso gratuito. Una commistione di linguaggi, di ritmi, di scale si incontreranno su un terreno comune, quello della tamburello e della tammorra.


Una ricerca continua per l’Orchestra Popolare di un linguaggio comune in grado di superare ogni barriera. Saranno le voci potenti e dal timbro arcaico di Antonio Amato ed Enza Pagliara a presentare i brani più amati della tradizione salentina.


Diretta dal maestro Daniele Durante a Napoli l’Orchestra Popolare sarà composta da: Roberto Chiga (tamburello), Valerio Combass Bruno (basso), Roberto Gemma (fisarmonica), Gianluca Longo (mandola), Antonio Marra (batteria), Alessandro Monteduro (percussioni), Attilio Turrisi (chitarra battente). Danzeranno la pizzica:  Laura Boccadamo, Stefano Campagna, Marco Martano e Serena Pellegrino.


Buenos Aires 29 settembre – 5 ottobre

Il tour internazionale de La Notte della Taranta che nel 2019 ha fatto tappa a Mosca e Tirana approderà a Buenos Aires dal 29 settembre al 5 ottobre per tre prestigiosi appuntamenti,


L’Orchestra Popolare abbraccerà il pubblico argentino sul viale Avenida de Mayo, la strada più importante della città e palcoscenico di quasi tutte le manifestazioni della capitale. È infatti dedicata alla Puglia la festa promossa dall’ENIT “Buenos Aires celebra Italia”  che domenica 29 settembre, alle 16,30 vedrà la pizzica protagonista del grande concerto di strada.


Lunedì 30, alle 22, l’Orchestra si esibirà nel centro culturale La Tangente nel quartiere Palermo, oggi punto di riferimento  per l’ascolto della musica dal vivo. Il ritmo della pizzica salentina scandirà l’inaugurazione della Fiera Internazionale del Turismo dellAmerica Latina, in programma sabato 5 ottobre, alle 13, e la festa dell’ENIT nel Villaggio Italia alle 22.


La delegazione dell’Orchestra Popolare in Argentina sarà composta da Consuelo Alfieri (voce, tamburello e organetto), Giuseppe Astore (violino), Alessandra Caiulo (voce), Leonardo Cordella (organetto), Carlo De Pascali (tamburello), Salvatore Galeanda (voce e tamburello), Peppo Grassi (mandolino) e i ballerini Andrea Caracuta, Mihaela Coluccia, Fabrizio Nigro e Lucia Scarabino.


«Un modello di eccellenza italiana»


Il presidente della Fondazione La Notte della Taranta Massimo Manera non ha difficoltà a definire “La Notte della Taranta un modello di eccellenza italiana».


«La Notte della Taranta, dopo 22 anni di sperimentazioni e collaborazioni», spiega, «è sul tavolo della programmazione culturale come una grande opera di raccordo tra gli eventi più importanti dedicati alla musica popolare.  Una storia di successo del Salento e al contempo una storia di grande successo della Regione Puglia che ha sempre creduto nellevento e lo ha sostenuto proiettandolo nello scenario internazionale e ricevendone in cambio lopportunità di ricoprire un ruolo centrale nellambito dellEuropa Creativa. Lo scenario», a detta di Manera, «è quello di un territorio che muta, progredisce: incoronata per le sue potenzialità anche dagli osservatori economici, la Fondazione La Notte della Taranta, ha costruito un brand che propone unesperienza complessa fatta di cultura, turismo, paesaggio, enogastronomia. Una strategia vincente del sistema culturale pugliese frutto di un pensiero che sta sempre di più evolvendo verso una dimensione sistemica, che tiene insieme patrimonio culturale immateriale e materiale, imprenditorialità, innovazione, turismo, inclusione sociale e da un fortunato (ma non casuale) puzzle di questi elementi che genera sviluppo».


Gli attori sono molteplici. In prima linea le istituzioni: Regione Puglia, Comuni della Grecìa salentina, Provincia di Lecce e ancora Comuni aderenti all’Istituto Diego Carpitella, Università del Salento, Camera di Commercio di Lecce. C’è poi la Taranta Community: chi aderisce a questa comunità di valori sente di poter orgogliosamente appartenere a qualcosa di importante, ad un luogo prezioso di emozioni, di sentimenti, di idee condivise. Rivivono nella Notte della Taranta, suggestioni mutualistiche di cui il Salento era ricco. Suggestioni lanciate dentro la contemporaneità che oggi rappresentano un intreccio proficuo di istanze collaborative e partecipate delle forme emergenti del produrre e vivere la musica e la danza ma anche il teatro, il cinema, le arti.


«La Notte della Taranta», sottolinea Manera, «è oggi una factory culturale dove il motore del cambiamento è in costante attività. Non ci sediamo ad ammirare quello che si è fatto scivolando in un nostalgico quanto rischioso stallo ma guardiamo costantemente al futuro. Immaginare, progettare, innovare è la sfida quotidiana della Fondazione per sviluppare nuovi linguaggi e diventare il primo vero dipartimento dinnovazione della cultura popolare.  Abbiamo dato un’identità netta al territorio Salento, attraverso 22 anni di  storia coerente e vocazione internazionale, tra patrimonio del passato e sguardo proiettato al futuro, tra connessioni di arte e sociale, osservazione e azione, organizzazione e sviluppo. Un motore creativo oggi patrimonio collettivo. Un  lavoro quotidiano di esplorazione che porta ad intercettare nuove forme, nuove dinamiche legate al tessuto emozionale delle ultime generazioni. Ecco perché il successo della ventiduesima edizione del Festival La Notte della Taranta, successo di storie prima che di numeri, rappresenta un traguardo collettivo importante. Il Festival con le sue 19 tappe ha superato gli argini del puro cartellone di concerti per incidere sul campo culturale: lettura globale del luogo ospitante attraverso visite guidate, visione attiva e interattiva di tutti i programmi proposti, conoscenza dei linguaggi musicali e delle Arti attraverso la libera fruizione degli spettacoli, costruzione di una rete della musica popolare in Italia con 19 regioni rappresentate, partecipazione di comunità agli approfondimenti sullarte, esplorazione di nuove forme di linguaggio popolare. Il Concertone con la sua Orchestra Popolare, eclettico testimone culturale nel nostro Paese e nel mondo, rappresenta la capacità di mettere in discussione il percorso compiuto dalla musica popolare negli ultimi anni. Il palco di Melpignano non è solo lo scenario spettacolare della produzione artistica della Fondazione ma rappresenta da sempre il faro di ispirazione e di incontri  per gli artisti e i gruppi di riproposta che continuano a crescere anche grazie alla forza motrice del marchio Notte della Taranta. Una factory creativa dove per dodici mesi l’anno si produce ricerca. Il tour internazionale continua a esportare non solo il ricco patrimonio culturale salentino ma a costruire reti di sviluppo che aprono opportunità concrete per tanti artisti. A settembre saremo in Argentina, a novembre a Cuba dopo Russia e Albania».


Il progetto Taranta Solidale  nel 2019 consentirà di rigenerare 4 oasi del Mezzogiorno d’Italia grazie alla condivisione di valori con Legambiente e Intesa Sanpaolo. Il progetto di formazione Piccola Ronda  ha consentito ai bambini ospiti di due case famiglia per minori di vivere un’esperienza di inclusione  ma soprattutto di condivisione con i coetanei attraverso la musica e la danza. Il progetto MaTà ci ha consentito di costruire un ponte culturale con Matera attivando laboratori dal basso.  Il progetto Taranta Future in collaborazione con Camera di Commercio di Lecce che stimola l’avvio di attività imprenditoriali, volte  a generare nuove tecnologie e strumenti software per la fruizione e la valorizzazione del patrimonio immateriale del territorio salentino. Investire nel territorio genera valore ed è, tra le risorse, la più preziosa che la nostra economia possiede. Una manifestazione nata dal volontariato straordinario di tanti giovani dei comuni della Grecìa salentina che hanno creato dal nulla un evento sulle tradizioni popolari e che oggi, e veniamo ai numeri, raccoglie 350 mila presenze durante 19 tappe del Festival, 30 mila presenze nella giornata di prove del Concertone, 200 mila presenze nella notte del 24 agosto a Melpignano (dato complessivo registrato tra le 17del 24 agosto alle 04 del 25 agosto) con un audience totale di oltre 15 milioni di telespettatori (Fonte Auditel) tra diretta televisiva su RAI 2 (6,5 % share) e ben 15 servizi televisivi trasmessi durante i principali notiziari del TG1, TG2, RAINEWS24, TG3 Regione Puglia, TG5, Studio Aperto, Studio Aperto Magazine, Sky Tg24. Audience che si raddoppia considerando i lettori delle principali testate giornalistiche locali e nazionali  che hanno puntualmente seguito l’evento dedicando ampio spazio.


