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Tricase

Tricase, Chiuri: «Stop all’autoreferenzialità»

Il sindaco: «Era nostro dovere anteporre la prospettiva globale dell’azione amministrativa di una compagine rispetto anche alle particolare visioni dei singoli»

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Vice sindaco ed assessori esautori non le hanno certo mandate a dire (clicca qui) A tutto questo Carlo Chiuri come replica?


«La buona politica amministrativa, soprattutto a Tricase, in questo momento storico, con una programmazione che finalmente riesce a vedere realizzate alcune progettualità che avevamo immaginato e proposto ai tricasini nel corso della campagna elettorale, ricevendone ampio consenso», dichiara il primo cittadino, «avrebbe bisogno di concentrare intelligenza, passione, energia attorno a questioni di rilievo ed invece mi accorgo che, a volte, continua a trovarsi prigioniera della autoreferenzialità. E, purtroppo, non più degli schieramenti come avveniva in passato, ma dei singoli».


«Da tempo», spiega il primo cittadino, «avevo manifestato alla maggioranza consiliare la necessità di ridefinire strategie politico-amministrative e azioni per restituire speranza, fiducia nel futuro senza di cui ogni impresa per migliorare l’azione amministrativa diviene un vano sogno. Ho sempre ritenuto che il nostro impegno di amministratori fosse quello di approfondire i problemi prospettando soluzioni coerenti con il mandato amministrativo ricevuto. E rispetto a questo mandato che gli elettori ci hanno affidato era nostro dovere anteporre la prospettiva globale dell’azione amministrativa di una compagine rispetto anche alle particolare visioni dei singoli, fossero essi anche investiti di responsabilità assessorili».


Il primo cittadino motiva così la sua decisione di dare vita al cosiddetto rimpasto in giunta: «Se per continuare ad immaginare e mettere in campo una politica capace, attraverso decisioni alte e partecipate, di pensare le ricadute di ogni singola scelta sulla generazione futura, si doveva passare anche attraverso una rimodulazione dell’organo esecutivo, questa decisione andava responsabilmente presa. Ed è ciò che ho fatto. Ritenendo che Tricase avesse bisogno di una classe politico-amministrativa responsabile, preoccupata dell’interesse generale, fiera di dirigere. Non sempre l’essere forti nel consenso si traduce in una fortezza di governo delle più ampie sfaccettature degli interessi di una comunità».

Il primo cittadino, in chiusura, prova ad abbassare i toni della (aspra) polemica: «Ho sempre chiesto che tutti insieme pensassimo al bene comune e ad avere unità d’intenti, assicurando alla Città responsabilità e trasparenza, tempestività nelle decisioni e nell’operatività, efficienza, efficacia. Quindi, nessuna volontà di tradire le persone e le funzioni amministrative che avevo loro delegato, ma solo la volontà di far crescere meglio e di più questa nostra Città».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

Minerva tira le orecchie al PD di Tricase: “Scelta di Chiuri errore politico”

“Il candidato è persona stimata, ma il metodo con cui è stato scelto, senza un vero confronto, desta perplessità. Così non si crea alternativa forte e credibile per produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”

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Il PD di Tricase ha annunciato in queste ore il suo candidato sindaco per le amministrative 2026, nella persona di Vincenzo Chiuri. A seguito dell’annuncio giunge in Redazione l’intervento di Stefano Minerva che, fresco di elezione nel consiglio regionale della Puglia proprio col Partito Democratico, esprime perplessità per l’accaduto. 

Decisione questa che aveva già creato maretta in Città, con le dimissioni dal Partito Democratico del consigliere Minonne (leggi qui).

La nota di Minerva

Apprendo dalla stampa che il circolo del PD di Tricase ha già individuato il prossimo candidato sindaco del centrosinistra, un professionista affermato e una persona di indiscutibile valore.

Tuttavia, ciò che desta perplessità non è il nome, ma il metodo. Assumere una decisione così rilevante senza un vero confronto e con l’intero campo del centrosinistra non è solo poco democratico: è un errore politico.

Anche alla luce della condivisa posizione espressa in un documento presentato alla città ad aprile in cui si stabiliva il percorso e il metodo che lasciava aperta la porta a tutte quelle forze politiche, realtà sociali, gruppi e movimenti alternativi alla attuale amministrazione De Donno.

Ritengo che non si possa tornare indietro da li.

