Connect with us

Attualità

Pronto Soccorso allo stremo

«Emergenza cronica, si sblocchino subito i concorsi per medici». Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo “La Puglia Domani” e Presidente del Movimento Regione Salento: Ecco quanto medici mancano in ognuno dei presidi ospedalieri salentini

Pubblicato

il

È una situazione da incubo, quella dei pronto soccorso di Lecce e provincia. Tutti al collasso.


Ce ne siamo occupati più volte da queste colonne.


La situazione non è più sostenibile dal personale medico e paramedico e, soprattutto, le carenze ricadono sui pazienti.


Sull’argomento arriva anche una nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de “La Puglia Domani” e presidente del Movimento Regione Salento, che più volte si è occupato di sanità e, da febbraio scorso, ha visitato sistematicamente gli ospedali di Lecce e provincia, documentandone le carenze, a cominciare proprio dai pronto soccorso. «E nei prossimi giorni», annuncia, «andrò a verificare di nuovo la situazione in quello del Fazzi e in tutti i reparti degli ospedali non ancora ispezionati».


Paolo Pagliaro


Pagliaro punta il dito: «Non basta scrollare le spalle e dire che si tratta di un’emergenza nazionale, come fa l’assessore regionale alla sanità, perché servono interventi immediati per risolvere la condizione drammatica dovuta alla carenza di personale, ridotto al lumicino e allo stremo. Ogni giorno sono sommerso da proteste e richieste di aiuto, non solo dai pazienti ma anche dagli operatori sanitari schiacciati da un carico di lavoro insostenibile. Perciò chiedo che non si perda altro tempo per i concorsi in stallo, annunciati e mai avviati. Rafforzare il personale dev’essere la priorità assoluta, perché non ha senso investire risorse in attrezzature e strutture, se poi non ci sono medici, infermieri e oss per farle funzionare e offrire assistenza adeguata».


«Ieri al pronto soccorso del Vito Fazzi di Lecce, il più grande ospedale della provincia, con tre medici in malattia, è stato un vero delirio», racconta il consigliere regionale, «cessati gli incarichi a tempo determinato circoscritti all’emergenza estiva, il Fazzi è sotto organico di almeno dieci medici, gli infermieri sono sufficienti se non spostati altrove per coprire buchi, e mancano all’appello 6 operatori sociosanitari».


Secondo Pagliaro per gli ospedali della provincia leccese «servirebbero almeno 16 medici in più, secondo quanto previsto in pianta organica: 5 all’ospedale di Gallipoli, 5 a quello di Scorrano, 3 a Galatina, 3 a Casarano, 3 a Copertino, rispetto ai numeri previsti in pianta organica. Abbiamo, quindi, una coperta davvero troppo corta per coprire carenze che compromettono la qualità del servizio sanitario nell’Asl Lecce».


«Nel pronto soccorso dell’ospedale di Copertino, visitato il 14 febbraio scorso», sottolinea ancora, «ho trovato spazi insufficienti e inadeguati dove i pazienti restano per giorni e notti in condizioni disumane. I medici sono sotto organico di 3 unità

Il 21 febbraio ho visitato il pronto soccorso dell’ospedale di Casarano, dove mancano soprattutto i medici: ce ne vorrebbero altri 3 secondo i numeri in pianta organica. Anche qui lunghe attese al triage e sosta prolungata in barella in attesa di ricovero. 


Il 21 marzo sono stato nel pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano, dove c’erano solo sei medici in servizio, quando ne servirebbero undici. Ne mancano 5 all’appello


Il pronto soccorso dell’ospedale di Galatina, visitato il 1° giugno, aveva un solo medico in turno. Sono sotto organico e ci vorrebbero altri 3 medici


Al pronto soccorso dell’ospedale di Gallipoli, che ho ispezionato il 19 luglio, stessa grave carenza soprattutto di medici: ne mancano 5 rispetto alla pianta organica.  


Anche per l’ospedale di Tricase mi giungono continue segnalazioni di seri problemi».


«Dopo ogni ispezione», conclude Paolo Pagliaro, «ho stilato un rapporto e richiesto audizioni in Commissione Sanità, per sollecitare i vertici Asl e dell’assessorato a provvedimenti urgenti che non possono più essere rinviati, perché ne va di mezzo la salute e alcune volte la vita dei cittadini. Ma il primo passo necessario è sbloccare immediatamente i concorsi per medici, ed è per questo che faccio appello al presidente Emiliano e all’assessore Palese».


