Giurdignano
“E se da 4 Comuni ne facessimo uno?”
Da Minervino il candidato sindaco Ettore Caroppo chiama a raccolta Giurdignano, Uggiano e Santa Cesarea: “Nel caso sarei ben lieto di cedere la poltrona di primo cittadino e votare per il sindaco di un nuovo Comune”

La Fusione tra Comuni vera opportunità per il futuro dei nostri Comuni.
L’argomento principe del programma elettorale della lista capeggiata dall’ex sindaco Ettore Caroppo appare essere la Fusione tra Comuni.
A riprova di tutto ciò, lo stesso, ha anticipato una missiva ai Sindaci di Giurdignano, Uggiano la Chiesa e Santa Cesarea Terme informandoli, per rispetto istituzionale, dell’intenzione di inserire nel programma elettorale l’argomento.
Tra i comuni che confinano con il Comune di Minervino e che per storia, tradizione, cultura e problematiche potrebbero, a parere de candidato Sindaco alle prossime amministrative del 26 maggio, rappresentare gli interlocutori principali per “fondere” il Comune di Minervino di Lecce.
Una perdita di sovranità? Non secondo Ettore Caroppo, amministratore già dal 2004 al 2014.
“Non possiamo continuare a credere che i Comuni così come sono oggi strutturati avranno vita lunga. ”, dice Caroppo, “Anzi, a differenza di chi soffia nella direzione di rimarcare l’appartenenza a questo o a quel comune se non addirittura a questa o a quella frazione, io sarei ben lieto, nel nome di una maggiore efficienza amministrativa e dei servizi, nel nome di maggiori risorse da utilizzare e minori tasse, e pertanto più opportunità di sviluppo, di cedere la poltrona di primo cittadino e votare per il sindaco di un nuovo Comune. Comune nato proprio dalla fusione. Mi auguro che questo mio pensiero sia unitario e pertanto previsto non solo nel programma elettorale del mio Gruppo e che trovi, soprattutto, ascoltatori interessati dopo il 26 maggio, in particolare gli amministratori dei Comuni a cui faccio prioritariamente riferimento. Sono comunque certo che questa nostra proposta non lascerà indifferenti gli amici sindaci e che pertanto, rispettando le loro idee, quelle dei rispettivi Consigli, gli interessi che rappresentano e soprattutto la volontà delle popolazioni che rappresentano, sapremo dialogare e giungere con successo a questo obbiettivo che non fa altro che anticipare ciò che inevitabilmente, ma senza incentivi, qualcuno obbligherà a fare”.
“Lo sviluppo di un territorio”, aggiunge Fredy Cursano, “passa attraverso la sintesi, la programmazione collettiva, la visione d’insieme, il guardare fuori dal proprio orticello e l’osare cose grandi attraverso progetti che coinvolgono più soggetti e tanti soggetti. Significa poter aderire ai bandi europei con più forza; Significa preparare meglio i nostri paesi per l’accoglienza turistica; Significa guardare dall’alto tutte le nostre necessità e portarle avanti con più coraggio nelle diverse sedi istituzionali”.
Per Maria Teresa Baccaro, “Fusione dei Comuni, significa avere una scuola anche più all’avanguardia con maggiori servizi per tutti gli alunni e anche per le famiglie per potere ottenere così una scuola a tempo pieno.
I vantaggi economici sono tanti. Lo Stato, infatti, premia la volontarietà della fusione attraverso vari finanziamenti, tutti soldi che potranno essere spesi per i nostri piccoli centri creando opportunità di lavoro per tutti, dai professionisti agli operai”.
“Naturalmente ci saranno vantaggi fiscali per i cittadini”, conclude l’uscente consigliera comunale Maria Antonietta Cagnazzo, “come la riduzione della tassazione, aiuti alle famiglie più deboli perché siano messe in grado di avere un lavoro e maggiori servizi e non come accade oggi che dobbiamo continuare a lesinare ad altri uno Scuolabus per il trasporto scolastico dei nostri figli”.
Appuntamenti
La forza dei “Piccoli”, a Cursi si incontrano 28 paesi
Domani l’incontro nella sala comunale con sindaci e amministratori dei paesi coinvolti, per rafforzare le capacità amministrative e gestionali tramite il PON Governance e Capacità Istituzionale

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Cursi, insieme altri 27 piccoli Comuni salentini della propria aggregazione, saranno protagonisti del percorso di affiancamento del Progetto Piccoli, l’iniziativa promossa dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e del Programma Complementare di Azione e Coesione (PAC).
L’appuntamento è fissato per domani, mercoledì 8 ottobre, dalle 10,30 alle 13, nel Municipio di Cursi in Piazza Maria Immacolata.
I paesi interessati sono: Andrano, Arnesano, Bagnolo del Salento, Cannole, Carpignano Salentino, Castrì di Lecce, Castrignano De’ Greci, Castro, Cursi (ente capofila dell’aggregazione), Diso, Giuggianello, Giurdignano, Martignano, Melpignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Palmariggi, Salve, San Pietro in Lama, Sanarica, Seclì, Sogliano Cavour, Sternatia, Supersano, Uggiano La Chiesa e Zollino.
Saranno presenti sindaci, amministratori e funzionari degli enti interessati.
IL PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore 10,30 – Saluti istituzionali con William Marco Santoro, sindaco di Cursi
Ore 10,45 – Il Progetto PICCOLI in Puglia con Michele Sperti, sindaco di Miggiano e Vicepresidente Vicario ANCI Puglia
Ore 11,15 – Affiancamento su Acquisti, Appalti e Gestione dei tributi con Francesco Minchillo, Task Manager PICCOLI – ANCI
Ore 12 – Question time e definizione del percorso di affiancamento.
Modererà i lavori Domenico Sgobba, Vice Segretario ANCI Puglia
Andrano
Stanziati 5 mln di euro per la chiusura della discarica di Poggiardo
La Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui…

𝐄𝐗 𝐃𝐈𝐒𝐂𝐀𝐑𝐈𝐂𝐀 𝐒𝐈𝐓𝐀 𝐈𝐍 𝐋𝐎𝐂𝐀𝐋𝐈𝐓𝐀’ 𝐏𝐀𝐒𝐓𝐎𝐑𝐈𝐙𝐙𝐄 𝐀 𝐏𝐎𝐆𝐆𝐈𝐀𝐑𝐃𝐎. 𝐅𝐈𝐍𝐀𝐋𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐕𝐄𝐑𝐒𝐎 𝐋𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐔𝐒𝐔𝐑𝐀 𝐃𝐄𝐅𝐈𝐍𝐈𝐓𝐈𝐕𝐀 𝐄 𝐋𝐀 𝐌𝐄𝐒𝐒𝐀 𝐈𝐍 𝐒𝐈𝐂𝐔𝐑𝐄𝐙𝐙𝐀
𝐔𝐧’𝐨𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐧𝐨𝐭𝐢𝐳𝐢𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨 𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐛𝐞𝐧𝐞𝐟𝐢𝐜𝐢𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐢 𝟐𝟔 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟗𝟗𝟕 𝐚𝐥 𝟐𝟎𝟎𝟓 𝐡𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐨 𝐫𝐢𝐟𝐢𝐮𝐭𝐢 𝐬𝐨𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐮𝐫𝐛𝐚𝐧𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐬𝐢𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐭𝐞𝐫𝐫𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨.
Lunedì 4 agosto 2025 la Giunta della Regione Puglia, su proposta dell’Assessora all’ambiente Serena Triggiani, ha approvato una delibera con cui ha stanziato 5 milioni di euro a fondo perduto, per finanziare la chiusura definitiva e la messa in sicurezza delle discariche pubbliche.
Nella tipologia prevista dal provvedimento regionale rientra la ex discarica presente sul nostro territorio, in funzione dal 1997 al 2005 e gestita da Monteco S.p.A. La Regione Puglia, infatti, ha inteso rivolgere il provvedimento alle “discariche pubbliche nel tempo configuratesi quali discariche di bacino (ex ATO provinciali) a servizio di una pluralità di Comuni conferitori.”
E’ 𝐮𝐧 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐢𝐥 𝐂𝐨𝐦𝐮𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐏𝐨𝐠𝐠𝐢𝐚𝐫𝐝𝐨, 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐨𝐭𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞. Finalmente i costi per la realizzazione del progetto di chiusura e messa in sicurezza della ex discarica (quasi 3 milioni di Euro) non saranno più a carico del Comune di Poggiardo, ma a carico della Regione Puglia.
Di questo provvedimento ne beneficeranno anche tutti i Comuni conferitori, in quota parte rispetto ai rifiuti conferiti (Andrano, Bagnolo del Salento, Botrugno, Cannole, Carpignano Salentino, Castro, Cursi, Diso, Giuggianello, Giurdignano, Maglie, Melpignano, Minervino di Lecce, Muro Leccese, Nociglia, Ortelle, Otranto, Palmariggi, Sanarica, San Cassiano, Santa Cesarea Terme, Scorrano, Spongano, Surano, Supersano e Uggiano la Chiesa).
Residuano i costi della post gestione, a carico dei Comuni, nella misura in cui saranno effettivamente verificati e dovuti.
“La nostra Amministrazione“, in una nota il sindaco Antonio Ciriolo, ” è stata impegnata costantemente su questo fronte, con l’obiettivo di ottenere questo risultato che porta, in primis, alla definizione della chiusura e messa in sicurezza della ex discarica, per le conseguenze ambientali e sanitarie che il mantenimento della situazione attuale potrebbe comportare per la nostra Comunità, a causa dell’infiltrazione di acque meteoriche nel corpo dei rifiuti; al contempo, questo provvedimento consente di evitare che i costi per la realizzazione del progetto di chiusura gravino esclusivamente sulle tasche dei cittadini di Poggiardo e degli altri 26 Comuni della Provincia di Lecce.
Auspichiamo”, continua, “che con questo provvedimento si possa scrivere la parola 𝐅𝐈𝐍𝐄 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞𝐱 𝐝𝐢𝐬𝐜𝐚𝐫𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢𝐭𝐚’ 𝐏𝐚𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐳𝐳𝐞, attraverso la sua definitiva messa in sicurezza e riqualificazione e la realizzazione dell’articolato progetto di chiusura che prevede, tra le tante misure, la risagomatura della stessa, la gabbionata perimetrale di stabilizzazione, le opere relative alla gestione delle acque meteoriche e alla raccolta del percolato, inclusi i monitoraggi e le emissioni del biogas, qualora presenti.
A conclusione”, conferma il sindaco, “si effettuerà la piantumazione di varie specie arboree che non lasceranno più spazio alla vista di quel telo nero che oggi ricopre la ex discarica”.
Cronaca
Mortale sulla SS16: giovane scorranese patteggia
Viaggiava 40 km all’ora sopra al limite consentito, ventenne condannato due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena. Nella circostanza perse la vita Antonio Savini, 81enne di Maglie

Due anni di reclusione con sospensione condizionale della pena.
È quanto patteggiato dal 20enne scorranese G.G. per l’incidente stradale accaduto nel settembre dello scorso anno a Giurdignano, nel quale perse la vita Antonio Savini, 81enne residente a Maglie.
La famiglia Savini si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali con esito mortale che ha seguito il procedimento penale tramite i propri legali fiduciari.
«La trattativa con la compagnia assicurativa si è conclusa positivamente, attendiamo ora i tempi tecnici per la formalizzazione della transazione», precisa Giuseppe Vacca, manager di Giesse.
L’incidente accadde il 22 settembre 2024 lungo la Statale 16, “Adriatica” in direzione Otranto.
La Nissan Micra sulla quale era trasportato Antonio Savini venne violentemente tamponata dalla Citroen C3 condotta da G.G.
I due veicoli rotearono e proseguirono per un centinaio di metri prima di arrestarsi.
Purtroppo per Antonio non ci fu nulla da fare, morì poco dopo l’arrivo in ospedale per le gravissime lesioni riportate nell’impatto, mentre la moglie che era alla guida venne ricoverata in condizioni non gravi.
«La C3 viaggiava ad una velocità molto elevata, non inferiore a 130 km/h, come stimato dal perito incaricato dal Pm per far luce sulla dinamica del sinistro, ma in quel tratto di strada il limite è di 90 km/h», sottolinea Giuseppe Vacca, «oltre all’eccessiva velocità, la causa principale della morte del povero Antonio è stata, per usare le parole dello stesso perito, l’imprudente, avventata e disaccorta condotta di guida del ragazzo. È fondamentale prestare la massima attenzione quando ci si mette alla guida, basta un attimo per sconvolgere la vita di intere famiglie».
Il Gip Maria Francesca Mariano del Tribunale di Lecce aveva rigettato la precedente istanza di patteggiamento – un anno e quattro mesi di reclusione – avanzata, in un primo momento, dal legale dell’imputato in accordo con il Pm, in quanto «del tutto ingiustificata rispetto ad un fatto di rilevante disvalore penale in cui un uomo è deceduto e che non può essere banalmente ridotto ad una sanzione che si attaglia a ben altri tipi di condotte di minimo impatto».
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