Se l’obiettivo è vincere le prossime elezioni e aprire una nuova pagina per Tricase, allora dobbiamo insistere sulla costruzione di una coalizione inclusiva frutto di un percorso condiviso, trasparente, capace di tenere insieme tutte le energie progressiste della città. Per questo chiedo alla segreteria provinciale del Partito Democratico di convocare al più presto un tavolo di coalizione che riunisca tutte le forze politiche e civiche che si riconoscono nel progetto di Antonio Decaro.
Vincezo Chiuri è persona stimata e la sua candidatura arricchisce il valore complessivo del centrosinistra. Ma il centrosinistra deve restare unito, in un percorso già avviato nei mesi scorsi e che deve continuare nel segno di un progetto di rilancio della città. Serve spirito costruttivo e lungimiranza per tenere innanzitutto insieme il perimetro della coalizione e poi provare ad allargare a tutte le forze che possono riconoscersi nell’alternativa. Tricase ha bisogno di partecipazione, di unità delle forze responsabili. Non è sufficiente oggi mettere sul tavolo una candidatura assolutamente condivisibile. Oggi serve arrivare ad una candidatura condivisa. Questo deve essere il nostro orizzonte. Un orizzonte che va preservato anche ricorrendo, se necessario, a strumenti partecipativi dal basso che sono un tratto distintivo della storia del nostro partito. Solo così potremo offrire ai cittadini l’alternativa forte e credibile in grado di produrre un cambiamento radicale e necessario per la città”.

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Attualità

Tricase, la minoranza al sindaco: “Stop agli interventi sullo stadio”

La nota di Carità, Baglivo e Ciardo dopo la decisione dell’ASD Atletico Tricase di non disputarvi più le partite casalinghe: “Basta spendere denari su questa struttura fatiscente e irrecuperabile: chiediamo tavolo tecnico”

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A seguito della nota del Presidente dell’ASD Atletico Tricase (sig. Antonio Brigante), con la quale la società di calcio comunica lo svolgimento delle partite casalinghe presso lo stadio di Maglie, i consiglieri comunali di “Tricase, che fare?” (Giovanni Carità, Antonio Luigi Baglivo, Armando Ciardo) intervengono con una nota al Sindaco per “chiedere la sospensione di qualsiasi progetto inerente il “San Vito”“.

Troppi denari pubblici sono stati spesi nel corso di questi ultimi decenni su una struttura che resta sempre e comunque fatiscente, superata e irrecuperabile“, scrivono i tre consiglieri di opposizione che chiedono chiedono “l’istituzione di una tavolo tecnico al fine di discutere e programmare un’intervento degno di una città come Tricase e della sua storia calcistica“.

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Attualità

L’ecocentro di Tricase si rifà il look: in arrivo 380mila euro

Il Presidente della Commissione Ambiente del Comune, Rocco Martella: “Un prezioso investimento per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini”

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Siamo contenti di aver garantito un investimento per il futuro, per una città più pulita, verde e vicina ai cittadini. Per una Tricase che cresce sostenibile“. Ha commentato così Rocco Martella, Presidente della Commissione Ambiente per il Comune di Tricase, la notizia dell’ottenimento di un finanziamento per l’ecocentro comunale.

Finanziamento di 380mila euro della Sezione Ciclo dei Rifiuti e Bonifiche della Regione Puglia che renderà il punto di raccolta 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐦𝐨𝐝𝐞𝐫𝐧𝐨, 𝐚𝐜𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞 𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐞.

Rocco Martella

Gli interventi principali previsti:

Accessibilità universale: rampe senza barriere architettoniche e isola ecologica seminterrata con contenitori facilmente utilizzabili anche da persone con disabilità.
Ambiente e sostenibilità: trattamento e riuso delle acque meteoriche; pannelli fotovoltaici da 10 kWp; illuminazione a LED con sensori crepuscolari e videosorveglianza.
Più raccolta differenziata: 11 cassoni coperti, 3 presse elettriche, contenitori per oli vegetali, abiti usati, RAEE, sfalci e inerti.
Nuove strutture moderne: uffici e spogliatoi in edilizia sostenibile, a basso consumo, dotati di impianto fotovoltaico.
Gestione smart: Totem informatizzato per riconoscimento utente, pesatura rifiuti e ricevuta di conferimento.
Verde e compensazione CO₂: 60 nuovi alberi per assorbire circa 9 tonnellate di CO₂ all’anno.
Comunicazione ai cittadini: cartellonistica informativa e motivazionale, app Junker, sito comunale e social network.

Nell’immagine in evidenza il rendering di come apparirà l’ecocentro dopo l’intervento.

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