Non si contano le interazioni social sull’evento con la straordinaria partecipazione degli artisti italiani e  internazionali e della Taranta Community. L’hashtag #taranta22 ha occupato il secondo posto tra i trending topics di twitter per tutta la serata. 3 milioni di visualizzazione per i video caricati sulla pagina facebook ufficiale della Fondazione dal 4 luglio al 25 agosto, 1,5 milioni solo per la diretta del Concertone, 5 milioni complessivi gli utenti raggiunti. Non a caso, dai dati forniti da Federalberghi Puglia,  nel periodo della manifestazione si è registrato un aumento di prenotazioni nelle strutture ricettive salentine, parzialmente in controtendenza rispetto alla lieve flessione di richiesta turistica registrata quest’anno  nel periodo estivo. «Il dato più incoraggiante», conclude orgoglioso il presidente della Fondazione, «è quanto riporta lo studio del CISET (Centro internazionale di studi sull’economia turistica) secondo il quale ogni euro investito dalla Fondazione della Notte della Taranta nellevento produce quattordici euro di spesa dei visitatori per quasi un terzo di valore aggiunto».


 


Attualità

Casarano, l’Associazione Placemaking boccia i lavori in centro

Placemaking una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

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di Antonio Memmi

Quando iniziarono lavori di Piazza San Domenico e giardini William Ingrosso a Casarano, il mondo era diverso: Trump non era stato ancora rieletto, non era ancora cominciato il conflitto israelo-palestinese e chat GBT era riservata a pochi eletti. 

Si sa: i lavori pubblici non finiscono, entrano nella leggenda.

In un modo o nell’altro però, fra imprecazioni dei cittadini ed esercizi commerciali chiusi (anche) per l’impossibilità di raggiungerli, pare che almeno i primi abbiano trovato una conclusione. Tutti quindi contenti? Assolutamente NO!

I commenti sui social si rincorrono fra coloro che ne parlano male (tanti) e coloro che vedono qualcosa di positivo (pochi) ma, come sempre accade sui social, la maggior parte dei commentatori non ha alcuna preparazione tecnico artistica per parlare ed il tutto rimane confinato nel gradimentopersonale.

L’Associazione Placemaking invece una preparazione professionale ce l’ha e, in maniera documentata, interviene nel dibattito di questi lavori (che, ricordiamolo, sono finanziati con fondi PNRR per circa 3,5 milioni di Euro).

Nel documento, firmato dalla presidente arch. Loredana Manco, l’Associazione solleva una critica tecnica e civica, non politica, al metodo progettuale adottato e agli esiti degliinterventi. 

Il nodo centrale è l’assenza di una reale coprogettazione con i cittadini: le piazze, secondo l’associazione, non sono semplici superfici da pavimentare, ma luoghi sociali, storici e simbolici che richiedono ascolto e partecipazione autentica.

Viene ricordato come le normative nazionali ed europee, comprese quelle legate al PNRR, promuovano processi partecipativi strutturati e trasparenti, non consultazioni di facciata ed evidenzia inoltre che i fondi PNRR non sono “regali”, ma debito pubblico che graverà sulle future generazioni, rendendo ancora più necessaria una visione strategica di lungo periodo.

Secondo Placemaking Casarano, i due interventi si sono invece limitati a una riqualificazione estetica, senza creare nuove funzioni, opportunità sociali o sviluppo economico, e particolarmente critiche sono le valutazioni su Piazza Umberto I, dove la fontana viene definita un elemento puramente scenografico, e su Piazza San Domenico, giudicata invece priva di una logica urbana, mancando allineamenti, assi civici e gerarchie spaziali.

Un altro punto centrale è poi l’assenza quasi totale di verde, ritenuto un grave errore in termini di sostenibilità climatica e qualità dello spazio pubblico così come viene criticata anche la demolizione del bar storico, sostituito poi da un edificio anonimo, considerato uno strappo all’identità del luogo.

L’Associazione infine contesta le modifiche alla viabilità e la discrepanza tra il progetto realizzato e quello presentato, sottolineando come la piazza rischi di perdere il suo significato simbolico; il tutto porta quindi verso una conclusione che è una bocciatura netta: le critiche, aggiunge, non sono un attacco politico, ma un atto di cittadinanza attiva.

E così, dopo anni in cui si attende l’inaugurazione più come una liberazione, si comprende come non sempre ciò che dura a lungo lascia il segno… qualche volta lascia solo domande.

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Attualità

I carabinieri portano la magia del Natale in reparto

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale…

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Un gesto che scalda i cuori in pieno periodo natalizio: i Carabinieri di Lecce hanno portato la magia delle feste nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale “Vito Fazzi”, donando giocattoli e materiale didattico ai bambini ricoverati. 

L’iniziativa ha coinvolto in particolare i piccoli pazienti dei reparti di Oncologia, Chirurgia, Reumatologia, Immunologia e Pediatria Generale, dove opera con dedizione Suor Alessandra Notaro.

Grazie alla preziosa collaborazione della dott.ssa Roberta Tornese e della direzione sanitaria, l’evento è stato accolto con grande entusiasmo da grandi e piccini. 

Presenti i responsabili dei reparti – tra cui la dott.ssa Assunta Tornesello, la dott.ssa Lucia Russo e la dott.ssa Adele Civino, oltre ad una folta rappresentanza di operatori sanitari.

I militari, in veste di Babbo Natale, hanno testimoniato l’attenzione costante dell’Arma verso i più piccoli, augurando a ciascun bambino di vincere la propria battaglia contro la malattia. Questo impegno va oltre le attività istituzionali di tutela e sicurezza, rafforzando il legame con il territorio attraverso gesti di prossimità verso le fasce più fragili.

Dal Comando dei Carabinieri si sottolinea come la sinergia tra Arma e personale sanitario trasformi l’ospedale in un luogo di speranza e solidarietà autentica, dimostrando il valore della vicinanza umana nelle azioni quotidiane.

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Aradeo

Serie di misure della Polizia: tra fogli di via, truffa nei confronti di anziani e rissa

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso…

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Le attività di controllo del territorio della Polizia di Stato nella trascorsa settimana hanno dato luogo all’emissione di diverse misure di prevenzione 

I report dei controlli dell’ultima settimana della Polizia vedono l’emissione di diverse misure di prevenzione tra le quali: due ammonimenti del Questore, uno nei confronti di un 38enne e l’altro di un 34enne, entrambi per atti persecutori nei confronti delle rispettive ex-compagne;

Tre fogli di via obbligatori: uno per truffa aggravata e continuata in concorso in danno di anziani nei confronti di un 42 enne di Napoli che vieta di fare ritorno nel comune di Aradeo per tre anni; 

un altro di 3 anni nei confronti di un 44enne originario di Napoli per truffa aggravata in concorso che fingendosi un appartenente all’Arma dei Carabinieri, tentava insieme a un complice, una truffa in danno di anziani a Cursi; 

il terzo foglio di via vieta l’ingresso ad Uggiano la Chiesa per due anni ad un 23enne di Scorrano che, alla guida di un’auto sprovvisto di patente, non si fermava all’alt dei Carabinieri innescando una fuga che creava pericolo tra gli abitanti del predetto paese. 

Due Daspo: uno di tre anni nei confronti di un 47enne di Bagnolo del Salento e uno di due anni per un 17enne di Carovigno (Br) a seguito dei fatti occorsi durante l’incontro di calcio “Polis Bagnolo Vs Città di Carovigno” il 16 novembre u.s. disputatosi presso lo stadio comunale di Otranto, dove alcuni tifosi delle opposte tifoserie hanno dato luogo ad un pericoloso lancio di oggetti in cui una bottiglia in vetro si è infranta in direzione delle forze dell’ordine.

Inoltre è stato notificata un Dacur  per i fatti occorsi in un bar di Aradeo il 15 novembre u.s. quando nel locale si è verificata una violenta rissa tra alcuni avventori, scaturita da futili motivi riconducibili all’abuso di sostanze alcoliche. 

Durante l’alterco, uno dei soggetti coinvolti ha estratto un coltello colpendo al fianco sinistro un altro avventore, provocando una ferita con abbondante perdita di sangue.

Sono state allertate le forze di Polizia e sul posto sono arrivati gli agenti del Commissariato di Galatina e i Carabinieri di Aradeo che hanno riscontrato evidenti segni della colluttazione, mentre il ferito veniva trasportato d’urgenza presso il pronto soccorso.

Tutti i soggetti coinvolti risultano gravati da precedenti di polizia, incluso l’autore dell’accoltellamento, un 49enne del posto, deferito in stato di libertà per lesioni personali e porto illegale d’arma.

L’episodio, avvenuto in orario preserale in un locale aperto al pubblico, ha generato particolare allarme sociale, determinando una concreta minaccia all’ordine e alla sicurezza pubblica, per tali motivi l’autore dell’aggressione è stato colpito dalla misura di prevenzione del Dacur, che vieta al responsabile la frequentazione dell’esercizio commerciale teatro dei fatti, nonché di altri bar e locali pubblici situati nel centro abitato di Aradeo.

La Divisione Anticrimine della Questura di Lecce ha avviato una specifica istruttoria finalizzata all’adozione di ulteriori misure di prevenzione nei confronti di altri soggetti coinvolti nella rissa. 

Parallelamente, la Squadra Amministrativa della Questura ha avviato il procedimento per la sospensione, per dieci giorni, della licenza a carico del titolare del locale.

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