 


Attualità

Olio d’oliva: «Servono strumenti di regolamentazione di mercato»

Italia Olivicola e CIA, appello al Governo per interventi che garantiscano un funzionamento ordinato e trasparente del mercato. Plauso alla GdF, all’ICQRF Puglia e Basilicata e all’Agenzia delle Dogane per maxi operazione antifrode

Pubblicato

il

 

Italia Olivicola e CIA Agricoltori Italiani, a pochi giorni dai positivi riscontri del tavolo olivicolo nazionale, tornano sulla questione olio d’oliva e lo fanno a 360 gradi, partendo da una questione basilare.

«Abbiamo espresso apprezzamento per gli impegni assunti dal Governo riguardo al potenziamento dei controlli», sottolinea Gennaro Sicolo, presidente di Italia Olivicola e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, «occorre che, tuttavia, come previsto dai regolamenti comunitari, si possa procedere allo stoccaggio privato dell’olio».

Il mondo dell’olio di oliva italiano ha bisogno di stabilità e tranquillità durante la campagna olearia: Italia Olivicola e CIA, dunque, chiedono al governo di valutare l’attivazione di strumenti di regolamentazione di mercato.

«Le tensioni che si stanno registrando nelle ultime settimane nuocciono al settore», aggiunge Sicolo, «il comparto ha bisogno di calma e prospettive economico-finanziarie certe nel momento del massimo sforzo produttivo. Gli strumenti normativi per garantire una stagione ordinata dell’olio esistono e vanno messi in campo”.

L’articolo 167 bis del regolamento (UE) del Parlamento europeo e del Consiglio n. 1308/2013 stabilisce che, al fine di migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune degli oli d’oliva, nonché delle olive da cui provengono, gli Stati membri produttori possono stabilire norme di commercializzazione per la regolamentazione dell’approvvigionamento.

«Il ritiro temporaneo dal mercato di quantitativi di extravergine nazionale», continua Sicolo, «può prevenire fibrillazioni e garantire che i flussi commerciali siano mantenuti ordinati e senza scossoni, a beneficio dei produttori e dei consumatori».

Da tempo Italia Olivicola chiede che, oltre a misure emergenziali, il comparto possa avere strumenti che garantiscano che il mondo della produzione non venga finanziariamente strozzato durante la campagna olearia, perturbando il mercato, disorientando i consumatori nazionali e internazionali.

«A questo proposito, voglio esprimere il mio plauso e ringraziamento alla ICQRF Puglia-Basilicata, alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Dogane per la maxi operazione tra il porto di Bari e la provincia di Lecce col sequestro di 14mila litri di olio extravergine non tracciato», conclude Sicolo, «oggi dobbiamo pensare a misure di emergenza ma guardando avanti, già pensiamo a come tutelare il reddito dei nostri agricoltori da forti oscillazioni del mercato e dei prezzi, proteggendo così la stessa immagine dell’oro verde, bandiera del Made in Italy».

 

Continua a Leggere

Attualità

Tricase, è ufficiale: Vincenzo Chiuri candidato sindaco

Giovedì 11 dicembre la presentazione del candidato di Partito Democratico, Cantiere cvico e Sinistra italiana alle elezioni amministrative della primavera del 2026

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana mettono fine alla ridda di voci, ipotesi e congetture, comunicando «con soddisfazione» la candidatura di Vincenzo Chiuri a sindaco di Tricase per le prossime elezioni amministrative della primavera 2026.

«La candidatura del dott. Chiuri», fanno sapere dalla coalizione dei tre movimenti politici, «è il frutto di un lungo percorso partecipato che ha visto coinvolti partiti, movimenti, associazioni politiche e civiche che si riconoscono nei valori e nelle idee del centrosinistra. Un processo di confronto approfondito, che ha permesso di giungere ad una sintesi ampia e credibile attorno a un progetto politico condiviso con lealtà e senso di responsabilità, non solo in grado di superare le divisioni del passato, ma anche di offrire una visione chiara ed unitaria per il futuro della nostra Città».

Congiuntamente alla sintesi sulla figura del candidato sindaco, proseguono «saranno fondamentali l’elaborazione del programma e la formazione delle liste, sollecitando la partecipazione di tutte le componenti che costituiscono il tessuto sociale cittadino».

L’APPELLO

C’è spazio anche per un appello «alle realtà che hanno scelto di attendere o di non aderire ancora alla proposta comune, ribadiamo la necessità di unirsi e fare fronte comune, contribuendo alla costruzione di un progetto collettivo, lontano dalle frammentazioni e personalismi del passato».

