Santa Cesarea
Giornata ecologica a Santa Cesarea
Martedì 15 aprile una giornata dedicata alla pulizia delle pinete per promuovere l’ecologia come stile di vita

Laboratori sull’ecologia e pulizia della pineta sono le attività proposte dal Comune di Santa Cesarea Terme per la giornata ecologica che si svolgerà martedì 15 aprile. Una giornata importante, che apre un ciclo di appuntamenti che si ripeteranno anche quest’estate con la collaborazione di molte associazioni ed enti.
Il sindaco Pasquale Bleve esorta tutti alla partecipazione, “perché questo luogo è un tesoro di tutti”. E aggiunge: “È fondamentale attivare sul territorio iniziative di sensibilizzazione come questa, che mirano all’educazione all’ecologia ed evidenziano in maniera palese alcune delle conseguenze di comportamenti che non esito a definire incivili e antisociali. È nel territorio e nella sua conservazione e cura che risiede il nostro futuro, per questo dobbiamo darci da fare in prima persona per la promozione di una cultura ecologica. Educare noi stessi a comportamenti più consapevoli e responsabili, a gesti quotidiani forse piccoli ma importanti è la chiave di tutto“.
Partner dell’iniziativa: Gruppo Fratres, Amici dell’UNICEF, Lombardi Ecologia, Ist. Comprensivo Minervino, ACLI Cerfignano, Az. Cattolica Italiana, Oratorio Carol Woitiwa e Scolopax Club oltre che Legambiente Lecce.
La manifestazione giornata avrà inizio alle 8,30 per chiudersi all’ora di pranzo.
Appuntamenti
La Notte Blu di Santa Cesarea Terme
Tredicesima edizione della manifestazione tra luminarie d’autore, videomapping, “Malè on tour”, mercatini, street‑food, luna park e visita notturna alle grotte termali

Santa Cesarea Terme tornerà ad accendersi di musica, arte e tradizione con la tredicesima edizione della Notte Blu.
Avcrà inzio alle ore 20 di domenica 27 luglio l’evento simbolo dell’estate della Città delle Terme, trasformerà l’intero centro storico in un palcoscenico diffuso, pronto ad accogliere turisti e visitatori fino a tarda serata.
Ad impreziosire l’edizione di quest’anno con una cornice elegante e d’atmosfera vi saranno le installazioni di luminarie salentine, rendendo l’atmosfera della Notte Blu ancora più suggestiva e facendo il paio agli spettacoli di videomapping che anche quest’anno animeranno la facciata della chiesa madre.
Sul main stage andrà in scena “Malè on tour”, il format musicale firmato dalla storica discoteca salentina, che porterà sul piazzale delle Terme un concentrato di hit da cantare e ballare tra dj‑set, animazione e coreografie spettacolari, mentre l’intero corso principale di via Roma sarà palcoscenico di spettacoli itineranti di musica, teatro di strada, esibizioni di magia e intrattenimento, tra mercatini dell’artigianato e postazioni di street‑food con i sapori più autentici del territorio.
Vi saranno anche un’area luna park, dedicata ai più piccoli, laboratori creativi e attività ludico‑educative e di osservazione degli astri.
In collaborazione con le Terme di Santa Cesarea, sarà inoltre possibile partecipare a una suggestiva ed esclusiva visita notturna alla grotta fetida, tesoro naturalistico situato nei pressi della Piscina Sulfurea.
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Attualità
«Il lavoro forestale non è una spesa, ma un investimento per prevenire tragedie»
L’intervento di Luigi Visconti, Segretario Generale Fai Cisl Lecce: «Sollecitiamo il governo regionale ad avviare un confronto sistematico con le parti sociali, per fare partire in materia forestale una strategia che sia di crescita e sviluppo»

«Come si fa a non rendersi conto che i costi per le emergenze sono sempre più crescenti e soprattutto ben più esosi della prevenzione?».
Esordisce così in una nota Luigi Visconti, Segretario Generale della Fai Cisl di Lecce all’indomani dei gravissimi incendi del Parco delle Orte di Otranto, del Costone di Porto Miggiano e di tanti luoghi del Salento devastati dalle fiamme.
«In nome della mancanza dei fondi necessari», prosegue Visconti, «oggi la forestazione sembra concepita come un settore di secondo piano, nonostante interessi il benessere e la sicurezza di tutta la collettività. La verità è che il lavoro forestale non è una spesa, ma un investimento per prevenire tragedie come quelle verificatesi con gli incendi in tanti luoghi magici del Salento, che invece si stanno affrontando in maniera inadeguata, con risorse ordinarie e strumenti obsoleti».
«La questione ambientale», aggiunge, «dovrebbe essere al centro dell’agenda politica regionale; sarebbe necessario affrontare la situazione in maniera più organica perché quella che poteva essere considerata una urgenza, oramai non lo è più, in considerazione della ricorrenza degli episodi: è indispensabile passare da una gestione di tipo emergenziale a una di prospettiva”.
COSA FARE?
«La ricetta», continua il Segretario Generale Fai Cisl Lecce, «è dare priorità a prevenzione, strumenti di lavoro e macchine all’altezza e lavoro, soprattutto al lavoro; quello dignitoso che faccia superare la logica della stagionalità per il personale ARIF a tempo determinato, per esempio. Arif, l’Agenzia Regionale per la Forestazione gestisce infatti una platea di lavoratori stagionali da sempre che attendono inermi di vedere le loro richieste di una vita dignitosa e permetta un futuro economicamente stabile a loro ed alle loro famiglie. Invece questi operatori vengono, dalla stessa agenzia che dovrebbe valorizzare le loro competenze e professionalità acquisite nel tempo, bistrattati, anche economicamente, addirittura con il mancato rimborso di denaro anticipato dagli stessi per conto dell’agenzia e mai ristorato, o con il mancato riconoscimento di indennità invece dovute».
«Come organizzazione sindacale», informa, «abbiamo certamente apprezzato l’impegno e la passione vera dell’assessore Pentassuglia nel dare risposte ad un territorio, a dei lavoratori considerati tra gli ultimi, che ha promosso un percorso che ora prevede una chiamata all’assunzione da una graduatoria regionale gestita direttamente dall’ARIF. Però, purtroppo, rimane nulla rispetto al bisogno di rispetto, umano, lavorativo ed economico, di lavoratori di un settore considerato povero».
«Sollecitiamo, quindi, il governo regionale ad avviare un confronto sistematico con le parti sociali», conclude Luigi Visconti, «per fare partire in materia forestale una strategia che sia di crescita e sviluppo; per questo motivo la valorizzazione delle tute verdi in chiave produttiva e preventiva deve essere un tema prioritario. Si deve necessariamente partire da lì, dal buon lavoro, quello stabile, che riconosca anche il valore della contrattazione».
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Attualità
Droni Hi Tech contro i piromani del Parco
Al via il monitoraggio del territorio con la protezione civile. Droni di ultima generazione sorvegliano il Parco Otranto-Leuca-Tricase per fermare gli incendiari. Il presidente del Parco Michele Tenore: «Telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli»

Il Parco Naturale Regionale Otranto-Leuca-Tricase, con i suoi oltre 52 chilometri di costa e paesaggi unici tra mare e terra, diventa il teatro di un’operazione innovativa per la tutela ambientale: due droni ad alta tecnologia sorvolano l’area per rafforzare il monitoraggio e la sicurezza durante i mesi più critici dell’anno.
Il nuovo sistema di sorveglianza aerea ha uno scopo preciso: anticipare l’insorgenza di incendi e garantire un controllo efficace del territorio, riducendo al minimo i tempi di intervento e rendendo più difficile l’azione indisturbata di chi mette a rischio la natura, anche solo per negligenza
I droni, dotati di telecamere sofisticate, possono seguire veicoli sospetti e identificarli, contribuendo a una sorveglianza capillare e continua.
«Vogliamo proteggere il nostro paesaggio e agire in modo tempestivo», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «non è solo una questione di repressione: tale attività ha un forte valore dissuasivo. Sapere che il territorio è osservato dall’alto può far desistere chi pensa di poter accendere un fuoco impunemente».
Oltre alla componente tecnologica, il progetto si avvale della collaborazione delle associazioni di volontariato di Corsano e Marittima, e le forze dell’ordine.
Un lavoro congiunto che rafforza la presenza sul territorio e integra prevenzione, sorveglianza e intervento operativo. «Le sanzioni per chi accende fuochi sono pesanti e necessarie», sottolinea ancora Tenore, «ma il vero nodo resta culturale. Molti non comprendono che anche un fuoco acceso in buona fede, magari solo per bruciare residui di potatura, può diventare una minaccia gravissima. In estate basta una scintilla, con il vento e la vegetazione secca, per innescare un incendio che sfugge subito al controllo e mette in pericolo persone, ambienti naturali e interi ecosistemi».
L’uso dei droni, quindi, sottolinea il presidente, ha anche una funzione educativa: «Vogliamo trasmettere il messaggio che il nostro patrimonio naturale non è lasciato solo, che lo stiamo difendendo con ogni mezzo possibile. Serve responsabilità da parte di tutti».
In un contesto segnato da temperature sempre più estreme e siccità prolungate, tale iniziativa potrebbe (finalmente) rendere il Parco Otranto-Leuca-Tricase un esempio concreto di tutela ambientale moderna dove, com’è doveroso sia, la protezione della natura si affianca all’innovazione e alla consapevolezza collettiva.
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