«Il nostro obiettivo», spiegano, «è ricevere la fiducia dei cittadini di Tricase e, soprattutto, restituire loro quella centralità e protagonismo di cui da tempo sono stati privati, nonostante le ormai famose e vane promesse di “palazzi trasparenti” e “tavoli delle Responsabilità” degli ultimi anni».

«CANDIDATO AUTOREVOLE»

La scelta di sostenere Vincenzo Chiuri «nasce proprio da questa volontà: offrire a Tricase un candidato autorevole, competente e capace di rappresentare una coalizione larga, fondata sul dialogo, sulla partecipazione e sul rispetto, oltreché su una visione moderna e inclusiva di Città».

LA PRESENTAZIONE

Di tutto questo e altro ancora Partito Democratico, Cantiere civico e Sinistra italiana parleranno in assemblea pubblica giovedì 11 dicembre, dalle ore 19, presso le Scuderie di Palazzo Gallone.

L’incontro è aperto alla cittadinanza.

Continua a Leggere

Attualità

Tricase: “I lavori in via F.lli Allatini un bel pasticciaccio”

L’intervento dei consiglieri di minoranza Carità, Ciardo e Baglivo

Pubblicato

il

Segui il GalloLive News su WhatsApp  clicca qui

I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Tricase Giovanni Carità, Armando Ciardo, Antonio Luigi Baglivo intervengono con una nota sulla situazione riguardanti i lavori in corso in via Fratelli Allatini.

Capita spesso, soprattutto quando si ricopre il ruolo di Consiglieri Comunali di opposizione, di uscire di casa e scoprire l’apertura di nuovi cantieri pubblici. Raramente capita di essere chiamati alla condivisione di un’idea, di un progetto, di una visione della città. Ovviamente, non è questo il caso dei lavori in via Fratelli Allatini e, a dire il vero, di tanti altri casi, come accaduto di recente per il cantiere di via Lecce.

Preso atto dell’inizio dei lavori in via Fratelli Allatini, per quello che compete al nostro ruolo, abbiamo immediatamente protocollato una interrogazione consiliare in data 21/11/2025 (prot. N. 00023283). L’interrogazione è stata calendarizzata per il Consiglio Comunale del 26/11/2025 e in quella sede discussa. La discussione è agli atti, pubblica e visibile sul canale istituzionale del Comune di Tricase. 

Nel corso del dibattito abbiamo evidenziato le nostre perplessità, facendo spesso riferimento al rispetto del PEBA (Pieno di Eliminazione delle Barriere Architettoniche), esposto le potenziali criticità e chiesto certezze sulla futura viabilità. Il Sindaco, che ricopre anche il ruolo di Assessore ai Lavori Pubblici, ha risposto illustrando il progetto e dando garanzie sul rispetto del PEBA e sulla realizzazione dell’opera in funzione soprattutto del rispetto dei pedoni.

Questo è quanto avvenuto, nulla di più ma neanche nulla di meno. L’opposizione, che pare essere il problema di Tricase, ha svolto il suo ruolo, per quello che le compete.

Passiamo ora alle valutazione politiche, che poi sono quelle più importanti. L’opera in corso in via Fratelli Allatini parte da lontano, come da lontano vengono le tante criticità di questa nostra città. Come sempre manca una visione realistica e concreta di ciò che serve, ma anche di ciò che non serve e che paradossalmente peggiora la qualità della vita di tutti noi. 

La strada in questione è una delle arterie viarie più importanti di Tricase. E’ situata nel mezzo di un quartiere fatto di uno stretto reticolato di strade parallele e perpendicolari alla stessa. Stradine frutto di una politica disastrosa e che tuttavia fungono anche come parcheggio per i residenti. Persone che li vi abitano e che continueranno ad abitarci. Un quartiere con un’alta densità demografica sul quale insistono anche diverse attività commerciali. 

Preso atto di questo e anche delle difficoltà che l’area sopporta, a nostro parere, sarebbe stato necessario, e forse ancora lo è, soffermarsi sul da farsi con la giusta cautela, senza cedere alla cieca e disastrosa politica del fare tanto per fare.

In conseguenze di queste nostre pubbliche riflessioni e delle ulteriori criticità emerse, in particolare in via Massa e via Micetti, invitiamo il Sindaco, la Giunta e i colleghi di maggioranza ad una riflessione seria, urgente e pubblicasull’intero intervento.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti